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IN ITALIA<br />
PAGINA<br />
12 .<br />
URANIO Mentre sono segnalati altri casi di tumore<br />
Anche la magistratura ordinaria<br />
apre indagini in alcune città<br />
dopo quelle delle procure militari<br />
ROMA, 5.<br />
Le notizie di nuovi casi di morti sospette<br />
di militari, non solo italiani ma<br />
anche di altri Paesi, reduci da missioni<br />
nei Balcani, accrescono ovviamente le<br />
preoccupazioni dell'opinione pubblica<br />
che segue con apprensione la vicenda<br />
dell'uso di proiettili con uranio impoverito.<br />
L'auspicio è anzitutto che la Nato<br />
fornisca al più preso notizie rassicuranti<br />
come richiesto dal Governo italiano e<br />
che a risultati ugualmente rassicuranti<br />
pervengano le analisi della commissione<br />
scientifica presieduta dall'ematologo<br />
prof. Franco Mandelli, istituita dal ministero<br />
della Difesa.<br />
Sul piano giudiziario proseguono le<br />
inchieste aperte da varie Procure militari<br />
mentre è di ieri pomeriggio la conferma<br />
che anche una Procura ordinaria,<br />
quella di Roma, ha aperto un fascicolo,<br />
contro ignoti e senza indicazioni di reato,<br />
sui decessi di alcuni militari italiani<br />
che potrebbero essere connessi all'uso<br />
da parte della Nato di proiettili con uranio<br />
impoverito nei Balcani. Della vicenda<br />
si occupa direttamente — riferisce<br />
l'Ansa — il procuratore della Repubblica<br />
Vecchione. Nel fascicolo è confluito anche<br />
l'esposto-denuncia presentato dal<br />
leader del movimento Diritti civili Franco<br />
Corbelli, il quale ieri ha reso noto di<br />
aver presentato un secondo esposto.<br />
Si è appreso inoltre che anche la Procura<br />
della Repubblica di Bologna ha<br />
aperto un fascicolo in cui si ipotizza il<br />
reato di omicidio colposo per la morte,<br />
nel 1998, di un capitano del genio ferrovieri<br />
in servizio a Castelmaggiore, dece-<br />
Rincaro delle tariffe:<br />
i sindacati chiedono<br />
un incontro urgente<br />
con l'Esecutivo<br />
ROMA, 5.<br />
L’ultima ondata di rincari, avvenuta<br />
alla vigilia del nuovo anno, preoccupa e<br />
non poco i sindacati. Cgil, Cisl e Uil invitano<br />
il Governo a un confronto immediato<br />
per evitare nuove impennate del<br />
costo della vita e una spirale inflazionesalari<br />
che metterebbe definitivamente a<br />
rischio la politica dei redditi. Del resto si<br />
era subito intuito, molto prima dell'approvazione<br />
della legge finanziaria, che il<br />
tanto sbandierato «bonus fiscale» a favore<br />
delle famiglie sarebbe stato vanificato<br />
dagli aumenti delle tariffe.<br />
I rialzi hanno riguardato il gas (+3,7<br />
per cento), l’acqua (+0,5%), le autostrade<br />
(+1,79), le Ferrovie (+5,2 in media)<br />
e i canoni Rai (+3.000 lire) e Telecom<br />
(+10,4% per le famiglie e +9,3 per le<br />
aziende). In vista c’è anche il rincaro<br />
del prezzo delle sigarette e di alcune tariffe<br />
postali. Per i sindacati si tratta di<br />
una dinamica che va assolutamente arginata<br />
nel 2001, anche perché — spiegano<br />
Cgil Cisl e Uil — l’anno appena trascorso<br />
ha dimostrato che, caro-petrolio<br />
a parte, l’inflazione non è mai stata veramente<br />
domata.<br />
La Cgil chiede un «incontro urgentissimo»<br />
con il Governo invitandolo «a non<br />
abbassare la guardia sul fronte delle tariffe<br />
e a non lavarsene le mani». La Cisl<br />
e la Uil parlano più apertamente di crisi<br />
della politica dei redditi, definendola<br />
«sempre più a rischio», tanto che il caro-tariffe<br />
potrebbe costringere il sindacato<br />
a «mettere in discussione la propria<br />
politica salariale» finora rispettosa della<br />
disciplina imposta dall’accordo del 23 luglio.<br />
