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DAL MONDO<br />

MARIO AGNES<br />

Direttore responsabile<br />

PAGINA<br />

TIPOGRAFIA VATICANA<br />

EDITRICE<br />

«L'OSSERVATORE ROMANO»<br />

Redazione:<br />

via del Pellegrino<br />

00120 Città del Vaticano<br />

Segreteria di Redazione:<br />

Tel. 06.698.83461/06.698.84442<br />

Fax 06.698.83675<br />

Servizi fotografici<br />

de «L'Osservatore Romano»<br />

a cura di Arturo Mari<br />

Le foto dell'attività della Santa Sede<br />

sono del SERVIZIO FOTOGRAFICO<br />

de «L'Osservatore Romano»<br />

Tel. 06.698.84797 - Fax 06.698.84998<br />

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de «L'OSSERVATORE ROMANO»<br />

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2 .<br />

L'OSSERVATORE ROMANO Venerdì 19 Gennaio 2001<br />

MEDIO ORIENTE Mentre non si fermano le violenze nei Territori<br />

Colloqui in Egitto<br />

tra israeliani e palestinesi<br />

IL CAIRO, 18.<br />

Il Ministro degli esteri<br />

israeliano, Shlomo Ben-<br />

Ami, e il Presidente dell’Autorità<br />

palestinese (Ap), Yasser<br />

Arafat, si sono incontrati<br />

ieri al Cairo. Lo ha reso<br />

noto l'agenzia di stampa ufficiale<br />

egiziana «Mena» precisando<br />

che i colloqui sono<br />

stati incentrati sul tentativo<br />

di rivitalizzare il negoziato<br />

di pace. La speranza delle<br />

parti è quella di arrivare ad<br />

un accordo-quadro sulla base<br />

del piano proposto dal<br />

Presidente degli Stati Uniti<br />

Bill Clinton prima del 20<br />

gennaio, quando alla Casa<br />

Bianca arriverà George W.<br />

Bush. Al termine della riu-<br />

nione Ben-Ami è rientrato<br />

in Israele, mentre Arafat ha dichiarato<br />

di avere proposto al Ministro di Tel Aviv<br />

di continuare gli incontri negoziali a Taba,<br />

la città sul Mar Rosso dove in passato<br />

sono stati firmati accordi tra Simon<br />

Peres e Yitzhak Rabin.<br />

Il Presidente egiziano Hosni Mubarak<br />

ha assistito ad una parte della riunione,<br />

alla quale per l'Ap hanno partecipato<br />

anche i negoziatori Mahmoud Abbas e<br />

Nabil Shaath e il responsabile per la sicurezza<br />

a Gaza, Mohammed Dahlan.<br />

L’incontro al Cairo è avvenuto a poche<br />

ore dall’uccisione del direttore della<br />

radio-televisione palestinese, Hisham<br />

Mekki, che ha causato una nuova im-<br />

«MUCCA PAZZA» Nell'uso dei tessuti bovini<br />

Il comitato scientifico dell'Ue<br />

prospetta nuove restrizioni<br />

BRUXELLES, 18.<br />

In un prossimo futuro, nei Paesi dell'Unione<br />

Europea potrebbero essere «necessarie<br />

ulteriori restrizioni sull’uso di<br />

tessuti di origine bovina» per cercare di<br />

offrire il massimo di garanzie possibile<br />

di fronte alla crisi dell'encefalopatia<br />

spongiforme bovina (Bse), il morbo cosiddetto<br />

della «mucca pazza». Lo sostiene<br />

il Comitato scientifico dell’Ue, in un<br />

parere di otto pagine reso pubblico ieri,<br />

nel quale affronta una serie di quesiti<br />

posti dai Ministri dell’agricoltura dell'Ue.<br />

Le risposte, altamente tecniche,<br />

non sono peraltro univoche, ma si limitano<br />

a profilare varie ipotesi di intervento<br />

che la Commissione esecutiva dell'Ue<br />

dovrà decidere se trasformare in<br />

proposte.<br />

Nel delineare possibili irrigidimenti<br />

nelle misure contro la Bse, il Comitato<br />

fa sempre riferimento ad animali «nati<br />

prima dell’applicazione concreta del<br />

bando alle farine animali o a quelli nati<br />

