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L'OSSERVATOREROMANO<br />
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Anno CXLI - N. 22 (42.660) CITTÀ DEL VATICANO Domenica 28 Gennaio 2001<br />
India: non meno di quindicimila le vittime del terremoto che ha colpito il Gujarat — A Bhuj 400 bambini sepolti nel crollo di una scuola<br />
Dalla solidarietà di tutti venga la capacità<br />
di lenire le conseguenze dell'immane tragedia<br />
NUOVA DELHI, 27.<br />
È di nuovo tempo che dalla<br />
solidarietà di tutti venga la capacità<br />
di lenire le conseguenze<br />
di un'immane tragedia. Le devastazioni<br />
causate dal violento<br />
sisma verificatosi ieri nelle regioni<br />
occidentali dell'India,<br />
uno dei Paesi più poveri del<br />
mondo, rischiano infatti di lasciare<br />
segni indelebili nell'esistenza<br />
di milioni di persone, se<br />
la comunità internazionale non<br />
si prodigherà nell'invio di aiuti<br />
immediati.<br />
Aumenta nel frattempo il bilancio<br />
delle vittime. Fonti ufficiali<br />
parlano di quindicimila<br />
morti, mentre si continua a<br />
scavare tra le macerie e una<br />
larga parte del Gujarat, la regione<br />
investita dal sisma, non<br />
è ancora stata raggiunta dai<br />
soccorsi. Tuttavia, secondo alcune<br />
testimonianze le vittime<br />
sono state seimila solo a Bhuj,<br />
la città più vicina all’epicentro<br />
del sisma. A Bhuj è avvenuta<br />
una vera tragedia nella tragedia.<br />
Quattrocento bambini sono<br />
rimasti sepolti sotto la macerie<br />
di una scuola, come hanno<br />
riferito funzionari indiani<br />
all'agenzia internazionale<br />
«France-Presse».<br />
Complessivamente, un bilancio di circa<br />
diecimila vittime appare per alcuni<br />
più che realistico. Un esperto del Dipartimento<br />
sismologico indiano ha infatti<br />
dichiarato che, data l’intensità del terremoto<br />
— quantificato in 7,9 gradi sulla<br />
scala Richter — e la configurazione della<br />
zona, c’è da attendersi che il bilancio<br />
della tragedia sarà «terribile». I soccorsi<br />
hanno tardato ad arrivare in molte zone<br />
del Gujarat dove secondo testimoni centinaia<br />
di persone scavano ancora con le<br />
mani nude tra le macerie nel tentativo<br />
di trovare ancora qualcuno dei loro cari<br />
in vita. Anche ad Ahmedabad, capitale<br />
del Gujarat, dove 30 ragazzi che erano<br />
andati a scuola per prepararsi agli esami<br />
di primavera nonostante il giorno fosse<br />
festivo (si festeggiava ieri in India<br />
il 51° anniversario della<br />
proclamazione della Repubblica)<br />
sono rimasti sepolti nel<br />
crollo dello stabile. Ma sarebbero<br />
diecimila, secondo valutazioni<br />
ancora provvisorie, le<br />
persone intrappolate sotto le<br />
macerie in diversi centri del<br />
Nord del Gujarat. Lo ha riferito<br />
la stessa agenzia «Unì», citando<br />
funzionari locali. Secondo<br />
la stessa fonte molte località<br />
dello Stato sono ancora isolate<br />
dal resto del Paese. In base<br />
a prime valutazioni, il maggior<br />
numero delle persone rimaste<br />
sotto le macerie si sarebbe<br />
registrato proprio a<br />
Bhuj. In questa città sono stati<br />
già recuperati oltre 1.200 cadaveri.<br />
I feriti sarebbero almeno<br />
15.000 in tutto lo Stato. Milioni<br />
di persone nel Gujarat hanno<br />
nel frattempo passato la notte<br />
all’aperto, in rifugi di fortuna,<br />
dopo che i sismologi hanno<br />
messo in guardia dalle scosse<br />
di assestamento. Il Centro sismologico<br />
di Bombay ne ha registrate<br />
ieri più di 80, di intensità<br />
tra i 3 e i 5,2 gradi sulla<br />
scala Richter. L'Esecutivo indiano, riunito<br />
ieri in seduta d’emergenza dal Primo<br />
Ministro, Atal Bihari Vajpayee, ha ordinato<br />
