Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato
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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />
Federica Missere Fontana<br />
smatica. 415) Bianchini si rivela prezioso nel condurre negozi con l'ambiente antiquario romano, come<br />
ad esempio i tentativi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta della raccolte Boncompagni e Polazzi, offerte sia al papa, che al <strong>di</strong> lui<br />
nipote car<strong>di</strong>nale Alessandro Albani 416) o nel caso dell'ere<strong>di</strong>tà del principe Gaspare Altieri Paluzzi degli<br />
Albertoni, verso il quale Magnavacca vantava un cre<strong>di</strong>to, che avrebbe potuto richiedere in medaglie<br />
moderne in oro, se ne avesse informato per tempo Bianchini. 417) Anche gli interessi eru<strong>di</strong>ti sono testimoniati<br />
in queste lettere: Bianchini chiede a Magnavacca dati sulla tribunicia potestas <strong>di</strong> Augusto dalle<br />
monete delle raccolte, che dovevano essergli ben accessibili, 418) oppure si segnalano monete particolari,<br />
come quella <strong>di</strong> Crispo Cesare con al rovescio Gesù Cristo (secondo il car<strong>di</strong>nale Baronio) o San Pietro<br />
(secondo Bianchini) 419) e parlano dei comuni amici, come Luca Corsi, Marco Antonio Sabatini, l'abate<br />
De Camps. 420)<br />
Negli anni 17121718 e 17221723, al rientro in Italia dalla Polonia e da lunghi viaggi <strong>di</strong> Giovanni<br />
Antonio Davia, ormai car<strong>di</strong>nale, il <strong>di</strong>scorso umano e numismatico, rimasto soltanto sospeso, riprende come<br />
se non si fosse mai interrotto, vivace e affettuoso nel tono, da parte <strong>di</strong> un Davia, sempre deferente verso<br />
l'esperienza della pratica, incarnata da Magnavacca, pervaso da un sentimento <strong>di</strong> vera riconoscenza<br />
dell'inesperto Cavaliere che aveva avviato alla raccolta <strong>di</strong> medaglie, il quale continua a scrivere al Maestro<br />
fino alla fine, per chiedergli un parere sui suoi acquisti, per comprare e scambiare medaglie e negoziare con<br />
altri personaggi.<br />
Un interessante momento dell'epistolario magnavacchiano è quello che ci fornisce notizie sul suo<br />
coinvolgimento, e non poteva essere altrimenti, nel celebre ritrovamento <strong>di</strong> un eccezionale ripostiglio <strong>di</strong><br />
aurei romani a Brescello nel 1714. 421) Le lettere sono <strong>di</strong> notevole interesse perché, pur in maniera relativa,<br />
ci aiutano a precisare la data della scoperta, certo anteriore alla prima menzione del tesoro in queste stesse<br />
lettere, come quella <strong>di</strong> Giovanni Antonio Davia del 15 ottobre 1714, data alla quale gli aurei sono già sul<br />
mercato <strong>di</strong> Venezia. L'eco del ritrovamento rimbalza in accenni nelle lettere <strong>di</strong> Davia 422) (interessato a un<br />
Bruto d'oro) e Luca Corsi, 423) entrambi increduli per la quantità delle monete (migliaia <strong>di</strong> famiglie d'oro),<br />
e Prospero Nufez, in cerca d'affari, da Roma, che ci ricorda come il nostro abbia havuto mano tanto nella<br />
compra, quanto nella stima <strong>di</strong> molte medaglie delle tante migliaia ultimamente ritrovate nello stato <strong>di</strong><br />
415)<br />
BUBo, ms. 2479, lett. 4, <strong>di</strong> Bianchini a Magnavacca, da Roma, 9 settembre 1706.<br />
416)<br />
BUBo, ms. 2479, lett. 56, <strong>di</strong> Bianchini a Magnavacca (1706).<br />
417)<br />
BUBo, ms. 2479, lett. 3133, <strong>di</strong> Bianchini a Magnavacca (17211722). Gli affari con il principe Gaspare Altieri Paluzzi degli Albertoni,<br />
affari <strong>di</strong> medaglie antiche, sono accennati da alcune lettere in ASBo, FMC, s. IV, b. 20/680, lett. 21, <strong>di</strong> Luca Corsi a Magnavacca, da Roma,<br />
15 settembre 1677 (Altieri Paluzzi degli Albertoni avrebbe ricevuto ere<strong>di</strong>tà dal car<strong>di</strong>nale Camillo Massimo); b. 18/678, lett. 97, <strong>di</strong> Nicolò<br />
Cochernier a Magnavacca, da Padova, 5 novembre 1683 (su una medaglia <strong>di</strong> Pertinace); b. 19/679, lett. 11, <strong>di</strong> Luca Corsi a Magnavacca, da<br />
Roma, 11 agosto 1685 e lett. 164, da Giovanni Moretti a Magnavacca, da Venezia, 6 ottobre 1685 (pagamenti); b. 57/717, lett. 85, <strong>di</strong> Giuseppe<br />
Magnavacca al fratello Paolo, da Venezia, 10 novembre 1685 (servizio non pagato). Gaspare Altieri, <strong>di</strong> Roma, si chiamava in realtà Gaspare<br />
Paluzzi degli Albertoni, era stato adottato nel 1670 con tutta la sua famiglia, dallo zio della moglie, Emilio Bonaventura Altieri (poi papa Clemente<br />
X) per impe<strong>di</strong>re l'estinzione della famiglia.<br />
418)<br />
BUBo, ms. 2479, lett. 67 (1706) e 16 (1710), <strong>di</strong> Bianchini a Magnavacca.<br />
419)<br />
BUBo, ms. 2479, lett. 24 (1717) e 28 (1720), <strong>di</strong> Bianchini a Magnavacca. Una moneta <strong>di</strong> Caracalla è notata in BUBo, ms. 2479, lett. 22,<br />
da Roma, 16 febbraio 1715.<br />
420)<br />
BUBo, ms. 2479, lett. 14 (1709), 18 (1711), 20 (1712), 24 (1717), 30 (1720), <strong>di</strong> Bianchini a Magnavacca.<br />
421)<br />
Su cui CALZOLARI (1987) e ID., Una nuova fonte sul «Tesoro <strong>di</strong> Brescello>, in Rivista Italiana <strong>di</strong> <strong>Numismatica</strong>, XCIV (1992), pp. 8790.<br />
422)<br />
BCABo, ms. 2479, lett. 33<strong>39</strong>, 41 (30 settembre30 <strong>di</strong>cembre 1714), 44 (9 giugno 1716), <strong>di</strong> Davia a Magnavacca.<br />
423)<br />
ASBo, FMC, s. IV, b. 20/680, lett. 2729, <strong>di</strong> Luca Corsi a Magnavacca, da Roma, 10 e 16 novembre 1714, 8 giugno 1715.<br />
262<br />
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