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Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato

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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />

Federica Missere Fontana<br />

con cui aveva costruito una bella amicizia all'insegna della comune passione per le monete antiche, e inoltre<br />

Lodovico Borgolocchi Turroni, Girolamo Cavazza, Vincenzo Fontanella, Angelo Antonio Livizzani,<br />

Francesco Lotti, Andrea Mainetti, Anton Felice Marsili, Francesco Maria Minio, Marc'Antonio Montalbani,<br />

Giovanni Francesco Nanni, Giovanni Angelico Ricci, Girolamo Tamburini, Valerio Polazzi (ve<strong>di</strong> ad voces).<br />

Molto materiale utile ad approfon<strong>di</strong>re la figura <strong>di</strong> questo frate collezionista è oggi a Reggio Emilia, città<br />

in cui è nato e morto, nei fon<strong>di</strong> della Biblioteca Comunale A. Panizzi, il cui nucleo è formato dalla biblioteca<br />

da lui radunata per il Convento <strong>di</strong> Santo Spirito, ma consistenti brani della sua vicenda sono ricostruibili<br />

grazie alla sua vita bolognese, agli amici antiquari} bolognesi, il cui quadro è evidente dalle lettere a<br />

Magnavacca. 137) La sintesi <strong>di</strong> questi dati è apparsa in un volume de<strong>di</strong>cato al Museo Civico <strong>di</strong> Reggio Emilia,<br />

quale o<strong>di</strong>erno elemento aggregante dei <strong>di</strong>versi momenti <strong>di</strong> interesse per l'antico nel territorio reggiano in<br />

un'ampio arco temporale. In questa sede è stata indagata la figura <strong>di</strong> Cattaneo con il contributo biografico <strong>di</strong><br />

Milena Ricci e gli approfon<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Franzoni e Mirca Sghedoni e con un nostro contributo de<strong>di</strong>cato<br />

al rapporto fra Cattaneo e la numismatica. 138) Proprio Bologna ci offre ancora una volta l'occasione <strong>di</strong><br />

aggiungere un tassello a questa vicenda, con la pubblicazione dell'unico ritratto noto <strong>di</strong> Cattaneo ( ig. 17),<br />

conservato nel convento bolognese <strong>di</strong> Sant'Antonio, nel corridoio detto «della Provincialina», inserito in un<br />

quadro <strong>di</strong> maggiori <strong>di</strong>mensioni, insieme a molti altri quadri a più immagini, che ci documentano i volti dei<br />

Provinciali dal primo fino all'oggi, in una serie intitolata Series Omnium Ministrorum Prov.lium Prov.cia<br />

Obs. Bonon.ae et Con.tuum in quibus electi st. L'immagine è affiancata a quella <strong>di</strong> Giovanni Angelico Ricci<br />

(ve<strong>di</strong> ad vocem), cui Cattaneo succedette in carica, che deve senz'altro aver conosciuto in Bologna.<br />

Abbiamo notizia anche <strong>di</strong> un tal Girolamo Cavazza, identificabile con il notaio Girolamo Cavazza<br />

(1652-1717), 1<strong>39</strong>) <strong>di</strong> Giulio Cesare: esercitò la professione tra il 1672 e il 1702 e morì il 2 gennaio 1717. 140)<br />

Lo ricorda nelle lettere a Magnavacca Giovanni Battista Cattaneo, che aveva raggiunto a Reggio Emilia<br />

per negozi <strong>di</strong> medaglie antiche (1689 e 1696), 141) e forse già nel 1695 vendeva il suo museo, 142) o comunque<br />

trattava commerci antiquari. Nel 1702 certamente lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> monete <strong>di</strong> Cavazza, probabilmente <strong>di</strong><br />

non gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni, era posto in ven<strong>di</strong>ta a Bologna, insieme a quello Polazzi, con l'interessamento <strong>di</strong><br />

