Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Raccolte Numismatiche e scambi antiquari a Bologna ra Quattrocento e Seicento Parte II<br />
ne <strong>di</strong> Bologna, ufficio che tenne a vita. 6) Cesare<br />
Bianchetti (1585-1655, ig. 7), figlio <strong>di</strong> Marc'Antonio,<br />
fu anziano nel 1617 7) e gonfaloniere <strong>di</strong> giustizia nel<br />
1645, 8) fu molto dotto nelle lingue 9) e molto pio, potè<br />
vivere per un certo periodo a Roma, presso lo zio car<strong>di</strong>nale;<br />
10) come unico erede maschio della famiglia, pur<br />
volendo prendere gli or<strong>di</strong>ni, dovette sposarsi: sua moglie<br />
fu Ermellina Gambalunga <strong>di</strong> Rimini, da cui ebbe nove<br />
figli, trovando però anche il modo <strong>di</strong> de<strong>di</strong>carsi alle opere<br />
pie e alla elaborazione <strong>di</strong> scritti <strong>di</strong> argomento religioso.<br />
Negli inventari legali <strong>di</strong> Marc'Antonio e Cesare si<br />
possono ritrovare case a Bologna e Ozzano riccamente<br />
decorate con oggetti preziosi, come quadri, statue, e per<br />
Cesare anche quattro mobili a stu<strong>di</strong>olo con ornamenti, ma<br />
purtroppo senza alcuna informazione sul contenuto. 11)<br />
La Nota ricorda Tideo Bonamici (m. 1644), dotto<br />
sacerdote e prefetto nelle scuole pie nel 1616, che aveva<br />
istituito un'accademia ecclesiastica e scrisse <strong>di</strong> argomento<br />
religioso. 12)<br />
Bartolomeo Bonfiglioli nella Nota suddetta cita se<br />
stesso come Bon ioli Bartolomeo e cug.no, che dovrebbe<br />
essere Antonio Bonfiglioli. 13) La loro biblioteca, continuata<br />
da Silvestro Bonfiglioli (ve<strong>di</strong> ad vocem), è giunta<br />
nel 1735, ricca <strong>di</strong> circa 3500 opere, all'Istituto delle<br />
Scienze, e quin<strong>di</strong> oggi alla Biblioteca Universitaria <strong>di</strong><br />
Bologna, anche se molti volumi nel corso del tempo sono<br />
stati purtroppo sottratti. 14)<br />
FIG. 7. - ANONIMO, Ritratto <strong>di</strong> Cesare Bianchetti<br />
(1585-1655), Biblioteca Comunale<br />
dell'Archiginnasio <strong>di</strong> Bologna, Gabinetto<br />
Disegni e Stampe, Cartella Gozza<strong>di</strong>ni<br />
16, c. 100 b.<br />
6)<br />
G.N. PASQUALI ALIDOSI, Instruttione delle cose notabili della città <strong>di</strong> Bologna ..., Bologna 1621, p. 22.<br />
7)<br />
PASQUALI ALIDOSI (1670), p. 165.<br />
8)<br />
PASQUALI ALIDOSI (1670), p. 193.<br />
9)<br />
Per la biografia FANTUZZI, II (1782), pp. 168-171 e v. Bianchetti Cesare, DBI, v. 10 (1968), pp. 44-45, <strong>di</strong> R. NEGRI.<br />
10)<br />
Interessante è l'episo<strong>di</strong>o in cui il giovane Cesare, a Roma, introdotto dallo zio in una galleria piena <strong>di</strong> ricchi arre<strong>di</strong> acciocché, ra le<br />
cose più preziose, scegliesse ciò, che maggiormente aggra<strong>di</strong>va al suo genio, prende un semplice crocefisso in stucco, destando stupore nella corte<br />
del car<strong>di</strong>nale, C. A. DEL FRATE, Vita del Venerabile Servo <strong>di</strong> Dio Cesare Bianchetti senatore <strong>di</strong> Bologna e ondatore della Congregazione <strong>di</strong> S.<br />
Gabriele, Bologna 1704, p. 25, in cui al <strong>di</strong> là dell'intento agiografico si vede lo sfondo dei rapporti e delle possibili esperienze antiquarie offerte<br />
dal soggiorno romano. La notizia che Cesare avesse interessi antiquari resta comunque del tutto atipica nella letteratura sul personaggio.<br />
11)<br />
ASBo, Fondo Notarile, notaio Lorenzo Mariani, Protocollo I, 16<strong>36</strong>-1637, cc. 2r-26r, del 26 ottobre 1635 e notaio Alessandro Andrei,<br />
Protocollo 27, 1656, cc. 65v-77r, dell'11 febbraio 1565, rispettivamente MORSELLI (1997), nn. 478 e 337. In ASBo, Archivio BianchettiMonti,<br />
pezzo 312 si notano i forti debiti che Marc'Antonio aveva lasciato al figlio.<br />
12)<br />
FANTUZZI, II (1782), pp. 289-290.<br />
13)<br />
Personaggio non chiaramente identificabile nonostante ne siano esistiti due con lo stesso nome, <strong>di</strong> cui uno morto nel 1624, essendo<br />
stato Cameriere <strong>di</strong> Papa Paolo V e vescovo, FANTUZZI, II (1782), p. 199.<br />
14)<br />
Lo ricorda papa Benedetto XIV, nella sua lettera al Senato bolognese del 26 febbraio 1755, in E. GUALANDI, Il Car<strong>di</strong>nale Filippo Maria<br />
Monti, Papa Benedetto XIV e la Biblioteca dell'Istituto delle Scienze <strong>di</strong> Bologna, in Stu<strong>di</strong> e Memorie per la Storia dell'Università <strong>di</strong> Bologna, VI<br />
(1921), pp. 101-103. Sull'acquisto e sul fondo stesso si v. L. MIANI-M.C. BACCHI, I on<strong>di</strong> manoscritti e le raccolte <strong>di</strong> incunaboli e cinquecentine della<br />
Biblioteca Universitaria come onti per la storia della cultura rinascimentale, in Schede Umanistiche, 3 (1989), pp. 5-45, in particolare pp. 30-31.<br />
211<br />
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