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A ROMA<br />
PAGINA<br />
ANNO GIUDIZIARIO La relazione del procuratore generale Vincenzo Nicosia<br />
Forte preoccupazione<br />
per il fenomeno eversivo<br />
Sono i segnali di un rigurgito di terrorismo<br />
ad allarmare i magistrati della Capitale.<br />
Aprendo l'anno giudiziario nel distretto<br />
di Roma, il procuratore generale<br />
presso la corte d'appello di Roma, Vincenzo<br />
Nicosia, ha infatti sottolineato<br />
che, nonostante tra il primo luglio 1999<br />
e il 30 giugno 2000 non si siano registrati<br />
delitti politici o di carattere terroristico<br />
di particolare rilievo, «il fenomeno<br />
eversivo desta forte preoccupazione per<br />
il proliferare delle sigle con le quali di<br />
volta in volta sono stati rivendicati vari<br />
episodi criminosi che sembrano inserirsi<br />
direttamente nello scenario in cui è maturato<br />
l'efferato omicidio del prof. Massimo<br />
D'Antona, i cui autori restano tuttora<br />
ignoti».<br />
Si tratta di episodi — e il procuratore<br />
fa riferimento a quelli più recenti come<br />
la rapina a Todi, la bomba al Duomo di<br />
Milano e all'attentato al «Manifesto» —<br />
che «al di là del loro connotato eversivo,<br />
dimostrano come la scelta del ricorso alla<br />
violenza sia condivisa in modo sempre<br />
diffuso negli ambienti estremistici».<br />
Lotta al terrorismo prima di tutto,<br />
dunque, senza però abbassare la guardia<br />
contro la criminalità comune ed organizzata.<br />
Infatti, ha rilevato Nicosia, i dati<br />
relativi a questi fenomeni restano «abbastanza<br />
elevati», anche se a Roma il<br />
rafforzamento della sorveglianza del territorio,<br />
connesso alle manifestazioni giubilari,<br />
ha fatto registrare una leggera<br />
flessione». Ciò detto, resta allarmante il<br />
fenomeno delle rapine a mano armata<br />
negli uffici postali, nelle banche nonché<br />
gli assalti ai conducenti di Tir.<br />
«La maggior frequenza di rapine nella<br />
parte meridionale del distretto — ha fatto<br />
notare il procuratore generale — ed<br />
alcune risultanze inducono a ritenere<br />
che i fatti delittuosi siano ascrivibili a<br />
soggetti appartenenti alla malavita campana».<br />
Alle infiltrazioni camorristiche nel Sud<br />
della regione è ascrivibile, secondo Nicosia,<br />
anche il persistere «di una considerevole<br />
diffusione dei comportamenti<br />
usurari: ne sono elementi rivelatori le<br />
numerose denunzie, l'elevato numero di<br />
protesti bancari di apprezzabile importo<br />
e la stessa proliferazione di società finanziarie».<br />
Sul fronte dell'immigrazione, resta alto<br />
il numero dei reati connessi con gli<br />
ingressi clandestini e in alcuni circondari<br />
sono aumentati i reati commessi da<br />
extracomunitari, in particolare furti,<br />
spaccio di droga, sfruttamento della prostituzione.<br />
«Anche la criminalità minorile — ha<br />
affermato Nicosia — si è mantenuta su<br />
livelli degni di attenzione, destando non<br />
poco allarme nell'opinione pubblica. In<br />
particolare i minori sono stati impiegati<br />
per la commissione di furti in appartamento<br />
o con destrezza, sotto la sapiente<br />
regia di persone adulte».<br />
Un passaggio della relazione è dedicato<br />
ai reati compiuti da funzionari e dipendenti<br />
della pubblica amministrazione.<br />
E il messaggio è chiaro: meglio non<br />
illudersi; la corruzione non è affatto<br />
COMUNE Si deciderà anche l'istituzione dei municipi<br />
Avviato il dibattito<br />
sull'area metropolitana<br />