Serve, per tutti, una vera politica<br />
di concertazione.<br />
duto per tumore due anni dopo il rientro<br />
da una missione in Bosnia ed Erzegovina.<br />
Per quanto riguarda le inchieste condotte<br />
dalle Procure militari, il procuratore<br />
militare di Roma, Intelisano, ha dichiarato<br />
ieri sera al Tg1: «Seguiamo tutta<br />
questa vicenda, che sicuramente non<br />
va sottostimata ma va depurata da alcune<br />
cariche eccessive di emotività o da<br />
alcune strumentalizzazioni che si sono<br />
innestate». E a proposito di un'eventuale<br />
differenza tra presunte contaminazioni<br />
in Bosnia ed Erzegovina e in Kosovo,<br />
Intelisano ha riferito che «negli ultimi<br />
giorni è emersa l'eventualità che ci fosse<br />
stato un uso di proiettili ad uranio impoverito<br />
anche in Bosnia, circostanza<br />
che, per la verità, non era emersa nella<br />
prima fase».<br />
Un'inchiesta amministrativa di carattere<br />
epidemiologico è stata avviata dalla<br />
Regione Piemonte per verificare se si<br />
siano verificati casi di patologie ematiche<br />
in persone, militari o civili, che abbiano<br />
recentemente soggiornato nei territori<br />
dell'ex Jugoslavia.<br />
Sul piano politico, il ministro della Difesa<br />
Mattarella, parlando ieri, durante<br />
una visita a Sarajevo già programmata<br />
da tempo, ai militari italiani in missione<br />
in Bosnia ed Erzegovina, ha affermato<br />
che «non è in discussione il leale impegno<br />
dei vertici militari».<br />
Si è appreso infine che il Presidente<br />
del Consiglio Amato ha ricevuto ieri sera<br />
a Palazzo Chigi — informa un comunicato<br />
— l'ex segretario generale della<br />
Nato, Javier Solana.<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Sabato 6 Gennaio 2001<br />
NAUFRAGIO Tre vittime e un disperso<br />
Mercantile croato affonda<br />
al largo di Ancona<br />
ANCONA, 5.<br />
Una nave croata che trasporta 150<br />
tonnellate di marmo si è rovesciata 30<br />
miglia al largo di Ancona a causa di uno<br />
spostamento del carico: dei cinque<br />
membri dell’equipaggio soltanto uno è<br />
riuscito a mettersi in salvo guadagnando<br />
a nuoto una piattaforma petrolifera. Sono<br />
stati al momento recuperati tre corpi;<br />
l'altro naufrago viene ancora ricercato<br />
— anche se si affievoliscono le speranze<br />
di trovarlo vivo — dalle motovedette<br />
della Capitaneria di porto e da tre<br />
mercantili.<br />
L’allarme è scattato stamane alle<br />
Due persone travolte<br />
e uccise da un'auto<br />
pirata a Cagliari<br />
CAGLIARI, 5.<br />
Viene ricercata a Cagliari e in<br />
tutta la provincia un'autovettura<br />
scura, che, ieri notte, ha travolto<br />
e ucciso due amici che uscivano<br />
da un ristorante alla periferia del<br />
capoluogo. Le due vittime sono,<br />
gli operai cagliaritani Fabrizio<br />
Manca, di 34 anni, e Stefano Caria,<br />
di 41. Stavano attraversando<br />
la strada, in viale Monastir, per<br />
raggiungere la loro auto parcheggiata<br />
nella piazzola di un distributore<br />
di benzina, quando sono stati<br />
investiti da un'auto il cui conducente<br />
non si è fermato.<br />
«Molotov» contro la sede di un giornale a Padova<br />
PADOVA — Una bottiglia «molotov» è stata fatta esplodere venerdì mattina<br />
all'alba contro il portoncino d'ingresso della sede padovana del quotidiano<br />
«Il Gazzettino». Nel palazzo, oltre alla redazione del giornale ci sono alcune<br />
abitazioni private e alcuni inquilini sono stati svegliati dall'esplosione. A<br />
parte la paura, nessuno ha riportato danni. Infatti i danni provocati dall'ordigno<br />
sono stati molto limitati.<br />
Latitanti arrestati a Palermo e nel Materano<br />
PALERMO — Due latitanti sono stati arrestati nelle ultime ore: uno nella<br />