in circostanze in cui il divieto non era<br />

ancora applicato in modo rigoroso». In<br />

questi casi, anche la colonna vertebrale<br />

di bovini che hanno più di 12 mesi dovrebbe<br />

essere considerata «materiale a<br />

rischio». «La carne bovina vicina all’osso<br />

che viene recuperata con l’uso di appo-<br />

L'incontro al Cairo tra Ben-Ami e Arafat<br />

pennata della tensione nei Territori. In<br />

una dichiarazione letta in video, l’Autorità<br />

Palestinese ha accusato dell’assassinio<br />

«un gruppo di collaborazionisti, traditori<br />

e terroristi». Da parte israeliana<br />

un portavoce dell’esercito ha affermato<br />

che Tel Aviv non ha nessun coinvolgimento<br />

con l’omicidio.<br />

Al momento non sono chiare le motivazioni<br />

dell’assassinio, che nessun gruppo<br />

ha rivendicato. Mekki, 57 anni, è stato<br />

ucciso da tre uomini mascherati che<br />

gli hanno sparato al Beach Hotel di Gaza<br />

e poi si sono dati alla fuga. Vicino ad<br />

Arafat e membro del movimento Al Fatah,<br />

Mekki era direttore della Tv palesti-<br />

siti macchinari — afferma fra l’altro il<br />

parere del Comitato scientifico — va<br />

considerata materiale a rischio se proviene<br />

dal cranio o dalle vertebre di animali<br />

di più di 12 mesi». Il riferimento è<br />

alla salsiccia tedesca, che qualche settimana<br />

fa è stata al centro di misure precauzionali<br />

in Germania.<br />

Nessun pericolo invece per milza e timo,<br />

destinati a restare fuori dalla «zona<br />

pericolo». Gli esperti europei ritengono<br />

inoltre che «i grassi derivanti da tessuti<br />

bovini debbano essere sottoposti a cottura<br />

a pressione per minimizzare i rischi<br />

di infettività da Bse prima di essere usati<br />

per mangimi destinati agli animali».<br />

Su un altro fronte, quello della messa<br />

a punto di nuovi strumenti per individuare<br />

l’encefalopatia spongiforme bovina,<br />

il Centro comune di ricerca europeo<br />

sta esaminando la validità di cinque<br />

nuovi test rapidi che potrebbero aggiungersi<br />

ai tre attualmente in uso. Le analisi<br />

sulla validità dei nuovi test continueranno<br />

fino a tarda primavera 2001 per<br />

accertarne la precisione e la possibilità<br />

di ripeterli in altri laboratori.<br />

Nel frattempo, in Austria ha suscitato<br />

soddisfazione il risultato dei controlli su<br />

un bovino precedentemente sospettato<br />

di essere affetto da Bse: una seconda serie<br />

di test ha infatti dato esito negativo,<br />

facendo quindi rientrare l'allarme sul<br />

presunto primo caso di «mucca pazza»<br />

nel Paese. Il Ministero dell’agricoltura<br />

ha comunque ribadito che il Governo<br />

continuerà a condurre una politica di<br />

«tolleranza zero» in materia di Bse, attenendosi<br />

a criteri di «assoluta trasparenza»<br />

affinché la popolazione sia in grado<br />

di valutare correttamente la situazione.<br />

BRASILIA — Gofu Felix Corleoma, un<br />

ragazzo di diciassette anni profugo dalla<br />

Sierra Leone che era stato gettato in mare<br />

in pieno Atlantico assieme a tre compagni<br />

dall'equipaggio di una nave da carico<br />

di bandiera greca e che era stato tratto<br />

in salvo da una barca di pescatori brasiliani,<br />

ha ottenuto il diritto d’asilo in Brasile.<br />

«Il caso di Corleoma si inquadra perfettamente<br />

nella legge dei rifugiati di<br />

guerra e dell’asilo politico, visto che nella<br />

Sierra Leone i diritti umani sono costante-<br />

Protesta ufficiale russa agli Usa<br />

