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IN ITALIA<br />

PAGINA<br />

9 .<br />

Inchieste<br />

e servizi<br />

L'OSSERVATORE ROMANO Sabato 20 Gennaio 2001<br />

TORINO — Chi entra in Casa Giobbe,<br />

alla periferia di Grugliasco, ha la sensazione<br />

di essere accolto nel calore di una<br />

grande famiglia; c'è premura, attenzione,<br />

si respira serenità. Ed è una sensazione<br />

che sorprende, anche sapendo che gli<br />

ospiti sono malati di Aids. Il dolore c'è ed<br />

ha il volto di chi è costretto su una sedia<br />

a rotelle, di chi soffre di problemi cardiaci,<br />

di chi ogni giorno deve prendere decine<br />

di medicine per continuare a vivere.<br />

La morte ha più volte segnato la storia<br />

ECONOMIA Secondo i dati di un'indagine promossa dagli industriali liguri<br />

Segnali di ripresa a Genova<br />

ma resta il nodo della competitività<br />

GENOVA, gennaio.<br />

L'economia genovese, relativa alla città<br />

e all'intera provincia, evidenzia un<br />

andamento positivo: il fatturato e il carnet<br />

degli ordini sono aumentati nel settore<br />

meccanico, metallurgico, impiantistica<br />

e manutenzione, chimico e farmaceutico,<br />

energia, plastica e gomma, carta<br />

e grafico. Si sono rilevate corrette anche<br />

le previste riduzioni nel settore dei<br />

materiali da costruzione e nel tessile-abbigliamento.<br />

Sono i dati che sono emersi da un'indagine<br />

riferita all'andamento di un campione<br />

significativo di aziende associate<br />

all'Assindustria di Genova, relativi al primo<br />

semestre del 2000 e messi a confronto<br />

con il primo semestre dell'anno precedente<br />

e le previsioni per il secondo semestre.<br />

Dato l'ampio e consolidato campione<br />

e l'elevato tasso di associazionismo<br />

i risultati ottenuti forniscono informazioni<br />

e linee di tendenza attendibili<br />

per l'intera industria genovese.<br />

Gli andamenti appaiono soddisfacenti<br />

anche nel settore delle aziende di servizi:<br />

ciò vale soprattutto per Terminal<br />

Operators, i Servizi Avanzati e la Comunicazione.<br />

Non si evidenziano sensibili<br />

variazioni negli indici di riferimento. Le<br />

modeste flessioni percentuali emerse in<br />

alcune aziende interpellate sono compensati<br />

da quelle di segno positivo, a<br />

conferma di un trend costante nell'aumento<br />

generale di dette attività.<br />

Risulta stabilizzato il mercato del lavoro,<br />

confermato dall'indicatore «organici<br />

occupati» . Questo grazie alla media<br />

degli incrementi nel settore Impianti e<br />

Manutenzione, Chimica e Farmaceutica,<br />

Plastica e Gomma, Carta e Grafica, Servizi<br />

avanzati e Comunicazione, e dai cali<br />

nel comparto della Costruzione della<br />

cantieristica navale, Materiali da costruzione<br />

e Autotrasporti.<br />

Particolarmente soddisfacenti appaiono<br />

i risultati del ricorso alla Cassa Integrazione<br />

Guadagni, che dopo il picco<br />

dello scorso anno sembrano assestarsi<br />

sui livelli molto contenuti del 1998.<br />

Nel settore metalmeccanico e riparazioni<br />

navali si è passati ad esempio dalle<br />

2.386 ore del '98 — e le 714.578 del<br />

1999 — alle 17.224 del primo semestre<br />

del 2000. Gli impianti di manutenzione<br />

dalle 33.887 del '98 — assestatesi sulle<br />

31.833 del 1999 — alle 11.014 di quest'anno.<br />

Nel settore tessile e abbigliamento<br />

non vi sono state ore autorizzate dal<br />

1998 ad oggi. Nel settore grafico-cartotecnico<br />

e carta, le 11.611 ore del '98 si<br />

sono ridotte a 52 lo scorso anno per risalire<br />

a 10.100 nel primo semestre del<br />