È iniziata, venerdì, nell’aula del consiglio<br />
comunale la discussione sulla delibera<br />
per la delimitazione dell’area metropolitana<br />
di Roma e su quella sull’istituzione<br />
dei municipi. La maggioranza<br />
capitolina conta di approvare i due<br />
provvedimenti già lunedì prossimo,<br />
quando il consiglio è stato convocato<br />
dalle ore 13 alle 20.<br />
La prima delibera stabilisce la partecipazione<br />
del Campidoglio alla costituenda<br />
area metropolitana di Roma «proponendo<br />
alla Regione Lazio di procedere<br />
alla delimitazione territoriale dell’area,<br />
coincidente con i territori dei comuni<br />
che assumeranno analoga determinazione».<br />
Inoltre, prevede di proporre «alla<br />
Regione Lazio di definire, anche prima<br />
della delimitazione territoriale dell’area<br />
metropolitana, un ambito sovracomunale,<br />
coincidente con il territorio dei comuni<br />
che hanno deliberato l’adesione all’area<br />
metropolitana» per l’esercizio di<br />
una serie di funzioni, che vanno dalla<br />
pianificazione territoriale alla grande distribuzione<br />
commerciale.<br />
Si prevede anche di istituire un consiglio<br />
metropolitano di Roma e un coordinamento<br />
metropolitano.<br />
«Già 25 comuni dell’hinterland — ha<br />
spiegato l’assessore capitolino agli Affari<br />
istituzionali, Giancarlo D’Alessandro —<br />
hanno approvato la delibera ed un’altra<br />
decina si appresta a farlo. Tra chi ha<br />
stabilito di entrare nell’area metropolitana,<br />
vi sono i comuni di Monteporzio,<br />
Ciampino e Frascati. Tra quelli che stanno<br />
per decidere ci sono Tivoli, Subiaco<br />
e Palestrina».<br />
Scuola: bimbi disabili ospitati<br />
nell'ufficio del direttore<br />
perché mancano gli ascensori<br />
Mancano gli ascensori per far salire al<br />
secondo piano due bambini disabili di<br />
una scuola materna e così da alcuni<br />
giorni il direttore scolastico, stanco di<br />
aspettare che vengano esaudite le sue richieste<br />
di abbattere le barriere architettoniche,<br />
ha trasformato il suo ufficio al<br />
piano terra in un’aula dove ospitare i<br />
due alunni e la loro classe.<br />
È quanto sta avvenendo nella scuola<br />
materna ed elementare «Angelo Mauri»,<br />
nella zona di Prati Fiscali.<br />
«È una decisione di emergenza — ha<br />
spiegato il direttore scolastico Gabriele<br />
Martinelli — che abbiamo preso anche<br />
dopo che una nostra alunna di 11 anni è<br />
tornata a scuola, alla fine delle vacanze<br />
di Natale, su una sedia a rotelle che dovrà<br />
utilizzare ancora per qualche tempo<br />
ed anche lei ha gli stessi problemi ad arrivare<br />
nell'aula che si trova al secondo<br />
piano».<br />
L'istituto «Mauri», purtroppo, non è<br />
accessibile a tutti.<br />
«Già da quattro anni, infatti, — ha<br />
concluso il direttore — è stato chiesto al<br />
Comune di effettuare gli interventi necessari<br />
per abbattere le barriere architettoniche<br />
nella scuola senza ottenere ancora<br />
nulla».<br />
13 .<br />
La seconda delibera, riguardante l’istituzione<br />
dei municipi, prevede una modifica<br />
dello statuto comunale. In particolare<br />
— riferisce l'agenzia «Ansa» — il<br />
provvedimento stabilisce che le circoscrizioni<br />
del Comune di Roma sono costituite<br />
in municipi e che ciascuno di esso<br />
«assume una denominazione che conserva<br />
la denominazione di Roma, alla<br />
quale si aggiunge quella caratteristica<br />
del proprio territorio. La denominazione<br />
e lo stemma del municipio sono deliberati<br />
dal Consiglio del Municipio sentita<br />
