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DAL MONDO<br />
MARIO AGNES<br />
Direttore responsabile<br />
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EDITRICE<br />
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2 .<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Venerdì 19 Gennaio 2001<br />
MEDIO ORIENTE Mentre non si fermano le violenze nei Territori<br />
Colloqui in Egitto<br />
tra israeliani e palestinesi<br />
IL CAIRO, 18.<br />
Il Ministro degli esteri<br />
israeliano, Shlomo Ben-<br />
Ami, e il Presidente dell’Autorità<br />
palestinese (Ap), Yasser<br />
Arafat, si sono incontrati<br />
ieri al Cairo. Lo ha reso<br />
noto l'agenzia di stampa ufficiale<br />
egiziana «Mena» precisando<br />
che i colloqui sono<br />
stati incentrati sul tentativo<br />
di rivitalizzare il negoziato<br />
di pace. La speranza delle<br />
parti è quella di arrivare ad<br />
un accordo-quadro sulla base<br />
del piano proposto dal<br />
Presidente degli Stati Uniti<br />
Bill Clinton prima del 20<br />
gennaio, quando alla Casa<br />
Bianca arriverà George W.<br />
Bush. Al termine della riu-<br />
nione Ben-Ami è rientrato<br />
in Israele, mentre Arafat ha dichiarato<br />
di avere proposto al Ministro di Tel Aviv<br />
di continuare gli incontri negoziali a Taba,<br />
la città sul Mar Rosso dove in passato<br />
sono stati firmati accordi tra Simon<br />
Peres e Yitzhak Rabin.<br />
Il Presidente egiziano Hosni Mubarak<br />
ha assistito ad una parte della riunione,<br />
alla quale per l'Ap hanno partecipato<br />
anche i negoziatori Mahmoud Abbas e<br />
Nabil Shaath e il responsabile per la sicurezza<br />
a Gaza, Mohammed Dahlan.<br />
L’incontro al Cairo è avvenuto a poche<br />
ore dall’uccisione del direttore della<br />
radio-televisione palestinese, Hisham<br />
Mekki, che ha causato una nuova im-<br />
«MUCCA PAZZA» Nell'uso dei tessuti bovini<br />
Il comitato scientifico dell'Ue<br />
prospetta nuove restrizioni<br />
BRUXELLES, 18.<br />
In un prossimo futuro, nei Paesi dell'Unione<br />
Europea potrebbero essere «necessarie<br />
ulteriori restrizioni sull’uso di<br />
tessuti di origine bovina» per cercare di<br />
offrire il massimo di garanzie possibile<br />
di fronte alla crisi dell'encefalopatia<br />
spongiforme bovina (Bse), il morbo cosiddetto<br />
della «mucca pazza». Lo sostiene<br />
il Comitato scientifico dell’Ue, in un<br />
parere di otto pagine reso pubblico ieri,<br />
nel quale affronta una serie di quesiti<br />
posti dai Ministri dell’agricoltura dell'Ue.<br />
Le risposte, altamente tecniche,<br />
non sono peraltro univoche, ma si limitano<br />
a profilare varie ipotesi di intervento<br />
che la Commissione esecutiva dell'Ue<br />
dovrà decidere se trasformare in<br />
proposte.<br />
Nel delineare possibili irrigidimenti<br />
nelle misure contro la Bse, il Comitato<br />
fa sempre riferimento ad animali «nati<br />
prima dell’applicazione concreta del<br />
bando alle farine animali o a quelli nati<br />
in circostanze in cui il divieto non era<br />
ancora applicato in modo rigoroso». In<br />
questi casi, anche la colonna vertebrale<br />
di bovini che hanno più di 12 mesi dovrebbe<br />
essere considerata «materiale a<br />
rischio». «La carne bovina vicina all’osso<br />
che viene recuperata con l’uso di appo-<br />
L'incontro al Cairo tra Ben-Ami e Arafat<br />
pennata della tensione nei Territori. In<br />
una dichiarazione letta in video, l’Autorità<br />
Palestinese ha accusato dell’assassinio<br />
«un gruppo di collaborazionisti, traditori<br />
e terroristi». Da parte israeliana<br />
un portavoce dell’esercito ha affermato<br />
che Tel Aviv non ha nessun coinvolgimento<br />
con l’omicidio.<br />
Al momento non sono chiare le motivazioni<br />
dell’assassinio, che nessun gruppo<br />
ha rivendicato. Mekki, 57 anni, è stato<br />
