Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Raccolte Numismatiche e scambi antiquari a Bologna fra Quattrocento e Seicento Parte II<br />
può dedurre da una lettera del 1658, in cui Alessandro<br />
riceveva risposta negativa da Roma per alcune medaglie<br />
che aveva ricercato. 572)<br />
Il legame tra Giovanni Francesco e il duca d'Este<br />
appare ancora più forte, se si pensa che il bolognese è<br />
stato anche collezionista <strong>di</strong> <strong>di</strong>segni, che, molto ricercati<br />
fin dal secolo precedente e tema caratteristico delle raccolte<br />
del secolo XVII, non mancavano neppure in casa<br />
Negri. 573) L'antiquario bolognese propose, attraverso<br />
Donzi, l'acquisto della raccolta <strong>di</strong> <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> don<br />
Giovanni Paolo Giovanar<strong>di</strong> per Alfonso IV, che a questo<br />
tipo <strong>di</strong> materiali era particolarmente interessato,<br />
mostrandosi così nel 1657 come una sorta <strong>di</strong> agente<br />
ducale a Bologna per la ricerca <strong>di</strong> statoe <strong>di</strong> bronzo,<br />
medaglie, libri, e altre cose recon<strong>di</strong>te... 574)<br />
Un ulteriore tassello del mosaico è costituito<br />
dall'episo<strong>di</strong>o legato al manoscritto degli Annali <strong>di</strong><br />
Ferrara <strong>di</strong> Filippo Ro<strong>di</strong>, posseduto da Giovanni<br />
Francesco Negri. 575) Di quest'opera egli fece eseguire<br />
una copia, probabilmente prima ad altri senza esito, poi<br />
ai suoi figli Alessandro (per il testo) e Bianco (per i<br />
ritratti degli Estensi in medaglioni), la cui elaborazione<br />
si protrasse fino al 1660, essendo ricordata nelle lettere,<br />
anche dopo la sua morte, da Alessandro. 576)<br />
FIG. 49. ANONIMO, Ritratto <strong>di</strong> Giovanni Francesco<br />
Negri (15931659) a cinquantadue anni,<br />
Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio<br />
<strong>di</strong> Bologna, Gabinetto Disegni e Stampe,<br />
Raccolta <strong>di</strong> ritratti d'uomini e donne illustri<br />
<strong>di</strong> Bologna, collocazione Aul. M. V.<br />
I. 13, vol. II, n. 115.<br />
mi farà <strong>di</strong>venir Macrino considerando il torto che mi fate v'abborirò più che un Diademoniano, e quanto mi siete stata Elagabalo altrettanto vi<br />
sarò Severo. Havete certe Massimine e certe Massime nel capo più intricate che non sono due Gor<strong>di</strong>ani no<strong>di</strong> ma non sarò un Balbino in <strong>di</strong>rvi<br />
il fatto mio anzi se potessi condurvi in su'l Popieno vi ci gettarei dentro, che l'v.ro interesse è troppo in Gor<strong>di</strong>ano. à non contentarmi <strong>di</strong> due<br />
Filippi per fiata, e la mia possibilità non mi concede l'arrivare à Decio. che sarei forzato a vendere i mobili <strong>di</strong> casa, e rimanere con solo Etrusco,<br />
che volendo poi cercare bisogneria mi riducessi ad Hostiliano. Elleggerei Perpena volontario il caminar <strong>di</strong>ece Notti per riposare l'undecima<br />
nelle vostre braccia, e v'assicuro, che si v'allettarebbe il mio Treboniano c'havessi Volusiano (non sottolineato), che continuasse mille e<br />
Miliano, et io mi soggettarei in guisa alla v.ra potenza, che ad un solo Licinio andarei in Gallieno.<br />
572)<br />
BUBo, ms. 90, lett. 38, <strong>di</strong> Nicolò Gui<strong>di</strong> ad Alessandro Negri, da Roma, 6 luglio 1658: spera <strong>di</strong> poter ricambiare il suo affetto, ma si<br />
<strong>di</strong>spiace <strong>di</strong> non haver medaglie <strong>di</strong> quella sorte, che mi avvisa.<br />
573)<br />
I buoni rapporti fra gli Estensi e Giovanni Francesco Negri sono testimoniati da due minute ducali in data 20 marzo 1647 e 20 aprie<br />
1658, in ASMo, ASE, Camera Ducale, Particolari, b. 979.<br />
574)<br />
ASMo, ASE, Archivio per Materie, Cose d'Arte, b. 18/1, lettera <strong>di</strong> Giovanni Francesco Negri ad Alfonso [IV], da Bologna del 13 gennaio<br />
1657, v.a. A. VENTURI, La R. Galleria Estense in Modena, Modena 1883, pp. 271272 e n. 1 (p. 272), che cita, con errata lettura della firma,<br />
lettera <strong>di</strong> Giovanni Battista Negri.<br />
575)<br />
Egli li cita espressamente in Giovanni Francesco NEGRI, Albero della Famiglia Senatoria Grati, ms. in BCABo, Fondo Malvezzi de'<br />
Me<strong>di</strong>ci, vol. 40, datato 1659, <strong>di</strong> mano del figlio Alessandro, con correzioni autografe del padre, citazione per una iscrizione, c. 3r: Alega Filippo<br />
Ro<strong>di</strong> ne' suoi Annali della città <strong>di</strong> Ferrara manoscritti che si conservano nel mio stu<strong>di</strong>o... Il manoscritto è oggi il cod. It. 431434, collocazione<br />
a.H.3.710 della BEMo; in fondo al quarto volume si trova l'attestazione notarile <strong>di</strong> conformità della copia fatta dal notaio Pier Maria<br />
Negri (figlio <strong>di</strong> Giovanni Francesco), datata 1660.<br />
576)<br />
Lettere <strong>di</strong> Giovanni Francesco Negri: ASMo, ASE, Archivio per Materie, Letterati, b. 49: dell' 11 marzo 1647 e soprattutto 7 maggio<br />
1655, 16 aprile 1658 e 2 agosto 1659; ASMo, ASE, Archivio per Materie, Cose d'Arte, b. 18/1, lettera del 13 gennaio 1657; lettere <strong>di</strong> Alessandro<br />
Negri, ASMo, ASE, Camera Ducale, Particolari, b. 979, del 17 ottobre e 13 novembre 1659.<br />
293<br />
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