la giunta comunale».<br />
È tornato a casa<br />
l'autista dell'Atac<br />
ferito da un aggressore<br />
È tornato a casa, a Velletri, dopo<br />
trentanove giorni passati in<br />
ospedale, Claudio Candidi, l'autista<br />
dell’Atac ferito a colpi di pistola<br />
il 30 novembre da un uomo<br />
che aveva dirottato il bus che guidava<br />
e dal quale con uno stratagemma<br />
era riuscito a far scendere<br />
i passeggeri.<br />
«Sono stati giorni di angoscia<br />
— ha ricordato l’autista, che ha<br />
subito diverse operazioni — ma<br />
ora è tutto diverso, sono casa e finalmente<br />
sono vicino alle mie due<br />
figlie e a mia moglie».<br />
Fiumicino: la giunta<br />
anticiperà l'acquisizione<br />
della pineta di Fregene<br />
Svolta per la sorte della pineta monumentale<br />
di Fregene, da anni in stato di<br />
degrado: la giunta comunale di Fiumicino<br />
ha deciso, venerdì, di anticiparne<br />
l’acquisizione al momento della stipula<br />
della nuova convenzione con la società<br />
proprietaria, senza attendere 10 anni, al<br />
contrario di quanto deciso nel 1998 dal<br />
consiglio comunale.<br />
La delibera, che ha modificato l’articolo<br />
19 della convenzione, dovrà ora essere<br />
sottoposta all’approvazione del consiglio<br />
comunale e sarà trasmessa alla<br />
Regione e al ministero dell’Ambiente.<br />
«Per firmare la convenzione — ha<br />
detto l’assessore al Territorio, Franco<br />
Tegolini — c’è bisogno dell’approvazione<br />
della Regione Lazio con l’accoglimento<br />
della modifica proposta dal Comune.<br />
Ci auguriamo giunga in tempi rapidi,<br />
preso atto anche dell’avvenuta approvazione<br />
della valutazione d’impatto<br />
ambientale per il piano di Fregene. Ciò<br />
permetterebbe — ha concluso l'assessore<br />
comunale — di recuperare tempo<br />
con l’utilizzo immediato per il risanamento<br />
dei fondi comunali (1 miliardo di<br />
lire per il 2001) regionali e del ministero».<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Domenica 14 Gennaio 2001<br />
scomparsa. I fenomeni di «corruzione»<br />
nella pubblica amministrazione — ha<br />
precisato il procuratore generale — hanno<br />
oggi «minore visibilità», ma la loro<br />
«gravità e pervasività emerge talvolta come<br />
la punta di un iceberg». È quindi necessario<br />
mettere in campo «adeguati interventi<br />
legislativi e organizzativi», altrimenti,<br />
la «malamministrazione» può<br />
«continuare ad affliggere il cittadino e a<br />
richiedere l’anomala “supplenza” della<br />
giustizia penale».<br />
Non è mancato, nella relazione, il difficile<br />
capitolo sulla giustizia civile. Ebbene,<br />
ha affermato Nicosia, «le riforme<br />
processuali introdotte non solo non hanno<br />
prodotto una maggiore celerità nella<br />
definizione del processo, ma hanno frequentemente<br />
determinato addirittura un<br />
rallentamento delle procedure». A ciò si<br />
aggiunge il preoccupante aumento delle<br />
pendenze delle cause si lavoro.<br />
A questi specifici riferimenti Nicosia<br />
ha affiancato valutazioni più generali<br />
sullo stato della giustizia, a fronte del<br />
quale ha auspicato «leggi semplificate e<br />
più chiare, processi più brevi, un migliore<br />
accesso alle vie giudiziarie, sentenze<br />
eque e pene efficaci». Secondo il procuratore<br />
generale, occorre un «coerente sistema<br />
di regole idoneo a conciliare l’interesse<br />
del singolo con quello della società,<br />
la libertà di ognuno con la sicurezza<br />
di tutti, la responsabilità con le facoltà<br />
riconosciute a ciascuno; un attento<br />
