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DAL MONDO<br />
PAGINA<br />
2 .<br />
JUGOSLAVIA Per la punizione dei crimini di guerra<br />
Collaborazione<br />
con la Corte dell'Aja<br />
BELGRADO, 13.<br />
Il Ministro della giustizia jugoslavo,<br />
Momcjlo Grubac, ha annunciato che<br />
Belgrado è pronta a collaborare con il<br />
Tribunale penale internazionale (Tpi),<br />
istituito dall'Onu per punire i crimini di<br />
guerra e contro l'umanità commessi nella<br />
ex Jugoslavia nel corso degli eventi<br />
bellici degli ultimi dieci anni. Grubac ha<br />
affrontato l'argomento giovedì in una tavola<br />
rotonda a Novi Sad, di cui ha dato<br />
notizia ieri l'agenzia di stampa «Beta».<br />
«È vero — ha spiegato il Ministro —<br />
che la Costituzione jugoslava vieta la<br />
Bangladesh-Myanmar:<br />
tensione al confine<br />
lungo il fiume Naf<br />
DHAKA, 13.<br />
Decine di migliaia di soldati sono<br />
stati schierati dalle due parti<br />
sulle sponde del fiume Naf, che<br />
separa il Bangladesh dal Myanmar<br />
(ex Birmania), dopo che<br />
Dhaka ha accusato il regime militare<br />
birmano di aver iniziato la<br />
costruzione di una controversa diga.<br />
Le truppe hanno avuto uno<br />
scontro a fuoco lunedì scorso dopo<br />
il quale, secondo fonti bengalesi,<br />
la costruzione della diga è stata<br />
sospesa.<br />
«Myanmar ha schierato sul fiume<br />
almeno 35.0000 uomini, in<br />
violazione di una convenzione internazionale»,<br />
ha detto un ufficiale<br />
dell’esercito bengalese. Testimoni<br />
affermano che 10.000 uomini<br />
delle forze paramilitari sono<br />
stati schierati dal Bangladesh sui<br />
320 chilometri di frontiera. Di solito,<br />
poche centinaia di soldati stazionano<br />
sulle due rive del fiume.<br />
Nella zona è stata inoltre vietata<br />
la circolazione ai civili. Dhaka afferma<br />
che la diga sul Naf incanalerebbe<br />
verso il Bangladesh l’acqua<br />
usata dai coltivatori di gamberi<br />
birmani, fatto che potrebbe<br />
causare inondazioni ed erosioni<br />
del territorio. Il Ministro degli<br />
esteri di Dhaka, Abul Hasan Chowdhury,<br />
in una dichiarazione rilasciata<br />
alla «Reuters», ha definita<br />
«seria» l'attuale situazione. «Continueremo<br />
comunque a cercare<br />
una soluzione pacifica e un accordo<br />
amichevole con Myanmar», ha<br />
dichiarato. Il Ministro ha anche<br />
reso noto di aver consegnato, all'inizio<br />
della settimana, una nota di<br />
protesta all'Ambasciatore di<br />
Myanmar a Dhaka, ma di non<br />
aver ancora ricevuto nessuna risposta.<br />
Nel 1967 i due Paesi si affrontarono<br />
in una breve battaglia<br />
di confine durante un analogo<br />
tentativo di Myanmar di costruire<br />
la diga sul Naf. Nel 1962 era stato<br />
raggiunto un accordo che impegnava<br />
entrambi le parti a non costruire<br />
sbarramenti lungo il corso<br />
d'acqua.<br />
MARIO AGNES<br />
Direttore responsabile<br />
TIPOGRAFIA VATICANA<br />
EDITRICE<br />
«L'OSSERVATORE ROMANO»<br />
Redazione:<br />
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consegna di suoi cittadini a Paesi stranieri<br />
e ai loro tribunali. Ma il Tpi è un<br />
organismo delle Nazioni Unite e il paragrafo<br />
costituzionale non si riferisce al<br />
caso in esame». Grubac ha poi sottolineato<br />
che «tutti i membri dell’Onu devono<br />
rispettare le istituzioni di quella organizzazione<br />
e considerarle come proprie».<br />
La questione della collaborazione con<br />
il Tpi è legata alla eventuale estradizione<br />
dei serbi ricercati dal Tpi, a cominciare<br />
