(intero volume in formato PDF ( 4 MB circa) - Provincia di Padova
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st’ultimo che va, <strong>di</strong> conseguenza, <strong>in</strong><strong>di</strong>viduata la chiave che ha consentito<br />
a detto tentativo <strong>di</strong> forzare, scuotendola profondamente, la<br />
rigi<strong>di</strong>tà degli schemi <strong>di</strong> composizione e <strong>di</strong> comprensione dell’opera<br />
letteraria <strong>in</strong> un ambiente, come quello balcanico, ancora molto<br />
succube della tra<strong>di</strong>zione ed <strong>in</strong>capace <strong>di</strong> sottrarsi al conservatore immobilismo<br />
che gli si confaceva. Quel che importa, comunque, sottol<strong>in</strong>eare<br />
è che non si può essere accusati <strong>di</strong> eccesso <strong>di</strong> <strong>in</strong>dulgenza se si<br />
sostiene che è dalla me<strong>di</strong>tazione sul Boccaccio e sulla sua opera che<br />
è provenuta la sp<strong>in</strong>ta decisiva – sia pure contenuta entro i marg<strong>in</strong>ali<br />
settori <strong>di</strong> una ristretta cerchia <strong>di</strong> <strong>in</strong>tellettuali, che non è riuscita a<br />
rompere l’asse<strong>di</strong>o delle forze che l’hanno circondata – <strong>in</strong> <strong>di</strong>rezione<br />
<strong>di</strong> una ra<strong>di</strong>cale revisione nella percezione del rapporto tra oralità e<br />
scrittura, tra ere<strong>di</strong>tarietà ed orig<strong>in</strong>alità, tra fonte “autentica” e dato<br />
acquisito (<strong>in</strong> una parola: tra collettività e <strong>in</strong><strong>di</strong>vidualità) 24 . Non è un<br />
caso, d’altronde, che desiderando <strong>in</strong>serire, <strong>in</strong> un’eventuale storia delle<br />
letterature dell’area balcanica, un capitolo a sé stante, de<strong>di</strong>cato alla<br />
novella, si dovrebbero prendere le mosse proprio da un Ljubi‰a e da<br />
da poter essere facilmente scambiata per una traduzione quasi letterale, ma lo spostamento<br />
funzionale dei nuclei narrativi e l’elevazione <strong>in</strong> primo piano <strong>di</strong> alcuni motivi che, nel Boccaccio,<br />
sono perferici, palesano chiaramente l’orig<strong>in</strong>alità dell’<strong>in</strong>tento, con dei risvolti che sottol<strong>in</strong>eano,<br />
anche concettualmente, la <strong>di</strong>stanza dal modello.<br />
24 La rilevanza e la portata dell’operazione possono facilmente sfuggire al lettore italiano<br />
che ha poca <strong>di</strong>mestichezza con le problematiche balcaniche. Sarà sufficiente, <strong>in</strong> questa<br />
sede, richiamare l’attenzione sulla circostanza che il proposito <strong>di</strong> superare le chiusure culturali<br />
<strong>di</strong> una realtà, come quella serba, perennamente pervasa da sussulti <strong>di</strong> fervore “patriottico”,<br />
<strong>in</strong> nome <strong>di</strong> entità <strong>di</strong> proiezione mitologica e qu<strong>in</strong><strong>di</strong> <strong>di</strong> pretesa, a-storica consistenza<br />
(delle cui ascendenze herderiane non è lecito dubitare, ma che le correnti <strong>di</strong> ispirazione<br />
romantica, Tommaseo non escluso, avevano contribuito, loro malgrado, ad alimentare), non<br />
ha, a tutt’oggi, ottenuto piena sod<strong>di</strong>sfazione. Sul piano delle d<strong>in</strong>amiche sociali, l’effetto più<br />
deleterio dell’assiduità con la quale tende a riprodursi la fede <strong>in</strong> valori che, altrove, hanno<br />
fatto il loro tempo è da r<strong>in</strong>venire nella priorità che si è portati ad assegnare alla “collettività”<br />
(il “popolo”), con la sua “tra<strong>di</strong>zione”, sulle esigenze dell’<strong>in</strong><strong>di</strong>vidualità, chiamata, da parte<br />
sua, a sciogliersi, organicamente (cioè a <strong>di</strong>ssolversi), nel gruppo. È s<strong>in</strong> troppo ovvio presumere<br />
che le ricadute, <strong>in</strong> campo squisitamente letterario, non possano che riflettere le con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> quella che è stata efficacemente riassunta nella formula <strong>di</strong> un “<strong>di</strong>fetto <strong>di</strong> modernità”<br />
(M. DOGO, Storie balcaniche. Popoli e Stati nella transizione alla modernità, Gorizia 1999):<br />
per quanto si debba riconoscere che non sempre l’acritica celebrazione del “popolo non<br />
corrotto dall’arte né dei vizi” (N. TOMMASEO, Sul numero, Firenze, Sansoni, 1954, p. 129; per<br />
una comparazione, <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i <strong>di</strong> elaborazione concettuale, tra il “populismo” del Tommaseo<br />
e quello <strong>di</strong> Vuk St. KaradÏiå, si veda N. STIPπEVIå, Poetika kape i klobuka. Poredjenje populizma<br />
Nikole Tomazea i Vuka Stefanoviåa KaradÏica, <strong>in</strong> Poredjenja, Beograd 2000, pp. 7-41), sia<br />
risultata schacciante, costante è stata la sua vigilanza nei confronti <strong>di</strong> coloro che hanno aspirato<br />
a sottrarvisi.<br />
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