ucciso da tre uomini mascherati che<br />
gli hanno sparato al Beach Hotel di Gaza<br />
e poi si sono dati alla fuga. Vicino ad<br />
Arafat e membro del movimento Al Fatah,<br />
Mekki era direttore della Tv palesti-<br />
siti macchinari — afferma fra l’altro il<br />
parere del Comitato scientifico — va<br />
considerata materiale a rischio se proviene<br />
dal cranio o dalle vertebre di animali<br />
di più di 12 mesi». Il riferimento è<br />
alla salsiccia tedesca, che qualche settimana<br />
fa è stata al centro di misure precauzionali<br />
in Germania.<br />
Nessun pericolo invece per milza e timo,<br />
destinati a restare fuori dalla «zona<br />
pericolo». Gli esperti europei ritengono<br />
inoltre che «i grassi derivanti da tessuti<br />
bovini debbano essere sottoposti a cottura<br />
a pressione per minimizzare i rischi<br />
di infettività da Bse prima di essere usati<br />
per mangimi destinati agli animali».<br />
Su un altro fronte, quello della messa<br />
a punto di nuovi strumenti per individuare<br />
l’encefalopatia spongiforme bovina,<br />
il Centro comune di ricerca europeo<br />
sta esaminando la validità di cinque<br />
nuovi test rapidi che potrebbero aggiungersi<br />
ai tre attualmente in uso. Le analisi<br />
sulla validità dei nuovi test continueranno<br />
fino a tarda primavera 2001 per<br />
accertarne la precisione e la possibilità<br />
di ripeterli in altri laboratori.<br />
Nel frattempo, in Austria ha suscitato<br />
soddisfazione il risultato dei controlli su<br />
un bovino precedentemente sospettato<br />
di essere affetto da Bse: una seconda serie<br />
di test ha infatti dato esito negativo,<br />
facendo quindi rientrare l'allarme sul<br />
presunto primo caso di «mucca pazza»<br />
nel Paese. Il Ministero dell’agricoltura<br />
ha comunque ribadito che il Governo<br />
continuerà a condurre una politica di<br />
«tolleranza zero» in materia di Bse, attenendosi<br />
a criteri di «assoluta trasparenza»<br />
affinché la popolazione sia in grado<br />
di valutare correttamente la situazione.<br />
BRASILIA — Gofu Felix Corleoma, un<br />
ragazzo di diciassette anni profugo dalla<br />
Sierra Leone che era stato gettato in mare<br />
in pieno Atlantico assieme a tre compagni<br />
dall'equipaggio di una nave da carico<br />
di bandiera greca e che era stato tratto<br />
in salvo da una barca di pescatori brasiliani,<br />
ha ottenuto il diritto d’asilo in Brasile.<br />
«Il caso di Corleoma si inquadra perfettamente<br />
nella legge dei rifugiati di<br />
guerra e dell’asilo politico, visto che nella<br />
Sierra Leone i diritti umani sono costante-<br />
Protesta ufficiale russa agli Usa<br />
per l'arresto di Pavel Borodin<br />
MOSCA, 18.<br />
La Russia in una protesta ufficiale ha<br />
chiesto «l’immediata e incondizionata liberazione»<br />
del Segretario dell’Unione<br />
russa-bielorussa, Pavel Borodin, fermato<br />
ieri sera a New York, perché colpito da<br />
un mandato internazionale della magistratura<br />
svizzera che lo accusa di riciclaggio<br />
di denaro. Lo riferisce l’agenzia<br />
di stampa «Interfax». La richiesta di immediata<br />
liberazione di Borodin è stata<br />
avanzata dal Ministro degli esteri, Igor<br />
Ivanov, all’Ambasciatore americano a<br />
Mosca, James Collins, convocato al ministero.<br />
Ivanov, ha consegnato all'Ambasciatore<br />
Usa la protesta ufficiale russa.<br />
La Svizzera, dal canto suo, chiederà<br />
agli Stati Uniti l’estradizione dell’ex tesoriere<br />
del Cremlino Pavel Borodin. Lo<br />
affermato questa mattina il Procuratore<br />
generale del cantone di Ginevra, Bernard<br />
Bertossa. Ma la reazione del magistrato<br />
è prudente. Per Bertossa «è ancora<br />
troppo presto per dire se si tratta di<br />
una buona notizia e per fare pronostici»<br />
