Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

2. Cittadinanze in crescita: identità e provenienze
2.1. Un quadro generale sui minori stranieri in Emilia Romagna
“Gli immigrati sono oramai quasi l’8% della popolazione, hanno una età media
più bassa degli italiani, ed una composizione familiare tendenzialmente più
numerosa” 8 . Il dato è riferito all'Emilia Romagna ed è tratto dal Piano Sociale e
Sanitario approvato dalla Regione, base della programmazione dei servizi
socio-sanitari pubblici e del privato sociale.
Quello dell'immigrazione è un dato strutturale, crescente, ormai consolidato di
cui i servizi devono tenere conto. E se fino agli anni Novanta gli stranieri erano
soprattutto persone sole che entravano in Italia in cerca di un lavoro e di un
sollievo economico temporaneo, oggi i ricongiungimenti familiari sono una
realtà sempre più frequente. Aumenta grazie agli immigrati il tasso di natalità in
Italia, si moltiplicano nelle scuole le presenze di bambini e ragazzi stranieri con
un arricchimento culturale indubbio e una possibilità inedita di conoscenza e di
scambio tra culture. Ma i percorsi dei nuovi cittadini richiedono una speciale
attenzione. Ne dà conferma il fatto che essi sono decisamente sovra
rappresentati negli interventi dei servizi e della giustizia per i minori (L.
Campioni, A. Finelli, M. T. Tagliaventi, 2008): nell'anno scolastico 2005/06, in
Emilia Romagna, gli alunni stranieri erano il 9,5% del totale. Nel 2005, però,
essi rappresentavano il 38,1% dei minori assistiti dai servizi sociali e il 44,5%
nei servizi penali minorili, il 44,9% nelle strutture di accoglienza e l’87,6% dei
minori ristretti nell’Istituto Penale Minorile di Bologna.
Gli studi sull'immigrazione compiuti anche fuori dall'Italia – a partire dagli esiti
della nostra emigrazione in altri Paesi nei decenni trascorsi – indica nelle
seconde generazioni il punto di maggiore vulnerabilità e il punto di svolta.
Meno motivati dei loro genitori, non ancora integrati come potranno esserlo i
loro figli, i ragazzi delle “terre di mezzo” vivono in pieno le contraddizioni
proprie dello stare a metà tra due culture.
Graziella Favaro nei suoi studi dei primi anni Duemila distingueva tra i ragazzi
stranieri almeno tre gruppi con caratteristiche significativamente diverse: i nati
in Italia, che risentono della cultura d'origine principalmente per il tramite dei
8 Dal Piano Sociale e Sanitario 2008-2010 della Regione Emilia-Romagna.
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