a «tutti i dipartimenti del Governo,<br />
alle forze armate e a tutti gli uffici pubblici»<br />
di dare «il massimo sostegno alle<br />
vittime». Cinque divisioni dell’esercito<br />
sono impegnate nelle operazioni di soccorso<br />
accanto ai pompieri e alla polizia<br />
locali. Decine di elicotteri sono partiti<br />
dalla base dell’aviazione militare a Bhuj<br />
per cercare di raggiungere i villaggi rimasti<br />
isolati. Le strade, i telefoni, la rete<br />
elettrica del Gujarat sono state gravemente<br />
danneggiati. Non sono mancate<br />
le polemiche sull’organizzazione dei soccorsi.<br />
Cittadini di Ahmedabad hanno affermato<br />
che cinque ore dopo la scossa<br />
Medio Oriente: per Barak<br />
un'intesa ora è «impossibile»<br />
TEL AVIV, 27.<br />
«Penso che i negoziatori stiano facendo<br />
un lavoro molto importante» e che<br />
«vi siano progressi molto interessanti su<br />
molte questioni, anche se sarà impossibile<br />
finalizzarli». Lo ha detto ieri sera il<br />
Primo Ministro, Ehud Barak, commentando<br />
le trattative in corso a Taba tra<br />
Israele e l'Autorità Palestinese (Ap). Il<br />
dialogo, ha aggiunto il Premier, sarà sospeso<br />
«domenica o lunedì» in quanto le<br />
delegazioni non appaiono in grado di<br />
raggiungere un accordo entro il 6 febbraio,<br />
data per la quale sono previste le<br />
consultazioni per l'elezione del nuovo<br />
Capo di Governo.<br />
Ieri il negoziatore palestinese Nabil<br />
Shaath, al termine di tre ore di colloqui<br />
svoltisi in mattinata e seguiti da una colazione<br />
di lavoro, ha segnalato che finora<br />
non è stato fatto «alcun progresso sui<br />
problemi in sospeso». In serata le delegazioni<br />
si sono incontrate a cena ad<br />
Eliat per discussioni informali, ma nemmeno<br />
questo ha sortito effetti. Stiamo<br />
«facendo il massimo per giungere a un<br />
qualche accordo. Non è facile, ma facciamo<br />
il possibile per trovare un quadro<br />
d’intesa», ha detto il Ministro degli esteri<br />
israeliano, Shlomo Ben Ami.<br />
Il dolore e la preghiera<br />
del Santo Padre<br />
Dolore per le vittime e vicinanza alle popolazioni<br />
terremotate del Gujarat, sono stati espressi<br />
dal Santo Padre, unitamente all'incoraggiamento<br />
ai soccorritori, in un telegramma, a firma del<br />
Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, inviato<br />
all'Arcivescovo Lorenzo Baldisseri, Nunzio<br />
Apostolico in India. Eccone il testo:<br />
Having learned with great sadness of the tragic<br />
earthquake which struck northwestern India, His<br />
Holiness Pope John Paul II has asked me to express<br />
to all concerned the assurance of his<br />
closeness in prayer. He commends the dead to<br />
the loving mercy of Almighty God and invokes the<br />
divine blessings of strength and consolation upon<br />
their families, the injured and all who have suffered<br />
loss. His Holiness likewise prays in a special<br />
way for the rescue-workers and all involved<br />
in providing assistance to the victims of this terrible<br />
disaster, encouraging them to persevere in<br />
their efforts to bring relief and support to the<br />
stricken population.<br />
Cardinal ANGELO SODANO<br />
Secretary of State<br />
Ahmedabad: la devastazione prodotta dal terremoto<br />
Sull’andamento dei colloqui giungono<br />
comunque informazioni contraddittorie.<br />
Secondo la stampa palestinese, gli israeliani<br />
avrebbero accettato di smantellare<br />
gli insediamenti, in particolar modo nella<br />
zona di Gerusalemme. Tel Aviv ha<br />
smentito.<br />
Intanto sul terreno non si placa l'ondata<br />
di violenza, cominciata il 28 settembre<br />
scorso a seguito di una visita del<br />
leader della destra, Ariel Sharon, alla<br />