sulle possibilità di vedere Borodin davanti<br />
alla giustizia svizzera.<br />
Pavel Borodin, ex collaboratore dell'ex<br />
Presidente russo, Boris Yeltsin, era<br />
arrivato negli Stati Uniti per prendere<br />
nese dal 1994 e aveva successivamente<br />
fondato un<br />
canale palestinese satellitare.<br />
Padre di sette figli, era<br />
tornato a Gaza in seguito<br />
agli «Accordi di Oslo» del<br />
1993, dopo anni di esilio negli<br />
Emirati Arabi Uniti.<br />
In un momento in cui<br />
sembrava che il dialogo<br />
stesse prevalendo sulla violenza<br />
un nuovo omicidio<br />
rende più difficoltosi i negoziati.<br />
L’assassinio di Mekki<br />
è giunto infatti poco dopo<br />
la rimozione del blocco<br />
israeliano alla «Striscia di<br />
Gaza», che era stata imposto<br />
in seguito all’omicidio<br />
di un colono ebraico domenica<br />
notte. Fonti palestinesi<br />
hanno confermato che sono<br />
stati rimossi i blocchi militari eretti all’ingresso<br />
delle principali strade e attorno<br />
alle quattro principali città della Striscia.<br />
Sono stati inoltre riaperti i valichi<br />
verso Israele, eccetto quello di Erez, e<br />
verso l’Egitto. Stamane inoltre l'aeroporto<br />
di Gaza è rientrato in funzione dopo<br />
una chiusura di alcuni giorni.<br />
Le violenze però non si sono placate.<br />
Ieri a Gaza, nei pressi dell’insediamento<br />
di Nezarim, è stato rinvenuto il corpo<br />
crivellato di pallottole di un palestinese<br />
di 37 anni, Walid Al Ewadi. Centinaia di<br />
persone hanno partecipato al funerale<br />
fra grida di vendetta contro i coloni e i<br />
soldati israeliani.<br />
Brasile: asilo politico a un profugo africano gettato in mare<br />
mente violati», ha dichiarato Elizabeth<br />
Sussekind, Segretaria generale del Ministero<br />
della giustizia di Brasilia, commentando<br />
con la stampa mercoledì la concessione<br />
del diritto d'asilo al giovane sierraleonese.<br />
Il ragazzo africano era stato abbandonato<br />
all’inizio del mese ad un centinaio di<br />
chilometri dalla costa brasiliana da una<br />
nave tuttora non identificata, se non ap-<br />
JUGOSLAVIA Incontro a Belgrado tra Kostunica, Djiukanovic e Djindjic<br />
Serbia e Montenegro discutono<br />
del futuro assetto della Federazione<br />
STATI UNITI Tagli all'erogazione per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale<br />
California: un milione di persone senza elettricità<br />
in conseguenza della «deregulation» del settore<br />
WASHINGTON, 18.<br />
In California sono stati attuati ieri,<br />
per la prima volta dalla fine del secondo<br />
conflitto mondiale, tagli controllati di<br />
erogazione della corrente elettrica per<br />
risparmiare energia. La crisi energetica<br />
è una conseguenza degli scompensi causati<br />
dalla «deregulation» del settore. Le<br />
riserve di energia della California sono<br />
ridotte ai mimini termini e le due grandi<br />
società che alimentano lo Stato, la Southern<br />
California Edison e la Pacific Gas<br />
and Electric, così come le società da loro<br />
controllate, fronteggiano il rischio<br />
George W. Bush giunto a Washington<br />
per la cerimonia d'insediamento<br />
WASHINGTON, 18.<br />
Il Presidente eletto degli Stati Uniti, George W. Bush, è giunto a Washington<br />
nel tardo pomeriggio di ieri. Sabato 20, nel corso della cerimonia di insediamento,<br />
Bush presterà giuramento assumendo ufficialmente la carica di<br />
Capo dello Stato. Nelle varie commissioni del Senato Usa, continuano intanto<br />
le audizioni ai componenti del nuovo Gabinetto. Ieri è stata la volta tra gli altri<br />
del Ministro della giustizia designato, John Ashcroft, e di Colin Powell, indicato<br />
da Bush come futuro Segretario di Stato. Powell, davanti alla Commissione<br />
esteri, ha delineato — secondo quanto segnala l'agenzia «Ansa» — i<br />
