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IN ITALIA<br />
PAGINA<br />
10 .<br />
URANIO Critiche all'iniziativa dal centro destra<br />
Richiesta di moratoria<br />
presentata alla Nato<br />
ROMA, 9.<br />
L'Italia ha chiesto al Comitato politico<br />
della Nato, che si è riunito stamane a<br />
Bruxelles, una moratoria sull'uso dei<br />
proiettili all'uranio impoverito «fino a<br />
quando non ci saranno certezze scientifiche<br />
sulla loro pericolosità». L'annuncio<br />
dell'iniziativa era stato dato ieri dal ministro<br />
della Difesa Mattarella che domani<br />
riferirà al Senato e la settimana prossima<br />
alla Camera (il giorno non è stato<br />
ancora fissato) sulla preoccupante vicenda.<br />
«Chiediamo — ha aggiunto il ministro<br />
— che ci sia condivisione piena<br />
dentro l'Alleanza per l'utilizzo di queste<br />
armi e di evitare di adoperare l'uranio<br />
impoverito finché non si è certi dell'assenza<br />
di pericolosità da inquinamento».<br />
Da parte sua il sottosegretario Minniti<br />
aveva annunciato anche la proposta che<br />
nell'ambito dell'Alleanza ci sia una sede<br />
unitaria dove scambiarsi reciprocamente<br />
informazioni. Le richieste italiane — informa<br />
l'Ansa — sono state accolte come<br />
base di discussione dal comitato Nato.<br />
Alla richiesta di moratoria si è detta<br />
nettamente contraria l'opposizione di<br />
centrodestra in particolare con il capogruppo<br />
di Forza Italia alla Camera Pisanu:<br />
«La messa al bando dei proiettili all'uranio<br />
impoverito — ha affermato — è<br />
una misura demagogica che serve solo<br />
ad accrescere l'allarme. Sarebbe invece<br />
più utile spostare l'attenzione su tutte le<br />
possibili cause delle malattie e delle<br />
morti che hanno coinvolto alcuni militari<br />
italiani in missione all'estero. Tra queste<br />
cause, infatti, potrebbe non esserci<br />
l'uranio o comunque non solo l'uranio».<br />
L'Ue avverte:<br />
nel Paese<br />
elevati i rischi<br />
idrogeologici<br />
ROMA, 9.<br />
I rischi ambientali per frane e alluvioni<br />
sono sempre molto alti in Italia, dove<br />
negli ultimi venti anni hanno messo a<br />
repentaglio la vita di circa 70.000 persone.<br />
E la situazione è destinata a diventare<br />
sempre più allarmante nei prossimi<br />
cinquant'anni per l'erosione del suolo e<br />
la cementificazione «selvaggia».<br />
Lo rileva — informa l'Ansa — uno<br />
studio dell'Agenzia europea per l'ambiente<br />
(Aea) dedicato al tema «Degrado<br />
del suolo e sviluppo sostenibile in Europa».<br />
Secondo gli esperti dell'Unione Europea,<br />
l'Italia è stata negli ultimi cinquant'anni<br />
uno dei Paesi più colpiti dall'emergenza-territorio:<br />
il 66% dei Comuni<br />
italiani presi in esame (che rappresentano<br />
il 68% del totale) ha conosciuto in tale<br />
periodo almeno un'alluvione, uno<br />
smottamento o una frana di medie dimensioni.<br />
E negli ultimi vent'anni le vite<br />
e i beni di circa 70.000 persone sono state<br />
messe appunto a rischio dagli oltre<br />
17.000 eventi registrati.<br />
I danni provocati da smottamenti, frane<br />
e alluvioni hanno superato i 22.000<br />
miliardi di lire. Il 15% della popolazione<br />
italiana vive in aree «ad altissimo rischio<br />
idrogeologico» che rappresentano il 26%<br />
del territorio. In totale, nel 50% del Paese<br />
(in cui vivono 36 milioni di persone)<br />
tale rischio è descritto come «alto o<br />
molto alto». Particolarmente preoccupante<br />
è l'aumento costante delle frane e<br />
degli smottamenti registrati, che sono<br />
passati dai circa 1000 degli anni 1970-79<br />
ai 2000 del decennio 1980-89 fino a toccare<br />
quasi quota 3000 tra il 1990 e il<br />