Spianata delle Moschee di Gerusalemme.<br />
I morti accertati sono non meno di<br />
trecentonovanta. Stamani un palestinese<br />
sospettato di collaborare con Israele è<br />
stato ucciso a Nablus da tre uomini armati.<br />
Altri due palestinesi sono rimasti<br />
uccisi in una sparatoria con soldati<br />
israeliani nel Libano del Sud.<br />
Ieri inoltre, i servizi di sicurezza israeliani<br />
hanno arrestato sei componenti di<br />
una cellula palestinese ritenuti responsabili<br />
di ripetuti attacchi terroristici nella<br />
zona di Ramallah, in Cisgiordania. Lo<br />
ha annunciato la radio militare precisando<br />
che tutti i militanti catturati appartengono<br />
a «Forza 17», una unità di élite<br />
palestinese che garantisce fra l’altro la<br />
sicurezza personale di Arafat.<br />
«non vi era traccia di soccorritori»,<br />
mentre la popolazione<br />
stava disperatamente cercando<br />
di scavare tra le macerie dei<br />
palazzi con mezzi di fortuna.<br />
Il Gujarat è uno degli Stati<br />
più industrializzati dell’India e<br />
i danni economici causati dal<br />
terremoto sono incalcolabili,<br />
anche se le maggiori imprese<br />
impegnate nell’estrazione di<br />
petrolio, di gas naturale e in<br />
altre attività industriali hanno<br />
affermato che i loro impianti<br />
non hanno subito danni «irreparabili».<br />
La scossa principale<br />
è stata avvertita per un periodo<br />
tra i venti secondi ed il minuto<br />
in tutta l’India. La popolazione<br />
è uscita dalle case in<br />
preda al panico in posti distanti<br />
dall’epicentro migliaia di chilometri<br />
come Kathmandu in<br />
Nepal e Chennai nell’India del<br />
Sud. Nella capitale, Nuova Delhi,<br />
un forte tremore è stato<br />
avvertito poco prima dell’inizio<br />
della tradizionale parata militare<br />
con la quale si celebra l’anniversario<br />
dell’entrata in vigore<br />
della Costituzione repubblicana.<br />
Il sisma ha colpito con forza<br />
anche nel Pakistan meridionale,<br />
che confina col Gujarat,<br />
dove ci sono state non meno<br />
di otto vittime. Scene di panico si sono<br />
verificate nella metropoli di Karachi, vicina<br />
al confine con l’India.<br />
Lo spaventoso sisma ha provocato, oltre<br />
alle migliaia di vittime, anche un<br />
grave inquinamento ambientale per la<br />
fuoriuscita ed il riversamento in mare di<br />
combustibile nel porto di Kandla, uno<br />
dei più importanti dello Stato del Gujarat<br />
e dell’intero Paese. Secondo fonti governative,<br />
nel mare davanti alla cittadina<br />
portuale, sede di grandi insediamenti<br />
industriali e di depositi di petrolio, si è<br />
riversata un’enorme quantità di liquido.<br />
Non è stato ancora accertato se la fuoriuscita<br />
sia stata determinata dalla rottura<br />
di una conduttura o di uno dei depo-<br />
siti del porto. Quella verificatasi ieri è la<br />
più violenta scossa di terremoto<br />
registratasi in India negli ultimi<br />
cinquanta anni. Un terremoto<br />
di forza pari a quello di<br />
ieri si è verificato infatti nel<br />
1950. Tutti gli altri, compreso<br />
quello che nel 1993 ha causato<br />
la morte di circa diecimila persone<br />
nel vicino Stato del<br />
Maharastra, hanno avuto intensità<br />
minore.<br />
La Caritas Italiana ha inviato<br />
un primo contributo di 50<br />
milioni alle vittime della devastante<br />
scossa tellurica. «Come<br />
segno di solidarietà concreta<br />
— si legge in un comunicato<br />
— la Caritas italiana mette a<br />
disposizione di quella indiana,<br />
con la quale esistono già legami<br />
di collaborazione in progetti<br />
sociosanitari e cooperative di<br />
microcredito, un primo contributo<br />
di 50 milioni di lire per le<br />
prime necessità». Sono in corso<br />