per l'arresto di Pavel Borodin<br />

MOSCA, 18.<br />

La Russia in una protesta ufficiale ha<br />

chiesto «l’immediata e incondizionata liberazione»<br />

del Segretario dell’Unione<br />

russa-bielorussa, Pavel Borodin, fermato<br />

ieri sera a New York, perché colpito da<br />

un mandato internazionale della magistratura<br />

svizzera che lo accusa di riciclaggio<br />

di denaro. Lo riferisce l’agenzia<br />

di stampa «Interfax». La richiesta di immediata<br />

liberazione di Borodin è stata<br />

avanzata dal Ministro degli esteri, Igor<br />

Ivanov, all’Ambasciatore americano a<br />

Mosca, James Collins, convocato al ministero.<br />

Ivanov, ha consegnato all'Ambasciatore<br />

Usa la protesta ufficiale russa.<br />

La Svizzera, dal canto suo, chiederà<br />

agli Stati Uniti l’estradizione dell’ex tesoriere<br />

del Cremlino Pavel Borodin. Lo<br />

affermato questa mattina il Procuratore<br />

generale del cantone di Ginevra, Bernard<br />

Bertossa. Ma la reazione del magistrato<br />

è prudente. Per Bertossa «è ancora<br />

troppo presto per dire se si tratta di<br />

una buona notizia e per fare pronostici»<br />

sulle possibilità di vedere Borodin davanti<br />

alla giustizia svizzera.<br />

Pavel Borodin, ex collaboratore dell'ex<br />

Presidente russo, Boris Yeltsin, era<br />

arrivato negli Stati Uniti per prendere<br />

nese dal 1994 e aveva successivamente<br />

fondato un<br />

canale palestinese satellitare.<br />

Padre di sette figli, era<br />

tornato a Gaza in seguito<br />

agli «Accordi di Oslo» del<br />

1993, dopo anni di esilio negli<br />

Emirati Arabi Uniti.<br />

In un momento in cui<br />

sembrava che il dialogo<br />

stesse prevalendo sulla violenza<br />

un nuovo omicidio<br />

rende più difficoltosi i negoziati.<br />

L’assassinio di Mekki<br />

è giunto infatti poco dopo<br />

la rimozione del blocco<br />

israeliano alla «Striscia di<br />

Gaza», che era stata imposto<br />

in seguito all’omicidio<br />

di un colono ebraico domenica<br />

notte. Fonti palestinesi<br />

hanno confermato che sono<br />

stati rimossi i blocchi militari eretti all’ingresso<br />

delle principali strade e attorno<br />

alle quattro principali città della Striscia.<br />

Sono stati inoltre riaperti i valichi<br />

verso Israele, eccetto quello di Erez, e<br />

verso l’Egitto. Stamane inoltre l'aeroporto<br />

di Gaza è rientrato in funzione dopo<br />

una chiusura di alcuni giorni.<br />

Le violenze però non si sono placate.<br />

Ieri a Gaza, nei pressi dell’insediamento<br />

di Nezarim, è stato rinvenuto il corpo<br />

crivellato di pallottole di un palestinese<br />

di 37 anni, Walid Al Ewadi. Centinaia di<br />

persone hanno partecipato al funerale<br />

fra grida di vendetta contro i coloni e i<br />

soldati israeliani.<br />

Brasile: asilo politico a un profugo africano gettato in mare<br />

mente violati», ha dichiarato Elizabeth<br />

Sussekind, Segretaria generale del Ministero<br />

della giustizia di Brasilia, commentando<br />

con la stampa mercoledì la concessione<br />

del diritto d'asilo al giovane sierraleonese.<br />

Il ragazzo africano era stato abbandonato<br />

all’inizio del mese ad un centinaio di<br />

chilometri dalla costa brasiliana da una<br />

nave tuttora non identificata, se non ap-<br />

JUGOSLAVIA Incontro a Belgrado tra Kostunica, Djiukanovic e Djindjic<br />

Serbia e Montenegro discutono<br />

del futuro assetto della Federazione<br />

STATI UNITI Tagli all'erogazione per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale<br />

