(intero volume in formato PDF ( 4 MB circa) - Provincia di Padova
(intero volume in formato PDF ( 4 MB circa) - Provincia di Padova
(intero volume in formato PDF ( 4 MB circa) - Provincia di Padova
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
questa non vuol essere affatto un’osservazione limitativa, se è vero<br />
come mi pare che la traduzione <strong>di</strong> altro, aff<strong>in</strong>e o <strong>di</strong>verso, poeta è<br />
precisamente un’“occasione” nel senso pregnante e nobile che dava<br />
a questo term<strong>in</strong>e Montale (e già Goethe). E certo non esclude l’opportunità<br />
<strong>di</strong> accennare ad aff<strong>in</strong>ità culturali: le versioni luziane da Ronsard<br />
e dalla Labé vanno certo coord<strong>in</strong>ate all’<strong>in</strong>teresse per la grande lirica<br />
francese del C<strong>in</strong>quecento così vivo, anche sotto la specie del tradurre,<br />
nell’ambiente ermetico fiorent<strong>in</strong>o, cioè dei più vic<strong>in</strong>i a Luzi.<br />
Come si sa, il poeta stesso ha curato, per una bella serie e<strong>in</strong>au<strong>di</strong>ana<br />
<strong>di</strong> poeti-traduttori, una raccolta delle sue versioni, col titolo La<br />
cor<strong>di</strong>gliera delle Ande, 1983. È naturalmente una serie utilissima, ma<br />
anche troppo parziale: e non tanto perché ad esempio vi sono accolte<br />
solo alcune scene dell’Andromaca da Rac<strong>in</strong>e (uno dei poeti più<br />
<strong>di</strong>fficili, forse il più <strong>di</strong>fficile, da tradurre!), ma soprattutto perché il<br />
libro, che è quasi esclusivamente francese con l’eccezione <strong>di</strong> tre testi<br />
da Guillén, lascia fuori l’<strong><strong>in</strong>tero</strong> blocco delle traduzioni dall’<strong>in</strong>glese:<br />
dove figurano l’importantissimo Riccardo II da Shakespeare (per la<br />
messa <strong>in</strong> scena <strong>di</strong> Gianfranco De Bosio) e le non meno importanti<br />
versioni da Coleridge, la cui pubblicazione risale ad<strong>di</strong>rittura al 1949<br />
(ed è stata riproposta <strong>in</strong> un “Oscar” del 1973): tra le quali prendono<br />
posto i due capolavori assoluti del poeta <strong>in</strong>glese, La ballata del vecchio<br />
mar<strong>in</strong>aio e Kubla Khan. Io mi auguro che questi testi, <strong>in</strong>signi<br />
per il recto dei tradotti ma anche per il verso dei traducenti, vengano<br />
ristampati. Anche perché, soprattutto nel caso della Ballata, è possibile<br />
un esercizio che è sempre augurabile per la luce che può gettare<br />
su un traduttore, cioè il confronto con altri traduttori dello stesso<br />
testo, se <strong>di</strong> livello paragonabile.<br />
Un breve esercizio <strong>di</strong> questo tipo, se mi è permesso l’auto-riferimento,<br />
l’ho tentato io stesso per Luzi vari anni fa, mettendo a fronte<br />
la sua resa <strong>di</strong> Il n’a pas de para<strong>di</strong>s <strong>di</strong> André Frénaud con l’omologa <strong>di</strong><br />
Giorgio Caproni. Naturalmente non sto a citarmi o a riassumermi,<br />
se non per fare osservare su un campione m<strong>in</strong>imo che al dettato più<br />
sciolto e parlato del grande poeta livornese, che tiene sottopelle l’energia,<br />
risponde <strong>in</strong> Luzi una misura più classica e composta e <strong>in</strong>sieme<br />
più tesa. Bast<strong>in</strong>o i primi due versi (liberi) <strong>di</strong> Frénaud: “Je ne peux<br />
entendre la musique de l’être / Je n’ai reçu le pouvoir de l’imag<strong>in</strong>er”,<br />
Caproni: “Io non riesco a u<strong>di</strong>rla la musica dell’essere. / Non ebbi <strong>in</strong><br />
sorte, io, il potere d’immag<strong>in</strong>arla” (versi liberi e messe <strong>in</strong> rilievo<br />
71