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5 .<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Lunedì-Martedì 15-16 Gennaio 2001<br />
UDIENZA Il discorso di Giovanni Paolo II all'Almo Collegio Capranica<br />
Ripartire da Cristo! Ecco il vostro programma<br />
in questa fase iniziale del nuovo millennio<br />
«Ripartire da Cristo! Ecco il vostro<br />
programma in questa fase iniziale del<br />
nuovo millennio». Con queste parole<br />
Giovanni Paolo II si è rivolto alla comunità<br />
dell'Almo Collegio Capranica, ricevuta<br />
in udienza nella mattina di lunedì<br />
15 gennaio, nella Sala del Concistoro. Il<br />
gruppo era guidato dal Cardinale Camillo<br />
Ruini, Presidente della Commissione<br />
Episcopale preposta alla direzione del<br />
Collegio, e dal Rettore Mons. Michele<br />
Pennisi. Questo è il testo del discorso<br />
del Santo Padre:<br />
Signor Cardinale,<br />
Venerati Fratelli nell'Episcopato<br />
e nel Sacerdozio,<br />
Carissimi Alunni dell'Almo Collegio<br />
Capranica!<br />
1.Sono lieto di accogliervi in<br />
questa speciale Udienza, divenuta<br />
ormai una gradita consuetudine,<br />
in prossimità della memoria liturgica<br />
di sant'Agnese, vostra particolare<br />
Patrona. Rivolgo un riconoscente<br />
pensiero al Cardinale Camillo<br />
Ruini, Presidente della Commissione<br />
Episcopale preposta alla direzione<br />
del Collegio, per le parole con<br />
le quali si è fatto interprete dei sentimenti<br />
di tutti i presenti. Estendo<br />
il mio saluto cordiale ai Vescovi<br />
della Commissione, al Rettore,<br />
Mons. Michele Pennisi, ai Superiori<br />
ed a voi, carissimi Seminaristi<br />
della Comunità capranicense. Essa<br />
a buon diritto si iscrive fra le più<br />
antiche ed illustri istituzioni dedite<br />
alla formazione spirituale e teologica<br />
dei Presbiteri della Diocesi di<br />
Roma, ed è aperta al servizio delle<br />
Diocesi d'Italia e di altri Paesi.<br />
La vostra visita assume quest'anno<br />
un significato particolare, poiché<br />
avviene all'indomani della conclusione<br />
del Giubileo, che ha lasciato<br />
all'intera comunità cristiana<br />
una grande eredità da accogliere e<br />
far maturare, per orientare i propri<br />
passi nel nuovo millennio.<br />
2.Ho raccolto le linee essenzia-<br />
UDIENZA Il Santo Padre al Dirigente, ai Funzionari ed Agenti dell'Ispettorato dei Servizi di Sicurezza presso il Vaticano<br />
La mia riconoscenza per quanto avete compiuto<br />
non senza sacrificio, durante il Grande Giubileo dell'Anno Duemila<br />
«Sono oggi particolarmente lieto di questa circostanza,<br />
che mi offre l'opportunità di esprimervi,<br />
con rinnovata stima, la mia riconoscenza per quanto<br />
avete compiuto, non senza sacrificio, durante il<br />
Grande Giubileo dell'Anno Duemila». Lo ha detto<br />
Giovanni Paolo II al Dirigente, ai Funzionari ed<br />
Agenti dell'Ispettorato dei Servizi di Sicurezza presso<br />
il Vaticano, ricevuti in udienza nella mattina di<br />
lunedì 15 gennaio, nella Sala Clementina. Questo è<br />
il testo del discorso del Santo Padre:<br />
Signor Dirigente,<br />
Signori Funzionari ed Agenti!<br />
1.Benvenuti a quest'incontro di inizio<br />
d'anno! Saluto il Dirigente Generale, Dott.<br />
Roberto Scigliano, e lo ringrazio per i sentimenti<br />
che, a nome di tutti, ha voluto manifestarmi.<br />
Desidero far pervenire il mio deferente<br />
saluto anche al Capo della Polizia, al Questore<br />
di Roma e ai Dirigenti delle Specialità<br />
della Polizia di Stato, che collaborano nel garantire<br />
la sicurezza in questo vostro Ispettorato.<br />
Un saluto quanto mai affettuoso ad ognuno<br />
di voi, cari Agenti, che quotidianamente<br />