vaglio delle fonti normative esistenti».<br />
Non è mancato un amaro riferimento<br />
alla cronica carenza di organici e di<br />
mezzi che si ripercuote pesantemente<br />
sull'efficienza dell'azione giudiziaria.<br />
SANITÀ Dal Consiglio comunale le proposte per non dismettere la struttura<br />
San Gallicano: contro la chiusura<br />
il progetto di un Day Hospital<br />
È ancora incerta la sorte dell'Ospedale<br />
san Gallicano di Roma. Molte proposte,<br />
ma nessun progetto valido e completo,<br />
mentre il commissario straordinario<br />
del nosocomio trasteverino ne ha già<br />
decretato il 20 dicembre scorso la chiusura<br />
definitiva.<br />
Contro la dismissione dello storico<br />
ospedale si è schierato il Consiglio comunale,<br />
che venerdì 12 ha indetto una<br />
conferenza stampa, invitando al dibattito<br />
i rappresentanti delle Istituzioni regionali,<br />
della Asl RmA, e i responsabili del<br />
Servizio di Medicina preventiva delle<br />
Migrazioni del Turismo e di dermatologia<br />
tropicale e dell'ambulatorio delle<br />
Malattie Sessualmente Trasmesse.<br />
La proposta comune è quella di creare,<br />
fra le istituzioni pubbliche e sanitarie<br />
coinvolte, una unità operativa che analizzi<br />
le varie proposte e determini così il<br />
destino di questo ospedale, superando<br />
tutti gli ostacoli che attualmente impediscono<br />
di definirne il futuro orientamento.<br />
Uno dei problemi fondamentali ancora<br />
irrisolti, infatti riguarda proprio la<br />
questione della futura gestione e proprietà<br />
della struttura, contesa fra la Asl<br />
RmA e il gruppo degli Ifo (Istituti fisioterapico-ospedalieri)<br />
al quale appartengono<br />
i reparti sia del ex san Gallicano<br />
che del Regina Elena, attualmente già<br />
trasferiti al san Raffaele di Mostacciano<br />
e dipendenti direttamente dal Ministero<br />
della Sanità. La scelta di condotta comune<br />
rimane comunque quella di bloccare<br />
la chiusura del san Gallicano e di<br />
trasformarlo in un Day Hospital, che garantisca<br />
con dei presidi la cura di quei<br />
malati che non possono raggiungere e<br />
usufruire dei nuovi reparti al san Raffaele.<br />
Questa scelta permetterebbe di rispettare<br />
la tradizione dell'ospedale, nato<br />
nel 1725 per accogliere i malati più poveri<br />
e i pellegrini.<br />
L'erede principale di questo passato<br />
infatti è proprio il dipartimento di Medicina<br />
preventiva delle Migrazioni, che da<br />
vent'anni si occupa dei senza fissa dimora,<br />
degli extracomunitari e dei tossicodipendenti,<br />
accompagnando le terapie e le<br />
analisi anche con attività di ricerca e di<br />
assistenza sociale, psicologica e antropologica.<br />
Questa popolazione di disagiati,<br />
infatti, a differenza dei pazienti del reparto<br />
di dermatologia, già trasferito in<br />
settembre al san Raffaele, avrebbero ingenti<br />
problemi di spostamento per raggiungere<br />
il nuovo ospedale, e quindi<br />
verrebbero inevitabilmente abbandonati<br />
a se stessi.<br />
Gli stessi consiglieri comunali, avvalendosi<br />
anche dei numerosi riconoscimenti<br />
sulla ricerca scientifica ricevuti<br />
dall'ospedale fra i quali quello europeo<br />
recentemente conferito dall'OMS, chiedono<br />
quindi che non venga cambiato il<br />
suo destino storico, ma che si opti verso<br />
una ristrutturazione dei locali che permetta<br />
ai presidi attualmente presenti di<br />
rispondere alle istanze del quartiere. Per<br />
confermare questa proposta, sono state<br />
raccolte anche circa tremila firme fra i<br />
cittadini della zona e i fruitori dei servizi<br />
