Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Federica Missere Fontana<br />
FIG. 48. ANONIMO, Ritratto <strong>di</strong> Giovanni Francesco<br />
Negri (15931659), Biblioteca<br />
Comunale dell'Archiginnasio <strong>di</strong> Bologna,<br />
Gabinetto Disegni e Stampe, Cartella<br />
Gozza<strong>di</strong>ni 16, c. 65 a.<br />
degli In<strong>di</strong>stinti, 566) e l'Accademia degli Indomiti, 567)<br />
della quale facevano parte anche Ovi<strong>di</strong>o Montalbani e<br />
Giovanni Battista Capponi (ve<strong>di</strong> ad vocem). 568)<br />
Ce lo ricorda come numismatico Giovanni Donzi,<br />
custode della Galleria degli Estensi, 569) il quale asserisce<br />
che Negri aveva or<strong>di</strong>nato le medaglie della raccolta<br />
estense per il duca Alfonso IV e ne aveva redatto inventari.<br />
uesti oggi non sono più rintracciabili, probabilmente<br />
per il fatto, che in seguito, avendo il Donzi avuto<br />
seri problemi per la sparizione <strong>di</strong> molti oggetti della<br />
Galleria, nonché <strong>di</strong> alcuni inventari, racconta <strong>di</strong> aver<br />
preso gli inventari del Negri e averli trasferiti in un non<br />
meglio specificato monastero <strong>di</strong> monache, per tirarli<br />
fuori al momento più opportuno. 570)<br />
Una pur breve testimonianza della tendenza collezionistica<br />
dell'epoca a costruire raccolte maggiormente<br />
sulla base della serie imperiale può essere il bisticcio,<br />
ovvero la sua lettera dell'Antiquario innamorato alla<br />
sua donna, che serve come pretesto poetico per redarre<br />
la corretta serie cronologica degli imperatori romani. 571)<br />
L'interesse per l'antichità doveva essere comune al<br />
padre e al figlio Alessandro Negri (m. 1661), come si<br />
566)<br />
MEDICI (1852), p. 87.<br />
567)<br />
MEDICI (1852), pp. 7782. V.a. A. MASINI, Bologna perlustrata, Bologna 1650, p. 627.<br />
568)<br />
CAPUCCI (1987), p. 186, fig. 19, con emblema da un co<strong>di</strong>ce casanatense.<br />
569)<br />
Su Donzi si v. Ducal Galleria Estense. Dissegni, medaglie e altro. Gli inventari del 1669 e del 1751, a cura <strong>di</strong> J. BENTINI e P. CURTI,<br />
Modena 1990, Materiali per la Storia <strong>di</strong> Modena Me<strong>di</strong>evale e Moderna, IX, che trascrive il documento conservato in ASMo, ASE, Archivio per<br />
Materie, Galleria e Museo Estense, b. unica.<br />
570)<br />
Annotazioni e raggioni <strong>di</strong> D. Giovanni Donzi Antiquario <strong>di</strong> S.A.S. per la Galleria <strong>di</strong> S.A.S., in ASMo, ASE, Archivio per Materie, Galleria<br />
e Museo Estense, b. unica, c. (5): ...mancar vasi, medaglie / si moderne come antiche, scrigni, <strong>di</strong>ssegni sì delle medaglie d'oro et d'argento<br />
che furono poste da banda nel tempo della gloriosa memoria del Ser.mo Duca Alfonso IV, che tutte furono or<strong>di</strong>nate dal Sig.r Neri [Nota<br />
nserita a lato: Gi o: Francesco Neri Bologna] e fatti li inventari e le doppie fattine massi e sigilati con il sigillo <strong>di</strong> S.A.S. e numero considerabile<br />
tanto romane quanto consulari medaglie d'argento et hanche greche. Come anche tutte le medaglie stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> bronzo poste per or<strong>di</strong>ne in<br />
scrigni tre <strong>di</strong> petra[7], per modo <strong>di</strong> provisione, e le doppie poste in massi non sigilati, tutte poste in un Armario stette nel entrare nella Galeria<br />
subito dentro il primo dove sono le medaglie, per or<strong>di</strong>ne per man da medesimo Neri... ; c. (6)v: L'inventari fatti fare da Gio. Francesco Neri,<br />
che fu il canonico Bianchi [sic: Bianco] suo figliolo, questi li ho io, che per paura quando mi fui minaciato <strong>di</strong> volerli li trasferi in un monasterio<br />
<strong>di</strong> monache, come hora farò vedere il tutto a Dio piacendo...<br />
571)<br />
ASMo, ASE, Archivio per Materie, Letterati, b. 49. Lettera in bischiccio d'Antiquario innamorato alla sua Donna, che serve per<br />
<strong>di</strong>sporre successivam. la serie de gl'Imperatori nelle medaglie, <strong>di</strong> Gio. Francesco Negri. Sig.ra mia era tale il grido delle vostre singolari qualità<br />
che riputandovi d'animo un Cesare mi posi a farvi servitù a fine <strong>di</strong> conseguirne il bramato Augusto. Ma deluse le mie speranze fui per gettarmi<br />
nell'onde del Tiberio così Caligola m'assalse il cervello all'hora che dalla v.ra porta vi<strong>di</strong> farmi Clau<strong>di</strong>o in faccia crudeltà da Nerone, che<br />
senza la L. f restarmi Galba! La mia fede non è <strong>di</strong> vil Ottone, ma <strong>di</strong> fin oro, poich non ostante un così grande affronto seguo l'orma <strong>di</strong> voi,<br />
come segue la Vacca il suo Vitellio. Deh movetevi à pietà del mio Cuore poich Amore fatto Vespasiano fieram.te lo punge, che se m'accetterete<br />
sotto il Tito del v.ro Domitiano vi sarò forte Nerva, costante Traiano, più <strong>di</strong> quanti amatori abbiate avuto per l'Adriano. Sia pur l'animo<br />
vostro verso <strong>di</strong> me Pio, che non sia lagnato Marc'Aurelio, e quello, che vi <strong>di</strong>co sarà Vero, ma se ritrosa allegarete <strong>di</strong> non avermi Comodo e<br />
starete Pertinace, giuro al sangue <strong>di</strong> Di<strong>di</strong>o, che più non portarò alla vostra cucina n carne, n Pescenio, e si più in corteggio mi sia dato un<br />
Settimio in faccia, così l'Amore cangiarassi in Clo<strong>di</strong>o, e l'affett.ne andarà in Caracalla. Non farò più il Getta con la mia robba, ma se l'afflitt.ne<br />
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