California: un milione di persone senza elettricità<br />

in conseguenza della «deregulation» del settore<br />

WASHINGTON, 18.<br />

In California sono stati attuati ieri,<br />

per la prima volta dalla fine del secondo<br />

conflitto mondiale, tagli controllati di<br />

erogazione della corrente elettrica per<br />

risparmiare energia. La crisi energetica<br />

è una conseguenza degli scompensi causati<br />

dalla «deregulation» del settore. Le<br />

riserve di energia della California sono<br />

ridotte ai mimini termini e le due grandi<br />

società che alimentano lo Stato, la Southern<br />

California Edison e la Pacific Gas<br />

and Electric, così come le società da loro<br />

controllate, fronteggiano il rischio<br />

George W. Bush giunto a Washington<br />

per la cerimonia d'insediamento<br />

WASHINGTON, 18.<br />

Il Presidente eletto degli Stati Uniti, George W. Bush, è giunto a Washington<br />

nel tardo pomeriggio di ieri. Sabato 20, nel corso della cerimonia di insediamento,<br />

Bush presterà giuramento assumendo ufficialmente la carica di<br />

Capo dello Stato. Nelle varie commissioni del Senato Usa, continuano intanto<br />

le audizioni ai componenti del nuovo Gabinetto. Ieri è stata la volta tra gli altri<br />

del Ministro della giustizia designato, John Ashcroft, e di Colin Powell, indicato<br />

da Bush come futuro Segretario di Stato. Powell, davanti alla Commissione<br />

esteri, ha delineato — secondo quanto segnala l'agenzia «Ansa» — i<br />

principi di base della politica estera della nuova amministrazione, imperniata<br />

su una maggiore cautela nell’impegno di truppe statunitensi in missioni fuori<br />

dai confini nazionali. «Non vogliamo chiuderci nella fortezza del protezionismo<br />

o dell’isolamento — ha dichiarato — ma il nostro impegno deve essere<br />

dettato dall’interesse nazionale e non da reazioni istintive a crisi improvvise».<br />

Powell ha anche annunciato il riesame della presenza Usa in Bosnia ed Erzegovina<br />