2000. I trasporti fanno registrare un netto<br />

calo, con il passaggio da 87 ore del<br />

1998 — salite a 2.451 nel '99 — a sole<br />

21 quest'anno. Nettissimo poi è il calo<br />

nel settore Gomma e plastica, scesa da<br />

7.258 a 6.370, per toccare nel primo semestre<br />

2000 il record minimo di 480<br />

ore.<br />

È opportuno però non dimenticare<br />

che, nel corso del 1999, il ricorso alla<br />

Cassa Integrazione Guadagni era stata<br />

fortemente influenzata dall'elevato ricorso<br />

di una grossa azienda del settore siderurgico.<br />

In merito al tasso di assenteismo non<br />

si registrano variazioni di rilievo rispetto<br />

al precedente periodo, mantenendosi su<br />

livelli di poco superiori a quelli fisiologici.<br />

Ezio Amato, responsabile del Centro<br />

Studi Industriali di Confindustria Liguria,<br />

per quanto riguarda le prospettive<br />

dell'immediato futuro, dal suo autorevole<br />

osservatorio ritiene che «anche la se-<br />

Brindisi: favorire l'inserimento nel mondo<br />

del lavoro di disoccupati ed immigrati<br />

BRINDISI, gennaio.<br />

Tutela dei soggetti svantaggiati, lotta<br />

al razzismo e alla xenofobia, integrazione<br />

razziale: sono questi i presupposti<br />

con i quali la Provincia di Brindisi ha<br />

avviato il progetto «Welcome 1».<br />

Questo programma è nato con l'intento<br />

di favorire l'inserimento nel mondo<br />

del lavoro di disoccupati residenti nel<br />

territorio provinciale e di giovani immigrati.<br />

Il progetto, cofinanziato dal Fondo<br />

sociale europeo e dal ministero del<br />

Lavoro e della Previdenza sociale, vede<br />

la partecipazione di vari enti ed istituzioni<br />

locali e coinvolge anche la Spagna<br />

e la Germania.<br />

Il primo risultato di questa iniziativa è<br />

rappresentato dal Centro Servizi che ha<br />

sede a Brindisi e che offre sostegno a<br />

tutti i soggetti svantaggiati e di prima<br />

accoglienza. È la prima struttura di questo<br />

tipo che opera nella provincia brindisina.<br />

A gestirla sono quattordici giovani<br />

(sei italiani e otto albanesi) che hanno<br />

maturato la giusta esperienza frequentando<br />

un corso di formazione che li ha<br />

specializzati nell'offerta di particolari<br />

servizi.<br />

A partire dal 2001 il centro svolgerà<br />

anche attività di sportello.<br />

Intanto, gli operatori sono impegnati<br />

nell'attività di monitoraggio del territo-<br />

conda metà dell'anno in corso dovrebbe<br />

essere caratterizzata da andamenti abbastanza<br />

positivi sia con riferimento agli<br />

ordini, al fatturato, all'occupazione.<br />

Quest'ultima, in particolare, dovrebbe<br />

registrare qualche incremento nel comparto<br />

metallurgico e nella cantieristica<br />

navale». È quindi certo che «anche la<br />

nostra provincia sta attraversando un<br />

periodo di ripresa economica e che, di<br />

massima, la nostra economia è in linea<br />

con quella nazionale, giacché il confronto<br />

fra i nostri indicatori economici provinciali<br />

e gli indicatori nazionali evidenziano<br />

molte analogie».<br />

Ma due sono gli aspetti fondamentali<br />

che ritiene di dover sottolineare: «Il primo<br />

è che, nella nostra provincia, nei<br />

settori nei quali la ripresa è già in atto e<br />

Casa Giobbe di Grugliasco: da dieci anni accanto ai malati di Aids<br />

della casa e di chi ci opera. Ma al di sopra<br />

di tutto c'è il tentativo di assicurare a<br />

questi ammalati una buona qualità di vita<br />

e dare loro quell'affetto che non hanno<br />

mai ricevuto.<br />

Da dieci anni l'associazione Giobbe si<br />

occupa dell'accoglienza dei malati di<br />

