17.01.2015 Views

Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato

Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato

Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />

Il ripostiglio dall'area "Galli Talli" <strong>di</strong> Lucca<br />

ste tre autorità. 69) Dunque il fatto che uno dei tipi monetali a nome <strong>di</strong> papa Benedetto si trovi in un ripostiglio<br />

comprendente tutte monete precedenti al 967 <strong>di</strong>venta un elemento <strong>di</strong> grande chiarezza: almeno questa<br />

emissione può essere attribuita al solo Benedetto V con una certa probabilità, non solo perché così è scritto<br />

nel CNI. Sulla presenza <strong>di</strong> queste monete <strong>di</strong> Benedetto V, 70) comunque si può <strong>di</strong>re molto <strong>di</strong> più. Nel saggio<br />

che precede questo mio commento, Ciampoltrini ha messo in luce come sia possibile collegare l'occultamento<br />

<strong>di</strong> questo tesoro al documentato passaggio a Lucca <strong>di</strong> Ottone I nell'estate del 964, <strong>di</strong> ritorno dalla<br />

spe<strong>di</strong>zione a Roma durante la quale aveva deposto proprio papa Benedetto V, portandoselo poi via con sé<br />

sulla strada della Germania. Su questo punto riteniamo che le caratteristiche delle stesse monete papali possano<br />

rappresentare una conferma <strong>di</strong> non poco conto riguardo a questa ipotesi. Intanto dobbiamo <strong>di</strong>re che i<br />

quattro esemplari rinvenuti rappresentano un incremento enorme del numero dei pezzi conosciuti <strong>di</strong> questa<br />

serie, praticamente del 400%. Infatti fino alla scoperta lucchese questa moneta era conosciuta grazie ad un<br />

unico esemplare. 71) La rarità <strong>di</strong> questa emissione appare del tutto giustificata, visto che Benedetto salì al<br />

soglio soltanto per due mesi, nel maggio­giugno del 964. Il fatto <strong>di</strong> trovare in un ripostiglio un <strong>di</strong>screto<br />

numero <strong>di</strong> esemplari tutti appartenenti ad un tipo estremamente raro in genere può essere spiegato soltanto<br />

con la grande prossimità cronologica fra il momento della produzione e quello dell'occultamento. Infatti<br />

più rara è una emissione, e più trascorre il tempo, più <strong>di</strong>venta statisticamente improbabile che più esemplari<br />

della stessa emissione si trovino assieme nello stesso contesto. Più ci si avvicina al momento della fabbricazione,<br />

invece, più è probabile che queste monete si trovino ancora nelle con<strong>di</strong>zioni in cui sono uscite<br />

dalla zecca, cioè associate in gruppi omogenei. Quando si trovano tutti assieme 4 esemplari <strong>di</strong> un'emissione<br />

in precedenza conosciuta in un solo esemplare, quin<strong>di</strong>, sembra molto probabile che essi siano stati persi<br />

od occultati imme<strong>di</strong>atamente dopo esser usciti "<strong>di</strong> fabbrica", senza aver avuto il tempo <strong>di</strong> <strong>di</strong>sperdersi nel<br />

mercato. Inoltre se osserviamo attentamente questi esemplari, ci ren<strong>di</strong>amo conto che sono <strong>di</strong> una conservazione<br />

pressoché perfetta. Apparentemente queste monete sembrano abbastanza brutte, ma la cosa <strong>di</strong>pende<br />

unicamente dal fatto che sono assai mal coniate. Il rilievo delle parti meglio impresse, invece, e la presenza<br />

ancora chiaramente visibile, nel campo, dei graffi provocati dalla levigatura del conio testimoniano senza<br />

ombra <strong>di</strong> dubbio che queste monete non hanno praticamente circolato. Una prova molto evidente, a nostro<br />

avviso, che l'ipotesi dell'occultamento durante la sosta <strong>di</strong> Ottone I a Lucca, cioè a pochissimi mesi dalla<br />

fabbricazione <strong>di</strong> queste monete, è del tutto plausibile.<br />

Dunque questo potrebbe essere uno dei rarissimi casi in cui <strong>di</strong> un ripostiglio può essere determinato<br />

non solo il terminus post uem ma ad<strong>di</strong>rittura il terminus in uem, cioè l'estate del 964.<br />

La rilevante presenza <strong>di</strong> rarissime monete papali in un gruzzolo che sembra poter essere riferito, con<br />

una certa probabilità, ad una spe<strong>di</strong>zione politico militare dell'imperatore Ottone I <strong>di</strong> ritorno da Roma<br />

potrebbe anche fornire qualche importante in<strong>di</strong>cazione riguardo alla funzione <strong>di</strong> questa primitiva monetazione<br />

papale (i cosiddetti antiuiores). La rarità dei rinvenimenti <strong>di</strong> questo numerario in ambito romano,<br />

72) infatti, potrebbe giustificarsi con il fatto che queste monete erano destinate principalmente al finan­<br />

69)<br />

Cfr. MEC, 1, p. 261.<br />

70)<br />

Riguardo a questo papa v. Lier Pontijicalis 1981, p. 251, CXXXV; Lexikon, I, col 1858.<br />

71)<br />

V. MUNTONI 1972, I, p. 21, n. 1.<br />

72)<br />

Cfr. ROVELLI 2001, pp. 844­845; ai dati lì raccolti si può aggiungere il rinvenimento <strong>di</strong> un denario <strong>di</strong> Papa Gregorio IV con Ludovico<br />

il Pio (827­840) dalle catacombe <strong>di</strong> Commo<strong>di</strong>lla (LE GRELLE 1910, I, p. LXXVII, nota 17; cfr. SABATINI 1996, p.182), e quello <strong>di</strong> denaro <strong>di</strong><br />

Adriano III dal cimitero <strong>di</strong> Priscilla (LE GRELLE 1910, I, p. LXXVII, nota 18).<br />

179<br />

http://www.numismatica<strong>dello</strong>stato.it

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!