dall'ex Presidente jugoslavo Slobodan<br />
Milosevic. A Belgrado, molti insistono<br />
perché gli esponenti del passato regime<br />
vengano invece processati in patria, magari<br />
con la collaborazione dei giudici<br />
della Corte dell’Aja.<br />
In Kosovo, intanto, Bernard Kouchner<br />
ha lasciato ieri la carica di Amministratore<br />
civile per conto dell'Onu. Gli<br />
subentra l'ex ministro della difesa danese<br />
Hans Haekkerup, il quale ha già fatto<br />
sapere che, a differenza di quanto previsto<br />
dal suo predecessore, non è detto<br />
che le elezioni politiche in Kosovo potranno<br />
svolgersi entro il prime semestre<br />
dell'anno. «Il voto — ha spiegato in una<br />
intervista a una rete televisiva danese —<br />
avrà un senso quando avremo stabilito<br />
di quali competenze sarà dotata l'Assemblea».<br />
Al riguardo, Haekkerup ha<br />
annunciato che avvierà al più presto<br />
«consultazioni con tutte le parti interessate».<br />
In quanto ai tempi dell'auspicata<br />
riconciliazione tra le popolazioni kosovare,<br />
il nuovo Amministratore ha dichiarato<br />
che ci vorrà parecchio tempo.<br />
Liberia: saranno<br />
espulsi dal Paese<br />
i guerriglieri<br />
della Sierra Leone<br />
MONROVIA, 13.<br />
Il Governo della Liberia ha annunciato<br />
ieri che espellerà dal proprio territorio<br />
tutti i ribelli della Sierra Leone che<br />
militano nel «fronte rivoluzionario unito»<br />
(Ruf). Tra coloro che dovranno lasciare<br />
il Paese figura Sam Bockarie, ex<br />
numero due del movimento guerrigliero<br />
sierraleonese.<br />
Un comunicato diffuso dal ministero<br />
degli esteri di Monrovia indica che questo<br />
provvedimento rientra in una «nuova<br />
politica di disimpegno nei confronti<br />
dei ribelli del Ruf che fa seguito a una<br />
revisione della politica governativa in<br />
merito alla Sierra Leone». Monrovia —<br />
prosegue la nota — «non sosterrà in alcun<br />
modo le attività del Ruf e lo invita<br />
al contrario a deporre le armi».<br />
Il Presidente liberiano Charles Taylor<br />
— si legge ancora nel comunicato — è<br />
d'accordo con gli Stati Uniti «riguardo<br />
alla necessità di un disarmo rapido e<br />
completo del Ruf». Monrovia ha intenzione<br />
di cooperare con gli Usa all'Onu<br />
«per assicurare una sorveglianza militare<br />
alle frontiere tra Liberia, Guinea e Sierra<br />
Leone».<br />
La Liberia è stata accusata fino a ieri<br />
di essere in stretti rapporti con i ribelli<br />
del Ruf che tengono testa in Sierra leone<br />
ai «caschi blu» dell'Onu. In particolare,<br />
gli Stati Uniti avevano minacciato a<br />
più riprese di imporre sanzioni internazionali<br />
contro Monrovia se non avesse<br />
cessato di fornire armamenti ai guerriglieri<br />
in cambio dei diamanti che essi<br />
estraggono nelle zone della Sierra Leone<br />
che sono sotto il loro controllo.<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Domenica 14 Gennaio 2001<br />
KINSHASA — Gli Stati Uniti hanno accordato<br />
alla Repubblica Democratica del<br />
Congo (Rdc, ex Zaire) un aiuto di dieci<br />
milioni di dollari per assistere le popolazioni<br />
vittime della guerra che infuria oltre<br />
due anni in quel Paese africano.<br />
Il finanziamento è stato ufficializzato<br />
in occasione della visita a Kinshasa,<br />
martedì e mercoledì scorsi, del Sottosegretario<br />
di Stato americano, incaricato<br />
dei problemi dei profughi e degli<br />
immigrati, Donald Steinberg. Quest'ultimo<br />
«Mucca pazza»: accertato<br />
un nuovo caso in Danimarca<br />
COPENAGHEN, 13.<br />
Un esame di controllo eseguito in<br />
