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Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato

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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />

Andrea Saccocci<br />

ziamento della spe<strong>di</strong>zioni imperiali che raggiungevano Roma, più che alla circolazione locale. Questo<br />

spiegherebbe anche sia la presenza del nome dell'imperatore sulle monete sia il fatto che esemplari del<br />

genere sono stati rinvenuti in ripostigli del Nord Europa. 73)<br />

Venezia<br />

Le due monete veneziane presenti nel ripostiglio sono del tipo attributo dal CNI a Milano e soltanto<br />

recentemente, grazie agli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Grierson, correttamente assegnato a Venezia. 74) Finora nessuna<br />

moneta veneta del X secolo era mai stata trovata al <strong>di</strong> fuori <strong>di</strong> un area abbastanza delimitata (le regioni<br />

adriatiche settentrionali da un lato, l'Ungheria dall'altro, con qualche spora<strong>di</strong>ca attestazione a Nord delle<br />

Alpi), 75) e quin<strong>di</strong> questa presenza, suffragata soprattutto dai dati del tesoro "Toscana 1766" e da quelli<br />

relativi agli scavi <strong>di</strong> S. Agata Bolognese, dove sono stati rinvenuti tre denari veneziani 75 bis) appare assai<br />

significativa per lo stu<strong>di</strong>o della circolazione <strong>di</strong> moneta veneziana nel periodo. 76)<br />

La stessa attestazione <strong>di</strong> queste monete in un ripostiglio, inoltre, è eccezionale, perché tutti i rinvenimenti<br />

finora noti riguardavano materiale spora<strong>di</strong>co oppure proveniente da scavo. Proprio per questo<br />

avevamo ipotizzato che le monete veneziane avessero svolto un ruolo notevole nel mercato come "moneta<br />

cattiva" della legge <strong>di</strong> Gresham, in grado <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondersi molto rapidamente e <strong>di</strong> provocare così quei<br />

primi sommovimenti che portarono alla nascita <strong>di</strong> aree monetarie <strong>di</strong>versificate in Italia. 77) Il dato nuovo<br />

offerto da questi ripostigli toscani, comunque, non smentisce affatto questa ipotesi, anzi sembra confermarla:<br />

infatti in entrambi i gruzzoli le monete veneziane sono le uniche ad appartenere tutte ad una fase<br />

precedente a quella ottoniana rappresentata dal grosso del materiale. Si può pensare, pertanto, che al<br />

momento in cui i tesori furono costituiti le monete più antiche <strong>di</strong> Venezia (che probabilmente erano <strong>di</strong><br />

qualità migliore rispetto a quelle contemporanee) erano ormai considerate <strong>di</strong> nuovo sufficientemente<br />

buone da poter esser tesaurizzate.<br />

Anglo-Sassoni<br />

Le tre monete anglo­sassoni presenti nel ripostiglio appartengono tutte alla monetazione <strong>di</strong> re Edgar<br />

(959­975) precedente alla sua riforma del 973. Presentano i nomi <strong>di</strong> due monetieri, Jthelweald e Marscalc,<br />

riguardo ai quali è forse interessante rimarcare che il ripostiglio è stato interrato quasi certamente<br />

nell'estate del 964. Il loro periodo <strong>di</strong> attività, pertanto, deve esser iniziato prima <strong>di</strong> questa data.<br />

73)<br />

Monete papali sono state rinvenute nei ripostigli <strong>di</strong> Meschwitz (D), Paretz (D) e Obrzycko (PL); v. elenco dei ripostigli in appen<strong>di</strong>ce;<br />

un denario papale ine<strong>di</strong>to <strong>di</strong> un papa <strong>di</strong> nome Benedetto era presente nel ripostiglio <strong>di</strong> Glammunds in Svezia; JONSSON 1993, p. 572.<br />

74)<br />

V. GRIERSON 1978; MEC, 1, pp. 252­259, 559­569, nn. 1018, 1020, 1024. La sua tesi è poi stata ripresa da Murari e Saccocci; v.<br />

MURARI 1980, pp. 154; SACCOCCI 1991, pp. 246­248.<br />

75)<br />

Sulla <strong>di</strong>ffusione delle monete veneziane v. SACCOCCI 1991, p. 246­248; SACCOCCI 2002, pp. 83­85; per i dati <strong>di</strong> rinvenimento, cfr. SAC­<br />

COCCI 2000.<br />

75 bis)<br />

Due <strong>di</strong> Ugo ed uno <strong>di</strong> Ottone I­III, dobbiamo questa notizia ad Alessia Rovelli, che ha in corso <strong>di</strong> pubblicazione i materiali numismatici<br />

<strong>di</strong> questi scavi; a lei vanno i nostri più sentiti ringraziamenti.<br />

76)<br />

L'importanza <strong>di</strong> ripostigli come quello qui in esame, e dei rinvenimenti in genere, ai fini <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re e aggiornare continuamente<br />

la nostra conoscenza <strong>di</strong> un fenomeno oggettivamente mutevole e perciò sfuggente quale è la circolazione monetaria è testimoniato dalle povertà<br />

<strong>di</strong> dati su cui potevano contare i primi stu<strong>di</strong> pionieristici sull'argomento, non moltissimi anni fa; per i rapporti fra area veneta e toscana, ad esempio,<br />

v. GORINI 1967.<br />

77)<br />

Cfr., ad esempio, SACCOCCI 1996, pp. 131­1<strong>36</strong>.<br />

180<br />

http://www.numismatica<strong>dello</strong>stato.it

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