notte tra giovedì e venerdì a Palermo, l'altro venerdì mattina a Gorgoglione,<br />
in provincia di Matera. Il latitante arrestato a Palermo è il pluripregiudicato<br />
Giuseppe Castronovo, 29 anni, evaso nell'aprile scorso dagli arresti domiciliari.<br />
Quando gli agenti hanno bussato alla porta dell'abitazione dove il latitante<br />
si nascondeva, Castronovo ha cercato di scappare dal tetto ma è<br />
stato bloccato dai poliziotti con l'ausilio di alcuni vigili del fuoco fatti intervenire<br />
sul posto. L'altro latitante, Innocenzo Bevilacqua di 45 anni, ricercato<br />
dal 1996, è stato sorpreso al cimitero di Gorgoglione, dove aveva appena<br />
partecipato a un funerale, da agenti travestiti con la divisa del personale<br />
del camposanto. Bevilacqua era ricercato per una rapina commessa nel<br />
1994.<br />
Chiusi a Milano quasi tutti i reparti di medicina<br />
MILANO — Non è ancora l'emergenza influenza ma le numerose bronchiti<br />
e broncopolmoniti che hanno colpito in particolare la popolazione anziana<br />
hanno causato la chiusura dei reparti di medicina di quasi tutti gli ospedali<br />
di Milano. Tranne quello di Niguarda infatti — ha informato giovedì sera<br />
l'Ansa — le accettazioni mediche sono state sospese in tutti gli altri nosocomi.<br />
La situazione è stata resa nota dalla centrale operativa del 118 di Milano,<br />
il servizio che coordina l'urgenza e l'emergenza in città e in provincia.<br />
Ma la situazione — fanno notare alla centrale — potrebbe ulteriormente<br />
peggiorare nei prossimi giorni quando probabilemte esploderà l'attesa<br />
influenza virale. Il problema maggiore dipende dal fatto — ha dichiarato il<br />
direttore sanitario dell'ospedale «Sacco» — che è difficile dimettere i degenti<br />
non più autosufficienti e mancano del resto le strutture per lungodegenti»<br />
anche se il problema è fortunatamente limitato a non più di un mese<br />
all'anno.<br />
Il costante e multiforme impegno dei Volontari Vincenziani a Biella<br />
BIELLA — I Volontari Vincenziani sono molto<br />
attivi a Biella. Al Centro di ascolto di via Amendola<br />
offrono attenzione, amicizia, informazioni e<br />
insegnano la lingua italiana agli immigrati. Lo<br />
scorso anno hanno effettuato 1.056 ore di ascolto<br />
e avvicinato 27 ospiti nella Casa di accoglienza<br />
temporanea per persone in difficoltà mentre<br />
al Centro multietnico vengono assistiti donne e<br />
bambini immigrati.<br />
L'impegno dei Volontari Vincenziani si è svol-<br />
MUTUI Secondo il giudice del tribunale di Benevento<br />
Incostituzionale<br />
il decreto del Governo<br />
ROMA, 5.<br />
«Il giudice deve applicare la legge,<br />
prima di tutto la Costituzione. La sua<br />
più importante funzione è di rilevare e<br />
sottoporre alla Consulta i vizi di legittimità».<br />
Motiva così il giudice del tribunale<br />
di Benevento Flavio Cusani la decisione<br />
di sollevare una questione di legittimità<br />
— la prima in Italia — sul decreto<br />
per i mutui usurari. Il giudice Cusani,<br />
ipotizza nell’ordinanza depositata il 2<br />
gennaio e notificata al presidente del<br />
Consiglio, ai presidenti di Camera e Senato,<br />
alla Corte Costituzionale e alle<br />
parti, un «eventuale abuso di potere costituzionale<br />
se dovesse risultare che la<br />
competenza governativa è stata arbitrariamente<br />
assunta sulla base di pretestuosi<br />
ed infondati motivi giustificativi di necessità<br />
ed urgenza, allo scopo di perseguire<br />
l'esclusivo interesse patrimoniale<br />
delle banche».<br />
I mutui usurari e la battaglia per la<br />
modifica del decreto varato dal Governo<br />
porta l’unità tra le associazioni dei consumatori.<br />
Le tredici associazioni hanno<br />
infatti raggiunto oggi un accordo sulle<br />
modifiche che il Governo dovrà apportare<br />
