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Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato

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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />

Federica Missere Fontana<br />

FIG. 28. - Balthasar MONCORNET, Ritrattodell'imperatore<br />

Caligola, Pinacoteca Nazionale<br />

<strong>di</strong> Bologna, Gabinetto Disegni e<br />

Stampe, Raccolta <strong>di</strong> Ritratti, vol. II,<br />

n. 20405.<br />

glioni. 279) A questa lettera è collegata l'altra <strong>di</strong> Jacob<br />

Spon in cui il francese propone al nostro medaglie<br />

d'argento e soprattutto rari pezzi in bronzo, ed infine i<br />

primi due libri <strong>di</strong> Charles Patin 280) insieme al proprio<br />

sulle antichità <strong>di</strong> Lione, appena pubblicato. 281)<br />

Nella primavera del 1674 Charles Patin (1633-1693),<br />

me<strong>di</strong>co francese, poi celebre numismatico <strong>di</strong>morante a<br />

Padova, ha modo <strong>di</strong> conoscere alcuni delli <strong>di</strong>lettanti <strong>di</strong><br />

medaglie bolognesi, fra cui Magnavacca, 282) con il<br />

quale resta in contatto attraverso l'ambiente antiquario<br />

veneziano. 283) Nel 1674 si annuncia anche l'arrivo a<br />

Bologna <strong>di</strong> Jacob Spon, che però arriverà solo nel maggio<br />

dell'anno successivo. 284) Sempre del 1674 è la notizia<br />

<strong>di</strong> commercio <strong>di</strong> <strong>di</strong>segni con Louis Vouet, figlio <strong>di</strong><br />

Simon, attraverso Gianfrancesco Rotta. 285) Infine si può<br />

ricordare l'aiuto che il nostro ha fornito a Vaillant, per i<br />

suoi scritti, con l'invio <strong>di</strong> in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> medaglie rare,<br />

procurate attraverso il maestro Cameli. 286) Lo stesso<br />

farà l'anno dopo per Patin, con in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> medaglie<br />

rare del Gran Duca, grazie a Cameli. 287) Da Cameli,<br />

antiquario <strong>di</strong> Cristina <strong>di</strong> Svezia, al mondo delle raccolte<br />

me<strong>di</strong>cee, in particolare all'appassionato raccoglitore<br />

car<strong>di</strong>nale Leopoldo de' Me<strong>di</strong>ci, il passo è breve, e così<br />

il maestro romano già in precedenza aveva annunciato<br />

al <strong>di</strong>scepolo l'arrivo <strong>di</strong> Mons. Ottavio Falconieri (16<strong>36</strong>-1675), agente del Me<strong>di</strong>ci, con cui è attestata una<br />

trattativa nel 1675. 288)<br />

279)<br />

BAGNI (1986), p. 333, lettera <strong>di</strong> Benedetto Gennari a Magnavacca, da Parigi, 18 gennaio 1673.<br />

280)<br />

C. PATIN, Imperatorum Romanorum Numismata ... (del 1671) e ID., Thesaurus numismatum (del 1672).<br />

281)<br />

BCABo, ms. B. 1715, lett. 1, <strong>di</strong> J.-F. Vaillant a Magnavacca, da Lione, 27 giugno 1673 e lett. 2, <strong>di</strong> Spon fils, ovvero Jacob Spon, da<br />

Lione, 12 luglio 1673.<br />

282)<br />

C.E. DEKESEL, Charles Patin, a man without a country. Paris­France 3 ebruary 1633 Padova­Italy 1 October 1693. An annotated<br />

and illustrated bibliography, Gandavum Flandorum 1990, pp. 15-16 e sulle lettere <strong>di</strong> Patin e Magnavacca si veda WAQUET (1989).<br />

283)<br />

BCABo, ms. B. 1715, lett. 19, da Venezia, 8 marzo 1674, e 21, da Padova, 30 marzo 1674, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, preannunciano il suo<br />

arrivo a Bologna. Quando riparte per Basilea, fa scrivere da Gianfrancesco Rotta, veneziano, ricordato anche nella lista <strong>di</strong> VAILLANT (1700), che<br />

i pagamenti dei loro negozi potranno essere fatti da Magnavacca presso lo stesso Rotta, ASBo, FMC, s. IV, b. 18/678, lett. 103, <strong>di</strong> Rotta a<br />

Magnavacca, da Venezia, 28 luglio 1674.<br />

284)<br />

BCABo, ms. B. 1715, lett. 20, <strong>di</strong> Spon a Magnavacca, da Lione, 14 ottobre 1674.<br />

285)<br />

ASBo, FMC, s. IV, b. 18/678, lett. 103, <strong>di</strong> Rotta a Magnavacca, da Venezia, 28 luglio 1674.<br />

286)<br />

ASBo, FMC, s. IV, b. 19/679, lett. 64, <strong>di</strong> Cameli a Magnavacca, da Roma, 10 novembre 1674.<br />

287)<br />

ASBo, FMC, s. IV, b. 19/679, lett. 65, <strong>di</strong> Cameli a Magnavacca, da Roma, 20 aprile 1675.<br />

288)<br />

ASBo, FMC, s. IV, b. 19/679, lett. 62, <strong>di</strong> Cameli a Magnavacca, da Roma, 10 <strong>di</strong>cembre 1672. Falconieri passa nel 1673, ASFi, Carteg­<br />

gio d'artisti, b. XIII, lett. 412, <strong>di</strong> Annibale Ranuzzi, da Bologna, 18 febbraio 1673: registra l'incontro <strong>di</strong> Falconieri, Lorenzo Magalotti e Magnavacca,<br />

ma non può sapere nulla dei negozi fatti, lett. 414, da Bologna, 21 febbario 1673. Magnavacca ricontatta il car<strong>di</strong>nale per un negozio,<br />

ASFi, Carteggio d'artisti, XXI, inserto 17, cc. 124-125, da Bologna, 23 aprile 1675. Si tratta dell'unico esemplare <strong>di</strong> lettera <strong>di</strong> Magnavacca a<br />

Leopoldo de' Me<strong>di</strong>ci reperito allo stato attuale della ricerca, anche se forse erano più numerose, in quanto G. BENCIVENNI PELLI, Saggio istorico<br />

della Real Galleria <strong>di</strong> Firenze, Firenze 1779, I, p. 253, ricorda l'esistenza <strong>di</strong> una corrispondenza tra i due.<br />

250<br />

http://www.numismatica<strong>dello</strong>stato.it

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