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Bollettino di Numismatica n. 36-39 - Portale Numismatico dello Stato

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BdN <strong>36</strong>-<strong>39</strong> (2008)<br />

Raccolte Numismatiche e scambi antiquari a Bologna fra Quattrocento e Seicento ­ Parte II<br />

re non si realizzava, per cui a Patin non restava che esprimere sul bolognese questo giu<strong>di</strong>zio: Intanto questo<br />

Sig.r Valerio Polazzi mi pare garbatissimo, con assai intelligenza d'antichità bench un poco turbato<br />

sul punto <strong>di</strong> comprare, ma questo mi pare assai naturale commune a quelli che non hanno conoscenza<br />

intiera. 611) uesta prudente formulazione si precisava poi con altro segno, al momento in cui<br />

Polazzi raccontava a Magnavacca <strong>di</strong> non aver comprato le medaglie <strong>di</strong> Patin perché in cattivo stato <strong>di</strong><br />

conservazione: Patin ricorda infatti che le sue medaglie, conservatissime costavano <strong>di</strong> più <strong>di</strong> quanto<br />

Polazzi avesse pensato <strong>di</strong> spendere, pur avendogli fatto un prezzo onesto e per questo il negozio non si<br />

era concluso. 612) In seguito Patin teneva nota degli acquisti <strong>di</strong> Polazzi a Venezia, in maggiorparte medaglie<br />

d'Egitto e comunicava a Magnavacca che non erano all'altezza delle sue. Evidentemente Polazzi<br />

viaggiava, probabilmente per la sua attività <strong>di</strong> mercante, ma certo anche per acquisti in antichità 613) e lo<br />

stesso Patin ricorreva a lui, oltre che a Magnavacca, per avere <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> medaglie che lo interessavano<br />

per i suoi progetti <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o. 614)<br />

I comportamenti <strong>di</strong> Polazzi erano poi ancora oggetto <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione da parte <strong>di</strong> Patin, mostrando un<br />

mutamento dell'idea iniziale: Dal Sig.r Val. Polazzi stimo che si sia <strong>di</strong> più ricchezza che <strong>di</strong> cognitione,<br />

n'importa; ma vuol far le cose a suo modo; trovar conchilie, mentre che desidera medaglie, e farsi povero,<br />

quando egli vuole che sia molto ricco. Da queste <strong>di</strong>ssimulationi non voglio ne spero niente. Viene a<br />

suo modo, e io al mio. Quanto alla sua Accademia, stimo che debba essere a spalle più gran<strong>di</strong>, ma tanto<br />

basta. Forse che quelle del detto Sig.r son si stanche si non a una mano <strong>di</strong> complimenti... 615) Il riferimento<br />

è chiaramente all'accademia <strong>di</strong> eru<strong>di</strong>zione numismatica che Magnavacca promuoveva, in cui deve<br />

certo aver avuto parte anche l'amico Polazzi, che, come annota Fantuzzi, stu<strong>di</strong>ava con lui, e come si<br />

deduce anche da una allusione <strong>di</strong> Pietro Antonio Andreini (ve<strong>di</strong> ad voces Lotti e Magnavacca). La situazione<br />

non deve essere certo migliorata con l'acquisto da parte <strong>di</strong> Polazzi della moneta <strong>di</strong> Marciana, venduta<br />

da Patin a Francesco Lotti, e non ancora pagata, rivenduta dal suo erede Lotto Lotti proprio a Polazzi<br />

(ve<strong>di</strong> supra). Evidentemente Polazzi non poté risolvere il problema, che dal 1679 veniva <strong>di</strong>scusso ancora<br />

in lettere del 1684. 616)<br />

Polazzi moriva il 3 agosto 1680 e Patin ne annotava la fin troppo robusta corporatura come una delle<br />

motivazioni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne me<strong>di</strong>co. 617) Egli lasciava erede il cognato Paris Maria Boschi, 618) il quale fece presto<br />

re<strong>di</strong>gere l'In<strong>di</strong>ce della raccolta da Magnavacca, a scopo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta, concretizzatasi solo nel 1784, quando<br />

611)<br />

BCABo, ms. B. 1715, lett. 26, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 18 novembre 1677, in cui impariamo che Patin non vende a Polazzi,<br />

che pure l'aveva richiesta, la medaglia <strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o con AVAM CVRTIAM a c. 103 del suo Thesaurus, perché, anche se particolarmente<br />

bella, non è certo che non sia falsa.<br />

612)<br />

BCABo, ms. B. 1715, lett. 27, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 8 <strong>di</strong>cembre 1677; in seguito Francesco Lotti <strong>di</strong>fende la bellezza<br />

delle medaglie <strong>di</strong> Patin, in lett. 64, da Padova del 4 luglio 1679.<br />

613)<br />

BCABo, ms. B. 1715, lett. 29, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 23 settembre 1678, in cui Patin <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> non aver ricevuta la lettera<br />

<strong>di</strong> Polazzi da Firenze.<br />

614)<br />

BCABo, ms. B. 1715, lett. 60, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 3 febbraio 1679; lo stesso tema è in lett. 62, da Padova, 1 marzo<br />

1679.<br />

615)<br />

BCABo, ms. B. 1715, lett. 61, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 24 febbraio 1679; sullo stesso registro delle medaglie­conchiglie<br />

la lett. 62, da Padova, 1 marzo 1679.<br />

616)<br />

BCABo, ms. B. 1715, lett. 69, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Milano, 24 settembre 1679; lett. 68, da Padova, 5 ottobre 1679; lett. 72, da<br />

Padova, 23 novembre 1679. V.a. la lett. 45, da Padova, 30 settembre 1680.<br />

617)<br />

BCABo, ms. B. 1715, lett. 44, <strong>di</strong> Patin a Magnavacca, da Padova, 17 agosto 1680.<br />

618)<br />

Aveva sposato sua sorella Margherita Polazzi, G. GUIDICINI, Alberi genealogici, ms. in ASBo, n. 144.<br />

299<br />

http://www.numismatica<strong>dello</strong>stato.it

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