al decreto sui mutui usurari. Se l’esecutivo<br />
non rispetterà gli impegni presi,<br />
annunciano in completa sintonia le associazioni,<br />
« i consumatori scenderanno in<br />
piazza il prossimo 9 febbraio». In concomitanza<br />
cioè con la sentenza attesa dal<br />
Tar del Lazio sui mutui agevolati. «Gli<br />
sforzi hanno portato ad un risultato storico.<br />
Abbiamo siglato un documento<br />
unitario, ne è valsa la pena per raggiungere<br />
l’unità. La partita in gioco è com-<br />
ore 7. La «Nautika 74», battente bandiera<br />
croata, era salpata da Spalato diretta<br />
ad Ancona. Una prima segnalazione<br />
captata dalla Guardia costiera parlava di<br />
un semplice spostamento del carico, che<br />
aveva fatto inclinare lo scafo. Poi, mentre<br />
un motorimorchiatore e una motovedetta<br />
tentavano di raggiungere il luogo<br />
indicato, al largo del Monte Conero, un<br />
mercantile in transito ha segnalato l’affondamento<br />
della Nautika, notizia rivelatasi<br />
invece infondata.<br />
Il marittimo salito sulla piattaforma<br />
«Bonaccia» è stato caricato a bordo di<br />
una delle navi che partecipano alle operazioni<br />
di soccorso, attesa in porto ad<br />
Ancona nel pomeriggio.<br />
Le condizioni meteorologiche sono<br />
buone, e questo facilita le ricerche,<br />
coordinate dalla sala operativa della Capitaneria.<br />
In Calabria una motonave portacontainer<br />
rumena, battente bandiera di<br />
Saint Vincent, si è arenata stamattina<br />
sulla spiaggia antistante il porto di Gioia<br />
Tauro. I 17 componenti l’equipaggio sono<br />
stati tratti in salvo da personale della<br />
Capitaneria di porto di Gioia Tauro e<br />
dai vigili del fuoco che li hanno trasbordati<br />
su un proprio mezzo grazie ad una<br />
teleferica. Le condizioni dei marittimi<br />
sono buone ad eccezione di due uomini<br />
che accusano, uno un principio di assideramento<br />
e l’altro un leggero trauma<br />
toracico. Anche le loro condizioni, comunque,<br />
non destano preoccupazioni.<br />
Secondo la Capitaneria di porto, lo<br />
spiaggiamento sarebbe stato causato dalle<br />
pessime condizioni meteo marine con<br />
mare forza 6-7 e vento forza 30-40<br />
nodi.<br />
Trapianti: non tutti<br />
gli ospedali sono attrezzati<br />
per le diagnosi d'urgenza<br />
MILANO, 5.<br />
È l'innalzamento dell'età dei donatori<br />
la prima causa del mancato utilizzo del<br />
cuore per il trapianto, che spesso, per<br />
lesioni coronariche, risulta non idoneo.<br />
Lo ha dichiarato ieri in un'intervista a<br />
un quotidiano il direttore del centro trapianti<br />
dell'ospedale «s.Matteo» di Pavia,<br />
Girolamo Sirchia, il quale ha successivamente<br />
precisato all'Ansa quali sono i<br />
termini del problema. Il motivo principale<br />
— ha rilevato — sta nel cambiamento<br />
della popolazione dei donatori.<br />
Infatti, grazie alle misure di prevenzione<br />
come l'obbligo del casco per i motociclisti,<br />
per fortuna sono diminuiti i giovani.<br />
Quindi, colui che è disponibile per il<br />
prelievo di organi è sempre più spesso<br />
un anziano. Di conseguenza, prima di<br />
prelevare l'organo, e in particolare il<br />
cuore, occorre essere certi che non ci<br />
siano lesioni coronariche. «Questa procedura<br />
dovrebbe essere la prassi — ha<br />
osservato Sirchia — ma può capitare<br />
che qualche struttura non sia dotata degli<br />
strumenti necessari o non sia in grado<br />
di fare questo esame in situazioni di<br />
urgenza. L'unica alternativa è attrezzare<br />
gli ospedali con servizi diagnostici d'urgenza».<br />
plessa e delicata» ha annunciato Rosario<br />
Trefiletti, presidente della Federconsumatori<br />
al termine della riunione.<br />
I consumatori bocciano il decreto del<br />
governo sui mutui e ribadiscono la richiesta<br />
