Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Raccolte Numismatiche e scambi antiquari a Bologna ra Quattrocento e Seicento Parte II<br />
conto del viaggiatore francese Jacob Spon, che passa per Bologna nel maggio 1675, dalla tabula gratulatoria<br />
<strong>di</strong> Francesco Mezzabarba Birago (1683) e da Jean-Foy Vaillant, nelle sue opere del 1674, 1688 e 1700,<br />
con nomi <strong>di</strong> personaggi conosciuti durante i suoi innumerevoli viaggi, fra cui quello, molto importante, del<br />
1685-1686. Ad essi si aggiungono altri nomi riemersi dalla ricerca d'archivio.<br />
Iniziamo con la figura <strong>di</strong> Taddeo Amonio (m. 1713), abate, dottore in entrambe le leggi, protonotario<br />
apostolico, canonico <strong>di</strong> San Petronio (1687), 40) amante delle antichità e soprattutto collezionista <strong>di</strong> medaglie<br />
antiche, come lo ricorda Alessandro Machiavelli: amantissimum antiquitatum praesertimve veterum<br />
Numismatum. 41) Il biografo ne annota anche i legami con la Francia, grazie al fratello omenico Amonio<br />
(1648-1721), 42) personaggio dalla vita <strong>di</strong>scussa ed avventurosa, me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> Luigi XIV, che aveva partecipato<br />
alla formazione della collezione. Appare degno <strong>di</strong> interesse l'episo<strong>di</strong>o in cui il me<strong>di</strong>co Domenico, per<br />
entrare nelle grazie del sovrano, fece fare un busto <strong>di</strong> Cesare, le cui fattezze richiamavano quelle <strong>di</strong> Luigi<br />
XIV, cui lo donò spacciandolo per antico: pare che il re <strong>di</strong> Francia non si sia fatto ingannare.<br />
Di notevole interesse è la perizia della collezione, eseguita nel 17<strong>39</strong>, da Gian Giacomo Amadei (1707 ca.-<br />
1768): 43) si tratta <strong>di</strong> una completa raccolta <strong>di</strong> monete imperiali romane e greche, da Pompeo ad Eraclio, in bronzo,<br />
in ogni modulo, lasciata per testamento alla Casa dei poveri men<strong>di</strong>canti della città <strong>di</strong> Imola, dove si è conservata<br />
integra fino al 1734. Sono, secondo le in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> Amadei, 3423 medaglie in totale, della cui qualità,<br />
ricca per le belle patine e le rarità contenute, si ha stima del 1713, alla morte <strong>di</strong> Taddeo. La stima è fatta da Antonio<br />
Leoni, cavaliere, et antiquario <strong>di</strong> Bologna, per un valore <strong>di</strong> 1<strong>36</strong>6 scu<strong>di</strong> romani. Nel 1713 e nel 1728 la collezione<br />
più volte fu esaminata da alti prelati e personaggi intendenti per essere venduta, ma l'erede Giovanni Maria,<br />
abate fratello dei suddetti, non si accordò sul prezzo. Si venne poi a sapere che la raccolta conteneva <strong>di</strong>versi falsi,<br />
soprattutto nei pezzi più rari e che l'antiquario che l'aveva prezzata era in realtà veneziano e anche poco onesto,<br />
dal momento che dava il falso per vero. Al momento della perizia <strong>di</strong> Amadei le medaglie si presentavano entro<br />
uno scrigno <strong>di</strong> 61 cassettini, non sappiamo però se ed in che modo sia stata poi realizzata la ven<strong>di</strong>ta.<br />
Baldassarre Biancani (1660-17<strong>39</strong>) è il nonno del più noto Giacomo Biancani Tazzi (1729-<br />
1789), 44) antiquario dell'Istituto delle Scienze. Egli rappresenta un elemento interessante <strong>di</strong> questo quadro<br />
per l'interesse numismatico, ben evidenziato dalla sue carte oggi in Archivio <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Bologna. 45)<br />
Era Massaro del Monte <strong>di</strong> San Pietro (1689) e ne troviamo testimonianza in stime <strong>di</strong> oggetti preziosi,<br />
ritrovate fra i suoi documenti, riutilizzate sul verso per fare un in<strong>di</strong>ce dei rovesci delle monete illustrate<br />
nell'opera <strong>di</strong> Pedrusi-Piovene sul museo farnesiano (1719). 46)<br />
Biancani è autore anche <strong>di</strong> una miscellanea <strong>di</strong> argomento numismatico, dal titolo Raccolta <strong>di</strong> vari tran<br />
40)<br />
BCABo, Genealogie Carrati, v. XXIV, ms. B. 721, c. 24: oltre a Taddeo, conta tre fratelli, Domenico, Giovanni Maria - sacerdote,<br />
su cui Fantuzzi, IX (1794), p. 22 - e Francesco Antonio, frate.<br />
41)<br />
ALESSANDRO MACCHIAVELLI, Elogia, BCABo, ms. B. 3868, c. 114b.<br />
42)<br />
Si veda la v. Amonio Domenico, DBI, 3 (1961), pp. 5-7, <strong>di</strong> E. FASANO GUARINI.<br />
43)<br />
ASBo, FMC, s. IV, b. 74/734: Descriptio Musei Tadaei Amonii Prioris Capituli S. Petronii, autografo <strong>di</strong> Gian Giacomo Amadei, datato<br />
11 gennaio 17<strong>39</strong>. Su Amadei si v. FANTUZZI, I (1781), pp. 197-198.<br />
44)<br />
G. GUIDICINI, Alberi genealogici, ms. in ASBo, n. 196. Giacomo è figlio <strong>di</strong> Gregorio, <strong>di</strong> Baldassarre, <strong>di</strong> Gregorio e BCABo, Genealogie<br />
Carrati, v. V, ms. B. 702, c. 32: Baldassarre Biancani sposa Maddalena Tazzi nel 1688 e muore il 4 <strong>di</strong>cembre 17<strong>39</strong>, come testimoniano<br />
anche le storie della famiglia Biancani da lui stesso compilate e seguitate con appunti del nipote Giacomo, in BCABo, ms. B. 1386 e 2526, dai<br />
quali si deduce che aveva compiuto stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> legge e storia e filosofia.<br />
45)<br />
ASBo, FMC, s. IV, b. 35/695 e 72/732.<br />
46)<br />
ASBo, FMC, s. IV, b. 72/732, pezzo 1. Le stime sono datate Bologna, 18 aprile 1719, l'in<strong>di</strong>ce è redatto tomo per tomo.<br />
215<br />
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