Aids; grazie all'attività di operatori, religiosi,<br />

obiettori di coscienza e volontari si<br />

prende cura degli ultimi, degli emarginati,<br />

SVILUPPO Progettato anche un grande albergo - Le prospettive di lavoro<br />

Un nuovo porto per il rilancio di Castellammare<br />

NAPOLI, gennaio.<br />

Dopo anni e anni di crisi apparentemente<br />

irreversibile, dopo la progressiva<br />

chiusura di quasi tutti i grandi stabilimenti<br />

industriali del passato, Castellammare<br />

di Stabia, in provincia di<br />

Napoli, vara un progetto che nel giro<br />

di pochi anni potrebbe farne una perla<br />

turistica del mar Tirreno. Da qualche<br />

settimana sono infatti partiti i lavori<br />

per realizzare un albergo di lusso<br />

sulla spiaggia, dove oggi c'è lo scheletro<br />

di un ex cementificio (tanto deturpante<br />

per l'ambiente da essere chiamato<br />

«mostro di Pozzano»), e ad ottobre<br />

è stata posta la prima pietra del<br />

nuovo porto turistico, che dovrebbe<br />

dar lavoro a 500 persone rispondendo<br />

alla crescente richiesta di approdi sulla<br />

costa campana da parte di vacanzieri<br />

e diportisti.<br />

Una prospettiva concreta di sviluppo,<br />

dunque, per mettere definitivamente<br />

da parte il passato industriale,<br />

settore in cui negli ultimi 15 anni l'area<br />

torrese-stabiese ha visto sparire<br />

quattromila posti di lavoro, superando<br />

le delusioni suscitate dalla società<br />

«Tess», nata per promuovere il rilancio<br />

del territorio ma finora incapace<br />

di produrre grandi risultati.<br />

rio e nella predisposizione di una banca<br />

dati. Tutto ciò al fine di fornire successivamente<br />

agli utenti utili informazioni<br />

per quanto riguarda le opportunità di lavoro<br />

e la disponibilità di abitazioni e posti<br />

letto.<br />

Sempre nell'ambito del progetto «Welcome<br />

1», la Provincia ha avviato una serie<br />

di iniziative finalizzate a sensibilizzare<br />

l'opinione pubblica sui problemi del<br />

razzismo e della xenofobia.<br />

In tutte le scuole del Brindisino sono<br />

stati distribuiti «depliant» e materiale informativo.<br />

Questo progetto, quindi, sta favorendo<br />

la nascita di una vera e propria nuova<br />

cultura che ha come uno dei suoi<br />

punti saldi la convivenza sullo stesso territorio<br />

di popoli diversi. Ma sta anche<br />

contribuendo ad integrare nel tessuto<br />

produttivo locale tutti gli stranieri presenti<br />

nel territorio brindisino che, come<br />

è noto, ormai da anni ospita con spirito<br />

di accoglienza e solidarietà cittadini provenienti<br />

da Paesi che vivono situazioni<br />

di estremo disagio.<br />

Nel 1991, questa città fu una delle<br />

protagoniste del grande esodo albanese<br />

in Puglia. Da allora Brindisi, come del<br />

resto tutto il Salento, è stato sempre in<br />

prima fila nel campo dell'accoglienza.<br />

LORENZO RUGGIERO<br />

da tempo, quindi consolidata, si è assistito<br />

ad un incremento dei livelli occupazionali,<br />

mentre là dove la ripresa ha<br />

ancora la caratteristica di recupero, non<br />

vi sono ancora risultati positivi sul mercato<br />

del lavoro». La seconda osservazione<br />

«riguarda quanto già da tempo si va<br />

sottolineando e cioè la ridotta competitività<br />

e l'erosione dei margini delle aziende<br />

genovesi». Infatti «dall'analisi dei dati<br />

relativi all'andamento dell'inflazione,<br />

emerge ancora una volta che la nostra<br />

industria non ha scaricato a valle gli aumenti<br />

dei costi sostenuti, specialmente<br />

gli aumenti del prezzo del petrolio, con<br />