e in Kosovo, «con la speranza di ridurre il nostro livello di forze in<br />

coordinamento con i nostri alleati».<br />

parte alla cerimonia di insediamento del<br />

nuovo Presidente americano, George W.<br />

Bush. Lo ha detto oggi, sempre all’agenzia<br />

«Interfax», Ghenrikh Padva, uno degli<br />

avvocati di Pavel Borodin.<br />

L'arresto a New York di Borodin è<br />

«uno scandalo diplomatico» e «un gesto<br />

non amichevole da parte degli Stati Uniti<br />

nei confronti della Russia». È questo il<br />

primo commento del Presidente bielorusso,<br />

Alexandr Lukashenko, al fermo<br />

del Segretario di Stato dell'Unione russo-bielorussa<br />

che ha un passaporto diplomatico.<br />

Gli avvocati di Borodin hanno<br />

però detto che il loro assistito ha esibito<br />

a New York il suo passaporto ordinario.<br />

Intanto, è a Mosca il Commissario europeo<br />

per le relazioni esterne, Chris Patten,<br />

che avrà colloqui con le autorità del<br />

Cremlino sul modo di sviluppare le relazioni<br />

Ue-Russia nell'ambito dell'Accordo<br />

di partnership e cooperazione (Pca).<br />

Verranno affrontate fra l'altro anche le<br />

priorità per il 2001 del programma di<br />

aiuto «Tacis», la cooperazione internazionale<br />

nei Balcani, in Medio Oriente e<br />

nel Caucaso, il dialogo tra Unione Europea<br />

e Russia in tema di energia e la sicurezza<br />

nucleare.<br />

BELGRADO, 18.<br />

Sul futuro della Repubblica Federale<br />

di Jugoslavia (Serbia e Montenegro) le<br />

posizioni e le aspettative delle autorità<br />

serbe e jugoslave restano lontane da<br />

quelle della dirigenza montenegrina, come<br />

ha confermato l'incontro durato due<br />

ore ieri sera a Belgrado tra il Presidente<br />

federale jugoslavo Vojslav Kostunica, il<br />

Presidente montenegrino Milo Djiukanovic<br />

e il Primo Ministro designato della<br />

Serbia, Zoran Djindjic, uno dei principali<br />

leader dell'«Opposizione democratica<br />

serba» (Dos), la coalizione che ha vinto<br />

Spazio: rinviato il lancio<br />

del razzo-guida<br />

per la distruzione della Mir<br />

punto come battente bandiera greca, e<br />

sulla quale si era imbarcato clandestinamente<br />

a Città del Capo con l'intenzione di<br />

raggiungere gli Stati Uniti. I tre compagni<br />

di Corleoma, anch'essi adolescenti, sono<br />

stati dati per dispersi e non ci sono speranze<br />

che possano essere sopravvissuti.<br />

«Il Brasile è più che un paradiso per<br />

me, chissà che adesso non riesca a realizzare<br />

il mio sogno di diventare giocatore<br />

Kosovo: Mosca chiede di rivedere<br />

gli accordi sulla presenza internazionale<br />

MOSCA, 18.<br />

La Russia ritiene che l’accordo sulla presenza nel Kosovo della Kfor, la forza<br />

multinazionale sotto comando Nato dispiegata per mandato delle Nazioni<br />

Unite, debba essere rivisto alla luce delle mutate condizioni nella regione. Lo<br />

ha detto ieri il Ministro degli esteri russo Igor Ivanov al termine di un colloquio<br />

a Mosca con il suo omologo jugoslavo Goran Svilanovic i cui termini sono<br />

stati riferiti dall’agenzia di stampa Itar-Tass. «L’accordo tecnico-militare<br />

con la Nato non favorisce la soluzione dei problemi attuali», ha detto Ivanov,<br />

sottolineando che esso fu firmato dal Governo di Belgrado solo con l’Alleanza<br />

atlantica, mentre oggi fanno parte della forza multinazionale anche forze di<br />

Paesi esterni alla Nato, compresa la Russia stessa. L’accordo al quale ha fatto<br />

riferimento Ivanov è quello che autorizzò l’ingresso della Kfor nel Kosovo in<br />

sostituzione delle forze jugoslave ritirate in Serbia. Da parte sua Svilanovic ha<br />

sostenuto che la zona smilitarizzata a ridosso del Kosovo «può essere limitata<br />