1999.<br />
Mafia: 27 arresti<br />
per estorsioni e omicidi<br />
a Palemo<br />
PALERMO, 9.<br />
Gli agenti della squadra mobile di Palermo<br />
hanno eseguito questa mattina 27<br />
ordini di custodia cautelare per omicidio,<br />
rapina, estorsione e lotto clandestino.<br />
I provvedimenti sono stati firmati<br />
dal Gip Gioacchino Scaduto su richiesta<br />
dei sostituti della Dda Michele Prestipino<br />
e Maurizio De Lucia. L’inchiesta riguarda<br />
i presunti affiliati alla famiglia<br />
mafiosa di «Porta nuova» e fa seguito ad<br />
una operazione effettuata due anni fa,<br />
dopo che gli agenti avevano raccolto per<br />
un anno e mezzo le conversazioni nell’abitazione<br />
del capomafia Girolamo<br />
Buccafusca, che era stato condannato<br />
all'ergastolo ma per motivi di salute<br />
scontava la pena a casa. Grazie a queste<br />
intercettazioni ambientali è stato possibile<br />
ricostruire ed individuare gli affiliati<br />
alla cosca mafiosa, le estorsioni ai commercianti<br />
e imprenditori del centro di<br />
Palermo e del Porto, l’agguato a Domenico<br />
Campora e il tentativo di uccidere<br />
Emanuele Lipari. Gli investigatori hanno<br />
inoltre scoperto il cassiere della famiglia<br />
mafiosa, l’uomo che raccoglieva tutte le<br />
somme di denaro provenienti dalle attività<br />
illecite.<br />
Agguato di mafia e ferimento, intanto,<br />
ieri a Marineo, nel palermitano.<br />
Per quanto riguarda il ministero della<br />
Difesa c'è anche da registrare che il sottosegretario<br />
Ostillio ha incontrato ieri<br />
sera il gen. Antonio Tricarico, direttore<br />
della Sanità militare, per avere — informa<br />
l'Ansa — diretta conoscenza delle<br />
modalità con cui si sta affrontando l'emergenza<br />
uranio e gli ha espreso «soddisfazione<br />
per le iniziative e le attività<br />
svolte sulle materie di competenza».<br />
L'ultima misura adottata dalla Sanità<br />
militare — ha ricordato il gen. Tricarico<br />
— è il «gruppo operativo», che dà la<br />
possibilità di collegare il «telefono verde»<br />
all'istituto di ematologia del prof.<br />
Franco Mandelli, che presiede la commissione<br />
di indagine scientifica. Intanto<br />
stamane la commissione Difesa della Camera<br />
ha chiesto al Presidente Violante<br />
l'avvio di un'indagine conoscitiva.<br />
Sul piano governativo c'è inoltre da<br />
registrare la richiesta avanzata per lettera<br />
al Presidente del Consiglio Amato dal<br />
ministro per le Politiche comunitarie<br />
Mattioli, anche a nome del ministro per<br />
le Politiche agricole Pecoraro Scanio, di<br />
inserire la questione dell'uranio impoverito<br />
nell'ordine del giorno del Consiglio<br />
dei Ministri perché essa «coinvolge la responsabilità<br />
collegiale del Governo».<br />
Sul piano giudiziario, la Procura della<br />
Repubblica di Roma ha disposto un monitoraggio<br />
sui militari ammalatisi per conoscere<br />
quanti sono, il tipo di patologia<br />
di cui soffrono e quali mansioni svolgevano.<br />
Da parte sua la Procura militare<br />
di Roma ha reso noto che sono «quasi<br />
trenta», tra deceduti e ammalati, i casi<br />
di militari presi in considerazione nell'ambito<br />
della propria inchiesta.<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Mercoledì 10 Gennaio 2001<br />
MALTEMPO Valanga in provincia di Sondrio<br />
Travolto da una slavina<br />
un turista in Alto Adige<br />
SONDRIO, 9.<br />
Il maltempo continua a colpire il<br />
Nord Italia e ieri ha provocato una prima<br />
vittima: uno sciatore tedesco è morto<br />
nel pomeriggio travolto da una slavina<br />
nella zona di Maso Corto, nel Meranese.<br />
Un altro americano che sciava assieme<br />
a lui è stato invece recuperato ancora<br />
