Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Federica Missere Fontana<br />
CONCLUSIONI: LA GRANDE STAGIONE DEL COLLEZIONISMO A BOLOGNA NEI SECOLI XVXVII<br />
Bologna vede una fervida attività <strong>di</strong> collezionismo numismatico fin dal secolo XV. Il Cinquecento è<br />
dominato da un fitto mercato <strong>di</strong> medaglie antiche, anche attraverso il rapporto con Roma, Firenze e Venezia,<br />
e - nell'eru<strong>di</strong>zione - dalle figure <strong>di</strong> Giulio Cesare Veli ed Ercole Basso, e degli artisti, che nella città emiliana<br />
conservavano un forte legame con l'antiquaria (ritrattistica passerottiana). La tra<strong>di</strong>zione prosegue e,<br />
dopo Bartolomeo Passerotti, rilegge nel secolo successivo la figura del artistaantiquario con Giovanni<br />
Francesco Negri e Giuseppe Magnavacca, a riprova, semmai ce ne fosse stato bisogno, che la cultura delle<br />
immagini era un elemento fondamentale della cultura antiquaria e numismatica.<br />
Abbiamo una importante fonte per la prima metà del secolo XVII, che però non va oltre il 1626, quin<strong>di</strong><br />
precede il terribile 1630, anno della peste. Sappiamo che il collezionismo artistico a Bologna risorse da<br />
questo periodo mutato nel segno <strong>di</strong> una maggiore partecipazione della borghesia MORSELLI (1997) e<br />
(1998).<br />
Dobbiamo notare però che le fonti per quest'epoca sono costituite soltanto da una lista redatta da un<br />
bolognese, Bartolomeo Bonfiglioli, e fonti esterne - come i viaggiatori - non vengono ancora in nostro<br />
soccorso. Le liste <strong>di</strong> nomi redatte da fonti locali, come questa, sono più ricche <strong>di</strong> interesse in quanto non<br />
sono basate sull'evidenza dell'eccezionalità, ma risultano più <strong>di</strong>fficili da leggere alla luce dei pochi dati<br />
biografici rintracciati sui personaggi nominati per il primo Seicento, che non ci permettono <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere<br />
con precisione i loro connotati e ruoli e <strong>di</strong> far riferimento a una figura <strong>di</strong> rilievo, come per il secolo precedente<br />
o per la seconda metà del Seicento (coerentemente con il resto dell'Europa). Anche Bartolomeo<br />
Bonfiglioli potrebbe sembrare tale soltanto sulla base <strong>di</strong> una parzialità delle fonti (lui stesso), in quanto fornisce<br />
- accanto alla lista <strong>di</strong> personaggi <strong>di</strong> cui supra - soprattutto informazioni su sé stesso e, con manifesto<br />
desiderio <strong>di</strong> apparire, riporta il proprio nome ovunque nel libro che oggi ci resta. Egli però ci trasmette<br />
l'idea <strong>di</strong> non essere stato solo, ma inserito in un panorama <strong>di</strong> nomi abbastanza nutrito. Di questi nomi spesso,<br />
non è stato possibile altro che un rilevamento <strong>di</strong> dati biografici e purtroppo non l'approfon<strong>di</strong>mento del<br />
rapporto con la numismatica, che quin<strong>di</strong> può essere letto con la lente, rischiosa e ingannatrice, dell'aspetto<br />
meramente mercantile dell'antiquaria.<br />
In ogni caso l'elemento utile in questo quadro è almeno la possibilità <strong>di</strong> rilevare la vitalità <strong>di</strong> presenze<br />
nel mercato, e quin<strong>di</strong> almeno del collezionismo, se non proprio dell'eru<strong>di</strong>zione.<br />
Al <strong>di</strong> là dell'or<strong>di</strong>namento alfabetico <strong>di</strong> comodo occorre quin<strong>di</strong> una lettura per perio<strong>di</strong> e generazioni.<br />
La generazione <strong>di</strong> personaggi nati tra la fine del secolo XVI e il primo quarto del XVII (G.F. Negri,<br />
Boncompagni, Montalbani, Cospi) 675) arriva ad essere attiva tra gli anni '50 e la metà degli anni '70 del<br />
secolo e in questi anni devono essersi formate raccolte poi considerate consistenti negli anni centrali del<br />
secolo. Lo stesso vale - con lieve slittamento - per i nati tra il 1630 e il 1640 (Minio, Malpighi, A. Negri)<br />
e soprattutto alla fine del decennio (come Zani, Bonfiglioli, Magnavacca, G.B. Cattaneo, Sabatini, probabilmente<br />
anche Lotti). ualcuno valica il periodo, come Boncompagni e Cospi.<br />
uesto quadro trova una essenziale conferma in quella che è la serie dei nomi <strong>di</strong> collezionisti bolognesi<br />
conosciuta da Vaillant e riportata nella sua opera sulla monetazione imperiale romana, nella prima<br />
675)<br />
Pur con il dato lievemente eccentrico <strong>di</strong> Giovanni Francesco Negri, nato nel 1593 e morto nel 1659, il cui museo continua con il figlio<br />
Alessandro fino al 1661 e si <strong>di</strong>ssolve lentamente con i figli Bianco e Ugone fino all'inventario del 1689.<br />
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