di ritiro poiché lo considerano<br />
«iniquo e incostituzionale», e ripropongono<br />
l’esigenza di un tavolo istituzionale<br />
per cercare una soluzione al problema.<br />
Le associazioni dei consumatori chiedono<br />
al governo e al Parlamento che il tasso<br />
massimo per la parte residua di mutuo<br />
sia comunque al di sotto del tasso<br />
usurario; che venga tenuto conto del<br />
pregresso in relazione agli interessi usurari<br />
indebitamente pagati; che la rinegoziazione<br />
avvenga a costi zero; che sia<br />
garantito il diritto del consumatore a far<br />
valere le proprie ragioni in giudizio; che<br />
si realizzi una maggiore trasparenza nel<br />
settore del credito a partire dall’applicazione<br />
del tasso effettivo globale (Teg) a<br />
tutte le operazioni bancarie e alla fissazione<br />
delle penalità per l’estinzione anticipata<br />
dei finanziamenti nei limiti massimi<br />
già previsti per il credito al consumo<br />
e pari a circa l’1%.<br />
Anche Giorgio Benvenuto, presidente<br />
della Commissione Finanze della Camera<br />
non usa mezze misure e boccia in<br />
tutto e per tutto il decreto che pure,<br />
ammette, arriverà a Montecitorio «praticamente<br />
blindato». «La prima questione<br />
è che per il cittadino la rinegoziazione<br />
del mutuo bancario ai nuovi tassi non<br />
deve costare». Il secondo punto è quello<br />
del tasso di interesse, deve essere ridotto.<br />
Il 12,2 per cento fissato dal Governo<br />
è troppo alto».<br />
Sale a cinque<br />
il numero dei morti<br />
per i «botti»<br />
di Capodanno<br />
NAPOLI, 5.<br />
È morto ieri sera all’ospedale Cardarelli<br />
di Napoli, dove era ricoverato dalla<br />
notte di Capodanno, Giovanni Parascandalo,<br />
il diciassettenne rimasto gravemente<br />
ferito nell’esplosione di una cassa di<br />
petardi avvenuta in un appartamento a<br />
Castellammare di Stabia.<br />
Lo scoppio aveva già causato la morte<br />
di Antonietta Iovine, madre del ragazzo,<br />
e di Nicola Marotta, genero del padrone<br />
di casa. I funerali delle due vittime si sono<br />
svolti mercoledì scorso con la partecipazione<br />
di circa mille persone.<br />
Il padre del ragazzo, Aldo Parascandalo,<br />
è tuttora ricoverato in gravi condizioni<br />
nello stesso ospedale Cardarelli.<br />
Le condizioni di Giovanni, investito in<br />
pieno dall’esplosione, erano apparse subito<br />
disperate. Sull’incidente è in corso<br />
un’inchiesta della procura di Torre Annunziata.<br />
I periti hanno finora accertato<br />
la presenza nell’appartamento di un notevole<br />
quantitativo di fuochi. Ad innescare<br />
l’esplosione sarebbe stata una<br />
scintilla proveniente da uno degli stoppini<br />
usati per accendere i petardi, finita in<br />
uno scatolone zeppo di botti.<br />
Sale così a cinque il numero dei morti<br />
causati quest'anno dalla pericolosa mania<br />
dei «botti». Senza contare che restano<br />
gravissime le condizioni di Giuseppe<br />
D., il ragazzino di 12 anni ferito il primo<br />
gennaio nel quartiere Pianura di Napoli<br />
mentre con due amici confezionava un<br />
gioco pirotecnico in una fabbrica di fuochi<br />
abusiva e attualmente chiusa. Anche<br />
il bambino è ricoverato al Cardarelli, nel<br />
reparto di rianimazione.<br />
Tensione nel Bresciano<br />
per l'omicidio<br />
della titolare di un bar<br />
to per 5.541 ore negli ospedali e per 5.291 ore<br />
nelle case di riposo e nei centri di incontro come<br />
animatori. Ben 11.556 quelle dedicate alle visite<br />
domiciliari degli assistiti.<br />
Fino all'Epifania, in collaborazione con la Caritas<br />
diocesana, la Società di san Vincenzo ha<br />
organizzato a Biella la raccolta di generi alimentari<br />
con l'iniziativa «Avevo fame» che, dall'estate<br />
ad oggi, ha già fruttato 18.300 quintali di<br />