vivo. Dopo le abbondanti nevicate<br />
la minaccia è ora la temperatura troppo<br />
elevata che accresce il rischio slavine.<br />
Infatti una slavina di notevoli dimensioni<br />
si è staccata nella tarda mattinata<br />
di oggi in località Plaghera a Santa Caterina<br />
Valfurva, a quota 2.300 metri. Sul<br />
Terremoto: scosse<br />
del IV-V grado<br />
nel Catanese<br />
CATANIA, 9.<br />
Notte di paura e di tensione<br />
sull’Etna per uno sciame sismico,<br />
di oltre 30 scosse di varia entità.<br />
Gli abitanti di Zafferana Etnea,<br />
paese epicentro dei terremoti, sono<br />
stati svegliati durante la notte<br />
ed hanno abbandonato le loro abitazioni,<br />
aspettando l’alba in auto.<br />
La scossa di maggiore entità, di<br />
3.5 gradi della scala Richter e stimata<br />
di poco superiore al V grado<br />
Mercalli, è stata registrata alle ore<br />
3.51 ed è durata oltre 2 minuti.<br />
Non si registrano danni a persone.<br />
Droga nelle discoteche:<br />
38 fermi<br />
in varie regioni<br />
ROMA, 9.<br />
Nelle prime ore di oggi i carabinieri<br />
del Nucleo operativo del comando provinciale<br />
di Lecce hanno effettuato in tutto<br />
il Paese 38 arresti su richiesta della<br />
locale DDA per asociazione per delinquere<br />
finalizzata al traffico e spaccio di<br />
eroina, cocaina e ecstasy sopratutto nei<br />
pressi delle discoteche.<br />
Sempre in tema di lotta al traffico di<br />
stupefacenti è in atto da stamane una<br />
vasta operazione antidroga coordinata<br />
dai carabinieri di Comacchio in Lombardia,<br />
Veneto, Emilia Romagna e Puglia.<br />
Le operazioni sono iniziate alle 5 del<br />
mattino e hanno portato al sequestro<br />
complessivo di 50 mila dosi di cocaina<br />
ed eroina purissima per un valore di circa<br />
3 miliardi.<br />
Nell’ambito dello stesso intervento sono<br />
stati effettuati 18 arresti, tutti relativi<br />
a cittadini italiani.<br />
L’operazione, denominata dagli inquirenti<br />
«Rinascita», ha portato anche al sequestro<br />
di monili d’oro per un valore di<br />
circa 1 miliardo di lire, contanti per 10<br />
milioni e assegni per 50 milioni. Sono<br />
stati impiegati 120 uomini, 52 automezzi<br />
ed unità cinofile.<br />
TERRORISMO Gli inquirenti seguono la pista algerina<br />
Rischio di attentati:<br />
rafforzati i controlli<br />
ROMA, 9.<br />
La riapertura, ieri mattina, dell’ambasciata<br />
statunitense ha rappresentato un<br />
indubbio segnale di distensione ma l’allarme<br />
terrorismo rimane. I controlli sono<br />
stati potenziati non solo all’esterno<br />
della sede diplomatica romana — con<br />
una massiccia presenza della Polizia,<br />
transenne sulla strada lungo il perimetro<br />
dell’ambasciata e spostamento di alcune<br />
fermate dell’autobus — ma in tutta Italia<br />
dove si trovano obiettivi americani<br />
come consolati o basi militari, come<br />
Trovato volantino<br />
delle «br» vicino<br />
alla base di Aviano<br />
PORDENONE, 9.<br />
Un volantino a firma «brigate<br />
rosse» è stato trovato quindici<br />
giorni fa (ma la notizia si è appresa<br />
solo ieri) vicino alla base Nato<br />
di Aviano, in provincia di Pordenone.<br />
Il foglio conteneva minacce<br />
e per questo motivo sono scattati<br />
controlli e misure di sicurezza intorno<br />
alle strutture militari in Italia<br />
nelle quali sono presenti soldati<br />
statunitensi, in particolare alla<br />
base Usa di Tombolo, la pineta<br />
che si estende fra Pisa e Livorno.<br />
posto sono attualmente in corso sopralluoghi<br />
da parte del Soccorso Alpino con<br />
unità cinofile e delle forze dell’ordine.<br />
Alcuni sciatori, che si trovavano nella<br />
zona, sono stati raggiunti dalla neve e<br />
sommersi fino alla cintola, ma pare non<br />
