Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Raccolte Numismatiche e scambi antiquari a Bologna fra Quattrocento e Seicento Parte II<br />
tuosa» dell'artista sembra un modo per sottolineare l'importanza del soggetto e dell'occasione del quadro. 429) Si<br />
tratta soltanto <strong>di</strong> un accenno che sarebbe meglio chiarito se possedessimo la responsiva <strong>di</strong> Magnavacca, che purtroppo<br />
- allo stato attuale della ricerca - non abbiamo. Esso ci mostra un uomo <strong>di</strong> circa trentacinque o quarant'anni,<br />
che mostra con la mano destra una moneta classica, raccolta da un gruppo <strong>di</strong> altre monete appoggiate<br />
sul piano <strong>di</strong> un mobile appena <strong>di</strong>etro il personaggio; nell'altra mano si srotola un <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> figura. Il mobile sullo<br />
sfondo è ben visibile e interessante: si tratta <strong>di</strong> una vetrina a più ripiani preparata per l'esposizione <strong>di</strong> coralli e<br />
conchiglie <strong>di</strong> grande <strong>di</strong>mensione sorrette da pie<strong>di</strong>stalli, bronzetti e idoli, monete e medaglie, che - essendo fornite<br />
<strong>di</strong> appiccagnoli - sono state appese alle pareti interne dei vani. La vetrina è tipica <strong>di</strong> un museo enciclope<strong>di</strong>co<br />
seicentesco e ricorda molto da vicino, proprio per le monete e medaglie appese, l'allestimento del museo <strong>di</strong><br />
Fer<strong>di</strong>nando Cospi (visibile nella famosa tavola anteposta al catalogo, ve<strong>di</strong> ad vocem).<br />
Un confronto della fisionomia fra l'antiquario della Pinacoteca Nazionale e la sicura immagine <strong>di</strong><br />
Magnavacca in Biblioteca Universitaria (<strong>di</strong> cui infra, fig. 30) mette in evidenza, pur nella <strong>di</strong>fferenza d'età,<br />
una notevole somiglianza: l'ovale del viso, la forma della fronte, le arcate sopraccigliari e il loro incontro<br />
con l'asse del naso, gli zigomi, le linee <strong>di</strong> occhi, naso e bocca coincidono con particolare similitu<strong>di</strong>ne.<br />
L'attribuzione tra<strong>di</strong>zionale troverebbe quin<strong>di</strong> una possibile conferma nei tratti fisionomici comuni, con le<br />
dovute <strong>di</strong>versità: alla capigliatura del primo ritratto si sovrappone la parrucca del secondo, ai tratti più <strong>di</strong>stesi<br />
del primo volto si sostituiscono i tratti ammorbi<strong>di</strong>ti dal passare del tempo del secondo.<br />
Nell'identificare quin<strong>di</strong>, con qualche buona probabilità, in questo personaggio un 'giovane'<br />
Magnavacca teniamo presente l'apporto della tra<strong>di</strong>zione dei periti locali, il confronto fisionomico, la frase<br />
<strong>di</strong> Antonio Capello (1682), ma non <strong>di</strong>mentichiamo anche che l'immagine dell'antiquario ritratto in questo<br />
<strong>di</strong>pinto è coerente nei particolari e nel contesto con la figura del nostro, il quale può ben inserirsi in un<br />
ambientemuseo nello stile del Museo Cospiano, dal momento che lo sappiamo essere stato antiquario del<br />
marchese Cospi da una notizia del 1681 (ve<strong>di</strong> supra nota n. 156).<br />
Gli elementi fondamentali della vita <strong>di</strong> Magnavacca, visto attraverso le voci dei suoi corrispondenti,<br />
si ritrovano poi pienamente sintetizzati in un bel ritratto che all'epoca <strong>di</strong> Giovanni Pietro Zanotti (che<br />
conobbe personalmente l'uomo e vide il quadro), era nelle stanze de' Senatori Prefetti all'Istituto 430) ed ora,<br />
sopra la porta dell'Aula Magna della Biblioteca Universitaria <strong>di</strong> Bologna, quasi nume tutelare, osserva gli<br />
stu<strong>di</strong>osi che fino a poco tempo fa - per quel corridoio - si recavano in Sala Manoscritti.<br />
In questo quadro <strong>di</strong> Benedetto Gennari (fig. 30), 431) amico del nostro pittore ed antiquario, l'espressione<br />
bonaria, che Zanotti giu<strong>di</strong>ca somigliante, è concorde con la descrizione <strong>di</strong> un uomo dal carattere equilibrato<br />
e sereno, benvoluto da quanti lo hanno conosciuto, come lo ricordano tutte le fonti. Egli è colto nell'attimo in<br />
429)<br />
G. P. CAMMAROTA, Le origini della Pinacoteca Nazionale <strong>di</strong> Bologna. Una raccolta <strong>di</strong> fonti, v. III, La collezione Zambeccari, [Urbino]<br />
2001 (Pinacoteca Nazionale <strong>di</strong> Bologna, Fonti e stu<strong>di</strong>, 3), p. 319, n. 190, con bibl. riassume tutte le fasi delle attribuzioni. Grazie alla <strong>di</strong>sponibilità<br />
del dott. Gian Piero Cammarota ho avuto modo <strong>di</strong> vedere il quadro, esposto a Palazzo Pepoli Campogrande, Soprintendenza Beni Artistici<br />
e Storici <strong>di</strong> Bologna, Archivio della Pinacoteca Nazionale, inv. n. 795; è importante la lett. 95, <strong>di</strong> Antonio Capello a Magnavacca, da<br />
Venezia, 14 <strong>di</strong>cembre 1682, ASBo, Fondo Malvezzi Campeggi, serie IV, b. 19/679.<br />
430)<br />
ZANOTTI (17<strong>39</strong>), I, pp. 176, 194; l'incisione a p. 186 è tratta dal quadro, che proviene dall'Instituto.<br />
431)<br />
BAGNI (1986), pp. 131, 167: Una mezza figura ritratto del Sig. Gioseffo Magnavacca mio amicissimo e grande intelligente e professore<br />
d'antichità e medaglie per ciò che li ho espresso con uma medaglia nelle mani vicino ad un tavolino dove ne stanno altre, con le parole<br />
del pittore. Al quadro si legano dei versi riportati a p. 337 in cui l'effigiato solennemente contribuisce co' bronzo alla mano ... / a destar<br />
dall'oblio gl'Estinti Eroi, così come vivo ancora appare nell'espressione pittorica del ritratto. Il quadro recentemente restaurato è stato esposto<br />
in «I volti dei libri». Dai fon<strong>di</strong> della Biblioteca Universitaria, con schede <strong>di</strong> Rita Giordano, Anna Ruggiero e un contributo scientifico <strong>di</strong> Gian<br />
Piero Cammarota, Rastignano, Litosei, 2004, catalogo della mostra in Biblioteca Universitaria <strong>di</strong> Bologna, 9 aprile8 maggio 2004.<br />
265<br />
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