Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Raccolte Numismatiche e scambi antiquari a Bologna ra Quattrocento e Seicento Parte II<br />
blicandolo all'insaputa dell'autore, peraltro inserito nell'elenco stesso, ne aveva suscitato il più vivo <strong>di</strong>sappunto,<br />
che rischiava anche <strong>di</strong> alterare i buoni rapporti tra Lotti e il sensibile Magliabechi, artefice del passaggio<br />
<strong>di</strong> siffatte informazioni, inserite in un'opera non ben vista dai contemporanei. 224) Ma il rapporto <strong>di</strong> amicizia<br />
e scambio non decade, Lotti continua a scrivere a Magliabechi per avere notizie circa i libri pubblicati<br />
sull'argomento antiquario come i Viaggi <strong>di</strong> Spon in Italia, il libro <strong>di</strong> Oisel stampato ad Amsterdam.<br />
Anche nelle lettere inviate dall'abate Franois De Camps (1643-1723) 225) e da Charles Patin a<br />
Giuseppe Magnavacca possiamo trovare la figura <strong>di</strong> questo appassionato collezionista, definito solertissimus<br />
antiquarius, il cui Museo Metallico è ricordato anche da Malvasia. 226) Egli già nel 1674-1675 si <strong>di</strong>mostra<br />
in contatto con De Camps, con il quale conduceva scambi e acquisti <strong>di</strong> medaglie antiche, in particolare<br />
medaglioni, assai ricercati dai collezionisti e tentava anche <strong>di</strong> ampliare la sua biblioteca numismatica. 227)<br />
Il negozio <strong>di</strong> medaglie però non dovette aver luogo fra i due, se in una lettera successiva, De Camps, riferendosi<br />
alla morte <strong>di</strong> Lotti, spera <strong>di</strong> poter ottenere da Magnavacca la possibilità <strong>di</strong> acquistare qualcosa dagli<br />
ere<strong>di</strong>. 228) Dalle lettere fra Patin e Magnavacca si nota come fosse in rapporto con il collezionista veneziano<br />
Battista Nani, Procuratore <strong>di</strong> San Marco, 229) ma anche con lo stesso Magnavacca, e <strong>di</strong> nuovo con Patin, 230)<br />
che aveva poi visitato <strong>di</strong> persona nella sua casa <strong>di</strong> Padova e con cui corrispondeva. 231) Dal 1676 troviamo<br />
attestazione anche della conoscenza con il padre Giovanni Battista Cattaneo <strong>di</strong> Reggio Emilia. 232)<br />
L'importanza <strong>di</strong> Lotti, personaggio <strong>di</strong> rilevanza centrale per l'antiquaria bolognese, figura che succede<br />
a quella <strong>di</strong> Capponi e preannuncia quella <strong>di</strong> Magnavacca, è sottolineata anche dal progetto <strong>di</strong> costituire<br />
in Bologna una «accademia numismatica», nella quale Lotti era il censore, essendo quello intendeva più<br />
degli altri, secondo quanto racconta Magnavacca a fine giugno 1679 a Pietro Antonio Andreini, al servizio<br />
dei Me<strong>di</strong>ci, che gli chiedeva notizie. 233) L'accademia andava pigliando qualche vigore, ma la morte del<br />
Lotti, pianto dalla citta<strong>di</strong>nanza tutta, è un danno troppo forte: in mancanza <strong>di</strong> lui l'Accademia non s'è più<br />
224)<br />
BNCFi, ms. Cl. VIII, 593, lett. 12, <strong>di</strong> Lotti a Magliabechi, da Bologna del 6 luglio e lett. 13, del 14 luglio 1676.<br />
225)<br />
N. PREVOST-R. D'AMAT, Dictionnaire de Biographie Française, VII (1956), c. 1009, <strong>di</strong> R. D'AMAT.<br />
226)<br />
MALVASIA (1690), pp. <strong>36</strong>7-<strong>36</strong>8, a proposito della iscrizione su una tessera gla<strong>di</strong>atoria.<br />
227)<br />
Si vedano le lettere <strong>di</strong> Jean-Franois De Camps a Magnavacca in BCABo, ms. B. 1715, lett. 4, da Montpellier, 15 febbraio 1674; lett.<br />
5, da Mande, 4 settembre 1674, in cui De Camps offre a Lotti, attraverso Magnavacca, una moneta <strong>di</strong> Alessandro Severo con congiario e una <strong>di</strong><br />
Aquilia Severa; lett. 7, da Montpellier, 12 gennaio 1675, in cui De Camps ricorda <strong>di</strong> desiderare una medaglia <strong>di</strong> Galba con Hispania Clunia <strong>di</strong><br />
Francesco Lotti; lett. 8, da Parigi, 24 aprile 1675, in cui si fa riferimento in particolare ai tre volumi dell'opera del Tristan, per cui v.a. la lett. 5.<br />
Si v.a. la lett. 28 bis, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 28 agosto 1678 in cui il me<strong>di</strong>co ricorda <strong>di</strong> aver inviato a Lotti una copia dell'opera <strong>di</strong><br />
S. ORSATO, De Notis Romanorum.<br />
228)<br />
BCABo, ms. B. 1715, lett. 9, <strong>di</strong> De Camps a Magnavacca, da Parigi, 19 giugno 1680: Habbiamo perduto un amico illustre nella<br />
curiosità <strong>di</strong> cose antiche, il Sig.r Franc. Lotti de B. M. e l'ho pianto più volte. M'haveva atto sperare alcuni medaglioni ò da comprare, ove da<br />
barattare, e con questo pensiero gli havevo mandato una nota d'alcune medaglie d'argento e <strong>di</strong> rame... , le quali chiede a Magnavacca se sono<br />
ancora acquistabili.<br />
229)<br />
BCABo, ms. B. 1715, lett. 22, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 4 marzo 1677.<br />
230)<br />
BCABo, ms. B. 1715, lett. 24, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 13 agosto 1677.<br />
231)<br />
Per la visita al Patin si v. BCABo, ms. B. 1715, lett. 59, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 2 ottobre 1678 e lett. 64, da Padova, 4<br />
luglio 1679; lett. 58, da Padova, 17 febbraio 1678, mentre la lett. 63 è una copia <strong>di</strong> mano <strong>di</strong> Patin <strong>di</strong> una lettera <strong>di</strong> Francesco Lotti, da Bologna,<br />
30 maggio 1679, che Patin invia per conoscenza a Magnavacca.<br />
232)<br />
ASBo, FMC, s. IV, b. 57/717, lett. 1 (1676), 3, 5, 7-8 (1679) e 66 (1702), <strong>di</strong> Cattaneo a Magnavacca, in cui Cattaneo lamenta che non<br />
ci sono più <strong>di</strong>lettanti con la tempra morale <strong>di</strong> Lotti, Borgolocchi, Malvasia, ecc.<br />
233)<br />
ASBo, FMC, s. IV, b. 22/682, minuta <strong>di</strong> Giuseppe Magnavacca in risposta alla lett. 47, <strong>di</strong> Andreini, da Napoli, 25 giugno 1679, conservata<br />
nella stessa busta.<br />
243<br />
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