Gruppo di ricerca della Zancan Formazione - Assemblea Legislativa

6. Accusati di violenza sessuale
6.1. Due storie per cominciare.
La storia di Doudou
Doudou è giunto in Italia a seguito di un ricongiungimento familiare ma ben
presto i genitori, provenienti entrambi da un altro continente, si sono separati. Il
padre, che ha una nuova relazione, mantiene sporadici quanto difficoltosi
rapporti con il figlio, mentre la relazione con la ex moglie è contrassegnata da
accesa conflittualità per ragioni essenzialmente economiche. La donna, infatti,
soffre di crisi depressive piuttosto gravi a causa delle quali ha perso il lavoro ed
è seguita da tempo sia dal centro di salute mentale che dai servizi sociali; la
casa in cui abitano è stata messa a disposizione dal Comune. Il minore abita
con la madre ed il loro rapporto, all’apparenza molto stretto, ad
un’osservazione più attenta presenta ambivalenze e numerose problematicità,
spiegandosi in un altalenarsi di attenzioni affettuose e di duri contrasti non di
rado sfocianti in esplosioni violente di rabbia. Tuttavia, ad agire tali sentimenti è
solo la madre: il minore subisce passivamente gli sfoghi verbali, ed anche le
percosse, senza mai reagire. Non che non provi emozioni a riguardo, però: agli
operatori dei servizi sociali confiderà infatti, durante gli incontri, di sentire una
grande rabbia per quella madre tanto debole e fragile con gli altri, eppure tanto
aggressiva e violenta con lui. E di soffrire ancor più dovendo tener celati tali
sentimenti, perché è proprio a lui che la donna si rivolge in cerca di aiuto e
sostegno quando tutto, all’esterno, sembra cospirarle contro. Inoltre nel minore
forte è la nostalgia del padre: un genitore che si rifiuta di accogliere nella sua
nuova abitazione il figlio, senza peraltro volerne spiegare le motivazioni. Anche
Doudou è seguito dai servizi, e da ben prima dei fatti per cui il tribunale si
interesserà alla sua vicenda: inserito in attività educative ed in centri estivi,
fruisce da tempo di un sostegno scolastico ma il rendimento è piuttosto scarso
ed i rapporti con i compagni di classe sono connotati da atteggiamenti
provocatori, quando non addirittura da condotte violente. Eppure il giovane
racconta di sentirsi preso di mira dai compagni, e di porre a propria volta in atto
comportamenti violenti quali modalità di risposta e di difesa verso gli stessi,
cercando altresì di ottenere il loro rispetto attraverso le “maniere forti”.
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