Gran Bretagna ha confermato ieri un<br />
nuovo caso di «mucca pazza» riscontrato<br />
lunedì scorso in Danimarca. Salgono<br />
così a due i capi colpiti da «Encefalopatia<br />
spongiforme bovina» (Bse) nel Paese<br />
nordico dal febbraio 2000. Le autorità<br />
veterinarie danesi hanno deciso di abbattere<br />
l'intera mandria alla quale apparteneva<br />
capo infetto. Si tratta di duecentoventiquattro<br />
mucche da latte di<br />
una fattoria del villaggio di Klim, nei<br />
pressi di Fjerritslev.<br />
Nuovi controlli di verifica sono in corso<br />
intanto in Francia. I risultati definitivi<br />
sono attesi per la settimana prossima<br />
quando sarà più chiaro fino a che punto<br />
l'epidemia è sotto controllo. Il Ministero<br />
dell’agricoltura ha comunque ostentato<br />
ottimismo. Dopo il 2 gennaio, quando<br />
sono cominciati i test su tutti i bovini di<br />
oltre trenta mesi secondo le disposizioni<br />
dell'Unione Europea, non si sono registrate<br />
nuove infezioni, hanno sottolineato<br />
dal Dicastero. Un caso sospetto, una<br />
mucca nata nel Calvados a marzo del<br />
1998, si è rivelato un falso allarme, ha<br />
precisato la fonte.<br />
Colombia:<br />
verso un'intesa<br />
tra Governo<br />
ed «Eln»<br />
BOGOTÁ. 13.<br />
Il Governo di Bogotá ha ieri annunciato<br />
di aver raggiunto un principio di<br />
accordo con l’Esercito di liberazione nazionale<br />
(Eln) — secondo gruppo guerrigliero<br />
colombiano dopo le «Farc» — per<br />
avviare simultaneamente un dialogo di<br />
pace e una «convenzione nazionale» con<br />
la partecipazione di delegati della società<br />
civile. Uno dei probabili esiti del dialogo<br />
appena intavolato potrebbe essere<br />
l'istituzione di una zona smilitarizzata<br />
nella regione settentrionale del Paese.<br />
Le forze paramilitari di destra agli ordini<br />
di Carlos Castano sono nel frattempo<br />
passate nuovamente all’offensiva uccidendo<br />
— secondo quanto riporta l'agenzia<br />
«Ansa» — nove contadini e incendiando<br />
33 abitazioni nelle località di<br />
San Carlos e San Rafael, a 125 chilometri<br />
da Medellín. I paramilitari hanno fra<br />
i loro obiettivi proprio quello di impedire<br />
il raggiungimento dell’accordo fra il<br />
Governo del Presidente Andres Pastrana<br />
e l’«Eln» e quindi la nascita di una seconda<br />
regione autonoma sotto il controllo<br />
della guerriglia nel dipartimento<br />
settentrionale di Bolivar. Una prima zona<br />
smilitarizzata, definita «area di distensione»<br />
che si estende su 42.000 chilometri<br />
quadrati ed è amministrata dalle<br />
Forze amate rivoluzionarie della Colombia<br />
nel Sud. Nelle settimane scorse Pastrana<br />
aveva prospettato l'abolizione della<br />
zona smilitarizzata nel Sud del Paese<br />
suscitando la dura reazione delle «Farc»<br />
che avevano minacciato di abbandonare<br />
qualsiasi trattativa di pace.<br />
Ex Zaire: gli Usa donano 10 milioni di dollari per le vittime della guerra<br />
sta compiendo una missione in diversi<br />
Paesi africani.<br />
Un appello alla comunità internazionale<br />
per la grave crisi umanitaria in atto nell'ex<br />
Zaire è stato lanciato venerdì dal Programma<br />
alimentare mondiale (Pam) dell'Onu.<br />
Occorre raccogliere — si legge in<br />
un comunicato diffuso a Roma — 112 milioni<br />
di dollari per soccorrere più di due<br />
milioni di congolesi minacciati dalla fame.<br />
RUSSIA Vane ricerche dell'americano rapito martedì<br />
Cecenia: i federali liberano<br />
un ostaggio in mano ai ribelli<br />
MOSCA, 13.<br />
Un civile di etnia cecena e di passaporto<br />