dell'ospedale.<br />
STATO SOCIALE Convegno del comitato regionale delle associazioni<br />
Il ruolo della famiglia<br />
nei processi di trasformazione<br />
L'associazionismo familiare rappresenta<br />
un importante fattore di stimolo<br />
per la famiglia in quanto aiuta questa ad<br />
essere un vero e proprio punto di riferimento<br />
nella società. Al tempo stesso la<br />
famiglia è una forma di stimolo per il<br />
privato sociale. Ma le recenti leggi in<br />
materie di associazionismo del terzo settore<br />
(d.lgs. 460/97 n. 328/2000 e legge<br />
n. 383/2000) possono determinare, se<br />
non correttamente interpretate e gestite,<br />
un'involuzione dei soggetti che intendono<br />
operare nell'area del privato-sociale<br />
quali agenti autonomi e propositivi.<br />
La normativa di settore privilegia ed<br />
agevola quegli organismi sociali che decidono<br />
di atteggiarsi e proporsi come interlocutori<br />
più fedeli di finalità e prassi<br />
sociali già predefinite da parte dell'ordinamento.<br />
Ne consegue che l'associazionismo<br />
familiare corre il rischio di aderire<br />
ad una logica di neo-assistenzialismo<br />
che tende a relegare la famiglia e le associazioni<br />
di famiglia in ambiti marginali<br />
e residuali.<br />
Proprio sulle leggi in tema di trasformazione<br />
dello stato sociale in Italia, con<br />
particolare riferimento al mondo dell'associazionismo,<br />
recentemente il Comitato<br />
delle associazioni familiari del Lazio, a<br />
cui aderiscono più di quaranta associazioni<br />
del laicato cattolico, ha espresso le<br />
proprie critiche portando la discussione<br />
in sede di un dibattito che si è tenuto<br />
venerdì 12 gennaio presso la sala don<br />
Luigi di Liegro di Palazzo Valentini.<br />
Erano presenti, tra gli altri, il prof. Mario<br />
Toso della Pontificia Università Salesiana,<br />
il Sen. Domenico Rosati, già Presidente<br />
Nazionale delle Acli, il docente<br />
di Sociologia, prof. Sandro Stanzani, il<br />
Segretario del Comitato , Ciro Intino e il<br />
Presidente Nazionale del Forum delle<br />
Associazioni familiari, Luisa Santolini.<br />
«Oggi più che mai per la famiglia si<br />
pongono delle problematiche sempre<br />
crescenti — ha detto la Santolini, aprendo<br />
il dibattito —. Quello che dobbiamo<br />
chiederci è soprattutto: perché? Il problema<br />
di fondo delle politiche sociali è<br />
che la famiglia non svolge più il ruolo di<br />
interlocutore riconosciuto nella sua totalità.<br />
Ma quello che deve essere ripreso e<br />
sottolineato con forza è che la famiglia è<br />
un fatto che riguarda la collettività intera».<br />
La Santolini ha ricordato la necessità<br />
da parte degli enti di farsi carico di questa<br />
prospettiva in modo da non creare<br />
disfunzioni sociali che non possono essere<br />
curate grazie all'assistenzialismo.<br />
«Non occorre una politica assistenziale<br />
— ha aggiunto — che crea una famiglia<br />
come forza sociale».<br />
Il Comitato regionale da tempo si sta<br />
muovendo in questa direzione e il Forum<br />
sta creando un tessuto di presenze<br />
su tutto il territorio per far rinascere<br />
una stagione di diritti e doveri. «È ora<br />
che le famiglie escano dal loro mondo<br />
— ha ribadito il presidente nazionale del<br />
Forum delle Associazioni Familiari —<br />
per confrontarsi con la società e le sue<br />
problematiche sempre più pressanti causate<br />
dalla crescente modernizzazione<br />
che travolge ogni singolo strato sociale».<br />
Ma tornando alla Legge quadro per la<br />
