Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa
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Per quanto <strong>di</strong> specifico, poi, concerne gli alunni problematici <strong>di</strong> nazionalità non<br />
italiana, emergono tendenze estremamente <strong>di</strong>verse, soprattutto per quanto<br />
riguarda le scuole superiori: da istituti fortemente orientati ad accogliere e<br />
costruire esperienze positive <strong>di</strong> integrazione ad altri nei quali sono forti le spinte<br />
verso l’espulsione.<br />
Quanto sinora evidenziato determina varie conseguenze, <strong>di</strong> cui in<strong>di</strong>chiamo le<br />
più rilevanti: non cresce la competenza <strong>di</strong> analisi dei fenomeni (ad esempio la<br />
capacità <strong>di</strong> cogliere le <strong>di</strong>fferenze <strong>di</strong> genere all’interno <strong>di</strong> uno stesso fenomeno),<br />
non cresce la competenza interna delle istituzioni scolastiche ad agire<br />
responsabilmente, e in rete con altri soggetti, come se la scuola si aspettasse<br />
che fossero altri soggetti istituzionali a compiere il primo passo per cercare una<br />
collaborazione o realizzare un intervento. Al polo opposto, all’interno<br />
dell’organizzazione scolastica, è possibile leggere una tentazione molto forte a<br />
chiudersi ai servizi e più in generale agli altri soggetti del territorio, vissuti come<br />
intrusi, in<strong>di</strong>pendentemente dall’efficacia dell’azione educativa e formativa che<br />
la scuola è poi effettivamente in grado <strong>di</strong> agire con le sue sole forze.<br />
4.2. La famiglia.<br />
I dati relativi all’ambiente familiare degli adolescenti segnalati hanno permesso<br />
<strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre percezioni e sensazioni connessi al rapporto concreto che gli<br />
operatori hanno con le famiglie <strong>di</strong> minori in situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio.<br />
Gli intervistati non sono rimasti stupiti del fatto che siano relativamente poco<br />
numerose le segnalazioni provenienti dai genitori in quanto questo corrisponde<br />
– a loro avviso – ad un atteggiamento culturale generale che induce sempre<br />
più a comprendere, scusare, accettare i comportamenti dei figli piuttosto che<br />
porre loro dei limiti e gestire i conflitti che ne derivano.<br />
I dati confermerebbero, pertanto, la percezione che i servizi hanno da alcuni<br />
anni, <strong>di</strong> famiglie sempre più in <strong>di</strong>fficoltà nella relazione con i figli (soprattutto in<br />
adolescenza, ma anche nelle età precedenti) per una carenza globale <strong>di</strong><br />
competenze genitoriali e <strong>di</strong> capacità <strong>di</strong> ascolto e supporto ai processi <strong>di</strong><br />
crescita dei più giovani.<br />
Eppure i dati esposti confermano la percezione del crescente <strong>di</strong>sagio presente<br />
nei bambini e negli adolescenti, con forme ed espressioni <strong>di</strong>versificate che<br />
proprio nelle relazioni familiari trovano uno dei luoghi <strong>di</strong> espressione. Le<br />
trasgressioni alle regole familiari sono lette, infatti, come segnali <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà<br />
che potrebbero avere varia natura e su cui ci sarebbe da lavorare per capire –<br />
al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> generiche considerazioni – che situazione si configura caso per caso.<br />
Un altro dato rilevante è rappresentato dalle famiglie che chiedono aiuto, ai<br />
servizi territorialmente competenti ma anche alle Forze dell’Or<strong>di</strong>ne,<br />
nell’affannosa <strong>ricerca</strong> <strong>di</strong> suggerimenti per gestire situazioni ancora gestibili ma<br />
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