Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Federica Missere Fontana<br />
fine Magnavacca vende il raro esemplare all'amico. 182) Vorrebbe per la serie in oro alcune medaglie <strong>di</strong><br />
imperatori posteriori, che però non riesce ad ottenere, dalla raccolta Boncompagni, bloccata dai <strong>di</strong>ssi<strong>di</strong><br />
ere<strong>di</strong>tari (ve<strong>di</strong> ad vocem).<br />
Nel frattempo l'esperienza antiquaria del Davia doveva essersi accresciuta e consolidata ed il padre<br />
somasco Gian Francesco Bal<strong>di</strong>ni (1677-1764), a Roma, ne ricorda i cari consigli numismatici nella de<strong>di</strong>ca<br />
a papa Benedetto XIV anteposta alla e<strong>di</strong>zione romana del Vaillant. 183) Nell'inventario post mortem dei suoi<br />
beni, redatto dal notaio Pietro Jacobo de Pe<strong>di</strong>nis, il 19 gennaio 1741, nulla risulta circa la sua raccolta numismatica,<br />
che deve quin<strong>di</strong> essere stata venduta prima della sua morte. 184)<br />
Di notevole interesse risulta invece l'inventario della sua biblioteca fatto nel 1741, biblioteca che fu<br />
venduta un po' alla volta dai parenti, negli anni imme<strong>di</strong>atamente successivi, come ricorda un appunto premesso<br />
al catalogo della stessa. 185) L'esame <strong>di</strong> questi documenti ci mostra che Davia non possedeva i principali<br />
testi <strong>di</strong> riferimento per lo stu<strong>di</strong>o della numismatica pubblicati nel secolo XVI, come le opere <strong>di</strong> Vico<br />
ed Erizzo, ma piuttosto aveva a <strong>di</strong>sposizione gli scritti <strong>di</strong> Agustin, Goltz, Strada e Occo, e per il secolo<br />
XVII alcune opere numismatiche <strong>di</strong> Patin, Savot, Seguin, Vaillant, corredate da testi antiquari <strong>di</strong> Fabretti<br />
e Spon e da testi d'interesse cronologico <strong>di</strong> Bianchini, Hardouin, Noris, Pagi, suggerendoci il quadro <strong>di</strong><br />
una biblioteca assai vicina agli interessi <strong>di</strong> volta in volta manifestati dal collezionista nell'epistolario, ma<br />
anche un'immagine <strong>di</strong> fine Seicento, ormai lontana da una certa cultura antiquaria del secolo precedente,<br />
che accede ai fondamenti della numismatica non più attraverso le tavole incise, ma piuttosto con Agustin,<br />
anche in e<strong>di</strong>zione seicentina, e il manuale classico <strong>di</strong> Savot, e infine aggiorna il suo approccio con<br />
l'Introduction <strong>di</strong> Patin. Sono evidenti comunque anche gli interessi cronologici, preponderanti nell'epoca<br />
e nella cerchia frequentata.<br />
Molte sono le immagini che oggi ci tramandano l'aspetto del car<strong>di</strong>nale, fra tutte spicca - per aderenza<br />
psicologica all'uomo che abbiamo conosciuto dall'epistolario con Magnavacca - il bel quadro<br />
tra<strong>di</strong>zionalmente attribuito a Lucia Casalini Torelli (1677-1762) in cui l'espressione familiare con la<br />
quale il ritrattato si rivolge a chi lo osserva prevale e comunica con particolare intensità il suo carattere<br />
bonario e arguto ( ig. 23). 186)<br />
Padre Vincenzo ontanella è ricordato, a Bologna, senza nome proprio, come R.P. da Vaillant,<br />
era però precedentemente a Reggio per Patin, come R.P. servita. 187) Deve quin<strong>di</strong> trattarsi <strong>di</strong> Girolamo,<br />
nato nel 1642, dalla nobile famiglia reggiana, religioso nell'or<strong>di</strong>ne dei Servi <strong>di</strong> Maria col nome <strong>di</strong><br />
182)<br />
BUBo, ms. 2479, lett. 33, 34, <strong>36</strong>-<strong>39</strong>, 41, 54, 55, 58, <strong>di</strong> Davia a Magnavacca (dal 1714 al 1717).<br />
183)<br />
J.F. VAILLANT, Numismata Imperatorum Romanorum praestantiora a Julio Caesare ad Postumum usque, e<strong>di</strong>tio prima romana,<br />
Romae 1743, t. I.<br />
184)<br />
ASBo, U icio del Registro, Copia degli Atti, L. 352, cc. 1-63.<br />
185)<br />
Archivio Privato Bargellini-Davia, presso l'Opera Pia Bargellini-Davia, in Bologna, ms. n. 163, Inventario della Biblioteca Davia<br />
atto l'Anno 141, e ms. n. 170, Bibliotheca deviana seu Index Librorum olim E.mi S. R. E. Card.i Joannis de Via in Ae<strong>di</strong>bus Archiepiscopalibus<br />
degen de Anno 169.<br />
186)<br />
Il ritratto è senz'altro uno dei più belli fra i molti conservati nella quadreria della Biblioteca Universitaria <strong>di</strong> Bologna. L'attribuzione<br />
è basata su ZANOTTI (17<strong>39</strong>), II, p. 87.<br />
187)<br />
PATIN (1683); VAILLANT (1700), che ne ricorda 2 monete imperiali greche in bronzo, pp. 107, 187.<br />
238<br />
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