realizzazione del sistema integrato di interventi<br />
e servizi sociali, questa sicuramente<br />
è frutto di una nuova concezione<br />
dei rapporti tra Stato, società, mercato<br />
Cittadini bloccano la Braccianense<br />
Un centinaio dei circa 3.000 abitanti de «La Cerquetta», davanti la stazione<br />
dell’Olgiata, sabato mattina hanno inscenato una protesta che ha bloccato il<br />
traffico perché si sentono reclusi nel comprensorio dove abitano e non hanno<br />
una strada per raggiungere la Braccianense. La «via d’uscita» sarebbe<br />
una strada di 30 metri che è per ora sterrata con lastroni di cemento e barriere<br />
di plastica. Gli abitanti vogliono che venga asfaltata e resa percorribile<br />
per arrivare con la macchina alla Braccianense vicina ma non raggiungibile.<br />
«La Sapienza»: il Rettore incontra il personale<br />
Impiegati, tecnici di laboratorio e bibliotecari, che da alcune settimane protestano<br />
per ottenere l’avanzamento di carriera hanno incontrato il rettore<br />
dell’università «La Sapienza», Giuseppe D’Ascenzo e il direttore amministrativo<br />
dell’ateneo. I circa 2.500 dipendenti, di ex III, IV e VI livello, contestano<br />
il fatto che l’amministrazione abbia concesso l’avanzamento di carriera<br />
solo ai dipendenti dei livelli superiori. Nell’incontro il rettore, ha assicurato<br />
che l’amministrazione sta prendendo in considerazione la situazione<br />
ed ha aggiornato il confronto ad un nuovo incontro per il 12 febbraio.<br />
Tivoli:vincolateleareeboschivecolpitedaincendi<br />
Venerdì il Comune di Tivoli ha presentato un progetto di perimetrazione<br />
delle aree boschive che l’anno scorso sono state colpite da incendi per impedirne<br />
l’urbanizzazione. In attuazione di una legge che vincola le zone<br />
colpite dai roghi, per dieci anni i terreni non potranno cambiare la loro destinazione<br />
d’uso. Rientrano nel piano 232 ettari, pari al 3,5 per cento del<br />
territorio comunale andato in fumo nel 2000.<br />
Fiumicino: protesta per il molo degradato<br />
Le cooperative dei pescatori e gli operatori del mercato del pesce e del<br />
porto di Fiumicino domenica scenderanno in piazza per protestare contro il<br />
degrado in cui versa da quattro anni la banchina del molo nord del porto.<br />
Gli operatori chiedono l’immediata ristrutturazione per consentire la ricollocazione<br />
dei banchi del pesce e l’attracco sicuro: in mancanza di risposte<br />
minacciano il blocco completo del porto canale che serve anche per i soccorsi<br />
in mare per l’aeroporto di Fiumicino.<br />
15 GENNAIO 2001<br />
Lunedì della II settimana del<br />
tempo ordinario - Feria<br />
(verde)<br />
Messa a scelta<br />
Lezionario: Eb 5, 1-10; Salmo<br />
109; Mc 2, 18-22<br />
Liturgia delle Ore: Lun. II<br />
sett. - Ufficio della Feria<br />
e famiglia e dove si possono scorgere intenzionalità<br />
ed affermazioni che presuppongono<br />
chiaramente sia l'autonomia<br />
della società familiare sia la sua soggettività<br />
di ente comunitario, sia la sua funzione<br />
sociale e politica. «Ma al suo interno<br />
— ha precisato Mario Toso — si<br />
possono scorgere anche incertezze relative<br />
all'identità della famiglia che dipendono<br />
dalla situazione culturale<br />
odierna».<br />
Secondo Toso, infatti, oggi è abbastanza<br />
riscontrabile che non vi è più<br />
omogeneità culturale e, quindi, convergenza<br />
unanime verso un modello dominante<br />
di famiglia, quale quella basata<br />
sul matrimonio, su un rapporto stabile e<br />
duraturo tra uomo e donna, basato sulla<br />
fecondità. «L'attuale legge, inoltre — ha<br />
