Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa
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Considerando le singole province è Bologna la più coinvolta (oltre il 31% dei<br />
minori), seguita – a notevole <strong>di</strong>stanza – da Modena (14%) e Ravenna (10%).<br />
Tutte le altre registrano meno del 10% dei minori implicati in fascicoli<br />
amministrativi: Piacenza, Ferrara, Parma, Reggio Emilia, Rimini, Forlì.<br />
I proce<strong>di</strong>menti avviati ai sensi dell’art. 25bis incidono maggiormente nell’area<br />
vasta del Centro (9% dei casi <strong>di</strong> quest’area) e, in misura minore, del Nord<br />
Ovest (5%) mentre hanno una incidenza ridotta nell’area vasta Romagna (3%<br />
dei casi presenti nell’area).<br />
Il 56% dei minori è italiano; si registrano poi 34 nazionalità “altre” tra le quali è<br />
evidente la forte presenza <strong>di</strong> minorenni <strong>di</strong> origine marocchina e rumena seguite<br />
– a notevole <strong>di</strong>stanza percentuale – dalle provenienze rom, albanese,<br />
brasiliana, cinese.<br />
Tra i minori nati in Italia (in tutto 180, 20 dei quali appartengono a famiglie non<br />
italiane e sono dunque, essi stessi, “stranieri” secondo le norme vigenti nel<br />
nostro paese) solo il 39% vive nella stessa provincia in cui è nato, a in<strong>di</strong>care<br />
quanto l’esperienza <strong>della</strong> migrazione sia comune ai “giovani irregolari”<br />
in<strong>di</strong>pendentemente dalla nazionalità.<br />
La tab. 6 mette a confronto i minori stranieri residenti in Emilia Romagna<br />
all’01.01.2007 con i minori complessivamente segnalati con proce<strong>di</strong>menti<br />
amministrativi. Abbiamo tenuto separati i dati riferiti ai minori senza fissa<br />
<strong>di</strong>mora, in quanto evidentemente non rientrano tra i residenti.<br />
La me<strong>di</strong>a regionale in<strong>di</strong>ca che quasi 1 minore ogni 100 viene segnalato per<br />
irregolarità <strong>della</strong> condotta. Risalta il dato dei giovani marocchini con una<br />
percentuale più che raddoppiata e lo scarso ricorso a segnalazioni per giovani<br />
cinesi, filippini, ghanesi e albanesi. Il generico “altri Paesi” supera la me<strong>di</strong>a<br />
regionale e ci fa capire come vi siano nazionalità percentualmente poco<br />
presenti in Emilia Romagna ma toccate dai proce<strong>di</strong>menti amministrativi. Tra le<br />
molte provenienze qui ricomprese citiamo l’In<strong>di</strong>a, il Brasile, l’Argentina, il<br />
Kossovo, la ex Jugoslavia (non meglio specificata) con, ciascuno, 3-4 minori<br />
segnalati.<br />
I giovani <strong>di</strong> cultura rom o sinti rilevabili nei fascicoli erano 9, ma è probabile che<br />
tra i minori rumeni, soprattutto tra quelli coinvolti nella prostituzione, ci siano<br />
altri rom non identificati dalle forze <strong>di</strong> polizia o dagli operatori sociali. Tra i nove<br />
rilevati, 7 sono seguiti dal tribunale per irregolarità <strong>della</strong> condotta (art. 25) e 2<br />
per sfruttamento sessuale (art. 25 bis). Ancora, 6 erano rom italiani, 2 erano<br />
minori non accompagnati e <strong>di</strong> 1 non è stata reperita l’informazione.<br />
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