conseguente restringimento dei margini<br />

di profitto».<br />

GRAZIELLA MERLATTI<br />

Alla creazione dell'albergo sta lavorando<br />

un gruppo di imprenditori veneti,<br />

mentre il progetto portuale è<br />

condotto da una cordata locale, che<br />

dovrà investire 195 miliardi di lire. Le<br />

premesse ambientali per il successo<br />

dell'operazione ci sono tutte: la zona,<br />

dove la costiera stabiese confina con<br />

la penisola sorrentina, è tra le più suggestive<br />

della Campania anche se le<br />

sue bellezze sono state nascoste per<br />

decenni da ciminiere e da edifici industriali,<br />

rimasti a coprire il panorama<br />

anche dopo la fine delle attività lavorative.<br />

I tempi dovrebbero essere brevi:<br />

l'hotel a cinque stelle sarà pronto per<br />

l'estate 2002, il porto turistico entro il<br />

2004. Due investimenti che creeranno<br />

lavoro ma soprattutto rilanceranno<br />

sotto il profilo urbanistico e dell'immagine<br />

Castellammare di Stabia, città<br />

finora nota solo per le sue acque termali,<br />

per l'altissimo tasso di disoccupazione<br />

e per l'opprimente presenza<br />

della criminalità organizzata.<br />

Suggestivo il progetto del nuovo<br />

porto, che si candida ad essere il più<br />

grande approdo del Tirreno: oltre<br />

1.400 posti-barca, negozi, ristoranti,<br />

Il 25° Congresso<br />

nazionale del Centro<br />

italiano femminile<br />

ROMA — «Donne, credenti,<br />

cittadine» è il tema del 25° Congresso<br />

nazionale del Centro italiano<br />

femminile che si terrà a<br />

Roma dal 25 al 28 gennaio<br />

presso la Domus Mariae di via<br />

Aurelia.<br />

I lavori saranno aperti nel pomeriggio,<br />

alle 16, con una relazione<br />

di Alba Dini Martino sul<br />

tema: «Donne, credenti, cittadine:<br />

un'associazione nello spazio<br />

aperto della storia».<br />

Il giorno successivo, sia i lavori<br />

della mattina che quelli pomeridiani,<br />

saranno dedicati al<br />

dibattito in assemblea e alla<br />

formulazione delle mozioni.<br />

Sabato mattina, dopo la ripresa<br />

del dibattito, saranno avviate<br />

le operazioni di voto per l'elezione<br />

del consiglio nazionale.<br />

Nel pomeriggio è prevista l'approvazione<br />

delle mozioni e in<br />

serata la conclusione delle operazioni<br />

di voto.<br />

Domenica 28, alle 10, si svolgerà<br />

un dibattito sul tema: «Il<br />

Centro italiano femminile dalle<br />

origini agli anni Settanta. Il senso<br />

di una ricerca storica». I lavori<br />

si concluderanno in tarda<br />

mattinata con la proclamazione<br />

delle elette.<br />

di coloro che spesso società e famiglia<br />

hanno rifiutato. E dopo dieci anni si è fatto<br />

un bilancio delle attività, in un momento<br />

in cui, grazie alle nuove terapie mediche,<br />

sono cambiate le esigenze dei malati<br />

di Aids. Non si tratta più di accompagnare<br />

gli ammalati verso la morte (perché le<br />

possibilità di vivere più a lungo sono notevolmente<br />

aumentate) ma di aiutarli a<br />

reinserirsi nella società e soprattutto di<br />

venire incontro ai molteplici disturbi psichici<br />

che sempre di più sono caratteristici<br />

dell'Aids.<br />

E non mancano i progetti per il futuro.<br />

Presto partiranno i lavori per innalzare di<br />

un piano Casa Giobbe; il nuovo spazio sarà<br />

destinato in particolare ai malati di<br />

Aids che soffrono di disturbi psichici.<br />

Oltre a Casa Giobbe l'associazione promuove<br />

assistenza domiciliare e assistenza<br />

presso l'ospedale Amedeo di Savoia.<br />

MARCO BONATTI<br />

ISTRUZIONE Le attività degli istituti cattolici «Sacro Cuore» e «Artigianelli»<br />