abbiano riportato lesioni. Controlli sono<br />
in corso per accertare se altre persone<br />
possano essere rimaste coinvolte dalla<br />
slavina.<br />
È tornato, intanto, il sereno, stamani,<br />
su tutto il Friuli-Venezia Giulia, dopo<br />
giorni di piogge intense che hanno causato<br />
frane e danni in diverse zone alpine<br />
dove ora, in quota, c’è un marcato rischio<br />
valanghe. Frane continuano a<br />
creare disagi in provincia di Udine, lungo<br />
la Strada Statale 512, a Cavazzo<br />
La pioggia invece, intensa e continua,<br />
ha provocato in Trentino la chiusura di<br />
alcune strade a causa di frane. Ed è allarme<br />
rosso a Venezia che, per il quindicesimo<br />
giorno, è sotto l’acqua alta. La<br />
marea ha infatti raggiunto i 111 centimetri<br />
di altezza sul medio mare allagando<br />
parte della città nei punti più bassi e<br />
dovrebbe essere sostenuta anche nei<br />
prossimi giorni. In montagna, oltre i<br />
1.800 metri, ci sono ormai tre strati<br />
principali di neve, l’ultimo della scorsa<br />
notte, con un marcato rischio di distacchi<br />
anche autonomi, specie sui versanti<br />
a nord e nei canaloni.<br />
Sono stati riaperti, stamane e hanno<br />
già ripreso la loro attività in Valle Brembana<br />
i tre stabilimenti (450 dipendenti)<br />
che ieri erano stati fatti sgomberare dopo<br />
l’allagamento di un torrente provocato<br />
da una frana. La situazione su tutta<br />
la zona è migliorata.<br />
Un nubifragio si è abbattuto nel brindisino<br />
provocando allagamenti e sradicamenti<br />
di alberi.<br />
quella di Aviano. Qui il livello di allerta<br />
resta ancora alto.<br />
Nel mirino degli investigatori ci sono<br />
le formazioni integraliste islamiche che,<br />
secondo il comandante dei Carabinieri<br />
del «ros», Sabato Palazzo, hanno basi,<br />
fiancheggiatori e contatti con la malavita<br />
comune. Tra le piste all’attenzione<br />
degli investigatori quella algerina, un<br />
commando di nordafricani formato da<br />
non più di cinque persone, appartenente<br />
al gruppo salafita, una frazione degli algerini<br />
del Gia, che avrebbe dovuto compiere<br />
l’attentato a Roma. Le polizie di<br />
Italia, Francia, Gran Bretagna e di altre<br />
nazioni, allertate dai servizi segreti americani,<br />
sono alla ricerca del gruppo di<br />
attentatori che risulta appunto legato al<br />
terrorismo algerino e al gruppo internazionale<br />
che fa capo al miliardario saudita<br />
Osama Bin Laden. Secondo fonti investigative,<br />
il progetto che aveva preso<br />
di mira l’Italia ricalca nelle linee essenziali<br />
il piano per le stragi che Bin Laden<br />
avrebbe voluto realizzare a Capodanno<br />
del 2000. Per il pm torinese Laudi si<br />
tratta, se ciò venisse confermato, di una<br />
«pericolosa inversione di tendenza».<br />
Tutte le ipotesi sono comunque ancora<br />
aperte e per fare luce sul progetto di<br />
attentato alla sede diplomatica di via Veneto<br />
la procura di Roma ha chiesto alla<br />
Digos un rapporto, in base al quale decidere<br />
l’eventuale apertura di un’inchiesta<br />
giudiziaria. I reati che potrebbero essere<br />
presi in esame dagli inquirenti dovrebbero<br />
essere quelli di strage, banda armata<br />
e associazione sovversiva.<br />
L'impegno della Caritas Cremonese per le adozioni a distanza<br />
SCUOLA Proteste di genitori e sindacati<br />
Impreparati sui programmi<br />
gli istituti del «ciclo di base»<br />
ROMA, 9.<br />
«Iscrivete i vostri figli solo a quelle<br />
scuole che hanno già elaborato, adempiendo<br />
ai propri obblighi, un chiaro Piano<br />
di offerta formativa (Pof)». Lo dice il<br />
presidente dell’Associazione Genitori<br />
(Age) Giuseppe Richiedei in vista della<br />