tenendo conto delle trasformazioni democratiche in Jugoslavia».<br />

della bancarotta. La Southern California<br />

Edison aveva deciso martedì di sospendere<br />

temporaneamente i pagamenti dei<br />

debiti per risparmiare denaro e continuare<br />

così ad erogare servizi. Tale scelta<br />

di sospendere il pagamento di almeno<br />

596 milioni di dollari ai creditori, ha fatto<br />

precipitare le quotazioni delle società,<br />

che vengono ora giudicate al limite dell’insolvenza.<br />

Il Governatore della California Gray<br />

Davies ha decretato lo stato di emergenza<br />

nello Stato a causa della crisi energetica<br />

che ha privato un milione di perso-<br />

MOSCA, 18.<br />

È stato rinviato stamane per un’avaria<br />

sulla Mir il lancio del traghetto spaziale<br />

russo che avrebbe dovuto portare<br />

alla stazione il carburante per il suo<br />

rientro sulla Terra il 6 marzo prossimo.<br />

Durante il ritorno è previsto che la Mir<br />

si distrugga al contatto con l'atmosfera.<br />

Il cargo, con a bordo 2.5 tonnellate di<br />

carburante, sarebbe dovuto partire dal<br />

cosmodromo di Baikonur, nel Kazakhstan,<br />

alle ore 7.56 italiane, ma sei ore<br />

prima del lancio è stato deciso il rinvio<br />

al 21 o al 24 gennaio.<br />

L'avaria sulla Mir riguarda un calo<br />

della tensione elettrica che ha fermato<br />

alcuni stabilizzatori della stazione, hanno<br />

detto i responsabili del lancio all’agenzia<br />

di stampa russa «Itar-Tass». Il<br />

problema è dovuto alla mancanza di<br />

energia in alcune batterie che saranno<br />

ricaricate nelle prossime ore. Dopo la rimessa<br />

in funzione degli stabilizzatori, sarà<br />

decisa con esattezza la data del lancio<br />

del traghetto. I responsabili escludono<br />

per ora l’invio sulla Mir di un equipaggio<br />

in quanto l’emergenza può essere<br />

superata da terra.<br />

A seguito del rinvio odierno l’«affondamento»,<br />

previsto per il 6 marzo prossimo,<br />

potrebbe subire dei ritardi.<br />

in dicembre le elezioni politiche in Serbia,<br />

dopo aver portato in settembre Kostunica<br />

alla Presidenza federale ed aver<br />

ottenuto la maggioranza dei seggi nel<br />

Parlamento federale.<br />

Proprio Djindjic, al termine del colloquio<br />

di ieri sera, ha definito «profonde»<br />

le divergenze esistenti tra Podgorica e<br />

Belgrado circa l’avvenire della Jugoslavia:<br />

«Siamo arrivati al punto di constatare<br />

che esistono profonde divergenze sul<br />

futuro dell’unione, se questa cioè sarà<br />

un solo Paese riconosciuto internazionalmente<br />

o l’unione di due Paesi indipen-<br />

ne dell’energia elettrica, in particolare<br />

nella regione di San Francisco. Davies<br />

ha chiesto alle autorità locali delle zone<br />

colpite dall’emergenza energetica di acquistare<br />

elettricità per consentire alla<br />

California di essere sufficientemente rifornita<br />

per i prossimi otto o dieci giorni<br />

mentre la sua amministrazione cercherà<br />

di risolvere la crisi. Davies ha aggiunto<br />

che la California dispone soltanto del 45<br />

per cento dell’energia di cui avrebbe bisogno<br />

per un solo giorno di attività.<br />

Con le riserve di energia ridotte ai minimi<br />

termini e con le condizioni meteorologiche<br />

che hanno contributo a peggiorare<br />

la situazione, le autorità politiche<br />

della California hanno dovuto innalzare<br />

fino al massimo livello l’allerta<br />

energetica: Martedì si era passati al livello<br />

di «allerta tre», il più alto previsto<br />

per le crisi energetiche. Nonostante i<br />

numerosi appelli a contenere i consumi,<br />

la situazione è ulteriormente peggiorata<br />

e ieri le autorità hanno dato il via per la<br />