Un rinnovato percorso formativo<br />

per i giovani di Trento<br />

TRENTO, gennaio.<br />

Un convegno, molto partecipato da<br />

studenti e docenti, per presentare un<br />

corso di studi che coniuga formazione<br />

umanistica e formazione professionale.<br />

L'Istituto Sacro Cuore e l'Istituto Artigianelli,<br />

scuole non statali cattoliche<br />

profondamente radicate nel tessuto sociale<br />

trentino, hanno voluto dare il mas-<br />

simo rilievo ad un'iniziativa concepita in<br />

spirito di collaborazione, quella<br />

dell'Istituto Tecnico per Periti<br />

in Arti Grafiche, che rappresenta<br />

una vera innovazione sul<br />

territorio. L'indirizzo formativo<br />

che ha preso avvio in questi<br />

giorni costituisce infatti un<br />

passo in avanti verso un programma<br />

di istruzione che sappia<br />

valorizzare tutte le sue<br />

componenti, offrendo così ai<br />

giovani, al tempo stesso, migliori<br />

sbocchi professionali ed<br />

una preparazione culturale all'altezza<br />

delle aspettative. Al<br />

convegno hanno relazionato<br />

suor Eugenia Libratore, presi-<br />

de dell'istituto Sacro Cuore, e<br />

fratel Guido Bertuzzi, direttore dell'Istituto<br />

Artigianelli.<br />

Da parte dei rappresentanti della pubblica<br />

amministrazione presenti all'incontro<br />

sono venuti ampi consensi ed il riconoscimento<br />

di un modello cui potranno<br />

ispirarsi anche altre realtà scolastiche.<br />

Suor Eugenia ha ripercorso le tappe che<br />

hanno portato al varo del nuovo Istituto:<br />

il «Sacro Cuore» ha messo a disposizione<br />

la propria tradizione culturale-educativa<br />

come esperienza propria nel campo<br />

dell'istruzione e gli «Artigianelli» il loro<br />

patrimonio professionale pratico-operativo<br />

nel campo della grafica.<br />

L'Istituto Sacro Cuore, con la sperimentazione<br />

di una scuola ad indirizzo<br />

tecnico-grafico di durata quinquennale<br />

unica nel contesto provinciale, permette<br />

di ampliare l'offerta formativa per i gio-<br />

giardini, magazzini, e poi una suggestiva<br />

passeggiata di fronte al mare,<br />

lungo un viale alberato, per raggiungere<br />

il centro cittadino.<br />

Il sindaco di Castellammare, Catello<br />

Polito, crede nel progetto e si prepara<br />

ad utilizzare i prossimi anni per la valorizzazione<br />

di altre risorse dell'area<br />

stabiese, come i siti archeologici — recentemente<br />

studiati anche dall'Università<br />

del Maryland — o il borgo marinaro<br />

dove sgorga un'acqua minerale<br />

tra le più conosciute della Campania,<br />

in modo da accentuare la vocazione<br />

turistico-culturale della zona.<br />

Il riscatto dunque è un'impresa possibile,<br />

anche grazie all'intesa sottoscritta<br />

con la Regione Campania e con<br />

«Sviluppo Italia», varie banche e gli<br />

imprenditori leader del territorio.<br />

Al progetto guardano con speranza<br />

anche i centri vicini: la rinascita di<br />

Castellammare di Stabia ovviamente<br />

avrebbe effetti positivi per il turismo<br />

in tutta la zona costiera e per l'economia<br />

della vicina Torre Annunziata, altro<br />

grande epicentro della crisi non<br />

solo occupazionale degli ultimi vent'anni.<br />

MARIANO DEL PREITE<br />

SOLIDARIETÀ La «Casa di Betania» di Paderno<br />

Piccola e familiare perciò efficace<br />

UDINE, gennaio.<br />

«Casa Betania», centro<br />