scadenza del 25 gennaio per le iscrizioni<br />
al primo anno della scuola di base. Per<br />
quella data, infatti, i genitori «non<br />
avranno a disposizione informazioni dettagliate<br />
su programmi e contenuti, né<br />
tanto meno sulla specifica offerta formativa<br />
del singolo istituto». La colpa, se-<br />
Obbligo del casco:<br />
diminuiti del 40%<br />
i casi di morte<br />
ROMA, 9.<br />
Sarebbero diminuiti del 40% i<br />
decessi tra i motociclisti e del 55%<br />
i ricoveri per trauma cranico in<br />
seguito all’obbligo del casco. Le<br />
conclusioni sono della Società italiana<br />
di traumatologia della strada.<br />
Il calo dei decessi varia a seconda<br />
delle diverse zone d’Italia.<br />
Mentre nel nord le morti sono diminuite<br />
del 10%, al centro il calo<br />
è stato del 30% ed al sud del 60%.<br />
Aumentano, invece, soprattutto al<br />
sud, più 34%, i ricoveri per «altri<br />
traumi» (fratture e lesioni di vario<br />
tipo).<br />
Incidente mortale sul lavoro<br />
COSENZA — Un uomo di 45 anni, Giuseppe Palombino, è morto nella mattinata<br />
di oggi, martedì, mentre eseguiva dei lavori di pulizia alla grondaia<br />
di una palazzina. La tragedia è avvenuta a Verbicaro, in provincia di Cosenza.<br />
Sulle cause dell’incidente non si hanno ulteriori particolari. I Carabinieri<br />
hanno avviato le indagini.<br />
Mucca pazza: chiuso il mattatoio a Torino<br />
TORINO — È emergenza al mattatoio di Torino che da oggi, martedì, ha sospeso<br />
le macellazioni a causa delle celle frigorifere stracolme di teste, occhi,<br />
tonsille e midollo spinale di animali, gli scarti cioè a rischio «Bse» che<br />
le industrie specializzate non ritirano più da quando il Governo ha vietato<br />
la trasformazione in farine animali. La situazione potrebbe tuttavia sbloccarsi<br />
già entro questa sera: è infatti atteso un decreto dei ministeri dell’Ambiente<br />
e della Sanità che dovrebbe indicare da un lato se le farine animali<br />
già pre-trattate devono essere distrutte negli inceneritori pubblici (e quindi<br />
dare le necessarie autorizzazioni) o stoccate in appositi magazzini, e dall’altro<br />
destinare un contributo economico ad aziende che devono svolgere il<br />
trasporto degli scarti agli impianti. In Piemonte operano 329 macelli di cui<br />
200 a capacità limitata e 39 a Bollo Cee, ma la situazione verificatasi a Torino,<br />
se non sarà adottato un provvedimento adeguato a breve, potrebbe<br />
nei prossimi giorni interessare anche altri mattatoi.<br />
Contrabbando: sequestrati 2.400 kg di sigarette<br />
COMO — Oltre due tonnellate di sigarette di contrabbando per un valore di<br />
circa 600 milioni di lire sono state sequestrate al valico di Como Brogeda a<br />
bordo di un Tir diretto in Inghilterra. L’operazione è stata eseguita dalla<br />
Guardia di Finanza e dai funzionari di dogana italiani, che hanno denunciato<br />
due fratelli napoletani. Le sigarette, in tutto due tonnellate e 400 chili,<br />
erano per la maggior parte di marche particolarmente ricercate in Inghilterra.<br />
Erano state nascoste all’interno dell’autocarro che, stando ai documenti<br />
doganali, avrebbe dovuto trasportare delle magliette. Le Fiamme Gialle si<br />
sono insospettite perché l’automezzo era un camion frigorifero, un sistema<br />
piuttosto insolito per trasportare abbigliamento. Le due persone che erano<br />
a bordo, due fratelli di 34 e 23 anni, residenti in provincia di Napoli, hanno<br />
tentato di difendersi sostenendo di non sapere cosa trasportavano. Sono<br />
stati denunciati a piede libero.<br />
CREMONA — La solennità dell'Epifania richiama<br />
il dramma dei bambini abbandonati, in<br />
gravi situazioni familiari o in comunità di accoglienza.<br />