principi di base della politica estera della nuova amministrazione, imperniata<br />
su una maggiore cautela nell’impegno di truppe statunitensi in missioni fuori<br />
dai confini nazionali. «Non vogliamo chiuderci nella fortezza del protezionismo<br />
o dell’isolamento — ha dichiarato — ma il nostro impegno deve essere<br />
dettato dall’interesse nazionale e non da reazioni istintive a crisi improvvise».<br />
Powell ha anche annunciato il riesame della presenza Usa in Bosnia ed Erzegovina<br />
e in Kosovo, «con la speranza di ridurre il nostro livello di forze in<br />
coordinamento con i nostri alleati».<br />
parte alla cerimonia di insediamento del<br />
nuovo Presidente americano, George W.<br />
Bush. Lo ha detto oggi, sempre all’agenzia<br />
«Interfax», Ghenrikh Padva, uno degli<br />
avvocati di Pavel Borodin.<br />
L'arresto a New York di Borodin è<br />
«uno scandalo diplomatico» e «un gesto<br />
non amichevole da parte degli Stati Uniti<br />
nei confronti della Russia». È questo il<br />
primo commento del Presidente bielorusso,<br />
Alexandr Lukashenko, al fermo<br />
del Segretario di Stato dell'Unione russo-bielorussa<br />
che ha un passaporto diplomatico.<br />
Gli avvocati di Borodin hanno<br />
però detto che il loro assistito ha esibito<br />
a New York il suo passaporto ordinario.<br />
Intanto, è a Mosca il Commissario europeo<br />
per le relazioni esterne, Chris Patten,<br />
che avrà colloqui con le autorità del<br />
Cremlino sul modo di sviluppare le relazioni<br />
Ue-Russia nell'ambito dell'Accordo<br />
di partnership e cooperazione (Pca).<br />
Verranno affrontate fra l'altro anche le<br />
priorità per il 2001 del programma di<br />
aiuto «Tacis», la cooperazione internazionale<br />
nei Balcani, in Medio Oriente e<br />
nel Caucaso, il dialogo tra Unione Europea<br />
e Russia in tema di energia e la sicurezza<br />
nucleare.<br />
BELGRADO, 18.<br />
Sul futuro della Repubblica Federale<br />
di Jugoslavia (Serbia e Montenegro) le<br />
posizioni e le aspettative delle autorità<br />
serbe e jugoslave restano lontane da<br />
quelle della dirigenza montenegrina, come<br />
ha confermato l'incontro durato due<br />
ore ieri sera a Belgrado tra il Presidente<br />
federale jugoslavo Vojslav Kostunica, il<br />
Presidente montenegrino Milo Djiukanovic<br />
e il Primo Ministro designato della<br />
Serbia, Zoran Djindjic, uno dei principali<br />
leader dell'«Opposizione democratica<br />
serba» (Dos), la coalizione che ha vinto<br />
Spazio: rinviato il lancio<br />
del razzo-guida<br />
per la distruzione della Mir<br />
punto come battente bandiera greca, e<br />
sulla quale si era imbarcato clandestinamente<br />
a Città del Capo con l'intenzione di<br />
raggiungere gli Stati Uniti. I tre compagni<br />
di Corleoma, anch'essi adolescenti, sono<br />
stati dati per dispersi e non ci sono speranze<br />
che possano essere sopravvissuti.<br />
«Il Brasile è più che un paradiso per<br />
me, chissà che adesso non riesca a realizzare<br />
il mio sogno di diventare giocatore<br />
Kosovo: Mosca chiede di rivedere<br />
gli accordi sulla presenza internazionale<br />
MOSCA, 18.<br />
La Russia ritiene che l’accordo sulla presenza nel Kosovo della Kfor, la forza<br />
multinazionale sotto comando Nato dispiegata per mandato delle Nazioni<br />
Unite, debba essere rivisto alla luce delle mutate condizioni nella regione. Lo<br />
ha detto ieri il Ministro degli esteri russo Igor Ivanov al termine di un colloquio<br />
a Mosca con il suo omologo jugoslavo Goran Svilanovic i cui termini sono<br />
stati riferiti dall’agenzia di stampa Itar-Tass. «L’accordo tecnico-militare<br />
con la Nato non favorisce la soluzione dei problemi attuali», ha detto Ivanov,<br />
sottolineando che esso fu firmato dal Governo di Belgrado solo con l’Alleanza<br />
