Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Piero dell'Amico, Francisca Pallarés<br />
regionali, a volte destinate ad un vasto raggio <strong>di</strong> esportazione. 7) Non <strong>di</strong>sponiamo comunque <strong>di</strong> elementi<br />
sufficienti per affermare che tali imitazioni presentino caratteristiche affini a quelle dei materiali del relitto<br />
<strong>di</strong> Fontanamare.<br />
Dall'analisi delle caratteristiche morfologiche delle ceramiche <strong>di</strong> Fontanamare, sembra che queste<br />
provengano dall'Africa del Nord e, più precisamente, dalla Tunisia. La centralità me<strong>di</strong>terranea della Proconsolare<br />
facilitò indubbiamente l'esportazione <strong>di</strong> derrate e, con esse, <strong>di</strong> ceramica. Il suo porto, Cartagine,<br />
<strong>di</strong>venne, a partire dall'età <strong>di</strong> Commodo, il principale porto esportatore dell'Africa nordoccidentale,<br />
funzione che mantenne anche nei secoli successivi.<br />
Il contesto del materiale ceramico proveniente dal relitto <strong>di</strong> Fontanamare sembrerebbe pure confermare<br />
che all'inizio del IV secolo, contrariamente a quanto è stato ipotizzato, 8) vi era ancora un notevole<br />
commercio <strong>di</strong> questi prodotti e non soltanto dei tipi ad ampia <strong>di</strong>ffusione ma anche <strong>di</strong> quelle imitazioni <strong>di</strong><br />
origine più locale o regionale che, per esigenze <strong>di</strong> mercato, erano particolarmente richieste. Una conferma<br />
<strong>di</strong> quanto abbiamo detto viene dal ritrovamento <strong>di</strong> consistenti quantitativi <strong>di</strong> T.S. chiara «africana»<br />
nei <strong>di</strong>versi giacimenti me<strong>di</strong>terranei a partire da suddetta data e fino alla metà del VII sec. d.C. A questo,<br />
si aggiungono i dati che pervengono dai nuovi relitti <strong>di</strong> età me<strong>di</strong>o e tardo imperiale che si stanno via via<br />
in<strong>di</strong>viduando. Tutto ciò ci consente <strong>di</strong> affermare che, nonostante la grave crisi monetaria che caratterizza<br />
il III sec. d.C. e l'età successiva, i commerci con l'Africa non dovettero subire interruzioni ma soltanto<br />
un rallentamento, soprattutto per quanto riguarda il commercio dell'olio in quanto vi fu un aumento della<br />
produzione olearia italica a partire dall'ultimo quarto del III sec. d.C. 9) La sigillata chiara finora recuperata<br />
a Fontanamare, inoltre, confermerebbe l'ipotesi del Lamboglia sul fatto che, in età <strong>di</strong>oclezianea e<br />
costantinianea, vi fosse stata «una nuova grande svolta nell'industria della ceramica corrispondente ad un<br />
certo grado <strong>di</strong> restaurazione economica, e non soltanto militare e politica, che il IV sec., anche con<br />
l'avvento del Cristianesimo, fomentò e stimolò». 10)<br />
Sulla scorta delle in<strong>di</strong>cazioni cronologiche fornite dalle sole anfore (tab. VII) si potrebbe datare il<br />
relitto A <strong>di</strong> Fontanamare al IIIIV sec. d.C., con una maggior propensione verso il IV secolo.<br />
L'origine prevalentemente lusitana delle Almagro 50 e 51 C è ormai evidente dato il gran numero <strong>di</strong><br />
fornaci, che hanno prodotto queste forme, rinvenute nella Valle del Tago, 11) nella Valle del Sado 12) e<br />
nell'Algarve. 13) La <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> questi tipi d'anfora in<strong>di</strong>ca l'esistenza <strong>di</strong> due <strong>di</strong>rettrici commerciali, una<br />
atlantica e l'altra me<strong>di</strong>terranea: 14) in questa sede interessa, ovviamente, la seconda. La <strong>di</strong>ffusione delle<br />
Almagro 50 e 51 C nel bacino occidentale del Me<strong>di</strong>terraneo appare, con l'avanzare delle ricerche, sempre<br />
più evidente. I siti terrestri e, soprattutto, numerosi relitti 15) in<strong>di</strong>cano il massiccio impiego <strong>di</strong> questi<br />
7)<br />
Ve<strong>di</strong> la bibliografia al riguardo supra p. 43 nota 66.<br />
8)<br />
Cioè, che in tale momento con ogni probabilità la produzione della sigillata chiara destinata all'esportazione viene a cessare (SAGUIÌ<br />
1980, p. 476).<br />
9)<br />
DE ROBERTIS 1974, pp. 48 e 96101.<br />
10)<br />
LAMBOGLIA 1974, p. 129.<br />
11)<br />
V., in generale, As énforas lusitanas, pp. 70169.<br />
12)<br />
Ibidem, pp. 173180.<br />
13)<br />
Ibidem, pp. 192250.<br />
14)<br />
V. anche Ostia IV, p. 142.<br />
15)<br />
Tra i possibili brevi compen<strong>di</strong>, v. Ostia III, pp. 605606; Ostia IV, pp. 140144; SPANU 1996.<br />
138<br />
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