sottolineato Toso —, se per un verso<br />
rappresenta un passo innanzi rispetto a<br />
precedenti assetti sociali che non erano<br />
conformi al principio di sussidiarietà e,<br />
quindi, non valorizzavano le risorse proprie<br />
della famiglia o la relegavano nel<br />
privato assistenzializzandola, per un altro<br />
verso sembra poggiare su un impianto<br />
antropologico ed etico sfuocato che<br />
ne pregiudica il successo». «La sua base<br />
culturale — ha aggiunto — appare insufficiente<br />
a sostenere o a giustificare<br />
l'autonomia della famiglia, la sua soggettività<br />
aggregativa e solidale, nonché<br />
la sua funzione sociale e politica, cose<br />
che la legge quadro presuppone».<br />
Queste le critiche alla legge. Ma quali<br />
sono le proposte operative concrete che<br />
potrebbero essere adottate per rendere<br />
primario e fondamentale il ruolo della<br />
famiglia? Per quanto riguarda la corretta<br />
relazione tra privato sociale e sistema<br />
pubblico dei servizi in tema famiglia una<br />
risposta prova a darla Sandro Stanzani,<br />
docente di Sociologia, il quale vede come<br />
primo punto quello di organizzare<br />
un'istruttoria pubblica sulla famiglia, alla<br />
quale invitare tutte le iniziative di privato<br />
sociale a presentare valutazioni,<br />
consigli e progetti di intervento intorno<br />
al tema della famiglia negli enti locali.<br />
In più, istruire degli organismi consuntivi<br />
chiamati ad esprimere pareri sui<br />
provvedimenti dell'ente locale riguardante<br />
la famiglia e sostenere e privilegiare<br />
le iniziative di privato sociale che coinvolgono<br />
la famiglia come soggetto attivo<br />
o come utente delle attività di informazione,<br />
formazione e servizio.<br />
Tra le altre proposte presentate da<br />
Stanzani quella di incentivare lo sviluppo<br />
di forme flessibili di servizi alle persone,<br />
servizi di sollievo per famiglie che<br />
hanno compiti di cura gravosa nei confronti<br />
di membri non autosufficienti, sviluppare<br />
la rete di servizi diurni, favorire<br />
lo sviluppo di reti di cura tramite forme<br />
di affido dei minori agli anziani.<br />
La discussione continua. Il dibattito<br />
sulla Legge quadro sul sistema integrato<br />
di interventi e servizi sociali prosegue e<br />
dovrà badare a non deludere certe<br />
aspettative perché, come ha ribadito<br />
Mario Tosi «se gli amministratori non<br />
presupporranno e non investiranno primariamente<br />
su un modello di famiglia<br />
fondata sul matrimonio, sull'amore relazionale<br />
perseverante, indeboliranno e<br />
renderanno quasi nulla la portata civile<br />
e storica della nuova legge sull'assistenza».<br />
MASSIMILIANO PORZIA<br />
Fede<br />
Il cuore, e non la ragione,<br />
sente Dio. E questa è la fede:<br />
Dio sensibile al cuore e<br />
non alla ragione.<br />
(B. Pascal)<br />
a cura di p. Leonardo Sapienza, R.C.I.<br />
Il san Gallicano, infatti, pur lavorando<br />
in condizioni disagiate, negli ultimi tre<br />
anni ha effettuato circa 10.000 visite,<br />
confermando il suo ruolo primario nella<br />
profilassi contro le malattie importate<br />
dai paesi del terzo mondo attraverso<br />
l'afflusso di profughi e di extracomunitari.<br />
L'ambulatorio del servizio di medicina<br />
preventiva, nel quale attualmente<br />
prestano servizio soltanto tre dipendenti,<br />
supportati dall'indispensabile aiuto di<br />
una cinquantina di volontari, è diventato<br />
un punto di riferimento per la tutela<br />
dei diritti sulla salute dei più poveri.<br />