atlantica, mentre oggi fanno parte della forza multinazionale anche forze di<br />
Paesi esterni alla Nato, compresa la Russia stessa. L’accordo al quale ha fatto<br />
riferimento Ivanov è quello che autorizzò l’ingresso della Kfor nel Kosovo in<br />
sostituzione delle forze jugoslave ritirate in Serbia. Da parte sua Svilanovic ha<br />
sostenuto che la zona smilitarizzata a ridosso del Kosovo «può essere limitata<br />
tenendo conto delle trasformazioni democratiche in Jugoslavia».<br />
della bancarotta. La Southern California<br />
Edison aveva deciso martedì di sospendere<br />
temporaneamente i pagamenti dei<br />
debiti per risparmiare denaro e continuare<br />
così ad erogare servizi. Tale scelta<br />
di sospendere il pagamento di almeno<br />
596 milioni di dollari ai creditori, ha fatto<br />
precipitare le quotazioni delle società,<br />
che vengono ora giudicate al limite dell’insolvenza.<br />
Il Governatore della California Gray<br />
Davies ha decretato lo stato di emergenza<br />
nello Stato a causa della crisi energetica<br />
che ha privato un milione di perso-<br />
MOSCA, 18.<br />
È stato rinviato stamane per un’avaria<br />
sulla Mir il lancio del traghetto spaziale<br />
russo che avrebbe dovuto portare<br />
alla stazione il carburante per il suo<br />
rientro sulla Terra il 6 marzo prossimo.<br />
Durante il ritorno è previsto che la Mir<br />
si distrugga al contatto con l'atmosfera.<br />
Il cargo, con a bordo 2.5 tonnellate di<br />
carburante, sarebbe dovuto partire dal<br />
cosmodromo di Baikonur, nel Kazakhstan,<br />
alle ore 7.56 italiane, ma sei ore<br />
prima del lancio è stato deciso il rinvio<br />
al 21 o al 24 gennaio.<br />
L'avaria sulla Mir riguarda un calo<br />
della tensione elettrica che ha fermato<br />
alcuni stabilizzatori della stazione, hanno<br />
detto i responsabili del lancio all’agenzia<br />
di stampa russa «Itar-Tass». Il<br />
problema è dovuto alla mancanza di<br />
energia in alcune batterie che saranno<br />
ricaricate nelle prossime ore. Dopo la rimessa<br />
in funzione degli stabilizzatori, sarà<br />
decisa con esattezza la data del lancio<br />
del traghetto. I responsabili escludono<br />
per ora l’invio sulla Mir di un equipaggio<br />
in quanto l’emergenza può essere<br />
superata da terra.<br />
A seguito del rinvio odierno l’«affondamento»,<br />
previsto per il 6 marzo prossimo,<br />
potrebbe subire dei ritardi.<br />
in dicembre le elezioni politiche in Serbia,<br />
dopo aver portato in settembre Kostunica<br />
alla Presidenza federale ed aver<br />
ottenuto la maggioranza dei seggi nel<br />
Parlamento federale.<br />
Proprio Djindjic, al termine del colloquio<br />
di ieri sera, ha definito «profonde»<br />
le divergenze esistenti tra Podgorica e<br />
Belgrado circa l’avvenire della Jugoslavia:<br />
«Siamo arrivati al punto di constatare<br />
che esistono profonde divergenze sul<br />
futuro dell’unione, se questa cioè sarà<br />
un solo Paese riconosciuto internazionalmente<br />
o l’unione di due Paesi indipen-<br />
ne dell’energia elettrica, in particolare<br />
nella regione di San Francisco. Davies<br />
ha chiesto alle autorità locali delle zone<br />
colpite dall’emergenza energetica di acquistare<br />
elettricità per consentire alla<br />
California di essere sufficientemente rifornita<br />
per i prossimi otto o dieci giorni<br />
mentre la sua amministrazione cercherà<br />
di risolvere la crisi. Davies ha aggiunto<br />
che la California dispone soltanto del 45<br />
per cento dell’energia di cui avrebbe bisogno<br />
per un solo giorno di attività.<br />
Con le riserve di energia ridotte ai minimi<br />
termini e con le condizioni meteorologiche<br />
che hanno contributo a peggiorare<br />
la situazione, le autorità politiche<br />
della California hanno dovuto innalzare<br />
