Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Federica Missere Fontana<br />
Le prime lettere sono semplici missive <strong>di</strong> trasmissione <strong>di</strong> involtini tra Magliabechi e Patin (a Basilea),<br />
e anche Borgolocchi.<br />
Interessante è il viaggio per i medaglieri, iniziato già nel mese <strong>di</strong> gennaio, come racconta Valerio Zani<br />
(ve<strong>di</strong> ad vocem), molto amico del nostro: 215) Lotti viaggia infatti in compagnia <strong>di</strong> Giuseppe Magnavacca<br />
con meta Roma. Nell'aprile 1675 Lotti scrive <strong>di</strong> essersi trattenuto due mesi e mezzo tra Roma e Napoli per<br />
vedere gli bellissimi Musei <strong>di</strong> medaglie et antichità, e che sulla via <strong>di</strong> ritorno aveva deviato per Osimo, per<br />
visitare il Museo Leopar<strong>di</strong>, perdendo però l'occasione <strong>di</strong> quello me<strong>di</strong>ceo, a vedere il quale con la buona<br />
stagione lo aveva invitato il car<strong>di</strong>nale Leopoldo. 216) Scrive anche al ritorno da Venezia, dove si è trattenuto<br />
qualche puoco a godere la vista <strong>di</strong> quei bellissimi stu<strong>di</strong>i <strong>di</strong> medaglie, et ho atto qualche acquisto <strong>di</strong> greche<br />
per aggiungere al mio, che non sono <strong>di</strong> puoco rilievo, mostrandoci la comune amicizia con Valerio Zani<br />
e anche la conoscenza del padre Noris, all'inizio della sua esperienza numismatica, ed infine offrendo in<br />
acquisto al car<strong>di</strong>nale Leopoldo un autoritratto <strong>di</strong> Guido Reni. 217) Relativamente al viaggio del 1675 Lotti è<br />
ricordato anche da Paolo Pedrusi, antiquario dei Farnese, per non essersi fermato a visitarlo, durante il suo<br />
passaggio per Parma. 218)<br />
Lo scambio <strong>di</strong> libri <strong>di</strong> numismatica <strong>di</strong> Patin e Noris è il tema <strong>di</strong> una lettera, che mette in evidenza anche<br />
il rapporto <strong>di</strong> amicizia <strong>di</strong> Lotti e Capponi, a cui il nostro porta lo scritto <strong>di</strong> Noris, essendo il secondo in<br />
villa. 219)<br />
Sono evidenti inoltri i rapporti <strong>di</strong> amicizia con Charles Patin, che si reca a Venezia e poi a Bologna,<br />
restando ospite alcuni giorni in casa del Lotti, e con Manfredo Settala, <strong>di</strong> Milano, cui il nostro bolognese<br />
aveva ceduto la propria copia dell'opera <strong>di</strong> Occone (e<strong>di</strong>zione 1601). 220) Lotti dà consigli sulla rarità <strong>di</strong> alcune<br />
monete greche provenienti dal Cairo, attraverso un viaggiatore, che voleva venderle a Bologna, su consiglio<br />
<strong>di</strong> Magliabechi. 221)<br />
Un episo<strong>di</strong>o imbarazzante però accade fra Lotti e Magliabechi, si tratta della pubblicazione in un libro<br />
<strong>di</strong> Gregorio Leti (1630-1701), 222) che Lotti non conosceva personalmente, <strong>di</strong> una lista <strong>di</strong> personaggi bolognesi<br />
interessati alle antichità ed in particolare esperti nel trattare le medaglie antiche. Questo elenco redatto da<br />
Lotti, fin dal 1674, era stato consegnato a Valerio Zani, comune amico, che lo aveva portato a Magliabechi, il<br />
quale lo aveva poi inviato a colui che glielo aveva richiesto in origine, Gregorio Leti. 223) Quest'ultimo, pub-<br />
215)<br />
Ci informa Valerio Zani nelle sue lettere a Magliabechi, BNCFi, ms. Cl. VIII, 1079, lett. 21 e 22, da Bologna 8 e 29 gennaio 1675.<br />
216)<br />
BNCFi, ms. Cl. VIII, 593, lett. 4, <strong>di</strong> Lotti a Magliabechi, da Bologna del 2 aprile 1675.<br />
217)<br />
BNCFi, ms. Cl. VIII, 593, lett. 5, <strong>di</strong> Lotti a Magliabechi, da Bologna del 30 aprile 1675. L'autoritratto <strong>di</strong> Guido Reni ritorna, con<br />
descrizione, anche nella lett. 6, del 7 maggio 1675.<br />
218)<br />
ASBo, FMC, s. IV, b. 28/688, lett. 25, <strong>di</strong> Pedrusi a Magnavacca, da Parma, 1 aprile 1675, con un accenno a una possibile forma <strong>di</strong><br />
incomprensione fra i due.<br />
219)<br />
BNCFi, ms. Cl. VIII, 593, lett. 7, <strong>di</strong> Lotti a Magliabechi, da Bologna del 6 agosto 1675.<br />
220)<br />
BNCFi, ms. Cl. VIII, 593, lett. 8, <strong>di</strong> Lotti a Magliabechi, da Bologna del 14 settembre e lett. 9, 12 novembre 1675.<br />
221)<br />
BNCFi, ms. Cl. VIII, 593, lett. 9, <strong>di</strong> Lotti a Magliabechi, da Bologna del 12 novembre 1675 e lett. 10, del 3 <strong>di</strong>cembre 1675. Ne acquisterà<br />
un'altra copia appartenuta a Giovanni Battista Capponi (ve<strong>di</strong> ad vocem).<br />
222)<br />
G. LETI, L'Italia Regnante, 4 v., Geneva 1675-1676, III, pp. 174-176. La lista ivi riportata era stata redatta da Francesco Lotti già dal<br />
1674. Sull'opera, pubblicata già nel 1675, con data falsa 1676, e messa all'in<strong>di</strong>ce nello stesso anno si v. F. BARCIA, Bibliogra ia delle opere <strong>di</strong><br />
Gregorio Leti, Milano 1981, pp. 283-288. Leti era nato a Milano da famiglia <strong>di</strong> origine bolognese, i Lectis, cui doveva probabilmente appartenere<br />
anche la moglie <strong>di</strong> Giovanni Battista Capponi (ve<strong>di</strong> ad vocem), BARCIA, op. cit., p. 21, circostanza interessante se si pensa che proprio nel<br />
successivo volume IV (1676) <strong>di</strong> quest'opera, alle pp. 477-482, Leti pubblicava una sintesi delle <strong>di</strong>sposizioni testamentarie <strong>di</strong> Capponi.<br />
223)<br />
BNCFi, ms. Cl. VIII, 1079, lett. 15 e 16, <strong>di</strong> Zani a Magliabechi, da Bologna, 10 e 17 novembre 1674.<br />
242<br />
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