ulteriori contatti per definire<br />
più specifiche modalità di<br />
intervento, allo scopo di rispondere<br />
ai bisogni immediati<br />
e affiancare la popolazione colpita<br />
nel difficile cammino di ricostruzione.<br />
Il Santo Padre ha ricevuto in<br />
udienza nel pomeriggio di venerdì<br />
26 Sua Eccellenza Reverendissima<br />
Monsignor Tarcisio Bertone, Arcivescovo<br />
emerito di Vercelli, Segretario<br />
della Congregazione per la Dottrina<br />
della Fede.<br />
. .<br />
Il Santo Padre ha ricevuto questa<br />
mattina in udienza le Loro Eccellenze<br />
Reverendissime i Monsignori:<br />
— István Konkoly, Vescovo di<br />
Szombathely (Ungheria), in visita<br />
«ad limina Apostolorum»;<br />
— Mihály Mayer, Vescovo di<br />
Pécs (Ungheria), in visita «ad limina<br />
Apostolorum»;<br />
— Nándor Takács, Vescovo di<br />
Székesfehérvár (Ungheria), con<br />
l'Ausiliare, Sua Eccellenza Reverendissima<br />
Monsignor Péter Erdő, Vescovo<br />
titolare di Puppi, in visita «ad<br />
limina Apostolorum»;<br />
— Lajos Pápai, Vescovo di Győr<br />
(Ungheria), in visita «ad limina Apostolorum».<br />
. .<br />
Il Santo Padre ha accettato la rinuncia<br />
al governo pastorale del Vi-<br />
Un palazzo di dieci piani parzialmente distrutto ad Ahmedabad, capitale dello Stato indiano del Gujarat<br />
Udienza: il Papa ai partecipanti al Congresso Internazionale di Musica Sacra<br />
«Durante il Grande Giubileo, il canto gregoriano,<br />
la polifonia, gli inni popolari, hanno offerto un contributo<br />
magnifico all'unità dei cuori nella fede e nell'amore»<br />
«Durante il Grande<br />
Giubileo, il canto gregoriano,<br />
la polifonia, gli inni<br />
popolari, hanno offerto<br />
un contributo magnifico<br />
all'unità dei cuori<br />
nella fede e nell'amore».<br />
Lo ha detto Giovanni<br />
Paolo II ai partecipanti<br />
al Congresso Internazionale<br />
di Musica Sacra,<br />
promosso dal Pontificio<br />
Consiglio della Cultura,<br />
ricevuti in udienza, nella<br />
Sala del Concistoro, nella<br />
mattina di sabato 27<br />
gennaio. All'inizio dell'udienza<br />
il Cardinale Paul<br />
Poupard, Presidente del<br />
Pontificio Consiglio della<br />
Cultura, ha rivolto al Papa<br />
un indirizzo di omaggio.<br />
Significativa la presenza<br />
di alcuni rappre-<br />
sentanti ecumenici, orto-<br />
dossi e luterani, e della comunità ebraica.<br />
Il Santo Padre ha ricordato come durante l'Anno Santo<br />
abbia avuto la gioia di vedere e di di ascoltare numerosi fedeli<br />
riuniti a Piazza San Pietro che celebravano all'unisono<br />
il rendimento di grazie della Chiesa. «Ringrazio ancora una<br />
volta — ha detto — quanti hanno contribuito alle celebrazioni<br />
giubilari: l'uso delle risorse della musica sacra, in particolare<br />
durante le celebrazioni papali è stato esemplare».<br />
«L'Anno giubilare — ha proseguito il Papa — è stato anche<br />
testimone di numerosi eventi culturali, in particolare<br />
concerti di musica religiosa. Questa forma di espressione<br />
musicale, che è un'estensione della musica sacra in senso<br />
stretto, è particolarmente significativa... La musica religiosa<br />
edifica ponti che collegano il messaggio di salvezza con<br />
NOSTRE INFORMAZIONI<br />
cariato Apostolico di Paksé (Laos),<br />
presentata da Sua Eccellenza Reverendissima<br />
Monsignor Thomas<br />
Khamphan, Vescovo titolare di Semina,<br />
in conformità al canone 401<br />
§ 1 del Codice di Diritto Canonico.<br />
. .<br />
Il Santo Padre ha nominato Consultori<br />
del Pontificio Consiglio delle<br />
Comunicazioni Sociali gli Eccellentissimi<br />
Monsignori: Jan Chrapek,<br />
Vescovo di Radom (Polonia); Joseph<br />
Anthony Galante, Vescovo<br />
Coadiutore di Dallas (Stati Uniti<br />