lavorate con discrezione ed efficienza. Grazie,<br />
poi, di cuore per il significativo dono che<br />
quest'oggi mi offrite, la Croce di Cristo, segno<br />
di speranza e di salvezza per ogni cristiano.<br />
2.Sono oggi particolarmente lieto di questa<br />
circostanza, che mi offre l'opportunità di<br />
esprimervi, con rinnovata stima, la mia riconoscenza<br />
per quanto avete compiuto, non<br />
senza sacrificio, durante il Grande Giubileo<br />
dell'Anno Duemila.<br />
Grazie a Dio, — come ha osservato il Dirigente<br />
Generale — le intense giornate giubilari<br />
sono trascorse senza gravi episodi di disordine<br />
o di pericolo. Anzi, il clima dominante è<br />
stato senza dubbio quello della serenità. E<br />
proprio per questo sento il bisogno di rendere<br />
merito alle Forze di Sicurezza, che hanno saputo<br />
prevenire e vigilare, a beneficio di tutti.<br />
Se ripenso agli eventi che la Provvidenza ci<br />
ha dato di vivere, specialmente alla Giornata<br />
Mondiale della Gioventù, ma anche ai Giubilei<br />
delle famiglie, dei lavoratori, dei disabili e<br />
a tanti altri appuntamenti giubilari, mi rendo<br />
conto di quante difficoltà abbiate dovuto<br />
affrontare. Vi ho visto collaborare con intelligenza<br />
e generosità insieme con i Volontari<br />
del Giubileo. Per tanti pellegrini, individui,<br />
famiglie e gruppi, siete stati un punto di riferimento<br />
sicuro. Per questo dico grazie di cuore<br />
a ciascuno di voi a nome della Chiesa, e<br />
li di tale preziosa eredità e le ho<br />
presentate alla riflessione di tutti i<br />
credenti, in questo passaggio di secolo<br />
e di millennio, nella Lettera<br />
apostolica Novo Millennio ineunte.<br />
Ho voluto firmare il Documento alla<br />
presenza della Comunità ecclesiale,<br />
durante la solenne celebrazione<br />
liturgica al termine del Giubileo.<br />
Mi è caro, oggi, segnalare alla<br />
vostra considerazione questa Lettera,<br />
invitandovi a farla oggetto<br />
della vostra riflessione, al fine di<br />
trarne ispirazione per il vostro<br />
«La vostra visita assume quest'anno un significato particolare,<br />
poiché avviene all'indomani della conclusione del Giubileo,<br />
che ha lasciato all'intera comunità cristiana una grande eredità<br />
da accogliere e far maturare, per orientare i propri passi<br />
nel nuovo millennio... Ho raccolto le linee essenziali<br />
di tale preziosa eredità e le ho presentate alla riflessione di tutti<br />
i credenti, in questo passaggio di secolo e di millennio,<br />
nella Lettera apostolica “Novo Millennio ineunte”»<br />
(Giovanni Paolo II all'Almo Collegio Capranica)<br />
cammino personale e comunitario.<br />
In modo speciale, desidero raccomandarvi<br />
di approfondire ciò che<br />
considero il nucleo essenziale dell'eredità<br />
del Giubileo: l'impegno di<br />
ripartire da Cristo. Non sta forse<br />
nella contemplazione del volto di<br />
Cristo il cuore di tutta la formazione<br />
umana, culturale e spirituale<br />
alla quale vi state dedicando come<br />
candidati al ministero ordinato?<br />
Proprio perché chiamati a seguire<br />
più da vicino il Maestro, siete<br />
invitati a restare assidui «contem-<br />
sono certo che il vostro servizio durante questo<br />
anno ha attirato stima ed apprezzamento,<br />
oltre che a voi, alle stesse Istituzioni dello<br />
Stato.<br />
3.Nutro la speranza che, benché impegnati<br />
nell'adempimento dei vostri doveri, abbiate<br />
potuto risentire positivamente del clima<br />
di fede e di festa cristiana che nei mesi scorsi<br />
si è vissuto in modo intenso qui a Roma,<br />
specialmente intorno alle Basiliche maggiori.<br />
Vale anche per voi ciò che ho scritto nella<br />