Il regime del Day Hospital, quindi, arginerebbe<br />
il problema degli spazi inadeguati,<br />
i quali, dovendo sottostare ai vincoli<br />
monumentali a cui è soggetta l'intera<br />
struttura, sono stati la causa principale<br />
della manovra di trasferimento dei<br />
servizi sanitari. La Asl RmA, infatti, si<br />
dichiara favorevole ad una convivenza<br />
fra i presidi attualmente presenti dipendenti<br />
dalle Ifo, e altri centri ambulatoriali<br />
di dermatologia, in rispetto della<br />
tradizione, di angiologia e di diabetologia<br />
e di terapia del dolore per malati<br />
terminali che non possono affrontare un<br />
viaggio verso il reparto di oncologia del<br />
san Raffaele.<br />
Le due sale operatorie di cui è provvisto<br />
l'ospedale, inoltre, poiché sono a<br />
norma di legge, potrebbero essere sfruttate<br />
per tutte le operazioni chirurgiche<br />
che non necessitano di ricovero. La<br />
grandezza della struttura permetterebbe<br />
anche di soddisfare la richiesta dei residenti<br />
del quartiere di istituire un centro<br />
di fisioterapia e riabilitazione per gli anziani,<br />
che costituiscono circa il 25% della<br />
popolazione residente.<br />
Sotto quest'ottica, promossa dal Consiglio<br />
Comunale, quindi le strutture sanitarie<br />
del san Raffaele e del futuro san<br />
Gallicano, diverrebbero complementari,<br />
poiché permetterebbero di curare le<br />
stesse patologie a secondo le reali necessità<br />
e possibilità dei pazienti, sia che si<br />
tratti di ricoveri ospedalieri oppure di<br />
servizi sociosanitari in regime di Day<br />
Hospital.<br />
RITA DIETRICH<br />
«Bambino Gesù»:<br />
la prima pietra del Centro<br />
di Neuroscienze<br />
Lunedì prossimo, 15 gennaio,<br />
alle ore 12.15, si svolgerà la cerimonia<br />
per la posa della prima pietra<br />
del costruendo Centro di Neuroscienze<br />
dell'Ospedale Pediatrico<br />
«Bambino Gesù», Istituto di ricovero<br />
e cura a carattere scientifico.<br />
La cerimonia sarà presieduta<br />
dall'Arcivescovo Leonardo Sandri,<br />
Sostituto della Segreteria di Stato,<br />
che benedirà la pietra posta nelle<br />
fondamenta del nuovo edificio, un<br />
mattone che significativamente<br />
proviene dalla Porta Santa dell'Anno<br />
Santo Straordinario della<br />
Redenzione celebrato nel 1983-<br />
1984.<br />
Il nuovo Centro di Neuroscienze<br />
accorperà in un unico edificio<br />
tutte le specialità ed i laboratori<br />
del settore, dalla neurologia alla<br />
psicologia, alle malattie metaboliche.<br />
I lavori per la realizzazione della<br />
moderna struttura dovrebbero<br />
essere ultimati entro l'anno.<br />
RADIO<br />
VATICANA<br />
OM: 1530 kHz - 196 metri<br />
(Per la zona di Roma<br />
anche Onda Media 527 kHz<br />
e FM 93.3 e 105 MHz)<br />
OC: nelle bande 49, 31, 25 e 19 metri<br />
LUNEDÌ 15 GENNAIO<br />
00.10: Studio A (stereo): Con voi<br />
nella notte<br />
7.20-15.30-17.30-23-24: Orizzonti Cristiani<br />
7.30: Santa Messa in latino<br />
8-12-14-15-16-18-21-23.30: Radiogiornale<br />
in italiano, spagnolo, portoghese,<br />
francese, inglese, tedesco e polacco<br />
16.30: «Giuseppe Verdi» (III)<br />
17: Liturgia delle Ore, celebrazione<br />
dei Vespri in latino<br />
20.20: Programma tedesco: Weltkirchen-Magazin<br />
20.40: Recita del Santo Rosario in<br />
latino<br />
21.30: Programma francese: La Rome<br />
chrétienne: Premiers «titres»,<br />
Sts-Jean-et-Paul<br />
21.50: Programma inglese: Angelus<br />
/ Rights or wrong / An extraordinary<br />
year / Ask the abbot<br />
22.10: Programma spagnolo: El Papa<br />
y el Gran Jubileo del Dos Mil