Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Il ripostiglio dall'area "Galli Talli" <strong>di</strong> Lucca<br />
ELENCO DEI RIPOSTIGLI CON DENARI "OTTOLINI" DI PAVIA E DI LUCCA 93)<br />
In corsivo i nuclei <strong>di</strong> materiale non utilizzati<br />
nelle tabelle per l'impossibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere fra<br />
monete descritte soltanto come genericamente<br />
appartenenti "agli Ottoni".<br />
Italia:<br />
Alife, 94) Ariccia, 95) Cermignano, 96) Grottaferrata,<br />
97) Gubbio, 98) Lucca "Galli Tassi", Montescaglioso,<br />
99) Pellio, 100) Salerno, 101) Roma/San<br />
Paolo fuori le Mura, 102) Roma/Torre delle Milizie,<br />
103) "Toscana 1766".<br />
Svizzera<br />
Coira. 104)<br />
Francia<br />
Fécamp, 105) Puy. 106)<br />
Germania<br />
Alexanderhof, 107) Dorow, 108) Farve, 109)<br />
110)<br />
Meschwitz, Niederlan<strong>di</strong>n II, 111) Oranienburg,<br />
112) Paretz, 113) Thurow, 114) Vossberg, 115)<br />
Wattrsach. 116)<br />
93)<br />
Nelle note sono riportate più in<strong>di</strong>cazioni bibliografiche soltanto nel caso in cui questo sia necessario per completare le informazioni<br />
relative al ripostiglio descritto. In caso contrario abbiamo citato soltanto i repertori più recenti.<br />
94)<br />
ARSLAN 1997.<br />
95)<br />
NSc 1885, p. 428, 1886, pp. 2526; cfr. TRAVAINI 1992, pp. 165, 171.<br />
96)<br />
DUPRÉ 1921, cfr. MEC, 14, p. 416, n. 24.<br />
97)<br />
TRAVAINI 1980.<br />
98)<br />
CAVICCHI 1994.<br />
99)<br />
CURTOTTI 1989.<br />
100)<br />
ARSLAN 2000b; ARSLAN 2001.<br />
101)<br />
PEDUTO 1991.<br />
102)<br />
SAN QUINTINO 1846. La data <strong>di</strong> chiusura <strong>di</strong> questo ripostiglio non è particolarmente sicura, perché le modalità <strong>di</strong> recupero dei pezzi<br />
non furono tali da garantire né l'integrità del complesso né l'assenza <strong>di</strong> materiale inquinante (le monete vennero acquistate dall'autore dai vari<br />
antiquari e commercianti che si erano <strong>di</strong>visi il materiale).<br />
103)<br />
DUPRÉ THESEIDER 1933.<br />
104)<br />
ZÀCH, DIAZ TABERNERO 2002, pp. 110121.<br />
105)<br />
DUMASDUBOURG 1971.<br />
106<br />
LAFAURIE 1952.<br />
107)<br />
KIERSNOWSKI, KIERSNOWSKA 1959, n. 1; KILGER 2000, p. 241, n. 2.69.<br />
108)<br />
KLUGE 1978; KILGER 2000, p. 254, n. 6.48.<br />
109)<br />
FRIEDLANDER 1850; KIERSNOWSKI 1964, n. 50; KILGER 2000, p. 277278, n. 9.19.<br />
110)<br />
BIRCHOW, FEHERABEND 1894, pp. 220225; BIERBAUM 1924, pp. 296298, n. 54; DUTSCHMANN 1926, pp. 128130; KIERSNOWSKI 1964,<br />
n. 118; KILGER 2000, p. 244, n. 3.02. Questo ripostiglio non è stato inserito nella tabella, nonostante la bibliografia sopra riportata proponga il<br />
962 come tp del suo interramento ed attribuisca una delle monete pavesi ad un preciso imperatore, cioè ad Ottone I. Il motivo è dato dal fatto<br />
che le monete pavesi, pur essendo chiaramente esemplari a nome <strong>di</strong> Ottone, non sono state lette con precisione e sono state attribuite soltanto in<br />
modo generico ad Ottone I (probabilmente perché è l'imperatore che più si avvicina alla cronologia degli altri esemplari presenti nel ripostiglio).<br />
Lo si evince dal fatto che in tutte le pubblicazioni citate sopra tali monete pavesi vengono sempre descritte con le stesse parole usate dal primo<br />
autore nel 1894, il quale sicuramente non conosceva le classificazioni del Brambilla, che attribuiscono ad Ottone I solo le monete a legenda<br />
Augustus. Purtroppo gran parte dei materiali del ripostiglio, conservati presso il Kulturhistorisches Museum <strong>di</strong> Gorlitz, sono scomparsi durante<br />
la II Guerra Mon<strong>di</strong>ale, comprese le monete <strong>di</strong> Pavia, per cui non è possibile fare alcuna verifica. In alcune pubblicazioni sono riprodotti <strong>di</strong>segni<br />
ed immagini d'assieme delle monete: quelle <strong>di</strong> Pavia sono riconoscibili, pur essendo tutte in frammenti, ma non appare possibile leggere il giro<br />
della legenda, che è l'unico elemento in grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere le varie serie. Dobbiamo tutte queste informazioni al Dr. Jasper von Richtofen,<br />
Direttore del Museo <strong>di</strong> Gorlitz ed Archeologo, che ci ha anche inviato le fotocopie <strong>di</strong> molte delle pubblicazioni sopra citate. A lui vanno i nostri<br />
più sentiti e sinceri ringraziamenti.<br />
111)<br />
MENADIER 1902; KIERSNOWSKI, KIERSNOWSKA 1959, n. 113; KILGER 2000, p. 243, n. 2.77.<br />
112)<br />
"Berliner Blatter fir Minz Siegel und Wappenkunde", III (1866), pp. 219220; KIERSNOWSKI 1964, n. 118; KILGER 2000, p. 237, n. 2.30.<br />
113)<br />
FRIEDLANDER 1882; KIERSNOWSKI 1964, n. 128; cfr. KILGER 2000, p. 235, n. 2.21.<br />
114)<br />
DANNENBERG 1897; KIERSNOWSKI, KIERSNOWSKA 1959, n. 179; KILGER 2000, p. 255, n. 6.61.<br />
115)<br />
DANNENBERG 1884; KIERSNOWSKI, KIERSNOWSKA 1959, n. 193; KILGER 2000, p. 256, n. 6.65.<br />
116)<br />
MENADIER 1887.<br />
193<br />
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