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Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato

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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />

Federica Missere Fontana<br />

essa sarà acquistata per intero dall'abate Luigi Matteo Canonici, che rendendosi conto <strong>di</strong> sottrarre in questo<br />

modo le monete alla città, nel 1786 le cederà all'Istituto, senza lucro. 619)<br />

L'In<strong>di</strong>ce era redatto da Magnavacca 620) come confermano sia Biancani Tazzi, che Mezzabarba, 621) il<br />

quale ebbe la possibilità <strong>di</strong> consultarlo ed utilizzarlo ampiamente per la sua opera, probabilmente proprio<br />

grazie alla collaborazione dell'estensore. Ne sono esistite più copie, come ad esempio quella nella<br />

Biblioteca Albani, poi nella Biblioteca <strong>di</strong> Baldassarre Boncompagni, oggi non più reperibile, e quella in<br />

Biblioteca Universitaria <strong>di</strong> Bologna, evidente segno <strong>di</strong> tentativi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta. 622)<br />

Patin inoltre ci informa sulla ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> parte della collezione numismatica nel 1682: Come mi vien<br />

detto che le medaglie d'argento ch'haveva il S.r Polazzi siano vendute ad un Cavalier Bolognese: ella<br />

potrebbe suggerire come il detto defunto era in trattato d'alcune che li mancavano, delle quali accomodarò<br />

volentieri quel Cavaliero. 623) Si tratta <strong>di</strong> Giovanni Antonio Davia, cui nel 1680, col nome della <strong>di</strong> lui<br />

madre, Porzia Ghislieri, e per interme<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> Magnavacca, era stata venduta la serie in argento, costituendo<br />

la base <strong>di</strong> una nuova raccolta, che Mezzabarba (1681) annotava come <strong>di</strong> recente formazione, pur<br />

già ampia. 624)<br />

Sullo stesso tema anche tre lettere dell'abate De Camps (1690/1693): da queste veniamo a sapere<br />

che l'In<strong>di</strong>ce compilato da Magnavacca per l'erede <strong>di</strong> Polazzi era stato consegnato dallo stesso autore<br />

al Sig.r [Louis] Alvares per mostrarlo al Marchese <strong>di</strong> Segnalay, Jean Baptiste Colbert r. (1651­1690),<br />

619)<br />

FANTUZZI, VII (1786), p. 81. Su Canonici I. MEROLLE, L'abate Luigi Matteo Canonici e la sua biblioteca, Roma­Firenze 1968 e più<br />

recentemente R. RIVA, L'abate Luigi Matteo Canonici e la sua raccolta <strong>di</strong> monete, in Memorie dell'Accademia Italiana <strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> Filatelici e<br />

Numismatici, vol. V (1994), 3, pp. 59­77. Per l'acquisto della raccolta <strong>di</strong> Polazzi da parte dell'Istituto si v. MORIGI GOVI (1986), p. 92 e n. 46<br />

che cita ASBo, Assunteria d'Istituto, Diversorum, b. 14, 2 = In<strong>di</strong>ce delle medaglie costituenti lo stu<strong>di</strong>o del già Sig. Valerio Polazzi ed al presente<br />

del S.r Paris Boschi <strong>di</strong>vise in due serie gran<strong>di</strong> e mezzane e <strong>di</strong>sposte or<strong>di</strong>natamente nel suo scrigno, che porta in fine la nota <strong>di</strong> Giacomo<br />

Biancani Tazzi: le medaglie sono state da me ritrovate corrispondenti alla descrizione fattane da Giuseppe Magnavacca autore <strong>di</strong> questo in<strong>di</strong>ce.<br />

Si tratta <strong>di</strong> 24<strong>36</strong> medaglie imperiali. Un'altra copia in BUBo, ms. 37<strong>36</strong>, In<strong>di</strong>ce delle medaglie consistenti lo stu<strong>di</strong>o del già Valerio Polazzi<br />

et al presente presso il Sig. Paris Maria Boschi, sec. XVIII.<br />

620)<br />

Che vi lavorava già pochi mesi dopo la morte <strong>di</strong> Polazzi, ASBo, FMC, s. IV, b. 19/679, lett. 217, <strong>di</strong> Tiepolo a Magnavacca, da Verona,<br />

