Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Federica Missere Fontana<br />
ciare da un giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> Vaillant, a Roma, sulla raccolta <strong>di</strong> Minio: havendo vedute quelle [medaglie] del<br />
Padre Preposito Minij non ne ha fatto gran caso, mentre <strong>di</strong>ce che da 20 medaglie in poi oltre le teste rare<br />
il restante è da dozena e mal conservato. 534) Forse proprio la cattiva conservazione è responsabile delle<br />
descrizioni <strong>di</strong> scarsa qualità che delle monete <strong>di</strong> Minio si trovano nell'opera <strong>di</strong> Mezzabarba, il quale infatti<br />
traeva dall'in<strong>di</strong>ce del bolognese. In Roma la sua collezione era visibile fra le più importanti, Sebastiano<br />
Bianchi ne dà notizia nel 1685, chiamandola ...una bella serie <strong>di</strong> medaglie d'argento... 535)<br />
Vaillant visitò una volta soltanto la raccolta <strong>di</strong> Minio il quale non può soffrire che detto Mr. [Vaillant]<br />
non stimi più <strong>di</strong> <strong>di</strong>eci doppie il suo Traiano Decio, e più <strong>di</strong> dugento il suo stu<strong>di</strong>o, particolarmente havendone<br />
esso rifiutato quattrocento dall'Alvarese gli riesce <strong>di</strong> gran<strong>di</strong>ssimo fasti<strong>di</strong>o il <strong>di</strong>scre<strong>di</strong>to che ne riceve.<br />
5<strong>36</strong>) Da questa situazione deve nascere il proposito del nostro <strong>di</strong> fare un viaggio in Francia, dove era alto<br />
l'interesse per questo tipo <strong>di</strong> oggetti, ed esitare quin<strong>di</strong> la sua collezione. Ad informarcene è sempre Davia,<br />
che ha già intuito come andrà a finire: Il P. Minio vuol portare le sue ossa in Francia, ma peggio vuol portarsi<br />
le sue medaglie infinocchiato da Mr. Alvarez, che forse a suo tempo gli giocherà qualche bel tiro. Io<br />
l'ho avvertito, e gli ho dato que' consigli, che per me io mi prenderei, ma egli è fatto sordo ad ogni buon<br />
ricordo. Il Sig.r Id<strong>di</strong>o gliela man<strong>di</strong> buona. 537) Forse perché non bellissima o forse per prudenza Minio non<br />
porta l'intera collezione: Il Padre Minio parte mercoredì o Giovedì per la Francia ove non porta le sue<br />
medaglie da 24 in poi delle più belle, che seco ha prese per far venir volontà a que' Franzesi <strong>di</strong> comprare<br />
il suo stu<strong>di</strong>o, al qual effetto seco porta l'in<strong>di</strong>ce. Piaccia a Dio che tutto gli succeda con felicità, ma egli non<br />
è persona da ingannare i Franzesi. 538)<br />
L'abile mossa con la quale Vaillant aveva svalutato la collezione <strong>di</strong> Minio (già corteggiata da Alvarez)<br />
lo porta quin<strong>di</strong> alla per<strong>di</strong>ta degli esemplari migliori (che coincidono con la valutazione <strong>di</strong> Vaillant: una ventina<br />
<strong>di</strong> pezzi) ed il risultato è quello della frase con cui Vaillant (1688) nel suo libro fa cenno del generoso<br />
dono (ve<strong>di</strong> supra nota n. 533).<br />
Di notevole interesse sono alcune piccole ed eleganti incisioni (figg. <strong>39</strong>45) 5<strong>39</strong>) che rappresentano i<br />
pezzi considerati più pregevoli della collezione del nostro, un Augusto con scena <strong>di</strong> donativo, un Tiberio con<br />
la Moderazione, un Geta con testa <strong>di</strong> Pallade, un Diadumeniano con Luna Lucifera, tutti accompagnati da<br />
una <strong>di</strong>dascalia che ne ricorda la rarità (eximium hoc argenteum numisma) e la presenza Bononiae eru<strong>di</strong>ta<br />
inter cimelia Adm. Rev. P. FRANC. M. MINIJ Congr. Cler. Min. A questo si aggiunge un altro pezzo <strong>di</strong><br />
Traiano Decio con al rovescio la Concor<strong>di</strong>a che porta l'in<strong>di</strong>cazione nunc ex dono eiusdem Rev. P. apud<br />
534)<br />
BUBo, ms. 2479, lett. 11, <strong>di</strong> Davia a Magnavacca, da Roma, 26 <strong>di</strong>cembre 1685.<br />
535)<br />
ASFi, Me<strong>di</strong>ceo del Principato, b. <strong>39</strong>52, lett. 10, da Roma, 9 marzo 1685.<br />
5<strong>36</strong>)<br />
BUBo, ms. 2479, lett. 18, <strong>di</strong> Davia a Magnavacca, da Roma, 20 febbraio 1686. Davia nomina Louis Alvarez, agente <strong>di</strong> Colbert e del<br />
re <strong>di</strong> Francia. La moneta <strong>di</strong> Traiano Decio deve essere quella raffigurata in stampa (fig. 42), essendo la più rara, ma del resto sappiamo che Minio<br />
possedeva almeno quattro <strong>di</strong>versi pezzi <strong>di</strong> questo imperatore (MEZZABARBA (1683), pp. 352353) e non è chiaro il riferimento. Interessante <br />
anche se non facilmente inquadrabile il fatto che la stampa della fig. 42, che raffigura una moneta già donata al re <strong>di</strong> Francia, sia già inserita<br />
in una lettera <strong>di</strong> Enrico Noris a [Raffaele Fabretti], da Firenze, 18 maggio 1683, nel ms. 428 della Biblioteca Oliveriana <strong>di</strong> Pesaro, c. 172.<br />
537)<br />
BUBo, ms. 2479, lett. 20, <strong>di</strong> Davia a Magnavacca, da Roma, 27 marzo 1686.<br />
538)<br />
BUBo, ms. 2479, lett. 22, <strong>di</strong> Davia a Magnavacca, da Roma, 27 aprile 1686.<br />
5<strong>39</strong>)<br />
Esse sono conservate incollate al v. del piatto anter. della legatura del ms. <strong>di</strong> [G.B. CATTANEOL. FORESTI], Numismata Aerea Romanorum<br />
Imperatorum, Caesarum, et Augustarum, a Pompejo ad Postumum, quae in suo Musaeo collegit quondam A. R. P. Johanes Baptista Cattaneus,<br />
a Regio Lepi<strong>di</strong> Or<strong>di</strong>nis Minorum Regul. Observantiae a F. A. F. C. ejusdem Or<strong>di</strong>n., ex Autographo Authoris partim, partim oculari instituto<br />
Musaei examine, hoc in volumine fideliter or<strong>di</strong>nate, Nummis insuper inferioris Imperij, qui extant, alijsque, & Tribus In<strong>di</strong>cibus ad calcem<br />
voluminis ad<strong>di</strong>tis, in Conventu ejusd. Or<strong>di</strong>n. et Urbis, S. Spiritus Bibliothecario, Regii Lepi<strong>di</strong>, MDCCXXXV, <strong>di</strong> mano <strong>di</strong> Luigi Foresti, in Biblioteca<br />
Comunale <strong>di</strong> Carpi [Modena].<br />
286<br />
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