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Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

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all’isolamento rispetto al gruppo dei pari è fra i tratti più <strong>di</strong>ffusi se si guarda alle<br />

biografie <strong>di</strong> questi giovani aggressori. In particolare, essi vengono descritti<br />

come meno propensi a costruire sod<strong>di</strong>sfacenti relazioni amicali e sentimentali,<br />

evidenziando significative <strong>di</strong>fficoltà nello stabilire legami con coetanei <strong>di</strong> sesso<br />

<strong>di</strong>fferente (ed in particolare, dunque, con l’universo femminile). Timidezza,<br />

insicurezza e chiusura relazionale, così come mancanza <strong>di</strong> controllo<br />

dell’impulsività, bassa autostima e scarso ren<strong>di</strong>mento scolastico (J. Becker, M.<br />

Kaplan, 1988) sono peraltro i tratti che ritroviamo anche nelle storie <strong>di</strong> Doudou<br />

e Mimmo, sebbene declinati secondo varie modalità; quest’ultime apparendo<br />

<strong>di</strong> frequente quali schematismi indotti, ossia meccanismi reattivi e risposte<br />

pseudo <strong>di</strong>fensive, al contesto che li circonda. Un contesto, va notato –<br />

soprattutto in riferimento a quello familiare – non sempre accogliente; altre<br />

volte, invece, tanto avvolgente da soffocare i tentativi <strong>di</strong> autonoma<br />

realizzazione del minore, negandone la peculiarità anche quando questa<br />

assuma la forma riprovevole, rispetto alla quale prendere le <strong>di</strong>stanze, <strong>di</strong> un atto<br />

deviante. La letteratura in materia riporta più spesso <strong>di</strong> ambienti familiari<br />

instabili, conflittuali, ma anche opprimenti e comunque <strong>di</strong>sfunzionali per la<br />

personalità in evoluzione del giovane; più <strong>di</strong> rado si fa riferimento a famiglie<br />

contrassegnate da una promiscuità sessuale che – nel migliore dei casi –<br />

relega il minore al ruolo <strong>di</strong> spettatore <strong>della</strong> vita intima degli adulti (Ibidem; L.<br />

Rossi, 2004).<br />

Tali riflessioni evidenziano dunque la complessità delle motivazioni alla base <strong>di</strong><br />

siffatte condotte devianti. Certamente i vissuti pregressi <strong>di</strong> violenza e <strong>di</strong> abuso<br />

sessuale subiti dal minore, in particolar modo se entro il contesto parentale,<br />

avranno un peso determinante rispetto alla commissione futura <strong>di</strong> atti devianti<br />

<strong>di</strong> natura sessuale; eppure, come le storie qui riportate attestano, gli stessi<br />

affondano più frequentemente le proprie ra<strong>di</strong>ci in <strong>di</strong>namiche relazionali<br />

maggiormente comuni, sebbene non esenti da vischiosità. Le condotte devianti<br />

a sfondo sessuale, infatti, possono rappresentare delle modalità volte al<br />

superamento (o meglio: all’auspicato superamento) <strong>di</strong> più ampie <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong><br />

socializzazione e <strong>di</strong> relazione, coniugandosi infelicemente con la normale<br />

curiosità sessuale presente negli adolescenti – oggi come in passato – o con<br />

idee altrimenti <strong>di</strong>storte sulla sessualità medesima, che reclamano <strong>di</strong> essere<br />

sperimentate, riprodotte, vissute. Come afferma Grimol<strong>di</strong>, “come per ogni altro<br />

fatto l’adolescente tende a rinunciare ai vecchi modelli copiati dai genitori e<br />

osserva invece bene il comportamento dei coetanei che lo circondano,<br />

cercando <strong>di</strong> coglierne conferme su <strong>di</strong> sé” (M. Grimol<strong>di</strong>, 2008, p.150).<br />

Non<strong>di</strong>meno, tali atti paiono configurarsi anche come esplosioni violente <strong>di</strong><br />

rabbia repressa, capaci <strong>di</strong> cancellare in un istante quel silenzio nel quale<br />

troppo a lungo ci si era confinati, o si era stati segregati, replicando con<br />

inau<strong>di</strong>ta aggressività alla “trasparenza” – e all’inconsistenza – fin lì esperita, ed<br />

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