russo, ostaggio da due mesi di<br />
una banda cecena, è stato liberato ieri<br />
nel corso di una delle numerose battute<br />
compiute dalle Forze federali russe nella<br />
Repubblica federata del Caucaso alla ricerca<br />
di Kenny Gluck, il volontario americano<br />
dell'Organizzazione «Medici senza<br />
frontiere» rapito martedì scorso.<br />
Rafik Gafurov, l’ostaggio liberato, è in<br />
condizioni piuttosto precarie, hanno riferito<br />
fonti del comando militare in Cecenia<br />
citate dai media russi. Residente<br />
Piano per recuperare<br />
nella prossima estate<br />
il sottomarino «Kursk»<br />
MOSCA, 13.<br />
Comincerà tra luglio ed agosto<br />
prossimi l'operazione per cercare<br />
di riportare in superficie il sottomarino<br />
nucleare russo «Kursk»,<br />
affondato il 12 agosto 2000 nel<br />
Mare di Barents, con 118 marinai,<br />
tutti morti. Lo hanno reso noto a<br />
Bruxelles i rappresentanti di un<br />
consorzio internazionale impegnati<br />
nell'impresa che hanno presentato<br />
un piano che prevede la suddivisione<br />
del relitto in pezzi e che<br />
deve ancora avere il via definitivo<br />
del Governo russo.<br />
Ieri sera a Parigi un portavoce del Ministero<br />
ha comunque ammesso che i<br />
nuovi controlli hanno portato all’individuazione<br />
di alcuni bovini a rischio, ma<br />
ha avvertito che è ancora troppo presto<br />
per trarre conclusioni. Per questi capi le<br />
verifiche sono ancora in corso.<br />
Nei primi dieci giorni dei controlli sono<br />
stati in tutto analizzati trentacinquemila<br />
bovini prima dell’immissione nella<br />
catena alimentare. Finora tutti i casi di<br />
Bse venuti alla luce in Francia si riferiscono<br />
a capi nati prima del 1996, quando<br />
erano ancora in circolazione pericolose<br />
farine animali.<br />
L’emergenza «mucca pazza» continua<br />
a imperversare anche in Germania. Ieri<br />
è stato accertato il dodicesimo caso di<br />
Bse, mentre il Governo ha deciso di imporre<br />
l’abbattimento di interi allevamenti<br />
nei quali sia stato riscontrato anche<br />
un solo animale malato. Il nuovo caso<br />
di bovino infetto è stato scoperto nel<br />
Meclemburgo, che diviene così il primo<br />
Land orientale a essere interessato dal<br />
fenomeno. Gli altri undici casi accertati<br />
riguardano regioni occidentali: Baviera<br />
(sei), Schleswig-Holstein (due), Bassa<br />
Sassonia (due) e Baden-Wuerttemberg<br />
(uno).<br />
L'agenzia dell'Onu fa presente gli sfollati<br />
per cause di guerra sono aumentati nell'ultimo<br />
anno da 750 mila a due milioni.<br />
Dal canto suo, il rappresentante del Pam<br />
a Kinshasa, Kees Tuinenburg, ha avvertito<br />
che «il numero delle persone bisognose<br />
di assistenza alimentare si è triplicato nel<br />
giro di dodici mesi. Intensificare le operazioni<br />
di soccorso è cruciale. Se non riusciamo<br />
a raccogliere rapidamente mag-<br />
PORTOGALLO Quasi 9 milioni gli aventi diritto<br />
I cittadini alle urne<br />
per le presidenziali<br />
LISBONA, 13.<br />
I portoghesi si recheranno domani alle<br />
urne per eleggere con voto diretto il<br />
loro sesto Presidente della Repubblica<br />
dopo la caduta, nel 1974, della dittatura<br />
del regime di Marcelo Caetano. Il mandato<br />
del nuovo Presidente scadrà nel<br />
2006. I sondaggi e gli analisti — secondo<br />
quanto segnala l'agenzia «Ansa» — indicano<br />
che Jorge Fernando Branco de<br />
Sampaio, Presidente del Portogallo dal<br />
1995, sarà rieletto senza nemmeno dover<br />
ricorrere al turno di ballottaggio —<br />
quindi con un comodo margine sui suoi<br />
