Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa
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Le storie accennate all’inizio del nostro percorso chiariscono ulteriormente<br />
come anche per il tribunale sia <strong>di</strong>fficile intervenire efficacemente a sostegno <strong>di</strong><br />
questi minori.<br />
Lutti, povertà, abbandoni, problemi <strong>di</strong> salute, responsabilità familiari<br />
soverchianti sono tra le leve che il mercato criminale ha saputo premere per<br />
irretire o forzare questi adolescenti. Con il viaggio in Italia ad esse possono<br />
sommarsi la paura, il sequestro dei documenti, il debito per le spese <strong>di</strong> viaggio,<br />
il ricatto, la violenza fisica, lo stupro. Il prodotto <strong>di</strong> queste esperienze è la<br />
sfiducia verso gli adulti, la vergogna, la <strong>di</strong>sistima personale, talvolta perfino la<br />
non consapevolezza <strong>di</strong> essere vittime e <strong>di</strong> essere, al contempo, titolari <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritti.<br />
La storia <strong>di</strong> Gabriela ci ha inizialmente permesso <strong>di</strong> seguire questo travaglio in<br />
un percorso che va oltre i consueti pochi mesi <strong>di</strong> apertura del proce<strong>di</strong>mento ex<br />
art. 25 bis. Questa ragazza attraversa fasi contrad<strong>di</strong>ttorie e <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficile gestione<br />
e, per <strong>di</strong> più, non ha troppa voglia <strong>di</strong> farsi aiutare. D’altronde la sua richiesta<br />
d’aiuto deriva dallo stupro subito, non dalla volontà <strong>di</strong> smettere <strong>di</strong> prostituirsi.<br />
Quando questa possibilità le viene prospettata Gabriela è ad un bivio e per<br />
tutto il tempo che ancora trascorrerà in Italia prima <strong>di</strong> un rimpatrio assistito non<br />
riuscirà a sciogliere il nodo. La molteplicità <strong>di</strong> sforzi profusa da parte dei servizi<br />
non sembra riuscire ad aiutarla. Ad esempio Gabriela rifiuta il supporto<br />
psicologico proprio mentre gli adulti intorno a lei ritengono ne abbia un estremo<br />
bisogno, data la <strong>di</strong>fficoltà evidenziata nel recuperare il rispetto <strong>di</strong> sé come<br />
persona intera e non soltanto come oggetto sessuale. Ma è possibile che per<br />
questa adolescente la modalità psicoterapica classica non sia consona, e<br />
occorre allora domandarsi quali altre strade possono essere tentate per<br />
avvicinare davvero una ragazza con questa storia alle spalle.<br />
C’è poi il tema del denaro e <strong>di</strong> ciò che rappresenta per persone che conoscono<br />
la povertà e si sentono responsabili anche per i propri cari. Così Ana, che in<br />
pochi mesi manda ai genitori sol<strong>di</strong> a sufficienza per acquistare un terreno e una<br />
casa, <strong>di</strong>fficilmente potrà trovare un lavoro regolare che assicuri i medesimi<br />
guadagni e se un giorno sceglierà <strong>di</strong> cambiare vita significherà che ha messo<br />
sul piatto <strong>della</strong> bilancia anche altri bisogni e valori. Chi lavora in questo settore<br />
spiega infatti che l’uscita dalla prostituzione è più facile per i minorenni da poco<br />
inseriti in questo sistema. La tendenza nel tempo è altrimenti quella <strong>di</strong><br />
adattarsi, <strong>di</strong> rendere accettabile ai propri occhi la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> giovani<br />
prostitute/i e <strong>di</strong> considerarla una esperienza temporanea e tutto sommato<br />
vivibile – almeno fino a quando non succede qualcosa <strong>di</strong> troppo grave da non<br />
poter essere superato.<br />
Gloria e Joyce ad esempio hanno scelto <strong>di</strong> sottrarsi alla tratta, l’una al principio<br />
del percorso, l’altra in seguito ad un vissuto doloroso a più livelli – la sofferenza<br />
fisica, il secondo aborto – tale da voler interrompere quel tipo <strong>di</strong> vita.<br />
Il sostegno dei servizi territoriali e sanitari come pure quello delle forze<br />
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