Lettera apostolica Novo Millennio ineunte: «È<br />
impossibile misurare l'evento di grazia che,<br />
nel corso dell'anno, ha toccato le coscienze.<br />
Ma certamente “un fiume d'acqua viva” ... si<br />
è riversato sulla Chiesa» (n. 1).<br />
È tempo ora di incanalare quest'acqua salutare<br />
negli spazi ordinari della vita, nelle occupazioni<br />
quotidiane: in famiglia, al lavoro,<br />
nelle relazioni interpersonali e sociali, nel<br />
tempo libero. Come il Dott. Scigliano ha opportunamente<br />
ricordato, il Giubileo è finito,<br />
platori del suo volto» (Novo Millennio<br />
ineunte, 16). Potrete così essere,<br />
a vostra volta, testimoni e guide<br />
per gli uomini e per le donne del<br />
nostro tempo, rendendovi capaci di<br />
condurli a scoprire la bellezza e la<br />
maestà di Cristo.<br />
«Vogliamo vedere Gesù» (Gv 12,<br />
21): il desiderio espresso da alcuni<br />
pellegrini greci nell'imminenza della<br />
Pasqua è lo stesso che emerge<br />
nel cuore di molti nostri contemporanei.<br />
Come Filippo e Andrea (cfr<br />
Gv 12, 22), anche voi dovrete saper-<br />
resta però di esso nel nostro cuore un segno<br />
indelebile. Nulla potrà essere come prima!<br />
Questo vale anzitutto per i credenti, che un<br />
nuovo entusiasmo deve spingere a ripudiare<br />
compromessi e mediocrità, animandoli a<br />
compiere in ogni campo ciò che è meglio.<br />
Quest'invito si estende anche a chi non si dichiara<br />
credente. Dipenderà, infatti, dalla<br />
buona volontà di tutti far sì che tra gli effetti<br />
del Giubileo vi sia, com'è giusto, una migliore<br />
«salute», per così dire, dell'intero corpo sociale.<br />
Voi, carissimi amici, nel riprendere il ritmo<br />
ordinario della vostra attività, diffondete<br />
attorno a voi serenità e fiducia. Nel vostro<br />
quotidiano servizio vi accompagni la protezione<br />
di Maria, che maternamente vigila su<br />
voi e sulle vostre famiglie. Da parte mia, vi<br />
assicuro un ricordo nella preghiera e, mentre<br />
auguro ogni bene a voi ed ai vostri cari per<br />
l'anno da poco iniziato, tutti di cuore vi benedico.<br />
«Nel riprendere il ritmo ordinario della vostra attività,<br />
diffondete attorno a voi serenità e fiducia.<br />
Nel vostro quotidiano servizio vi accompagni la protezione di Maria,<br />
che maternamente vigila su voi<br />
e sulle vostre famiglie. Da parte mia, vi assicuro un ricordo<br />
nella preghiera e, mentre auguro ogni bene<br />
a voi ed ai vostri cari per l'anno da poco iniziato,<br />
tutti di cuore vi benedico»<br />
(Giovanni Paolo II all'Ispettorato dei Servizi di Sicurezza presso il Vaticano)<br />
li condurre a fare un'esperienza diretta<br />
del Maestro divino. Ciò suppone<br />
in voi stessi un'abituale comunione<br />
profonda con Lui, grazie<br />
ad un costante orientamento della<br />
vostra attività e della stessa vostra<br />
vita verso la persona di Cristo.<br />
Quanto più il vostro sguardo resterà<br />
fisso sul suo volto, tanto più sarete<br />
in grado di seguirne fedelmente<br />
le orme. Avanzerete così sulla<br />
via della spiritualità e conoscerete<br />
la gioia che è propria degli autentici<br />
operai del Vangelo.<br />
3.Ripartire da Cristo! Ecco il<br />
vostro programma in questa fase<br />
iniziale del nuovo millennio. Il Risorto<br />
è continuamente presente ed<br />
opera misteriosamente nella Comunità<br />
dei suoi discepoli. La sua promessa:<br />
«Ecco, io sono con voi tutti<br />
i giorni, fino alla fine del mondo»<br />
(Mt 28, 20) costituisce un costante<br />
conforto.<br />
Carissimi Alunni, ci sostiene in<br />
questo sforzo l'esempio e l'intercessione<br />
di una schiera innumerevole<br />
di santi e di martiri che, in venti<br />
secoli di storia, sono rimasti fedeli<br />