fino al massimo livello l’allerta<br />
energetica: Martedì si era passati al livello<br />
di «allerta tre», il più alto previsto<br />
per le crisi energetiche. Nonostante i<br />
numerosi appelli a contenere i consumi,<br />
la situazione è ulteriormente peggiorata<br />
e ieri le autorità hanno dato il via per la<br />
prima volta ai black-out controllati che<br />
hanno riguardato in questa prima fase<br />
circa un milione di persone e che sono<br />
durati da un’ora a 90 minuti.<br />
I black-out sono stati comunque interrotti<br />
in serata. Patrick Dorinson, portavoce<br />
della California Independent<br />
System Operator, l’agenzia che gestisce<br />
gran parte della rete di distribuzione<br />
della corrente elettrica dello Stato, ha<br />
attribuito la decisione all’arrivo di forniture<br />
d’emergenza dal Canada. Il portavoce<br />
non ha escluso però di ripristinare<br />
i black-out a rotazione, che hanno interessato<br />
a turno quartieri interi in molte<br />
città dello Stato, qualora la situazione lo<br />
richieda.<br />
Wto: necessaria<br />
un'altra tornata di trattative<br />
per l'ingresso della Cina<br />
GINEVRA, 18.<br />
Ulteriori trattative sono necessarie per<br />
l’ingresso della Cina nell’Organizzazione<br />
mondiale del commercio (Wto). Lo hanno<br />
annunciato ieri sera a Ginevra alcuni<br />
membri della delegazione di Pechino,<br />
precisando che l'accordo appare vicino.<br />
La Cina attende da 14 anni l'ingresso<br />
nella Wto e riponeva molte speranze<br />
nella sessione negoziale cominciata il 10<br />
gennaio scorso e conclusasi ieri. Pechino<br />
resta fiduciosa per una prossima adesione<br />
all'Organizzazione, ha tuttavia affermato<br />
il Capo della delegazione cinese,<br />
Long Yongtu.<br />
«Due settori restano aperti, l’agricoltura<br />
e i servizi», ha sottolineato il Presidente<br />
del gruppo di lavoro Paul-Henri<br />
Ravier, secondo il quale sono ora necessarie<br />
decisioni politiche ad alto livello.<br />
La settimana scorsa Long Yongtu aveva<br />
espresso rammarico per i tentativi<br />
degli Stati Uniti e del Gruppo di Cairns<br />
di limitare i sussidi agricoli della Cina.<br />
Ieri Long Yongtu ha ribadito la necessità<br />
per Pechino di aiutare i circa novecento<br />
milioni di agricoltori del Paese. La<br />
Cina, ha detto, resta un Paese in via di<br />
sviluppo la cui stabilità «è in gioco».<br />
di una squadra di calcio professionistica»,<br />
ha detto raggiante il giovane africano sopravvissuto<br />
all'ultima e terrificante vicenda<br />
della sua breve esistenza già segnata<br />
da violenze terribili: suo padre e il fratello<br />
erano stati uccisi undici anni fa nella<br />
guerra civile che insanguina la Sierra<br />
Leone. Gofu Felix Corleoma, all'epoca ancora<br />
un bambino, si era rifugiato con la<br />
madre prima in Liberia e poi in Sud Africa,<br />
da dove aveva cercato, come detto, di<br />
raggiungere l'America.<br />
denti», ha detto Djindjic alla stampa. «È<br />
comunque importante — ha aggiunto<br />
Djindjic — che il dialogo continui, che<br />
la soluzione scelta sia democratica e<br />
tenga conto della grande instabilità della<br />
regione».<br />
Alla necessità di tenere nel massimo<br />
conto «la stabilità del Paese e della regione»<br />
ha fatto riferimento anche un comunicato<br />
diffuso dall'ufficio di Kostunica<br />
nel quale si sostiene altresì che i tre<br />
interlocutori hanno convenuto di «cercare<br />
una soluzione in un’atmosfera di tolleranza».<br />
Djiukanovic si è rifiutato da<br />
parte sua di fare dichiarazioni dopo l’incontro.<br />
Come noto, la Presidenza federale<br />
jugoslava ha respinto a fine dicembre<br />
una proposta avanzata dal Governo<br />
del Montenegro di trasformare l’attuale<br />
Federazione nell’unione di due Stati indipendenti,<br />