prima volta ai black-out controllati che<br />

hanno riguardato in questa prima fase<br />

circa un milione di persone e che sono<br />

durati da un’ora a 90 minuti.<br />

I black-out sono stati comunque interrotti<br />

in serata. Patrick Dorinson, portavoce<br />

della California Independent<br />

System Operator, l’agenzia che gestisce<br />

gran parte della rete di distribuzione<br />

della corrente elettrica dello Stato, ha<br />

attribuito la decisione all’arrivo di forniture<br />

d’emergenza dal Canada. Il portavoce<br />

non ha escluso però di ripristinare<br />

i black-out a rotazione, che hanno interessato<br />

a turno quartieri interi in molte<br />

città dello Stato, qualora la situazione lo<br />

richieda.<br />

Wto: necessaria<br />

un'altra tornata di trattative<br />

per l'ingresso della Cina<br />

GINEVRA, 18.<br />

Ulteriori trattative sono necessarie per<br />

l’ingresso della Cina nell’Organizzazione<br />

mondiale del commercio (Wto). Lo hanno<br />

annunciato ieri sera a Ginevra alcuni<br />

membri della delegazione di Pechino,<br />

precisando che l'accordo appare vicino.<br />

La Cina attende da 14 anni l'ingresso<br />

nella Wto e riponeva molte speranze<br />

nella sessione negoziale cominciata il 10<br />

gennaio scorso e conclusasi ieri. Pechino<br />

resta fiduciosa per una prossima adesione<br />

all'Organizzazione, ha tuttavia affermato<br />

il Capo della delegazione cinese,<br />

Long Yongtu.<br />

«Due settori restano aperti, l’agricoltura<br />

e i servizi», ha sottolineato il Presidente<br />

del gruppo di lavoro Paul-Henri<br />

Ravier, secondo il quale sono ora necessarie<br />

decisioni politiche ad alto livello.<br />

La settimana scorsa Long Yongtu aveva<br />

espresso rammarico per i tentativi<br />

degli Stati Uniti e del Gruppo di Cairns<br />

di limitare i sussidi agricoli della Cina.<br />

Ieri Long Yongtu ha ribadito la necessità<br />

per Pechino di aiutare i circa novecento<br />

milioni di agricoltori del Paese. La<br />

Cina, ha detto, resta un Paese in via di<br />

sviluppo la cui stabilità «è in gioco».<br />

di una squadra di calcio professionistica»,<br />

ha detto raggiante il giovane africano sopravvissuto<br />

all'ultima e terrificante vicenda<br />

della sua breve esistenza già segnata<br />

da violenze terribili: suo padre e il fratello<br />

erano stati uccisi undici anni fa nella<br />

guerra civile che insanguina la Sierra<br />

Leone. Gofu Felix Corleoma, all'epoca ancora<br />

un bambino, si era rifugiato con la<br />

madre prima in Liberia e poi in Sud Africa,<br />

da dove aveva cercato, come detto, di<br />

raggiungere l'America.<br />

denti», ha detto Djindjic alla stampa. «È<br />

comunque importante — ha aggiunto<br />

Djindjic — che il dialogo continui, che<br />

la soluzione scelta sia democratica e<br />

tenga conto della grande instabilità della<br />

regione».<br />

Alla necessità di tenere nel massimo<br />

conto «la stabilità del Paese e della regione»<br />

ha fatto riferimento anche un comunicato<br />

diffuso dall'ufficio di Kostunica<br />

nel quale si sostiene altresì che i tre<br />

interlocutori hanno convenuto di «cercare<br />

una soluzione in un’atmosfera di tolleranza».<br />

Djiukanovic si è rifiutato da<br />

parte sua di fare dichiarazioni dopo l’incontro.<br />

Come noto, la Presidenza federale<br />

jugoslava ha respinto a fine dicembre<br />

una proposta avanzata dal Governo<br />

del Montenegro di trasformare l’attuale<br />

Federazione nell’unione di due Stati indipendenti,<br />

con due diversi seggi alle<br />

Nazioni Unite.<br />

Sulla questione dei rapporti con la<br />

Serbia il Governo montenegrino è entrato<br />

in crisi, soprattutto dopo la svolta determinata<br />

