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Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato

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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />

Raccolte Numismatiche e scambi antiquari a Bologna ra Quattrocento e Seicento ­ Parte II<br />

d'argento, desiderando però che nessuno lo sapesse ... Però, laus sit Deo, non è niente principiato ...<br />

Non so se il detto Sig.r Fr.co Lotti non pigliava le mie medaglie per il Sig.r Co Malvasia, parlo <strong>di</strong> quelle<br />

d'argento. 243) Nelle ultime lettere <strong>di</strong> Lotti a Magliabechi troviamo anche il passaggio da Bologna <strong>di</strong><br />

Sebastien Faesch (1647-1712), 244) che fa da tramite tra Patin e il fiorentino, toccando anche la casa del<br />

nostro e il passaggio epistolare continua tra Patin e Francesco Mezzabarba Birago, che Lotti ricorda<br />

come gran <strong>di</strong>lettante <strong>di</strong> medaglie. 245)<br />

Della morte <strong>di</strong> Lotti, <strong>di</strong> poco seguente l'ultimo negozio, sappiamo sempre da Patin, in data 4 luglio<br />

1679: Con gran<strong>di</strong>ssimo cordoglio habbiamo sentito che sia passato a miglior vita il nostro buon amico<br />

Sig.r Fr.co Lotti. Il rispetto dell'amor dell'antichità aggiunge non so che, ma veramente la sua cortesia e<br />

honestà non solamente verso <strong>di</strong> me, ma ancora verso <strong>di</strong> tutti merita d'esser lamentata da tutti quelli che lo<br />

conoscevano. 246) La per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> Lotti è pianta anche da Giandomenico Tiepolo, veneziano, il quale, già in<br />

affari col bolognese, 247) l'1 luglio 1679, appresa la notizia della sua morte, si <strong>di</strong>chiara <strong>di</strong>sponibile a trattare<br />

per l'acquisto <strong>di</strong> oggetti della sua raccolta e lo stesso nel settembre, informandoci del fatto che Magnavacca<br />

aveva acquistato qualche moneta e del suo desiderio <strong>di</strong> vedere una nota <strong>dello</strong> stu<strong>di</strong>o Lotti per potersi render<br />

conto del negozio. 248)<br />

Non tutta la raccolta è venduta da Lotti ancora vivente, ma assai poco probabilmente ne resta dopo la<br />

morte del possessore: l'inventario legale dei suoi beni, compilato dal fratello, cointestatario ed erede, oltre<br />

ad una ricca messe <strong>di</strong> suppellettili e quadri <strong>di</strong> artisti bolognesi, ricorda un tavolino <strong>di</strong> noce con sopra una<br />

cassettina <strong>di</strong> medaglie miscelane e <strong>di</strong> poco rilievo e un cassone coperto <strong>di</strong> corame dMucati] 1, dentro al<br />

quale vi sono uno scrigno con varie medaglie antiche dMucati] 5, ma assai più bronzetti, lucerne, teste,<br />

ritratti, conchiglie, 248 libri, molti pezzi <strong>di</strong> legno impetrito lumache impetrite noci d'In<strong>di</strong>a idoli e simili cose<br />

da stu<strong>di</strong>o... 249) Nell'inventario sono presenti anche cammei e pietre incise, fra cui uno <strong>di</strong> Augusto, acquistato<br />

da Vaillant, che anche l'antiquario me<strong>di</strong>ceo Pietro Antonio Andreini desiderava acquistare. 250) Nello<br />

stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Lotti troviamo anche la testimonianza <strong>di</strong> un precoce interesse per la raccolta <strong>di</strong> ritratti, ne aveva<br />

infatti una novantina <strong>di</strong> piccola <strong>di</strong>mensioni. 251)<br />

243)<br />

BCABo, ms. B. 1715, lett. 64, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 4 luglio 1679. Il negozio <strong>di</strong>retto con Malvasia, <strong>di</strong> cui si fa cenno<br />

anche nella lett. 29, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 23 settembre 1678, ma soprattutto nella lett. 30, da Padova, 10 novembre 1678, e infine<br />

nella lett. 67, da Padova, 18 agosto 1679 non deve aver avuto però buon esito. L'ipotesi <strong>di</strong> Patin appare plausibile, soprattutto se si considera<br />

che la trattativa <strong>di</strong>retta con Malvasia (lett. 29 e 30) nel 1678 non aveva avuto esito positivo e che mentre Lotti tentava per la prima volta<br />

l'acquisto <strong>di</strong> queste monete in argento, nello stesso periodo vendeva la sua raccolta (1678), ve<strong>di</strong> supra.<br />

244)<br />

Si veda la v. Faesch Sebastien, in HOEFER, Nouvelle Biographie Generale, 17 (1873), c. 1.<br />

245)<br />

BNCFi, ms. Cl. VIII, 593, lett. 19 e 20, <strong>di</strong> Lotti a Magliabechi, da Bologna, 17 febbraio e 17 marzo 1679.<br />

246)<br />

BCABo, ms. B. 1715, lett. 64, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 4 luglio 1679. Si v.a. la lett. 40, da Padova, 11 luglio 1680: Mi<br />

manca qui il Sig.r Fran.co Lotti, ma alla morte non ci è rime<strong>di</strong>o. Gli fa eco l'abate De Camps, BCABo, ms. B. 1715, lett. 9, a Magnavacca, da<br />

Parigi, 19 giugno 1680, ve<strong>di</strong> supra nota n. 228. Un cenno, <strong>di</strong> carattere me<strong>di</strong>co, alla morte <strong>di</strong> Lotti e <strong>di</strong> Valerio Polazzi, per la eccessiva plenitu<strong>di</strong>ne<br />

si trova nella lett. 44, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 17 agosto 1680.<br />

247)<br />

ASBo, FMC, s. IV, b. 19/679, lett. 190, <strong>di</strong> Tiepolo a Magnavacca, da Venezia, 4 marzo 1679, doveva a Lotti del denaro.<br />

248)<br />

ASBo, FMC, s. IV, b. 19/679, lett. 203, 205-208, <strong>di</strong> Tiepolo a Magnavacca, da Venezia, 1 luglio, 2, 9, 16 e 22 settembre 1679.<br />

249)<br />

ASBo, Fondo notarile, notaio Giovanni Lodovico Barilli, Minutario 8, 1679-80, pezzo n. 5, in data 9 settembre 1679, MORSELLI<br />

(1997), n. 250. Fra i debiti-cre<strong>di</strong>ti è segnato il debito <strong>di</strong> 92 ducati a Giuseppe Magnavacca.<br />

250)<br />

ASBo, FMC, s. IV, b. 22/682, lett. 54, <strong>di</strong> Andreini a Magnavacca, da Napoli, 15 agosto 1679.<br />

251)<br />

Inventario cit. alla nota n. 249, su cui MORSELLI (1998), n. 54, pp. 294-296.<br />

245<br />

http://www.numismatica<strong>dello</strong>stato.it

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