di accoglienza di Paderno,<br />

ha come finalità<br />

l'aiuto concreto alle persone<br />

in difficoltà. In<br />

questo luogo hanno trovato<br />

ospitalità e possibilità<br />

di un percorso di<br />

reinserimento sociale, alcolisti,<br />

ex carcerati, disabili<br />

psichici.<br />

Nata nel 1989, l'opera<br />

ha avuto varie sedi (Udine,<br />

Leonacco, Tricesimo),<br />

fino al trasferimento<br />

a Paderno nel 1997,<br />

in una casa con 12 posti<br />

letto. È stato il Vescovo<br />

emerito Monsignor Al-<br />

fredo Battisti a volere<br />

Iniziativa dei padri cappuccini di Fossano<br />

Capoverdiani a scuola di turismo<br />

ALESSANDRIA, gennaio.<br />

Il 30 ottobre scorso, diciotto giovani<br />

dell'Isola di Fogo, nell'arcipelago di Capo<br />

Verde, nell'ambito di un'esperienza<br />

di cooperazione terzomondiale, hanno<br />

iniziato a frequentare i corsi del locale<br />

Istituto Alberghiero per affinare le loro<br />

conoscenze in campo turistico-ricettivo,<br />

con l'intento di avviare una micro-imprenditoria<br />

autonoma al ritorno nella loro<br />

terra d'origine.<br />

L'iniziativa è del Centro Missioni Estere<br />

dei Cappuccini di Fossano — a pochi<br />

chilometri da Mondovì — che sono presenti<br />

nell'Isola di Fogo da cinquant'anni.<br />

A Capo Verde la risorsa principale è data<br />

dal clima, dalle spiagge, dal mare, dai<br />

paesaggi, dall'ospitalità della gente e il<br />

turismo rappresenta una voce importante<br />

nell'economia del futuro. Per questo<br />

è stato ideato l'inizio di una fascia di<br />

piccoli imprenditori per dare qualità alla<br />

prospettiva turistica.<br />

I diciotto ragazzi e ragazze dell'Isola<br />

di Fogo, in età compresa fra i 18 e i 25<br />

anni — coordinati da padre Ottavio Fasano<br />

— ritorneranno alle loro case per<br />

costituire la spina dorsale di progetti,<br />

iniziative e programmi grazie a quanto<br />

avranno appreso presso l'Istituto alberghiero<br />

di Mondovì. Sono tutti in possesso<br />

di un titolo di studio di scuola media<br />

superiore e comprendono l'italiano. Ol-<br />

vani trentini, consentendo loro la possibilità<br />

di inserirsi nel settore grafico-pubblicitario-editoriale<br />

senza doversi accontentare<br />

della sola qualifica di operai specializzati.<br />

«Avranno a disposizione una<br />

marcia in più — ha sottolineato suor<br />

Eugenia Libratore — perché è più alto il<br />

livello di formazione umana, culturale e<br />

professionale cui tenderanno gli allievi<br />

della scuola secondaria superiore». Ai<br />

ragazzi che provengono dagli «Artigianelli»,<br />

con qualifica di stampa e di prestampa,<br />

si offre al contempo l'opportunità<br />

di concludere il percorso formativo<br />

triennale di indirizzo grafico con gli Esami<br />

di Stato, come avviene per gli altri<br />

indirizzi di scuola secondaria superiore.<br />

La collaborazione fra «Sacro Cuore»<br />

ed «Artigianelli» è una realtà che vanta<br />

una già lunga storia: per primi i due<br />

fondatori, Teresa Verzeri e Lodovico Pavoni,<br />

furono accomunati dal medesimo<br />

ideale di educare cristianamente i giovani<br />

e di aprire loro le strade della vita.<br />

Percorsi comuni furono poi sperimentati<br />

con successo nella provincia di Brescia<br />

ed ora nel Trentino. «La novità — ha rimarcato<br />

ancora la preside dell'Istituto<br />

