Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

attivate dopo i 16 anni, e sono in parte riferite a giovani 16enni che, al
momento dell’apertura del procedimento, avevano un’età inferiore.
Coloro che hanno abbandonato la scuola rappresentano il 44,4% del campione
generale e passano dal 30% fino a 13 anni al 49,6% dei quasi diciottenni.
Evidentemente non in tutti i casi si tratta di un’inadempienza prolungata: sono
molti i minori che interrompono la frequenza scolastica ma la riprendono l’anno
successivo nella stessa o in un’altra scuola (Tab. 9).
Tab. 9 – Condizioni di vita e occupazione principale
dei minori per fasce di età
v.a. % < 13 anni 14-15 anni > 15 anni
% % %
Studente 184 71,0 97,5 77,9 58,6
In tirocinio/borsa lavoro 14 5,4 0,0 3,5 8,3
Lavoratore 8 3,1 0,0 1,2 5,3
Disoccupato 44 17,0 0,0 15,1 23,3
Altro 1 0,4 0,0 1,2 0,0
NR 8 3,1 2,5 1,2 4,5
Totale 259 100,0 100,0 100,0 100,0
Si è ritirato da scuola 115 44,4 30,0 43,0 49,6
Gli ostacoli nel percorso formativo per i giovani segnalati sono immediatamente
evidenti dall’analisi della scolarità: a 14-15 anni solo il 67,9% del campione ha
conseguito la licenza media e anche oltre i 16 anni il dato non raggiunge la
totalità, attestandosi al 93,6%.
Emergono differenze rilevanti per nazionalità. La distribuzione per età dei
ragazzi italiani e stranieri del campione non presenta differenze rilevanti e in
entrambi i casi l’età media supera lievemente i 15 anni. In questo quadro la
licenza media è un traguardo maggiormente raggiungibile per gli italiani e, tra
questi, per le ragazze più che per i ragazzi, mentre tra gli stranieri sono i
maschi a riportare un lieve vantaggio rispetto alle femmine, vantaggio che,
peraltro, non è statisticamente significativo.
Il ritardo complessivamente osservato nel conseguimento dei titoli di studio è
spiegato dall’elevato tasso di ripetenze. Ne ha fatto esperienza il 57,9% dei
ragazzi avvicinati dal Tribunale, ovvero il 62,5% dei maschi e il 49,4% delle
femmine. Le ragazze straniere hanno un minor tasso di insuccesso nella
scuola, largamente diffuso tra gli adolescenti italiani di entrambi i generi e tra i
maschi stranieri.
Il dato è già preoccupante alla scuola primaria, dove è stato bocciato il 2,3%
del campione, e raggiunge il 24,3% nelle scuole secondarie di primo grado.
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