Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Federica Missere Fontana<br />
il Secolo Basso. Avverte che il prezzo, benché ideale, è quello che si paga a Roma, centro <strong>di</strong> questi negozi,<br />
ed è valido per medaglie antiche, <strong>di</strong> buona conservazione e non adulterate. Il tema più interessante è<br />
senz'altro quello delle monete false ed il primo suggerimento in proposito è proprio la prudenza, che con<br />
l'attenzione, l'esperienza e l'uso del microscopio consentono <strong>di</strong> non cadere nelle trappole dei falsari.<br />
uello del microscopio è un elemento <strong>di</strong> notevole interesse perché permette <strong>di</strong> ricordare il legame con la<br />
scuola scientifica bolognese, che ha dato notevole impulso all'utilizzo <strong>di</strong> questo strumento, particolarmente<br />
con il me<strong>di</strong>co e collezionista Marcello Malpighi (ve<strong>di</strong> ad vocem), 449) che apporta un notevole contributo<br />
alle scienze biologiche con l'osservazione microscopica del mondo animale e vegetale. Magnavacca conclude<br />
che soprattutto, per avere prattica, bisogna vedere e acquistare molte medaglie: attenta capacità <strong>di</strong><br />
osservazione e lunga esperienza sono infatti i segni <strong>di</strong> un metodo sperimentale per l'antiquaria, dal sapore<br />
quasi galileiano, che si riscontra anche nella corte <strong>di</strong> Leopoldo de' Me<strong>di</strong>ci, attenta alle esperienze dell'antichità<br />
e della nuova scienza dell'Accademia del Cimento 450) e costituisce un segno <strong>di</strong>stintivo del legame culturale<br />
ricco e felice che tra<strong>di</strong>zionalmente esiste fra Firenze e Bologna, impersonato anche dal binomio<br />
Me<strong>di</strong>ciCospi. Non è un caso che questa scuola <strong>di</strong> pratica sia stata frequentata proprio dal futuro antiquario<br />
me<strong>di</strong>ceo, Sebastiano Bianchi. All'introduzione segue una sintetica elencazione delle medaglie, in or<strong>di</strong>ne<br />
<strong>di</strong> imperatore, per metallo, modulo e spesso anche per tipologie <strong>di</strong> rovescio, accompagnate dai prezzi.<br />
All'inizio egli pone, come si faceva in ogni raccolta, i prezzi delle medaglie con Roma, Alessandro Magno<br />
e i <strong>di</strong>adochi, e alla fine della nota delle imperiali esemplifica i prezzi anche per alcune rare famiglie romane<br />
e gli uomini illustri greci.<br />
La datazione <strong>di</strong> questa versione della Nota al 1718 ci mostra la se<strong>di</strong>mentazione scrittoria - con<br />
l'aggiornamento dei prezzi - <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> nozioni che Magnavacca aveva appreso e sviluppato, restando<br />
evidente sempre il contatto con gli antiquari romani (alla scuola dei quali si era recato in gioventù), nel<br />
corso <strong>di</strong> una esperienza antiquaria durata una intera vita, che date le sue relazioni e l'ampiezza della sua<br />
stessa raccolta <strong>di</strong> monete antiche, nonché <strong>di</strong> quelle dei suoi più vicini amici bolognesi, deve essere stata<br />
veramente intensa e notevole.<br />
Di grande interesse in questo senso è la versione maggiore della Nota, rinvenuta, in una copia settecentesca,<br />
in Archivio <strong>di</strong> <strong>Stato</strong> <strong>di</strong> Bologna, 451) il cui testo si presenta assai vicino alla versione del 1718 per<br />
la parte introduttiva, ma completamente <strong>di</strong>fferente nelle <strong>di</strong>mensioni e nell'ampiezza descrittiva delle mone<br />
449)<br />
L'uso del microscopio o cannocchialetto è attestato anche per Noris, L. TONDO, Enrico Noris e le monete ispaniche del Me<strong>di</strong>ceo, in<br />
Monete Ispaniche nelle collezioni italiane, Parte II, Roma 1986, Monografia del <strong>Bollettino</strong> <strong>di</strong> <strong>Numismatica</strong>, p. 216 e probabilmente aveva una<br />
certa <strong>di</strong>ffusione essendo spesso presente fra gli strumenti scientifici conservati nei musei 'enciclope<strong>di</strong>ci', come ad esempio a Bologna quello <strong>di</strong><br />
Fer<strong>di</strong>nando Cospi, LEGATI (1677), pp. 207216.<br />
450)<br />
Lettere <strong>di</strong> Ottavio Falconieri a Leopoldo de' Me<strong>di</strong>ci, a cura <strong>di</strong> L. GIOVANNINI, Firenze 1984, p. 23.<br />
451)<br />
ASBo, FMC, s. IV, b. 48/708: si tratta <strong>di</strong> un volume rilegato, <strong>di</strong> notevoli <strong>di</strong>mensioni, ovvero <strong>di</strong> ben 726 pp., al cui interno un biglietto<br />
<strong>di</strong> Giacomo Biancani Tazzi attesta la paternità magnavacchiana del lavoro, <strong>di</strong> cui esisteva l'autografo, con le correzioni dell'A. in casa Bianconi.<br />
Il lavoro è spesso citato anche da Sebastiano Bianchi nelle sue lettere, già dal 1685 e 1690; un'altra citazione della suddetta Nota si trova<br />
in una lettera in ASBo, FMC, s. IV, lett. 48, <strong>di</strong> Francesco Servilio, da Venezia, 4 ottobre 1698, a <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> una certa circolazione del<br />
testo, almeno nella prima versione, già inizialmente. Il titolo del volume è Nota particolare delle medaglie antiche tanto imperatorie quanto<br />
consolari, che si considerano più insigni e cospique con la <strong>di</strong>stinzione delle gran<strong>di</strong>, mezzane, piccole, medaglioni, Oro, Argento, principiando<br />
per or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> Serie da Giulio Cesare, la quale servirà d'istruzione non tanto a Principianti, che maggiormente a Personaggi gran<strong>di</strong>, sia per non<br />
spendere malamente il dennaro, che anco per aver notizie <strong>di</strong> quelle medaglie che maggiormente risplendono negli Stu<strong>di</strong>, e gioverà loro d'avvertimento<br />
a non lasciarsi talora levar <strong>di</strong> mano medaglie singolari in cambio <strong>di</strong> altre <strong>di</strong> poco momento, succedendo alle volte per imperizia che si<br />
pensa <strong>di</strong> cangiare Argento per Oro e si cambia oro in piombo.<br />
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