d'America); Jean-Michel di Falco,<br />
Vescovo titolare di Vallis, Ausiliare<br />
di Paris (Francia); i Reverendi: P.<br />
Robert Astorino, M.M., Direttore<br />
esecutivo dell'agenzia cattolica di<br />
stampa «UCA News», Bangkok<br />
(Thailandia); Sac. Joseph Befe Ateba<br />
(Camerun), Segretario generale<br />
del CEPACS, Ufficio per le comunicazioni<br />
del «Symposium of Episcopal<br />
Conferences of Africa and Madagascar»;<br />
Sac. Franco Lever,<br />
S.D.B., Decano della Facoltà di<br />
Scienze della comunicazione sociale<br />
dell'Università Pontificia Salesiana,<br />
Roma; Sac. Dermod McCarthy, Direttore<br />
della programmazione religiosa<br />
televisiva della Radio Televisione<br />
Irlandese, Dublin (Irlanda); P.<br />
Robert A. White, S.I., Direttore del<br />
Centro Interdisciplinare sulla comunicazione<br />
sociale della Pontificia<br />
Università Gregoriana, Roma; Diacono<br />
William Kokesch, Direttore<br />
dell'Ufficio delle comunicazioni della<br />
Conferenza Episcopale Canadese,<br />
Ottawa (Canada); gli Illustrissimi Si-<br />
TERZA PAGINA<br />
Di fronte<br />
a una televisione<br />
sempre più sgradevole<br />
che fine ha fatto<br />
il senso di responsabilità<br />
pubblica?<br />
di GIUSEPPE COSTA<br />
coloro che, pur non accettando<br />
ancora del tutto<br />
Cristo, sono sensibili<br />
alla bellezza, perché la<br />
bellezza è cifra del mistero<br />
e richiamo al trascendente».<br />
«L'applicazione degli<br />
orientamenti del Concilio<br />
Vaticano II — ha affermato<br />
il Papa — circa<br />
il rinnovamento della<br />
musica sacra e del canto<br />
liturgico — in particolare<br />
nei Cori, nelle Cappelle<br />
musicali e nelle Scholae<br />
Cantorum — chiede<br />
oggi una solida formazione<br />
ai pastori e ai fedeli<br />
sul piano culturale,<br />
spirituale, liturgico e<br />
musicale. Essa domanda<br />
inoltre una riflessione<br />
approfondita per definire<br />
i criteri di costituzione e<br />
di diffusione di un repertorio di qualità, che permetta all'espressione<br />
musicale di servire in maniera appropriata al<br />
suo fine ultimo che è “la gloria di Dio e la santificazione<br />
dei fedeli”... Auspico che tale ricchezza aiuti la Chiesa<br />
orante, affinché la sinfonia della sua lode si accordi con il<br />
“diapason” di Cristo».<br />
«Sono certo — ha concluso Giovanni Paolo II rivolgendosi<br />
ai partecipanti al Congresso Internazionale — della vostra<br />
generosa collaborazione per conservare ed incrementare<br />
il patrimonio culturale della musica sacra al servizio di<br />
una liturgia fervorosa, luogo privilegiato di inculturazione<br />
della fede e di evangelizzazione delle culture».<br />
Pagina 3<br />
Pagina 5<br />
gnori: Prof. Mario Agnes, Direttore<br />
responsabile de «L'Osservatore Romano»;<br />
Patricia Bustamante Marin,<br />
Segretaria esecutiva del DECOS-CE-<br />
LAM e del SERTAL-CELAM, Bogotá<br />
(Colombia); Dott.ssa Daniela Frank,<br />
Direttrice del «Catholic Media<br />
Council», Aachen (Germania); Prof.<br />
Norberto González Gaitano, Decano<br />
della Facoltà di comunicazione sociale<br />
istituzionale della Pontificia<br />
Università della Santa Croce, Roma;<br />
Dott. Emilio Rossi, Presidente del<br />
Consiglio di Amministrazione del<br />
Centro Televisivo Vaticano e Presidente<br />
dell'Unione Cattolica Stampa<br />
Italiana; Russell Shaw, Washington<br />
(Stati Uniti d'America).<br />
. .<br />
Nomina<br />
di Vicario Apostolico<br />
Il Santo Padre ha nominato Vicario<br />
Apostolico di Paksé (Laos) il Reverendo<br />
Sacerdote Louis Marie Ling<br />
Mangkhanekhoun, attualmente Vicario<br />
Delegato del Vicario Apostolico<br />
di Vientiane, assegnandogli la sede<br />
titolare vescovile di Acque nuove<br />
di Proconsolare.