a Cristo. Quanti di essi hanno reso<br />
gloriosa la nostra veneranda Chiesa<br />
di Roma! Tra questi, a voi particolarmente<br />
cara è la vostra speciale<br />
Patrona, sant'Agnese, che visse e<br />
testimoniò la propria personale<br />
adesione a Cristo nella verginità e<br />
nel martirio.<br />
Vi affido alla celeste intercessione<br />
di questa martire romana, affinché<br />
siate assidui contemplatori del<br />
volto di Cristo. Vi protegga, altresì,<br />
Maria, Madre della Chiesa, ed ottenga<br />
per ciascuno di voi un anno<br />
ricco di frutti spirituali e culturali.<br />
Con questi sentimenti, imparto a<br />
voi Alunni qui presenti, ai vostri<br />
Superiori e Formatori ed all'intera<br />
Comunità del Capranica una speciale<br />
Benedizione Apostolica.<br />
L'indirizzo di saluto<br />
del Card.<br />
Camillo Ruini<br />
L'omaggio<br />
del Dirigente Generale<br />
All'inizio dell'incontro, il dott. Roberto<br />
Scigliano, Dirigente Generale della Pubblica<br />
Sicurezza, ha rivolto al Papa il seguente<br />
indirizzo d'omaggio:<br />
Beatissimo Padre,<br />
è per me un immenso onore poter rivolgere<br />
a Vostra Santità, anche a nome del<br />
Capo della Polizia Prefetto De Gennaro e<br />
di tutti i componenti dell'Ispettorato di Polizia<br />
presso il Vaticano, in questa udienza<br />
speciale, attesa e gradita, il filiale e devoto<br />
saluto di augurio per l'anno appena iniziato.<br />
Al saluto si associano anche il Questore<br />
di Roma e alcuni Dirigenti delle specialità<br />
della Polizia di Stato, qui presenti e<br />
che garantiscono, insieme a noi, la sicurezza<br />
in tutte le cerimonie presiedute da<br />
Vostra Santità.<br />
Chiamato, unitamente ai miei collaboratori,<br />
a svolgere questo particolare servizio,<br />
tanto impegnativo quanto gratificante,<br />
mi sia consentito esternare, con cuore<br />
sincero, il comune sentimento di assoluta<br />
dedizione al delicato compito.<br />
Quasi in punta di piedi, per il rispetto a<br />
quest'Anno Santo, di conferma nella fede<br />
e riscoperta dell'incontro con Cristo dei<br />
cattolici nel mondo, ho improntato la mia<br />
attività di coordinamento su tre cardini essenziali:<br />
discrezione, cortesia e professionalità,<br />
nello spirito di servizio.<br />
Proveniente da Uffici e Questure diverse,<br />
da ultimo Bari, dove sono stato Questore<br />
per oltre tre anni, nel periodo dell'accoglienza<br />
delle popolazioni albanesi<br />
prima e kosovare dopo, ho affrontato per<br />
la prima volta problemi di sicurezza differenti.<br />
Non più a contatto con autori del crimine<br />
ma, con immense folle, che per fede<br />
hanno tutte una meta comune: la Sede di<br />
Pietro, quale garanzia di valori assoluti, in<br />
una società estremamente confusa.<br />
Di questi mesi rimangono ricordi toccanti<br />
e sensazioni profonde: il trascorrere<br />
veloce del tempo, nello svolgimento del<br />
nostro delicatissimo compito; la serenità<br />
che ha connotato il «lavoro-vacanza», durante<br />
la breve sosta di Vostra Santità in<br />
Valle d'Aosta, pur nella continua e attenta<br />
vigilanza; gli innumerevoli volti dei pellegrini;<br />
le Vostre parole, Santità, che illuminano<br />
la mente e scaldano i cuori; l'immagine<br />
del giovinetto stretto fra le Vostre<br />
In apertura di udienza, il Cardinale<br />
Camillo Ruini, Presidente della Commissione<br />
Episcopale preposta alla direzione<br />
dell'Almo Collegio Capranica,<br />
ha rivolto al Santo Padre il seguente<br />
indirizzo di saluto:<br />
Padre Santo,<br />
con grande gioia Le porgo il saluto<br />
filiale della comunità dell'Almo Collegio<br />
Capranica. Superiori ed alunni, e<br />
