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Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato

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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />

Raccolte Numismatiche e scambi antiquari a Bologna fra Quattrocento e Seicento ­ Parte II<br />

quelli degli esterni, utilizzando molte fonti sugli stessi avvenimenti, traendo notizie particolari da tanti<br />

libri, scritture, marmi, medaglie, et altre memorie degne. 581)<br />

Allo stato attuale della ricerca non sappiamo se la biblioteca <strong>di</strong> Negri sia veramente andata al papa,<br />

certo è che oggi nelle raccolte della Biblioteca Universitaria <strong>di</strong> Bologna si trovano ancora <strong>di</strong>verse cronache<br />

bolognesi che gli appartennero, servirono alla redazione degli Annali, e passarono, quasi tutte, in mano<br />

<strong>di</strong> Vincenzo Ranuzzi. 582)<br />

Particolarmente interessante è infine l'epigrafe, ricordata da Fantuzzi in quanto trovata fra altre carte<br />

<strong>di</strong> Giovanni Battista Capponi (ve<strong>di</strong> ad vocem), epigrafe fatta scrivere dai figli, ma mai collocata. In essa<br />

Negri è definito fedele storico della sua città e ROMANOR. NVMISMATVM COGNITORI/ET CVMVLA­<br />

TORI SOLERTISS. 583)<br />

Oltre a questo giu<strong>di</strong>zio sulle sue capacità <strong>di</strong> numismatico e sul suo grande interesse per questi monumenti,<br />

l'epigrafe ci conferma un legame <strong>di</strong> amicizia con Capponi, il quale, scrivendo dopo il 1665, e quin<strong>di</strong><br />

anche dopo la morte del figlio Alessandro Negri, ricordava l'imperizia dei possessori, ere<strong>di</strong> delle collezioni<br />

paterne, che gli impe<strong>di</strong>va <strong>di</strong> ottenere i dati descrittivi <strong>di</strong> una moneta bronzea latina <strong>di</strong> Otone, in passato<br />

giu<strong>di</strong>cata mal attribuita. 584)<br />

Il figlio Alessandro, canonico, si interessava <strong>di</strong> antiquaria ed in particolare <strong>di</strong> epigrafi, avendone anche<br />

alcune in casa, come ricorda Malvasia (che ne ricevette poi una in dono dal fratello Bianco) e voleva pubblicare<br />

le iscrizioni bolognesi, anteponedole agli Annali bolognesi scritti dal padre, che non pubblicati<br />

vivente l'Autore, non poté far stampare nemmeno il figlio. 585)<br />

Interessante resta quin<strong>di</strong> un suo manoscritto epigrafico inviato ad Alfonso IV d'Este e oggi in<br />

Biblioteca Estense <strong>di</strong> Modena, 586) in cui ha commentato alcune iscrizioni modenesi. 587) Capponi lo ricordava<br />

come destinatario <strong>di</strong> sue riflessioni circa il cosiddetto Marmo Augustale, 588) sul quale era evidentemente<br />

vivo il <strong>di</strong>battito tra gli antiquari bolognesi, come sull'iscrizione detta enigma bolognese.<br />

581)<br />

BUBo, ms. 1107 (in 14 voll. autogr.), con 1108­1009 e BEMo, cod. It. 417, collocazione a.G.5,2, scritto dalla mano <strong>di</strong> Alessandro.<br />

Nella de<strong>di</strong>ca Negri si <strong>di</strong>ce anche pronto a scrivere la biografia <strong>di</strong> Francesco I d'Este.<br />

582)<br />

Memoria Urbis. I. Censimento delle Cronache Bolognesi del Me<strong>di</strong>oevo e del Rinascimento, a cura <strong>di</strong> L. UAUARELLI, Bologna<br />

[1993], ad in<strong>di</strong>cem.<br />

583<br />

FANTUZZI, VI (1788), pp. 153­156, l'iscrizione a p. 155.<br />

584)<br />

G.B. CAPPONI, De Othone aereo suo commentarius, Bononiae 1669, p. <strong>36</strong>: In Musaeo olim Io. Francisci de Nigris hic Bononiae,<br />

nunc apud ejus haeredes, extat Othonis Latinum numisma, cuius descriptionem afferre non licuit, inhibentibus imperitis possessoribus, che<br />

possono essere identificati con Bianco Negri, altro figlio <strong>di</strong> Giovanni Francesco, e forse qualche altro parente, come la moglie <strong>di</strong> Giovanni<br />

Francesco, Tomasina Lombar<strong>di</strong>, morta nel 1668: Alessandro infatti era già morto nel 1661, v. BCABo, Genealogie Carrati, v. III, ms. B.<br />

700, c. 33.<br />

585)<br />

MALVASIA (1690), p. 496. Per il suo interessamento alla stampa dell'opera storica del padre si v. FANTUZZI, VI (1788), p. 151 e v.a.<br />

pp. 153­154. Oggi nella Biblioteca dell'Accademia Nazionale <strong>di</strong> Scienze, Lettere e Arti <strong>di</strong> Modena si trova un libro appartenuto ad Alessandro:<br />

Paolino <strong>di</strong> Nola, Epistolae et Poemata ..., [s.l.] 1516, posseduto poi anche da Antonio Francesco Zani, <strong>di</strong> Bologna, dalla Biblioteca del Collegio<br />

dei Gesuiti <strong>di</strong> Modena, da un certo Stanislao Bosi, ed infine dal bibliofilo Giuseppe Campori, che lo ha donato alla Biblioteca dell'Accademia,<br />

ove oggi ha collocazione XX.2.30.<br />

586)<br />

Aleander DE NIGRIS, Antiqui epitaphii explicatio una cum celeberrimi Inscriptionis Aelia Laelia Crispis C. primo calamo deducta<br />

Mythistorica consideratione, cod. Lat. 270 a..8, 26, in Biblioteca Estense <strong>di</strong> Modena. Del fatto che scrivesse sul famoso enigma bolognese<br />

accenna anche MALVASIA (1678, ried. 1841), I, p. 2<strong>36</strong>.<br />

587)<br />

A questo lavoro deve riferirsi la lettera <strong>di</strong> Alessandro Negri del 26 giugno 1659, in ASMo, ASE, Camera Ducale, Particolari, b. 979<br />

in cui chiede al duca ...la nota de gli Antichi Monumenti, che si trovano in cotesta Fortezza, cio gli Epitafij <strong>di</strong>stintamente scritti con punti e<br />

virgole segni, o altri che vi fossero, et il ragguaglio dell'ornato loro, cio se vi siano figure humane frutti simboli o altre cose figurate<br />

all'intorno.<br />

588)<br />

MALVASIA (1690), pp. 114­115.<br />

295<br />

http://www.numismatica<strong>dello</strong>stato.it

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