quattro rivali — confermando la regola<br />
secondo la quale i portoghesi concedono<br />
sempre un secondo mandato al proprio<br />
Capo dello Stato.<br />
I sondaggi elettorali attribuiscono a<br />
Sampaio — 61 anni, socialista e nel passato<br />
sindaco di Lisbona in due occasioni<br />
— quasi il 60 per cento dei voti, percentuale<br />
molto al di sopra del 50 per cento<br />
più uno necessario per essere eletti al<br />
primo turno e doppia di quella che viene<br />
attribuita al suo principale rivale, il<br />
candidato del centro-destra, Joaquim<br />
Ferreira do Amaral. Gli altri tre candidati<br />
alla Presidenza appartengono a frange<br />
più o meno radicali della sinistra marxista<br />
e, secondo i sondaggi, godono di un<br />
consenso molto basso.<br />
Sono chiamati alle urne circa 8,9 milioni<br />
di cittadini, tra i quali sono inclusi<br />
per la prima volta i quasi 5 milioni di<br />
portoghesi residenti all’estero. A detta<br />
degli esperti, ciò non dovrebbe comun-<br />
nella città di Ulianovsk, sul Volga, era<br />
stato rapito durante una breve visita alla<br />
famiglia d’origine, in Cecenia, il 15 novembre.<br />
Di Gluck, sequestrato presumibilmente<br />
da una delle milizie legate alla<br />
guerriglia islamico-separatista cecena,<br />
non è emersa invece finora alcuna traccia.<br />
Potrebbe trattarsi di un rapimento a<br />
scopo di estorsione, ma finora a «Medici<br />
senza frontiere» non sembra siano arrivate<br />
richieste di riscatto. «Abbiamo diverse<br />
informazioni sulla sua sorte — ha<br />
detto comunque, fiducioso, il portavoce<br />
del comando russo, Serghiei Artionov —<br />
ma nell’ interesse dell’indagine preferiamo<br />
non renderle pubbliche».<br />
Frattanto in Cecenia non si interrompono<br />
gli attentati e le sparatorie, seppure<br />
sporadiche. Stando a fonti vicine alla<br />
guerriglia, non confermate da Mosca,<br />
tre soldati russi sarebbero stati uccisi in<br />
due distinte imboscate nelle ultime 24<br />
ore. In questa situazione di instabilità<br />
nella regione caucasica e dei rischi per<br />
la sicurezza degli operatori, le Organizzazioni<br />
non governative finanziate dall’Ufficio<br />
per gli aiuti umanitari dell’Ue<br />
(Echo) attive in Cecenia hanno sospeso<br />
la loro attività. La decisione, annunciata<br />
dalla Commissione europea, è stata presa<br />
dopo il rapimento di Kenny Gluck.<br />
«Condanno nella maniera più assoluta il<br />
rapimento — ha dichiarato il Commissario<br />
responsabile per gli aiuti umanitari,<br />
Poul Nielson — e chiedo l’immediato rilascio<br />
della vittima». «È inconcepibile —<br />
ha aggiunto Nielson — che alle Organizzazioni<br />
umanitarie sia impedito di fornire<br />
liberamente assistenza e aiuto a coloro<br />
che ne hanno bisogno».<br />
que modificare in modo essenziale i risultati.<br />
L’attuale ordinamento politico<br />
del Paese è frutto della «rivoluzione dei<br />
garofani», con la quale un gruppo di ufficiali<br />
delle forze armate decretò la fine<br />
della dittatura e restituì la democrazia al<br />
Paese. Nell’aprile 1974, il Movimento<br />
delle forze armate (Mfa) nominò il primo<br />
Presidente dell’era post-salazariana,<br />
il generale Antonio Ribeiro de Spinola.<br />
Lo stesso «Mfa« esautorò de Spinola e<br />
nominò al suo posto il maresciallo Francisco<br />
da Costa Gomes, che condusse il<br />
Paese all’Assemblea Costituente dell’aprile<br />
1975. Tale assemblea introdusse<br />
una forma istituzionale che è una variante<br />
del cosiddetto «modello francese»:<br />
elezioni diretta del Capo dello Stato (che<br />