cibo. La cooperativa sociale «Il Cammino» prov-<br />
BRESCIA, 5.<br />
La popolazione di Vobarno, il piccolo<br />
centro del Bresciano dove l'altra notte è<br />
stata assassinata a scopo di rapina la titolare<br />
di un bar, Caterina Ferrari di 52<br />
anni, è ancora profondamente scossa<br />
per l'efferato delitto del quale è accusato<br />
un giovane immigrato marocchino,<br />
Abdherraim Nor di 21 anni, fermato subito<br />
dopo il crimine. Nel primo interrogatorio<br />
il giovane — riferisce l'Ansa —<br />
avrebbe risposto in modo confuso al<br />
magistrato, raccontando di aver bevuto<br />
parecchio quella sera e di non ricordare<br />
nulla. Indosso i Carabinieri gli hanno<br />
trovato la somma di 300.000 lire che il<br />
giovane afferma di avere guadagnato<br />
ma gli inquirenti sembrano comunque<br />
convinti della sua colpevolezza. Più di<br />
una volta nel recente passato si sono verificate<br />
nel Bresciano rapine anche tragiche<br />
ai danni di commercianti, che per<br />
bocca del presidente della Confcommercio<br />
Billé hanno lamentato quella che ritengono<br />
un'eccessiva tolleranza nei confronti<br />
dell'immigrazione clandestina. Da<br />
parte sua il procuratore della Repubblica<br />
di Brescia Tarquini, pur non sottovalutando<br />
il problema, ha osservato che<br />
sarebbe sbagliato ridurre il problema<br />
criminalità all'immigrazione clandestina.<br />
MUCCA PAZZA Denuncia degli agricoltori<br />
A rilento i test:<br />
paralizzati i macelli<br />
ROMA, 5.<br />
La Presidenza del Consiglio e i ministeri<br />
delle Politiche agricole e della Sanità<br />
rassicurano ma si fanno di giorno in<br />
giorno più preoccupanti in alcune regioni<br />
le conseguenze dei ritardi nell'applicazione<br />
della normativa europea contro il<br />
morbo della «mucca pazza». In una nota<br />
il Coordinamento delle associazioni<br />
dei produttori di latte denuncia la «paralisi<br />
totale delle macellazioni di bovini<br />
con età superiore a 30 mesi per l’impossibilità<br />
di effettuare i test Bse». Le strutture<br />
sanitarie, secondo gli agricoltori,<br />
riescono ad effettuare solo dal 10 al 20<br />
per cento del fabbisogno di analisi.<br />
«I bovini morti in stalla con età superiore<br />
a 12 mesi — scrivono — non vengono<br />
più ritirati per la carenza di impianti<br />
di incenerimento e i macelli scoppiano<br />
di sottoprodotti della macellazione<br />
che non si sa dove smaltire». I produttori<br />
di latte parlano di una situazione di<br />
«emergenza operativa di tutta la filiera<br />
zootecnica», mentre «le soluzioni sul tavolo<br />
stentano ad essere adottate», e minacciano<br />
di scaricare «vive o morte le<br />
vacche nei palazzi ministeriali».<br />
Le carenze strutturali e organizzative<br />
per l’effettuazione dei test anti Bse, obbligatorie<br />
sui capi macellati con più di<br />
30 mesi di età, hanno messo in ginocchio<br />
soprattutto gli allevatori del Milanese<br />
e del Lodigiano che forniscono il 45%<br />
dell’intero fabbisogno di carne dei consumatori<br />
lombardi. I macellai della zona,<br />
dove normalmente venivano abbattuti<br />
oltre mille capi al giorno, sono se-<br />
L'inchiesta<br />
sulla «casa-lager»<br />
per anziani<br />
nel Riminese<br />
RICCIONE, 5.<br />
Un «calendario del dolore»: si può definire<br />
così il registro rinvenuto dai carabinieri<br />
di Riccione nella casa di riposo<br />
per anziani «Montebello» a Mondaino. Il<br />
documento aiuterà gli inquirenti a capire<br />
se lo stato di abbandono e i maltrattamenti<br />
di cui sono accusati i titolari<br />
della struttura — i fratelli Maria Luisa<br />
ed Ettore Bulli che verranno interrogati<br />
oggi in carcere — abbiano potuto portato<br />
alla morte di sei anziani ospiti, soffocati<br />
