Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

Intervista a Rossella Selmini
Responsabile del Servizio per la sicurezza e la polizia
urbana della Regione Emilia-Romagna
D. Ha qualche considerazione generale sulla ricerca e sul tema a cui,
attraverso di essa, la Regione ha dedicato una particolare attenzione?
La prima considerazione che vorrei sviluppare concerne il fatto che, pur
essendo coinvolta in un Servizio che tratta anche i temi della criminalità e della
devianza, non abbiamo mai sviluppato progetti specifici sul tema della
devianza minorile. Ciò è avvenuto per una serie di ragioni.
La prima è che all’interno del tema della sicurezza urbana la devianza minorile
e giovanile non entrano mai in modo significativo. Solo in questo ultimo periodo
sta avvenendo. I gruppi sociali a cui, solitamente, la percezione di insicurezza
è collegata sono gli immigrati. Che poi questi fossero giovani o meno, importa
poco. Ciò che conta è che l’etichetta prevalentemente utilizzata nel dibattito
pubblico è quella di immigrato.
Ho trovato nello studio svolto dal Difensore Civico elementi di grandissimo
interesse per il nostro ufficio, in quanto il tema al centro dello studio è
conosciuto molto poco dal nostro Servizio, proprio perché siamo stati costretti e
lavorare su temi ritenuti più rilevanti dal dibattito pubblico.
L’enfasi sull’immigrazione non è, peraltro, una tendenza solo di questi ultimi
anni: è sempre stata presente sin dall’avvio del Servizio. Abbiamo cercato di
spiegare la minore presenza del tema “giovani” nel dibattito pubblico con la
peculiarità italiana dell’iperprotezione familiare verso i giovani, le tendenze alla
dipendenza prolungata nel tempo e alla deresponsabilizzazione, rispetto a
sistemi sociali di altri paesi che, invece, tendono a responsabilizzare molto sin
da piccoli. Si vedeva, in ciò, per alcuni aspetti, anche una prospettiva positiva.
Negli ultimi anni si nota, però, un cambiamento nella percezione dei cittadini.
Pur rimanendo, quello dei giovani, un gruppo sociale meno presente nella
percezione di insicurezza, cominciano a emergere segnali di preoccupazione
anche rispetto alla condizione giovanile. In realtà, è facile che la
preoccupazione sociale si declini in modo diverso, orientata verso le persone
tossicodipendenti, ad esempio, o gli immigrati.
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