noi Vescovi membri della Commissione<br />
Episcopale, siamo tutti profondamente<br />
grati a Vostra Santità per il dono<br />
di questa Udienza, che segue a<br />
breve distanza la conclusione del<br />
Grande Giubileo e che precede di pochi<br />
giorni la lieta ricorrenza della nostra<br />
patrona, la giovane Martire romana<br />
s. Agnese.<br />
Come primo Collegio istituito nell'Urbe<br />
per la formazione dei candidati<br />
al sacerdozio, la comunità capranicense<br />
ha vissuto nella sua storia un<br />
grande numero di Giubilei e da ultimo<br />
ha intensamente partecipato a<br />
questo straordinario Anno Santo del<br />
2000, per ricavarne quei doni di grazia<br />
che Vostra Santità ha indicato nella<br />
Lettera Apostolica Tertio Millennio<br />
adveniente e che ora anche il Collegio<br />
Capranica cercherà di mettere a<br />
frutto seguendo gli orientamenti della<br />
recentissima Lettera Apostolica Novo<br />
Millennio ineunte.<br />
Padre Santo, vogliamo dirLe grazie<br />
in particolare per il grande esempio<br />
che ci ha dato lungo tutto l'arco dell'Anno<br />
Santo e desideriamo esprimer-<br />
Le quei sentimenti di umile e affettuosa<br />
devozione che proviamo per la<br />
Sua Persona e che rendono più partecipe<br />
e spontanea l'accoglienza docile<br />
e grata del Suo Magistero.<br />
Padre Santo, mentre ci disponiamo<br />
ad ascoltare la Sua parola, Le chiediamo<br />
di benedirci e di conservarci<br />
nel Suo cuore.<br />
braccia nella Giornata Mondiale della Gioventù,<br />
che è per me l'emblema del Grande<br />
Giubileo del 2000.<br />
Tutto ciò ha ripagato abbondantemente<br />
le fatiche.<br />
Anche il personale, pur impegnato in<br />
una super attività, non ha mostrato segni<br />
di insofferenza o stanchezza, ma con professionalità<br />
ed abnegazione si è dedicato<br />
al proprio lavoro.<br />
Il nostro intento è stato di dare ai pellegrini<br />
venuti a San Pietro, un servizio non<br />
solo qualificato, ma anche ricco di sentito<br />
spirito di accoglienza.<br />
Tutto, come per miracolo, si è svolto<br />
senza incidenti, sia durante le manifestazioni,<br />
sia durante gli spostamenti dei pellegrini<br />
per raggiungere la Capitale: la Divina<br />
Provvidenza non ci ha mai abbandonato.<br />
È stato per me un anno indimenticabile,<br />
un anno eccezionale, anche per essere<br />
stato chiamato all'Ispettorato Vaticano in<br />
un momento saliente, tra i più belli del<br />
Vostro Pontificato: l'Anno Giubilare.<br />
Santo Padre, abbiamo profuso tutto il<br />
nostro impegno, con spirito di sacrificio,<br />
superando gli egocentrismi, contemperando<br />
le esigenze del pellegrino con quelle<br />
della sicurezza, protendendo le nostre forze<br />
per la riuscita serena di tutte le manifestazioni<br />
giubilari. La Santità Vostra ci ha<br />
gratificato, con la gioia nel volto, con un<br />
sorriso, con l'Apostolica benedizione.<br />
Siamo giunti alla conclusione del Giubileo<br />
tanto atteso: le manifestazioni sono finite<br />
sulla piazza, ma il segno indelebile<br />
rimane scritto nel cuore.<br />
Non diminuisce la nostra attenzione futura,<br />
né il particolare riguardo del Capo<br />
della Polizia Prefetto De Gennaro sempre<br />
sensibile alle istanze dell'Ispettorato Vaticano.<br />
RingraziandoVi Santo Padre per questo<br />
incontro speciale, doniamo quale segno<br />
deferente del nostro amore filiale, una<br />
croce pettorale, ricordo di questo lieto<br />
momento ed augurio che la Vostra attività<br />
Pastorale continui ad essere luce e pace<br />
per tutta l'umanità.<br />
Santità, Vi preghiamo di impartire l'Apostolica<br />
Benedizione a noi, alle nostre famiglie,<br />
alla nostra attività.<br />
Grazie Padre Santo.