dalle elezioni federali dello<br />

scorso settembre che fecero segnare il<br />

successo di Kostunica , elezioni disertate<br />

dalle forze politiche montenegrine che<br />

appoggiano Djiukanovic e che non hanno<br />

ora di conseguenza propri rappresentanti<br />

nel Parlamento federale. Gran parte<br />

degli osservatori interni ed internazionali<br />

ritengono probabile in Montenegro<br />

il ricorso a elezioni anticipate, mentre<br />

Djukanovic insiste comunque per la convocazione<br />

in primavera di un referendum<br />

sulla indipendenza.<br />

Colombia: un altro<br />

massacro di contadini<br />

BOGOTÁ — Un commando di una<br />

quarantina di uomini, quasi certamente<br />

appartenenti agli «squadroni<br />

della morte» paramilitari agli ordini<br />

di Carlos Castano, hanno massacrato<br />

venticinque contadini in<br />

Colombia, nello Stato settentrionale<br />

di Sucre. Lo hanno reso noto<br />

fonti dell’esercito, specificando che<br />

la strage è avvenuta mercoledì.<br />

Con questa nuova operazione le<br />

forze paramilitari, conosciute come<br />

Autodifese unite della Colombia<br />

(Auc), hanno già ucciso quest’anno<br />

non meno di 90 persone. Il colonnello<br />

Luis Parra, comandante della<br />

prima brigata dell’esercito colombiano,<br />

di stanza a Cartagena, ha<br />

indicato che sono in corso combattimenti<br />

che impegnano Forze regolari<br />

e i gruppi paramilitari nella zona<br />

di Ovejas, oltre 400 chilometri a<br />

nord di Bogotá.<br />

Perú: undici candidati<br />

alle presidenziali<br />

LIMA — Il Tribunale nazionale<br />

elettorale peruviano (Jne) ha ridotto<br />

mercoledì da 17 ad undici i candidati<br />

per le elezioni presidenziali<br />

previste per il prossimo 8 aprile.<br />

Sei «ticket» sono stati scartati per<br />

non aver ottenuto il numero di firme<br />

previste dalla legge. Secondo i<br />

più recenti sondaggi, favorito per<br />

la corsa alla massima carica dello<br />

stato è Alejandro Toledo (Perù<br />

possibile), con il 34 per cento dei<br />

consensi, seguito da Lourdes Flores<br />

Nano (Alleanza Unità popolare)<br />

con il 12, e da Fernando Olivera<br />

(Fronte indipendente moralizzatore)<br />

e l'ex Presidente Alan Garcia<br />

(Apra) con il 5-6 per cento.<br />

Yemen: sequestrato<br />

un tecnico tedesco<br />

SAN'A — Un tecnico petrolifero tedesco<br />

è stato sequestrato mercoledì<br />

da ignoti nella regione di Shabwa,<br />

a 300 km ad Est di San'a, capitale<br />

dello Yemen, secondo un dirigente<br />

della polizia locale citato<br />

dall’agenzia «France Presse». Il dirigente<br />

della polizia ha specificato<br />

che il tecnico sequestrato si chiama<br />

Luther Seilenberg e lavora per<br />

l’azienda tedesca «Preusag». È<br />

questo il primo sequestro di uno<br />

straniero compiuto quest’anno nello<br />

Yemen. Le tribù di questo paese<br />

sono solite sequestrare stranieri,<br />

soprattutto occidentali, per esercitare<br />

pressioni sul loro Governo affinché<br />

dia soddisfazione alle loro<br />

richieste materiali.<br />

Olanda: esplosione<br />

nell'aeroporto Schiphol<br />

L'AJA — Un’esplosione avvenuta<br />

giovedì mattina all’aeroporto Schiphol<br />

di Amsterdam, pur senza avere<br />

fortunatamente conseguenze<br />

per le persone, ha costretto a far<br />

sgomberare gran parte dello scalo<br />

aereo e l'annessa stazione ferroviaria<br />

ed ha provocato ritardi nel<br />

traffico. Lo ha detto una portavoce<br />

della società che gestisce le strutture<br />

aeroportuali, specificando che<br />

per il momento si ignorano le cause<br />

dell’esplosione, verificatasi in<br />

un bagno del settore arrivi

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