con due diversi seggi alle<br />
Nazioni Unite.<br />
Sulla questione dei rapporti con la<br />
Serbia il Governo montenegrino è entrato<br />
in crisi, soprattutto dopo la svolta determinata<br />
dalle elezioni federali dello<br />
scorso settembre che fecero segnare il<br />
successo di Kostunica , elezioni disertate<br />
dalle forze politiche montenegrine che<br />
appoggiano Djiukanovic e che non hanno<br />
ora di conseguenza propri rappresentanti<br />
nel Parlamento federale. Gran parte<br />
degli osservatori interni ed internazionali<br />
ritengono probabile in Montenegro<br />
il ricorso a elezioni anticipate, mentre<br />
Djukanovic insiste comunque per la convocazione<br />
in primavera di un referendum<br />
sulla indipendenza.<br />
Colombia: un altro<br />
massacro di contadini<br />
BOGOTÁ — Un commando di una<br />
quarantina di uomini, quasi certamente<br />
appartenenti agli «squadroni<br />
della morte» paramilitari agli ordini<br />
di Carlos Castano, hanno massacrato<br />
venticinque contadini in<br />
Colombia, nello Stato settentrionale<br />
di Sucre. Lo hanno reso noto<br />
fonti dell’esercito, specificando che<br />
la strage è avvenuta mercoledì.<br />
Con questa nuova operazione le<br />
forze paramilitari, conosciute come<br />
Autodifese unite della Colombia<br />
(Auc), hanno già ucciso quest’anno<br />
non meno di 90 persone. Il colonnello<br />
Luis Parra, comandante della<br />
prima brigata dell’esercito colombiano,<br />
di stanza a Cartagena, ha<br />
indicato che sono in corso combattimenti<br />
che impegnano Forze regolari<br />
e i gruppi paramilitari nella zona<br />
di Ovejas, oltre 400 chilometri a<br />
nord di Bogotá.<br />
Perú: undici candidati<br />
alle presidenziali<br />
LIMA — Il Tribunale nazionale<br />
elettorale peruviano (Jne) ha ridotto<br />
mercoledì da 17 ad undici i candidati<br />
per le elezioni presidenziali<br />
previste per il prossimo 8 aprile.<br />
Sei «ticket» sono stati scartati per<br />
non aver ottenuto il numero di firme<br />
previste dalla legge. Secondo i<br />
più recenti sondaggi, favorito per<br />
la corsa alla massima carica dello<br />
stato è Alejandro Toledo (Perù<br />
possibile), con il 34 per cento dei<br />
consensi, seguito da Lourdes Flores<br />
Nano (Alleanza Unità popolare)<br />
con il 12, e da Fernando Olivera<br />
(Fronte indipendente moralizzatore)<br />
e l'ex Presidente Alan Garcia<br />
(Apra) con il 5-6 per cento.<br />
Yemen: sequestrato<br />
un tecnico tedesco<br />
SAN'A — Un tecnico petrolifero tedesco<br />
è stato sequestrato mercoledì<br />
da ignoti nella regione di Shabwa,<br />
a 300 km ad Est di San'a, capitale<br />
dello Yemen, secondo un dirigente<br />
della polizia locale citato<br />
dall’agenzia «France Presse». Il dirigente<br />
della polizia ha specificato<br />
che il tecnico sequestrato si chiama<br />
Luther Seilenberg e lavora per<br />
l’azienda tedesca «Preusag». È<br />
questo il primo sequestro di uno<br />
straniero compiuto quest’anno nello<br />
Yemen. Le tribù di questo paese<br />
sono solite sequestrare stranieri,<br />
soprattutto occidentali, per esercitare<br />
pressioni sul loro Governo affinché<br />
dia soddisfazione alle loro<br />
richieste materiali.<br />
Olanda: esplosione<br />
nell'aeroporto Schiphol<br />
L'AJA — Un’esplosione avvenuta<br />
giovedì mattina all’aeroporto Schiphol<br />
di Amsterdam, pur senza avere<br />
fortunatamente conseguenze<br />
per le persone, ha costretto a far<br />
sgomberare gran parte dello scalo<br />
aereo e l'annessa stazione ferroviaria<br />
ed ha provocato ritardi nel<br />
traffico. Lo ha detto una portavoce<br />
della società che gestisce le strutture<br />
aeroportuali, specificando che<br />
per il momento si ignorano le cause<br />
dell’esplosione, verificatasi in<br />
un bagno del settore arrivi