Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

del destino… sono voci non ascoltate, vite segnate precocemente per le quali
non sono stati predisposti luoghi di accoglienza adeguati. Il lutto in età infantile
e la violenza assistita, poi, sono temi intorno ai quali riteniamo debba ancora
crescere l’attenzione necessaria affinché siano ben soppesati e compresi, nei
servizi come nella giustizia minorile.
Il punto chiave non è psicologizzare le vite di tutti i minori, né farli parlare
continuamente di ciò che li ha feriti, ma costruire contesti educativi, di
apprendimento e – oltre la soglia dell’amministrativo – rieducativi nei quali sia
possibile tenere conto della loro storia. È un’attenzione che sta nelle relazioni,
ovunque richiesta e possibile, ovunque ostacolata dalla velocità con cui ci si
incontra, si fa scuola, si studia o si fa sport insieme, trascinati da imperativi di
efficienza e funzionalità.
Ciò che stiamo dicendo è vero anche per Alessia, la ragazza tormentata da
Ginevra, che ci aiuta a riportare l’attenzione alle vittime del presente. Le
ricerche e gli interventi sul tema del bullismo mostrano chiaramente come tanti
bambini e bambine bersaglio di prepotenze, non supportati al momento giusto,
possano diventare prevaricatori un domani, in un’altra classe o scuola, in un
altro contesto; c’è anche chi all’interno di uno stesso gruppo esercita
contestualmente un doppio ruolo, di prepotente verso una persona più debole
e vittima di un’altra più forte.
Il desiderio di riscatto, di far tacere sofferenze passate, di ricevere accettazione
e popolarità conducono oltre il limite del rispetto verso gli altri. In un’ottica di
prevenzione, tutti gli interventi, scolastici e non solo, mirati a promuove
dinamiche di gruppo basate sull’accettazione della diversità, sul sostegno
reciproco, l’empatia… ma anche quelli finalizzati a costruire un contesto di
regole chiare e condivise, a far sentire la presenza responsabile degli adulti, a
spezzare l’omertà, a favorire l’emersione e la gestione non violenta dei
conflitti… sono passi efficaci verso la prevenzione del bullismo e della violenza.
La storia di Ginevra ci permette di andare più a fondo anche in un’ottica di
intervento. Carina, intelligente, piena di risorse, si staglia dallo sfondo degli
autori di violenze con un percorso di vita apparentemente intatto. La sua
condotta, come quella di tanti altri minori che fanno prepotenze in modo sottile,
o invisibile agli adulti, è difficilmente compresa anche da chi dovrebbe aiutarla
a rendersi conto delle sue azioni. Al momento dell’udienza i genitori, gli
insegnanti, perfino gli operatori dei servizi tendevano a minimizzare la sua
condotta e a confermare la ragazza nella pretesa di essere lasciata in pace,
non avendo – neppure loro - piena conoscenza dei fatti e non riuscendo ad
immaginarne l’impatto su Alessia. A questo si sommava probabilmente la
reazione ad una campagna mediatica ossessiva che aveva esacerbato i
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