non dispone però degli ampi poteri riservatigli<br />
in Francia) e Capo del Governo<br />
eletto dalla maggioranza parlamentare.<br />
Il primo Presidente eletto con questo<br />
sistema fu il generale Antonio Ramalho<br />
Eanes, candidato di tutta la sinistra nel<br />
1976, poi rieletto nel 1980. Suo successore<br />
e primo Presidente civile del Portogallo<br />
democratico fu il socialista Mario<br />
Soares, che nel gennaio 1986 sconfisse<br />
nel ballottaggio il conservatore, Diego<br />
Freitas do Amaral. Cinque anni dopo,<br />
Soares fu rieletto. Terminato il duplice<br />
mandato di Soares nel 1996, fu eletto<br />
l’attuale Presidente, Jorge Sampaio, che<br />
sconfisse l’allora Premier uscente, il<br />
conservatore Anibal Cavaco e Silva, con<br />
il 53,8 per cento dei voti contro il 46,2<br />
per cento.<br />
Sudan: l'aviazione<br />
governativa<br />
bombarda obiettivi<br />
civili nel Sud<br />
Stati Uniti: previsto dall'«Fmi»<br />
un calo della crescita economica<br />
WASHINGTON, 13.<br />
Il Fondo Monetario Internazionale ha<br />
abbassato le sue aspettative sulla crescita<br />
degli Stati Uniti nel 2001. Durante<br />
una conferenza tenutasi in Giappone,<br />
Horst Koehler, dirigente del Fondo Monetario<br />
Internazionale, ha confermato<br />
che la crescita prevista per l’economia<br />
Usa nel 2001 è del 2,5 per cento rispetto<br />
alla precedente aspettativa del 3,2 per<br />
cento. Koehler si è comunque affrettato<br />
ad aggiungere che il rallentamento della<br />
crescita è frutto di una «normalizzazione»<br />
in atto e non fornisce alcuna ragione<br />
per esercizi di pessimismo sul futuro<br />
dell’economia. «Tutto sta ancora ad indicare<br />
che si procede verso uno scenario<br />
di atterraggio morbido — ha detto<br />
Koehler — semplicemente si è ridimensionato<br />
l’ottimismo degli scorsi mesi.<br />
Ora bisogna evitare il rischio opposto,<br />
cioè astenersi dal pessimismo esagerato<br />
già messo in mostra da molti».<br />
Anche se il tasso di crescita rallenterà,<br />
il pericolo di recessione sarà comunque<br />
scongiurato. Lo afferma il rapporto economico<br />
annuale della Casa Bianca pubblicato<br />
ieri. Il rapporto annuale prevede<br />
un rallentamento della crescita, un leggero<br />
aumento della disoccupazione e un<br />
KHARTOUM, 13.<br />
L'aviazione governativa sudanese ha<br />
bombardato, il 6 gennaio, tre villaggi<br />
nella zona Sud-Orientale di Bor, uccidendo<br />
sei civili e ferendone altre decine.<br />
Lo ha annunciato ieri un comunicato<br />
dell'«esercito di liberazione dei popoli<br />
sudanesi» (Spla), il movimento ribelle attivo<br />
nel Sud del Paese. Gli aerei militari<br />
hanno sganciato venti bombe e nell'attacco<br />
contro uno dei villaggi — riferisce<br />
la fonte citata — sono state distrutte attrezzature<br />
del Programma alimentare<br />
mondiale (Pam) dell'Onu presente nella<br />
regione per assistere la popolazione. La<br />
notizia è stata confermata dal Pam, che<br />
precisa tuttavia che non ci sono state<br />
vittime tra il personale. Nella nota, lo<br />
Spla ricorda che, alla fine di dicembre,<br />
l'aviazione governativa ha colpito una<br />
chiesa e un ospedale nella zona di Lui.<br />
Generalmente, il Governo sudanese<br />
nega che i raid della sua aviazione siano<br />
diretti contro villaggi e obiettivi non militari,<br />
e accusa i guerriglieri dello Spla di<br />
operare in zone dove sono presenti elementi<br />
civili.<br />
La guerra civile in Sudan è una tra<br />
quelle di più lunga durata che funestano<br />
il continente africano. È in corso dal<br />
1983 e ha provocato milioni di vittime<br />