dal cibo fatto ingerire a forza oppure<br />
vittime di una broncopolmonite dopo<br />
aver passato tutta la notte in terra o<br />
perché costretti, nonostante la febbre e<br />
l’asma, a fare la doccia obbligatoria.<br />
«Sveglia per la doccia alle 5» era scritto<br />
su un biglietto con le indicazioni per la<br />
giornata.<br />
Nella struttura, un ex bar-albergo ristrutturato<br />
che all’esterno era curato e<br />
lindo, non c’era alcuna possibilità di<br />
svago per gli ospiti. Non c’era una televisione<br />
(tranne una privata in una camera),<br />
non c’era neppure un mazzo di carte.<br />
Ma soprattutto non c’era assistenza<br />
medica. Il dottore veniva chiamato solo<br />
all’occorrenza. Una sola infermiera professionale<br />
era presente nel solo turno<br />
del mattino. C'era un’unica bombola<br />
d’ossigeno che era chiusa a chiave nell’ufficio<br />
della «direttrice».<br />
Intanto i 34 anziani ospiti, rimasti tutti<br />
nella casa, vengono assisti da personale<br />
dell'Asl di Rimini. Uno psichiatra e un<br />
geriatra sono stati nominati consulenti<br />
tecnici dai magistrati inquirenti, che<br />
hanno già sentito qualche degente, alcuni<br />
dipendenti e anche dei parenti accorsi<br />
dopo la notizia degli arresti.<br />
Perdona i responsabili<br />
la madre di un undicenne<br />
assassinato dalla mafia<br />
AGRIGENTO, 5.<br />
«Mafiosi, vi perdono»: lo ha dichiarato<br />
l'altro giorno, nella Cattedrale<br />
di Agrigento, Carmela Lo<br />
Presti, mamma di un bambino di<br />
11 anni, Stefano, assassinato due<br />
anni fa «per errore» in un agguato<br />
mafioso nelle campagne di Favara;<br />
e lo ha confermato ieri, anche<br />
se, ha aggiunto, quegli uomini<br />
«mi hanno distrutto la vita». «Nel<br />
mio cuore non c’è più rancore»,<br />
ha detto la donna, sostenendo che<br />
la fede ha aiutato la famiglia a superare<br />
i momenti difficili.<br />
«Eravamo caduti in un baratro,<br />
ma il Signore non ci ha mai lasciato<br />
soli», aveva mormorato al<br />
microfono parlando dal pulpito.<br />
L’Arcivescovo Carmelo Ferraro<br />
si è congratulato con lei, ma ha<br />
anche parlato della necessità che i<br />
responsabili dell’omicidio «ora<br />
mostrino il loro pentimento».<br />
Il piccolo Stefano fu ucciso a<br />
fucilate: era a bordo di un'auto<br />
accanto al presunto capo del clan<br />
mafioso degli «stiddari» di Favara,<br />
Carmelo Cusumano, vero bersaglio<br />
dei killer, che rimase illeso.<br />
vede, invece, all'inserimento lavorativo di soggetti<br />
svantaggiati. La raccolta degli abiti tramite<br />
gli appositi cassonetti — che ha coinvolto centri<br />
come Cossato, Sordevolo, Valdengo, Vigliano —<br />
ha già fruttato 200 tonnellate di capi. Vi sono vestiti<br />
in ottimo stato che vengono rivenduti per ricavarne<br />
fondi per le borse di studio destinate a<br />
giovani studenti stranieri o per essere distribuiti<br />
a chi ne ha bisogno.<br />
MARCO CARAMAGNA<br />
miparalizzati poiché le analisi assicurate<br />
dall’Istituto zooprofilattico di Brescia sono<br />
mediamente solo una trentina. Per il<br />
presidente dell’Unione agricoltori di Milano<br />
e Lodi, Vigo, è «incomprensibile il<br />
perché i locali istituti zooprofilattici non<br />
siano stati attrezzati per fronteggiare la<br />
situazione. Ancora una volta il nostro<br />
Paese — ha detto — è impreparato e<br />
non in grado di rispondere alle esigenze<br />
della filiera della carne bovina». Vigo ha<br />
chiesto gli interventi urgenti dei ministri<br />
competenti e della Regione Lombardia<br />
facendo presente i danni di centinaia di<br />
milioni al giorno che stanno subendo gli<br />
allevatori.<br />
I ritardi dell’avvio dei test sui bovini<br />
da macellare sono visti con preoccupazione<br />
dalla Coldiretti e da Confagricoltura<br />