31 <strong>di</strong>cembre 1680, che nella precedente lett. 216, del 10 agosto 1680, alla notizia della morte del bolognese, lo definisce mio amico e nella<br />

lett. 218, del 14 gennaio 1681, pur sapendo dell'intenzione degli ere<strong>di</strong> <strong>di</strong> non smembrare l'intero complesso, è interessato ad alcuni singoli<br />

pezzi.<br />

621)<br />

MEZZABARBA (1683), p. 622: Index Polatius. Tanta antiquorum Nummorum delectatione tenebatur quondam Valerius Polatius Bononiensis,<br />

ut nulli sumptui parceret, pro eorundem redemptione; hic moriens Thesaurum reliquit quavis Principe <strong>di</strong>gnum, cuius pretium sine dubio<br />

insigniter auxit ipsorum Numismatum Index ab Eru<strong>di</strong>tissimo D. Joseph Magnavacca (de quo infra) singulari stu<strong>di</strong>o descriptus. Le monete<br />

Polazzi sono confluite nelle raccolte oggi nel medagliere del Museo Civico <strong>di</strong> Bologna, così come le monete possedute da Fer<strong>di</strong>nando Cospi,<br />

pubblicate nel volume <strong>di</strong> LEGATI (1677) e utilizzato per la sua opera dallo stesso Mezzabarba. MEZZABARBA (1683) ricorda dalla raccolta Polazzi<br />

40 monete imperiali in bronzo da Cesare a Nerone, pp. 8, 16, 30 (3 monete), 32, 43 (3 monete), 44 (2 monete), 45 (2 monete), 50, 57, 64, 67,<br />

69 (2 monete), 70 (2 monete), 74, 75, 77 (2 monete), 78 (2 monete), 79, 82, 85, 90 (2 monete), 91, 92 (6 monete), 94 (2 monete).<br />

622)<br />

NARDUCCI (1892), ms. n. 94: «In<strong>di</strong>ce delle medaglie consistenti lo stu<strong>di</strong>o del già Sig.re Valerio Polazzi et al presente presso il Sig.r<br />

Paris Maria Boschi <strong>di</strong>vise in due serie cioè Gran<strong>di</strong> e Mezane, e <strong>di</strong>sposte or<strong>di</strong>natamente nel suo Scrigno secondo il presente in<strong>di</strong>ce, pagg. 1­20<br />

<strong>di</strong> un vol. in fol. misc. <strong>di</strong> cc. 302, cartaceo, Inc.: Per intelligenza <strong>di</strong> chi vorrà scorrere... , ex Biblioteca Albani, n. 899 e BUBo, ms. 37<strong>36</strong>, In<strong>di</strong>ce<br />

delle medaglie consistenti lo stu<strong>di</strong>o del già Valerio Polazzi et al presente presso il Sig. Paris Maria Boschi, sec. XVIII. V.a. copie dell'In<strong>di</strong>ce<br />

per Colbert e De Camps, <strong>di</strong> cui infra nota n. 625.<br />

623)<br />

BCABo, ms. B. 1715, lett. 52, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 4 novembre 1682: egli desidera che l'unico interme<strong>di</strong>ario sia<br />

Magnavacca.<br />

624)<br />

BUBo, ms. 2479, lett. 5 (1684), 8 (1685) e 28 (1687), <strong>di</strong> Davia a Magnavacca, epoca in cui Davia doveva ancora finire <strong>di</strong> pagare<br />

Boschi. MEZZABARBA (1683), p. 622. Sulla ven<strong>di</strong>ta a Davia una conferma in ASBo, FMC, s. IV, b. 57/717, lett. 73, <strong>di</strong> Giuseppe Magnavacca a<br />

Fabiano Masini, senza data, ma <strong>di</strong> poco posteriore al negozio, in cui Magnavacca esprime la speranza <strong>di</strong> potere realizzare un buon guadagno<br />

anche con lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> bronzo, non ancora venduto.<br />

300<br />

http://www.numismatica<strong>dello</strong>stato.it

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