Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

I giovani stranieri ricongiunti alla famiglia sommano una media di 6 irregolarità
ciascuno, ridotte a 5 per gli italiani e i minori di seconda generazione. La
differenza si avverte in particolar modo nei comportamenti realizzati in casa,
dove raramente i minori di seconda generazione portano la loro ribellione e
nella quale i ricongiunti, invece, scaricano gran parte della loro aggressività.
2.8. Breve digressione sui ragazzi della generazione “uno e mezzo”
Per i minori ricongiunti è stata coniata la definizione di “generazione uno e
mezzo” proprio per evidenziare il loro stare sospesi tra un già e un non ancora,
tra una memoria condivisa con i genitori percepita come solo parzialmente utile
per immaginare il futuro e continui stimoli identitari proposti dal Paese di arrivo.
Scrive infatti Favaro: “Gli adolescenti ricongiunti hanno vissuto in prima
persona il viaggio di migrazione, hanno sperimentato la frattura fra il “prima” e il
“dopo” nella loro storia; portano con sé memoria e nostalgie, come i loro
genitori, ma sono anche proiettati, come i coetanei, nei progetti e nella
costruzione del futuro” (Ibidem).
Per chi vive questo passaggio nella fase della preadolescenza o
dell'adolescenza, le cose si fanno ancora più complesse. È come se questi
ragazzi e ragazze condividessero con i coetanei tutti i mutamenti tipici dell'età
ma in un territorio ancora più incerto, che richiede ulteriori cambiamenti e
adattamenti continui e nega l'appoggio di una storia e un'appartenenza sociale
nelle quali rispecchiarsi.
Il loro arrivo in Italia è già segnato da cesure che hanno lasciato il segno.
All'origine vi è certamente il distacco da uno o entrambi i genitori emigrati per
cercare un lavoro e una situazione di vita migliore. Nelle storie che incontriamo
raramente si tratta di partenze serene – se mai una partenza può esserlo, per
un bambino che resta ad aspettare. Al trauma del distacco possono
aggiungersi fattori di particolare svantaggio: una forte conflittualità nella coppia
genitoriale, l'assenza del padre naturale già nel Paese d'origine, la prepotenza
di una parte sull'altra. Entrano in gioco i nonni, gli zii, figure di cura alternative
che per un periodo assumono il ruolo dei genitori fungendo da riferimento
affettivo, educativo e sociale. Il bambino rimane in patria, a contatto con la
propria lingua e i propri riferimenti culturali, ma porta con sé una mancanza. La
riempie, come può, con il ricordo del genitore e l'idealizzazione del rapporto
con lui, o di ciò che starà sperimentando in quel Paese lontano.
Quando si arriva al ricongiungimento difficilmente c'è il tempo per preparare i
bambini. Lo determinano cambiamenti nella situazione lavorativa di chi è
partito, aperture legislative da cogliere al volo, nuove scelte nella vita affettiva
dei genitori, lutti, malattie, sopraggiunta indisponibilità da parte di chi in patria si
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