Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Raccolte Numismatiche e scambi antiquari a Bologna fra Quattrocento e Seicento Parte II<br />
e non si era concluso l'affare, poiché quest'ultimo non era abbastanza interessato all'acquisto al prezzo<br />
<strong>di</strong> 400 doppie. Anche De Camps appariva interessato ad avere una copia dell'In<strong>di</strong>ce, anche se credeva<br />
non vi fossero molte monete mancanti alla sua raccolta: Ma non lascio <strong>di</strong> desiderar <strong>di</strong> vederne<br />
l'in<strong>di</strong>ce, il quale essendo fatto <strong>di</strong> così buona mano mi farà giu<strong>di</strong>care non solo del valore, ma anco della<br />
qualità e conservatione. 625) In questa lettera il francese si <strong>di</strong>mostrava però interessato soltanto all'acquisto<br />
dei medaglioni, sperando che Magnavacca lo aiuti a convincere il proprietario, ovvero Paris Maria<br />
Boschi. 626) Dall'antiquario romano Luca Corsi impariamo che a Roma nel 1698 1699 si vendeva un<br />
In<strong>di</strong>ce della raccolta Polazzi in forma breve, <strong>di</strong> quattro fogli, probabilmente a insaputa <strong>dello</strong> stesso<br />
erede Boschi. 627)<br />
La raccolta doveva essere mostrata, certo a scopo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, anche al cavaliere inglese Andre<br />
Fountain nel 1702 628) e nello stesso anno è in ven<strong>di</strong>ta, insieme alla raccolta Cavazza, offerte a Mons.r<br />
Marsilij, ovvero Anton Felice Marsili (ve<strong>di</strong> ad vocem), come si deduce dalle lettere <strong>di</strong> Giovanni Battista<br />
Cattaneo. 629)<br />
Infine, dalle lettere <strong>di</strong> Francesco Bianchini, impariamo che Magnavacca, attraverso quest'ultimo,<br />
aveva proposto nel 1706 al papa e a suo nipote, il car<strong>di</strong>nale Alessandro Albani, l'acquisto <strong>di</strong> questa collezione:<br />
a tale scopo deve essere servita la copia dell'In<strong>di</strong>ce AlbaniBoncompagni, <strong>di</strong> cui supra. 630)<br />
Evidentemente tutti questi tentativi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta non furono concretizzati: la raccolta viene venduta solo<br />
nel 1784 all'abate Luigi Matteo Canonici (17271805 c.). In questa occasione troviamo la descrizione del<br />
mobile in cui era conservata: le monete infatti sono vendute insieme col suo scrigno, o sia recipiente <strong>di</strong> pero<br />
nero, racchiuso con altro <strong>di</strong> legno or<strong>di</strong>nario, con due chiavi, e sue serrature, e col suo In<strong>di</strong>ce, o sia<br />
Inventario <strong>di</strong> dette medaglie; con <strong>di</strong> più un sacchetto a parte contenente altre medaglie, nella massima<br />
parte dei bassi secoli, punto non numerate e molto meno ridotte in serie. 631)<br />
Un elemento finale: nella collezione Polazzi spiccava un medaglione <strong>di</strong> Pertinace, dal contorno ribattuto.<br />
Nel catalogo della collezione oggi nel Fondo Malvezzi Campeggi, una postilla <strong>di</strong> Giacomo Biancani<br />
Tazzi, ci dà notizia che Vaillant, in una sua lettera del 28 marzo 1678 a Magnavacca, 632) aveva proposto a<br />
Polazzi <strong>di</strong> acquistare il medaglione per 50 doppie <strong>di</strong> Spagna, con la seguente clausola che se l'è il vero il<br />
terrò, se non mi piace rimandarlo ai suoi corrispondenti in Lione, et ciò perch io [Vaillant] ho sentito <strong>di</strong>re<br />
625)<br />
BCABo, ms. B. 1715, lett. 14, <strong>di</strong> De Camps a Magnavacca, da Parigi, 13 marzo 1690. Per l'affare tentato con Louis Alvarez, agente<br />
<strong>di</strong> Colbert r., si v.a. ASBo, FMC, s. IV, b. 19/679, lett. 138140, <strong>di</strong> Druso Guerra a Magnavacca, da Roma, 16851686. Nel 1687 Guerra, contatto<br />
romano <strong>di</strong> Magnavacca, tenta <strong>di</strong> procurare un negozio anche con un antiquario <strong>di</strong> nome Antonio Cattelani (lett. 144145), che si reca a<br />
Bologna per vedere l'in<strong>di</strong>ce.<br />
626)<br />
BCABo, ms. B. 1715, lett. 15, da De Camps a Magnavacca, da Parigi, 16 agosto 1690: De Camps non invia il volume dell'In<strong>di</strong>ce in<br />
restituzione a causa <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà con i corrieri. Nella successiva lett. 17, da Parigi del 13 aprile 1693 De Camps esprime la sua sod<strong>di</strong>sfazione per<br />
l'arrivo a Bologna del catalogo della raccolta Polazzi.<br />
627)<br />
ASBo, FMC, s. IV, b. 19/679, lett. 16, <strong>di</strong> Luca Corsi a Magnavacca, da Roma, 17 maggio 1698 e b. 21/681, lett. 1, <strong>di</strong> Luca Corsi a<br />
Magnavacca, da Roma, 21 novembre 1699.<br />
628)<br />
ASBo, FMC, s. IV, b. 19/679, lett. 149, del principe Di Ligne a Magnavacca, da venezia, 15 marzo 1702.<br />
629)<br />
ASBo, FMC, s. IV, b. 57/717, lett. 67, <strong>di</strong> Cattaneo a Magnavacca, da Reggio Emilia (1702). Si v.a. le lett. 113 e 115 <strong>di</strong> Paolo Alessandro<br />
Maffei, da Roma (1708).<br />
630)<br />
BUBo, ms. 2479, lett. 5 e 6, <strong>di</strong> Bianchini a Magnavacca (1706).<br />
631)<br />
ASBo, Assunteria d'Instituto, Diversorum, b. 13/24. L'inventario con il quale la raccolta Polazzi viene venduta a Canonici, completo<br />
delle stime si trova oggi in ASBo, FMC, s. IV, b. 81/741, pezzo n. 13, rilegato, con nota <strong>di</strong> possesso <strong>di</strong> Floriano Malvezzi e annotazioni <strong>di</strong><br />
Giacomo Biancani Tazzi.<br />
632)<br />
Conservata in originale presso lo stesso Biancani Tazzi e oggi perduta.<br />
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