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Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato

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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />

Raccolte Numismatiche e scambi antiquari a Bologna fra Quattrocento e Seicento ­ Parte II<br />

Un elenco delle sue medaglie imperiali in bronzo,<br />

gran<strong>di</strong> e mezzane, da Pompeo e Cesare a Salonina, quasi<br />

seicento pezzi fra cui 52 monete greche e coloniali e un<br />

contorniato, si trova fra gli appunti antiquari <strong>di</strong><br />

Baldassarre Biancani (ve<strong>di</strong> ad vocem), che spesso si premura<br />

<strong>di</strong> in<strong>di</strong>care la zecca. 641)<br />

MarcAntonio aatini (sec. XVII­m. 1728 ca.,<br />

fig. 52), cavaliere <strong>di</strong> origine bolognese, 642) ma residente a<br />

Roma, 643) ove si de<strong>di</strong>cava attivamente al commercio antiquario,<br />

almeno dal 1673 se non prima, 644) , rientra <strong>di</strong> buon<br />

<strong>di</strong>ritto nell'antiquaria bolognese, non solo per l'origine,<br />

ma anche per la sua lunga amicizia con Magnavacca<br />

(ve<strong>di</strong> ad vocem per una sua moneta­amuleto). Li ritroviamo<br />

spesso con scambio <strong>di</strong> cortesi saluti nelle lettere<br />

fra Luca Corsi e Magnavacca. 645) Alcune sue monete<br />

sono ricordate da Francesco Bianchini e non manca nella<br />

lista dei personaggi incontrati da Vaillant. 646) I suoi medaglioni<br />

<strong>di</strong> Antonino Pio e Faustina sono oggetto <strong>di</strong> una <strong>di</strong>ssertazione<br />

<strong>di</strong> Paolo Alessandro Maffei. 647)<br />

Sappiamo che lasciò le sue antichità e medaglie<br />

all'Istituto nel 1718, su consiglio <strong>di</strong> Luigi Fer<strong>di</strong>nando<br />

Marsili, il quale fece costruire un mobile per contenerle,<br />

648) andando così ad arricchire le raccolte <strong>di</strong> antichità<br />

FIG. 52. ANONIMO, Ritratto <strong>di</strong> Marc'Antonio<br />

Sabbatini (sec. XVII­m. 1728 circa),<br />

quadreria della Biblioteca Universitaria<br />

<strong>di</strong> Bologna, n. inv. 264.<br />

dell'Istituto delle Scienze, da poco nate (1714) sulla spinta del Marsili, anche se inizialmente prive <strong>di</strong> una<br />

collezione numismatica. 649) Ancora nel 1728 però in Roma era visibile il suo museo, visitato da Giovanni<br />

Battista Bianconi insieme all'erede, un giovane garbato e intendente. 650)<br />

641)<br />

ASBo, FMC, s. IV, b. 35/695, pezzo n. 9, all'interno n. 33, dal titolo In<strong>di</strong>ce delle Medaglie Imp.li antiche <strong>di</strong> metallo del stu<strong>di</strong>o del<br />

R.o P.re Angelico dell'Anuntiata: sono medaglie <strong>di</strong> Metallo Grande e Mezane.<br />

642)<br />

G. SABATINI, Una bibliografia sull'antica famiglia Sabatini <strong>di</strong> Bologna, in L'Archiginnasio, XII (1917), p. 65, n. 1 e ADELMANN<br />

(1975), lett. 949, p. 1800, n. 16.<br />

643)<br />

Marco Antonio nel 1665 veniva qualificato Nobile Romano, secondo quanto riporta G. Mondani Bortolan in ROVERSI (1986), p. <strong>36</strong>9<br />

(alla voce Prati).<br />

644)<br />

A. GIULIANO, I cammei della Collezione Me<strong>di</strong>cea del Museo Archeologico <strong>di</strong> Firenze, con Storia delle collezioni e regesto <strong>di</strong> M. E.<br />

MICHELI, Firenze 1989, p. 300: Leopoldo de' Me<strong>di</strong>ci compra cammei da Sabatini nel 1673.<br />

645)<br />

ASBo, FMC, s. IV, b. 19/679, lett. 4 (1685), 6 (1709), 10 (1711), 3 (1715); b. 20/680, lett. 23 (1700) e 25 (1708), <strong>di</strong> Corsi a Magnavacca.<br />

In BUBo, ms. 2479, lett. 24, <strong>di</strong> Bianchini a Magnavacca, del 29 <strong>di</strong>cembre 1717, si annota il migliorare della salute <strong>di</strong> Sabatini, curato<br />

dall'anziano amico Luca Corsi.<br />

646)<br />

F. BIANCHINI, De Kalendario et Cyclo Caesaris, Romae 1703, pp. 33­35, 59 e VAILLANT (1700), con suoi pezzi.<br />

647)<br />

P.A. MAFFEI, Gemme antiche figurate ..., Roma 1707­1708, in particolare III, 1708, pp. 191­224, nelle cui tavole sono raffigurati<br />

molti intagli posseduti dal nostro, e su cui ASBo, FMC, s. IV, b. 57/717, lett. 114, <strong>di</strong> Maffei a Magnavacca, da Roma, 14 aprile 1708.<br />

648)<br />

ASBo, Assunteria d'Instituto, Diversorum, b. 13/2 e v.a. MORIGI GOVI (1986), p. 89 e n. 7.<br />

649)<br />

MORIGI GOVI (1986), pp. 88­89 con bibliografia, GUALANDI (1979) e Dalla Stanza delle Antichità al Museo Civico. Storia della formazione<br />

del Museo Civico Archeologico <strong>di</strong> Bologna, a cura <strong>di</strong> C. MORIGI GOVI e G. SASSATELLI, Casalecchio <strong>di</strong> Reno [Bologna] 1984.<br />

650)<br />

ASBo, FMC, s. IV, b. 17/677, lett. <strong>di</strong> Giovanni Battista Bianconi a Gian Giacomo Amadei, da Roma, 23 ottobre e 6 novembre 1728.<br />

303<br />

http://www.numismatica<strong>dello</strong>stato.it

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