Una condizione che ha portato la<br />
Caritas Cremonese da alcuni anni a realizzare<br />
un «Fondo adozioni a distanza» attivo anche<br />
nel 2001 con un impegno annuale di 50.000 lire<br />
al mese o di 600.000 annue, rinnovabile.<br />
È possibile anche fare un libero versamento<br />
allo specifico fondo della Caritas. Alcune ado-<br />
Italia ultima in Europa anche nel rapporto con il Pil<br />
Primato negativo<br />
del debito pubblico<br />
ROMA, 9.<br />
Primato negativo per il debito pubblico<br />
italiano, che nell'ottobre scorso ha<br />
toccato il valore più alto mai raggiunto:<br />
2.532.331 miliardi di lire. È quanto<br />
emerge dai dati della Banca d’Italia che<br />
valuta la consistenza del debito delle<br />
amministrazione pubbliche secondo i<br />
criteri fissati dall’Unione europea.<br />
A ottobre il debito ha registrato un incremento<br />
di 16.000 miliardi rispetto a<br />
settembre, quando aveva toccato quota<br />
2.516.201 miliardi segnando così il quarto<br />
incremento consecutivo dal luglio<br />
precedente. Il valore di ottobre si lascia<br />
Protesta del «movimento<br />
disoccupati<br />
autorganizzati» a Napoli<br />
NAPOLI, 9.<br />
È in corso a Napoli e provincia<br />
una dura protesta del «movimento<br />
disoccupati autorganizzati». Alcune<br />
centinaia di manifestanti hanno<br />
sfilato oggi nel centro cittadino<br />
ed è stato demolito il muro costruito<br />
per impedire l’accesso alla<br />
sede del movimento: un immobile<br />
comunale occupato abusivamente.<br />
Ieri i disoccupati avevano fatto un<br />
blocco sullo svincolo autostradale<br />
di Pomigliano d’Arco dando fuoco<br />
a pneumatici e cassonetti.<br />
condo Richiedei, non è soltanto dei ritardi<br />
della commissione ministeriale che<br />
dovrà definire i programmi: «Le scuole<br />
— ha sottolineato — avrebbero già dovuto<br />
elaborare il Pof, basandosi sui programmi<br />
esistenti, per permettere ai genitori<br />
di scegliere l’istituto nel modo più<br />
appropriato, ma in moltissimi casi non<br />
lo hanno fatto». «Addurre come scusa<br />
l’attesa dei risultati della commissione<br />
ministeriale è un po'uno scarica-barile».<br />
Secondo il segretario generale della<br />
Cisl-Scuola Daniela Colturani, si tratta<br />
di un «vero salto nel buio, frutto di un<br />
avventurismo incredibile da parte del<br />
governo». I genitori che protestano, ha<br />
detto Colturani, «hanno ragione. Le famiglie<br />
hanno infatti diritto di conoscere<br />
come si strutturerà il nuovo settennio<br />
della scuola di base e quali saranno i<br />
suoi contenuti, mentre ad oggi tutto resta<br />
ancora indefinito, a partire dalla<br />
chiara definizione di quelle che saranno<br />
le sedi stesse della scuola di base». Secondo<br />
Colturani, «è incredibile che, a<br />
nove mesi dall’avvio della riforma dei cicli,<br />
ancora non si abbiano indicazioni<br />
definite».<br />
Intanto il ministro della Pubblica<br />
istruzione De Mauro, ha assicurato che<br />
il testo del nuovo curricolo settennale<br />
della scuola di base sarà presentato «entro<br />
la fine di gennaio». La definizione<br />
«iscrizioni al buio», ha affermato De<br />
Mauro, «è completamente falsa. Chiunque<br />
conosca la struttura della scuola di<br />
base del ciclo — ha spiegato il ministro<br />
— sa che le variazioni non hanno alcun<br />
riflesso sui primi anni del ciclo». «Quelle<br />
del 25 gennaio — ha concluso — sono<br />
solo preiscrizioni».<br />
zioni sono nominative, altre anonime o a sostegno<br />
di case famiglia. I Paesi nei quali quest'anno<br />
saranno concordate le adozioni a distanza<br />
sono il Brasile, l'Ecuador, il Kazakistan,<br />