Magnavacca, con offerta a Anton Felice Marsili 143) (ve<strong>di</strong> ad vocem) ed era ancora in ven<strong>di</strong>ta nel 1708, con<br />

137)<br />

ASBo, FMC, s. IV, b. 57/717, lett. 1-72.<br />

138)<br />

F. MISSERE FONTANA, Giovanni Battista Cattaneo collezionista <strong>di</strong> medaglie antiche, in Il «Portico dei Marmiw. Le prime collezioni a<br />

Reggio Emilia e la nascita del Museo Civico, a cura <strong>di</strong> C. FRANZONI, Reggio Emilia 1999, pp. 117-128. Cogliamo l'occasione per emendare un<br />

nostro errore: il corallo <strong>di</strong> un certo Zanoni, <strong>di</strong> cui si interessò Cattaneo, deve essere appartenuto a Jacopo Zanoni (1615-1682) e non a suo figlio<br />

Pellegrino Zanoni, essendo ancora vivo Jacopo nel 1679-1680. Cattaneo è incluso anche nella lista <strong>di</strong> LOTTI-LETI (1676).<br />

1<strong>39</strong>)<br />

Lo zio Giovanni Battista (m. 1695), notaio, era possessore a sua volta <strong>di</strong> una ricchissima <strong>di</strong>mora, MORSELLI (1997), n. 787, e redattore<br />

dell'inventario legale del testamento <strong>di</strong> Giovanni Battista Capponi, ve<strong>di</strong> ad vocem.<br />

140)<br />

G. GUIDICINI, Alberi genealogici, ms. in ASBo, n. 199 e BCABo, Genealogie Carrati, v. V, ms. B. 702, c. 75. Fu anche segretario del<br />

Collegio dei Me<strong>di</strong>ci e correttore dei notai (1711), come ricordato in BCABo, Schede Ridol i, cartella 9, n. 273. Egli viene nominato nei documenti<br />

dell'ere<strong>di</strong>tà Boncompagni agli Ospedali (ve<strong>di</strong> nota n. 58) e sappiamo che alla sua morte (1717) aveva lasciato una donazione <strong>di</strong> mattoni<br />

della sua fornace per la fabbrica del nuovo Ospedale <strong>di</strong> S. Maria della Vita, BUBo, ms. 207, b. VIII, n. 5, c. (8)v (Relazione del trasporto<br />

degl'In ermi atto dall'Arcicon raternita <strong>di</strong> S. Maria della Vita dallo Spedale Vecchio allo Spedale Nuovo l'anno 15).<br />

141)<br />

ASBo, FMC, s. IV, b. 57/717, lett. 32, <strong>di</strong> Cattaneo a Magnavacca, da Reggio Emilia, 19 maggio 1689, in un biglietto accluso pone il<br />

giu<strong>di</strong>zio del Cavalza su una medaglia <strong>di</strong> Sabina Tranquillina, ritenuta falsa. Il nome, non esattamente trascritto deve comunque essere quello del<br />

nostro Cavazza. V.a. la lett. 49, <strong>di</strong> Cattaneo a Magnavacca, da Reggio Emilia, 28 giugno 1696: acquisto <strong>di</strong> un medaglione.<br />

142)<br />

ASBo, FMC, s. IV, b. 18/678, lett. 73, <strong>di</strong> Michiele Angelo Carara a Magnavacca, da Padova, 23 giugno 1695, per la visita, e l'affare<br />

conseguente, al Museo del Sig.r. D. Cavazza. Carara in realtà era il principe Carlo Di Ligne, che viaggiava con un nome falso, come si impara<br />

da ASBo, FMC, s. IV, b. 19/679, lett. 147, del Principe <strong>di</strong> Ligne a Magnavacca, del 12 ottobre 1698.<br />

143)<br />

ASBo, FMC, s. IV, b. 57/717, lett. 67, <strong>di</strong> Cattaneo a Magnavacca, da Reggio Emilia, 28 marzo 1702.<br />

230<br />

http://www.numismatica<strong>dello</strong>stato.it

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