che temono ulteriori effetti negativi<br />
sull’economia del settore. Bedoni, presidente<br />
della Coldiretti, ha scritto una lettera<br />
ai ministri della Sanità e delle Politiche<br />
agricole nella quale si spiega che<br />
perdurano «gravissimi ed insostenibili disagi<br />
sugli allevatori causati dalle disfunzioni<br />
burocratiche e amministrative».<br />
Ma gli allevatori sollevano anche la questione<br />
dello smaltimento delle carcasse e<br />
del materiale a rischio.<br />
«La nostra opinione — ha aggiunto il<br />
presidente della Confagricoltura, Bocchini<br />
— è che entro la fine di gennaio soltanto<br />
una percentuale ridotta di capi da<br />
macellare sarà sottoposta al test di diagnosi<br />
rapida della Bse. Se così fosse, gli<br />
allevatori italiani dovranno sopportare<br />
un ulteriore danno economico prolungato<br />
nel tempo».<br />
Ultrasettantenni<br />
stavano morendo<br />
abbandonati<br />
in un rudere<br />
SALERNO, 5.<br />
Marito e moglie, rispettivamente<br />
di 77 e di 75 anni, sono stati<br />
trovati ieri in fin di vita in un casolare<br />
diroccato nelle campagne<br />
di Pagani, nell’agro nocerino-sarnese.<br />
Soccorsi dai carabinieri, sono<br />
ricoverati in prognosi riservata<br />
all’ospedale di Nocera Inferiore.<br />
Nella misera abitazione invasa<br />
dai topi i due anziani sono stati<br />
trovati privi di forze, sporchi, in<br />
pessime condizioni igieniche e di<br />
salute. La donna, in particolare,<br />
era a terra sotto un cumulo nauseabondo.<br />
Anche l’uomo era sul<br />
pavimento, semisvenuto, coperto<br />
da cartacce e rifiuti.<br />
La drammatica scoperta è stata<br />
fatta per caso: i carabinieri si erano<br />
recati al casolare su richiesta<br />
di alcuni conoscenti dell'anziana<br />
coppia i quali volevano avvertirla<br />
di un lutto in famiglia.<br />
Il casolare è privo di elettricità<br />
e di acqua potabile, ed è raggiungibile<br />
solo percorrendo un chilometro<br />
a piedi tra gli arbusti. I coniugi<br />
vivevano da tempo in quel<br />
luogo abbandonato. Di cosa si cibassero<br />
nessuno lo sa; quel che è<br />
certo è che stavano morendo di<br />
stenti. I militari stanno cercando<br />
parenti dei due anziani e sembra<br />
che sia stato individuato un figlio.<br />
L’episodio ha sconvolto la popolazione<br />
della zona: I due hanno rischiato<br />
di morire senza che nessuno<br />
se ne accorgesse.<br />
Otto rinvii a giudizio<br />
per concessione<br />
irregolare a Gallipoli<br />
LECCE, 5.<br />
Otto persone sono state rinviate a giudizio<br />
ieri dal gup del Tribunale di Lecce,<br />
Antonio Del Coco, nell’ambito delle indagini<br />
sulle concessioni del complesso<br />
turistico balneare di Lido San Giovanni,<br />
a Gallipoli. Le accuse sono: abuso d’ufficio,<br />
danneggiamento, falsità ideologica<br />
commessa da pubblico ufficiale in atto<br />
pubblico (in concorso tra gli otto). Il<br />
giudizio era stato chiesto dal pm, Maria<br />
Cristina Rizzo, per Giuseppe Fiengo, avvocato<br />
generale dello Stato; Flavio Fasano,<br />
ex sindaco di Gallipoli; Luigi De<br />
Tommasi, ex segretario generale del Comune<br />
di Gallipoli; Giuseppe Cataldi,<br />
Giuseppe Carmone e Luciano Orlandino,<br />
dell’ufficio tecnico comunale di Gallipoli;<br />
Claudio Scapparone ed Emilio<br />
Tursi, ex comandanti della Capitaneria<br />
di porto di Gallipoli.<br />
Prosciolta Patrizia Filograna, legale<br />
rappresentante della società immobiliare<br />
Sant’ Anna di Milano, che ha gestito dal<br />
'94 al '97 il complesso turistico balneare<br />
che aveva un fatturato annuo di diversi<br />
miliardi. Gli otto — secondo l’accusa —<br />
avrebbero favorito la concessione di Lido<br />
San Giovanni all'immobiliare milanese<br />
a danno di altre ditte.