la Bosnia ed Erzegovina, il Kosovo, l'Albania,<br />
il Mozambico e le Filippine.<br />
Qui la Caritas Cremonese ha un referente<br />
preciso — una suora, un sacerdote, famiglie,<br />
volontari — che cura l'assegnazione del contributo.<br />
alle spalle anche il precedente primato<br />
registrato a giugno (2.516.495 miliardi).<br />
Dai dati dell’istituto centrale appare<br />
chiaro che è soprattutto il settore statale<br />
ad aver influito sull'aumento del debito.<br />
Calcolato per questo aggregato più ristretto,<br />
il valore è ugualmente da record:<br />
2.393.357 miliardi rispetto ai<br />
2.376.960 miliardi di settembre.<br />
Con queste cifre, all'Italia va anche la<br />
«maglia nera» di Paese Ue con più alto<br />
rapporto fra debito pubblico e prodotto<br />
interno lordo (Pil). Il concorrente in negativo,<br />
il Belgio, secondo i più recenti<br />
dati relativi al 2000 ha infatti superato<br />
l'Italia lasciandola sola in fondo alla<br />
classifica. Il Governo belga ha annunciato<br />
nei giorni scorsi che il suo rapporto<br />
debito/Pil l’anno scorso è sceso a<br />
110,6%, in netto miglioramento rispetto<br />
al 115,9% del 1999. Nel suo aggiornamento<br />
del programma di stabilità appena<br />
presentato alla Commissione europea,<br />
l’Italia ha indicato invece per il<br />
2000 un rapporto a quota 112,1%, un<br />
punto percentuale e mezzo peggiore di<br />
quello belga, anche se in sensibile flessione<br />
rispetto al 115,1% del 1999.<br />
Già nell’aprile scorso dati provvisori<br />
Ue attribuivano all’Italia un rapporto debito/Pil<br />
di 114,9% contro il 114,4% del<br />
Belgio. Dati diffusi lo scorso autunno riportavano<br />
il Belgio (115,9%) in ultima<br />
posizione rispetto all’Italia (115,1%): ma<br />
il controsorpasso è risultato solo temporaneo.<br />
Tuttavia potrebbe ripetersi perché<br />
i dati sul Pil vengono costantemente<br />
aggiornati ancora molti mesi dopo la<br />
chiusura dei bilanci di finanza pubblica.<br />
Dal 1° marzo<br />
le maggiorazioni<br />
«sociali»<br />
sulle pensioni<br />
ROMA, 9.<br />
Saranno pagati a marzo gli aumenti<br />
delle pensioni introdotte con la «finanziaria»,<br />
ma i pensionati che hanno diritto<br />
per la prima volta all’aumento dovranno<br />
presentare una domanda all’Inps.<br />
È quanto concordato dall’Inps e dai<br />
sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e<br />
Uil nel corso di un incontro.<br />
In sostanza i circa 400 mila pensionati<br />
al minimo a cui spetta la maggiorazione<br />
sociale, avranno gli aumenti dal 1° marzo<br />
2001 con gli arretrati da gennaio; i<br />
pensionati sociali, già titolari dell’aumento<br />
fino a 125.000 lire mensili (circa<br />
80.000 persone), avranno dal 1° marzo<br />
l’incremento di 25.000 lire mensili (per<br />
chi non ha raggiunto i 75 anni di età) e<br />
di 40.000 lire mensili (per gli ultrasettantacinquenni),<br />
con gli arretrati da gennaio.<br />
Infine, i titolari di pensione al minimo,<br />
di assegno sociale o di pensione<br />
sociale, che in base al reddito acquisiscono<br />
per la prima volta il diritto agli<br />
aumenti, dovranno presentare al più<br />
presto possibile una apposita domanda.<br />
L’Inps sottolinea poi che sta raccogliendo<br />
i dati reddituali per verificare se<br />
i pensionati hanno diritto o no a determinate<br />
prestazioni. Si tratta di una operazione<br />
non breve, al termine della quale<br />
«non è da escludersi» che si scopra<br />
che alcuni pensionati non avevano diritto<br />
agli aumenti e quindi dovranno restituirli.<br />
Al termine dell’incontro col presidente<br />
e il direttore generale dell’Inps, Massimo<br />
Paci e Fabio Trizzino, i sindacati si<br />
sono detti soddisfatti del risultato ottenuto.