tra morti, mutilati, profughi e sfollati.<br />
Essa oppone il Governo di Khartoum,<br />
espressione della maggioranza arabomusulmana<br />
del Nord del Paese, allo<br />
Spla che si batte per salvaguardare l'identità<br />
etnica e culturale delle popolazioni<br />
animiste e cristiane delle regioni<br />
meridionali.<br />
ritmo d’inflazione simile a quello del<br />
2000.<br />
Negli Stati Uniti che attendono la cerimonia<br />
di insediamento di George W.<br />
Bush quale successore di Bill Clinton,<br />
prevista per il 20, l'entourage del Presidente<br />
eletto ha nel frattempo fornito alcune<br />
anticipazioni del discorso che pronuncerà<br />
per l'occasione. «È un discorso<br />
che stabilirà il giusto tono per il Paese e<br />
per gli obiettivi della nostra amministrazione<br />
— ha anticipato Karen Hughes,<br />
l’addetta stampa di Bush — Il tema di<br />
fondo sarà la riconciliazione». Lo stesso<br />
Bush, in una serie di interviste, ha anticipato<br />
che il discorso non conterrà alcun<br />
riferimento alla lunga battaglia del<br />
conto dei voti in Florida. «Non c’è niente<br />
in più che può essere detto», ha affermato.<br />
Bush intende insistere sul tema<br />
dell’unità, che era già stato uno dei pilastri<br />
della sua campagna elettorale. «So<br />
benissimo che molti non hanno votato<br />
per me. Ma sarò anche il loro Presidente<br />
— ha aggiunto — sarò il Presidente<br />
di tutti». Riferendosi alla politica estera,<br />
Bush ha dichiarato che «la gente di tutto<br />
il mondo riceverà un chiaro messaggio<br />
del mio impegno per confermare la<br />
nostra presenza positiva ed umile nelle<br />
aree chiave del pianeta»<br />
giori quantità di viveri, il flagello della<br />
malnutrizione diverrà incontrollabile». Più<br />
della metà della mortalità infantile è dovuta<br />
alla denutrizione. Nella regione orientale<br />
del Kivu settentrionale il 21 per cento<br />
della popolazione soffre la fame.<br />
La guerra civile nell'ex Zaire, scoppiata<br />
il 2 agosto1998, vede coinvolti militarmente<br />
altri cinque Paesi africani: l'Angola, la<br />
Namibia e lo Zimbabwe, alleati del Governo<br />
di Kishasa; il Rwanda e l'Uganda che<br />
appoggiano i movimenti ribelli dell'Est.<br />
Repubblica Ceca:<br />
la Camera vota<br />
una legge<br />
sulla Tv pubblica<br />
PRAGA, 13.<br />
La Camera dei deputati del Parlamento<br />
Ceco ha adottato in nottata una nuova<br />
legge sulla televisione pubblica Ceska<br />
Televize (Ct) che dovrebbe contribuire a<br />
porre fine al conflitto che oppone dallo<br />
scorso dicembre i giornalisti e la nuova<br />
direzione della Ct. La legge, votata da<br />
133 deputati sui 194 presenti (su un totale<br />
di 200) non fornisce tuttavia una soluzione<br />
immediata, ma include una<br />
clausola che permette di trasferire alla<br />
Camera bassa del Parlamento i poteri<br />
del Consiglio della Ct, unico organo che<br />
può eleggere e destituire il Direttore generale<br />
della televisione pubblica.<br />
La legge arriverà mercoledì prossimo<br />
al Senato e dovrà poi essere firmata dal<br />
Presidente della Repubblica Ceca, Vaclav<br />
Havel. La crisi era scoppiata il 20<br />
dicembre scorso con la nomina a Direttore<br />
generale di Jiri Hodac, il quale, dopo<br />
tre settimane di conflitto, si è dimesso<br />
giovedì scorso «per ragioni di salute».<br />
Il comitato di sciopero di giornalisti e<br />
impiegati della televisione ha ingiunto<br />
ieri sera ai dirigenti nominati da Hodac<br />
— in particolare la direttrice dell’informazione,<br />
Jana Bobosikova, e il Direttore<br />
finanziario, Jindrich Beznoska — di dimettersi<br />
entro oggi a mezzogiorno.<br />
Intanto, un incendio di piccole dimensioni<br />
è scoppiato ieri all'interno della<br />
centrale nucleare di Temelin. Le fiamme<br />
sono state subito spente. Non c'è stato<br />
mai pericolo per la sicurezza nucleare e<br />
non ci sono stati danni.<br />
Petrolio: l'Opec<br />
ridurrà la produzione<br />
DUBAI — Il Segretario generale<br />
dell’Opec, Alí Rodriguez, ha detto<br />
sabato che il cartello dei Paesi<br />
esportatori di petrolio intende ridurre<br />
la produzione di greggio tra<br />
gli uno e i due milioni di barili al<br />
giorno per farne salire il prezzo. In<br />
un’intervista con la televisione di<br />
Adu Dhabi, l’ex Ministro del petrolio<br />
venezuelano ha però ammesso<br />
che tra i Paesi membri del cartello<br />
vi sono alcune divergenze sull’<br />
ammontare dei tagli. «Alcuni vorrebbero<br />
tagliare un milione di barili<br />
— ha detto Rodriguez —, altri<br />
un milione e mezzo e altri ancora<br />
due milioni». I membri dell’Opec si<br />
riuniranno a Vienna mercoledì per<br />
discutere la questione degli eventuali<br />
tagli della produzione.<br />
Angola: saccheggiato<br />
un lebbrosario<br />
LUANDA — I guerriglieri dell'«unione<br />
nazionale per l'indipendenza<br />
totale dell'Angola» (Unita)<br />
hanno attaccato, mercoledì scorso,<br />
un lebbrosario, che ospitava venticinque<br />
malati, nella provincia di<br />
Huila. Lo ha annunciato venerdì<br />
una emittente radiofonica privata<br />
angolana. Scopo dell'incursione,<br />
nel corso della quale una persona<br />
è rimasta gravemente ferita, impadronirsi<br />
delle scorte di viveri depositate<br />
nel nosocomio.<br />
Capo Verde: elezioni<br />
legislative<br />
PRAIA — I cittadini dello Stato<br />
africano di Capo Verde andranno<br />
alle urne domenica per eleggere il<br />
nuovo Parlamento. La campagna<br />
elettorale si è chiusa venerdì e gli<br />
aventi diritto al voto sono circa<br />
250.000. In lizza per il successo il<br />
«movimento per la democrazia»<br />
(Mpd, liberale), che è al potere da<br />
dieci anni, e il «partito africano<br />
dell'indipendenza di Capo Verde»<br />
(Paicv, sinistra). Nel Parlamento<br />
uscente, il Mpd disponeva di 50<br />
seggi sul totale di 72; 21 erano del<br />
Paicv e l'ultimo di una formazione<br />
minore. Il Mdp è il partito dell'ultraliberismo,<br />
delle privatizzazioni e<br />
degli investimenti esteri, mentre il<br />
Paicv è fautore di una politica<br />
maggiormente orientata sul sociale.<br />
Le legislative di domenica saranno<br />
seguite, l'11 febbraio, dalle<br />
presidenziali. Il Presidente uscente<br />
Antonio Mascarehnas Monteiro,<br />
che non si ricandida dopo due<br />
mandati, milita nel Mpd.<br />
Brasile: aiuti dell'Ue<br />
per le aree inondate<br />
BRUXELLES — La Commissione<br />
europea ha deciso venerdì di stanziare<br />
circa 1,7 miliardi di lire a favore<br />
delle popolazioni colpite dalle<br />
gravi inondazioni verificatesi nel<br />
periodo di luglio e agosto nel<br />
Nord-Est del Brasile. I fondi saranno<br />
gestiti dall’Ufficio per gli aiuti<br />
umanitari dell’Ue (Echo), e dovranno<br />
essere utilizzati per interventi<br />
urgenti di aiuto e ricostruzione. In<br />
particolare le priorità indicate riguardano<br />
la ricostruzione delle case<br />
distrutte, la fornitura di materiale<br />
edile e di elettricità alle oltre<br />
1300 famiglie colpite, e l’assistenza<br />
medica e sanitaria (distribuzione<br />
di sistemi per la purificazione<br />
dell’acqua e di strutture igieniche).