Sacro Cuore — non riguarda solo l'inte-<br />

fortemente Casa Betania, affinché «diventasse<br />

segno privilegiato dell'attenzione<br />

della Chiesa udinese ai poveri».<br />

Dal 1989 vi sono transitati una sessantina<br />

di ospiti (la casa è riservata ai maschi)<br />

inviati per lo più dai servizi sociali<br />

dei comuni. Hanno dai 20 ai 40 anni,<br />

l'età in cui è più facile un recupero.<br />

Attualmente il centro ospita sette persone.<br />

All'interno della struttura prestano<br />

il loro servizio due suore della Divina<br />

tre alle materie scolastiche specifiche,<br />

frequenteranno un corso di chitarra e<br />

uno di informatica.<br />

Dal 15 di novembre, ottenuto il libretto<br />

sanitario, sono stati avviati alla pratica<br />

nei laboratori. Il prof. Mario Berutti<br />

giudica positivamente l'iniziativa per la<br />

scuola stessa perché si tratta di una importante<br />

opportunità, anche sotto il profilo<br />

dello scambio culturale, per quanto<br />

concerne un'esperienza pilota nel quadro<br />

della cooperazione internazionale.<br />

L'iniziativa voluta dai padri cappuccini<br />

è affiancata da una associazione che<br />

comprende enti ed istituzioni del Cuneese,<br />

fra cui una ventina di Comuni, mentre<br />

contatti proficui sono stati già presi<br />

con l'associazione degli albergatori ed<br />

esercenti della provincia di Cuneo.<br />

A Fossano, invece, nella sala del castello<br />

degli Acaja, sono state organizzate<br />

due serate per far conoscere Capo Verde<br />

e la sua storia, con la proiezione di<br />

filmati e la comunicazione di testimonianze<br />

di alcuni volontari rientrati da<br />

poco dalla missione di quell'arcipelago.<br />

A Mondovì e Fossano, parrocchie, famiglie,<br />

gruppi e associazioni stanno cooperando<br />

attivamente per far sentire come<br />

a casa loro i giovani ospiti di Capo<br />

Verde.<br />

MARCO CARAMAGNA<br />

grazione tra una scuola e un centro professionale,<br />

ma la messa in rete di due<br />

realtà educative di matrice cattolica della<br />

città, operosamente integrate nel territorio<br />

trentino da oltre 150 anni. In<br />

questo momento in cui la scuola italiana<br />

è alla ricerca delle soluzioni migliori sul<br />

piano del riordino dei cicli, della defini-<br />

zione dei saperi, dell'autonomia e del-<br />

l'offerta formativa, i due Istituti<br />

si sono cimentati in un impegno<br />

che rappresenta anche un<br />

segno di comunione e di interazione<br />

in campo ecclesiale,<br />

dove ognuno è chiamato a<br />

mettere in comune quello che<br />

è e quello che ha». Fratel Guido<br />

Bertuzzi, direttore dell'Istituto<br />

Artigianelli, ha richiamato<br />

un'affermazione del professor<br />

Michele Colasanto: «Non si fa<br />

formazione continua in presenza<br />

di persone con un basso livello<br />

culturale». Per questo<br />

motivo gli «Artigianelli» si sono<br />

adoperati e si adoperano affin-<br />

ché il più alto numero possibi-<br />

le dei loro giovani consegua un diploma<br />

di Stato, oltre all'attestato di qualifica<br />

professionale. Fino allo scorso anno tutto<br />

ciò era possibile soltanto a mezzo di<br />

onerosi trasferimenti fuori provincia,<br />

ilchehafinito per scoraggiare molti candidati.«È<br />

con non poca soddisfazione —<br />

ha commentato fratel Guido Bertuzzi —<br />

che rileviamo come, con l'opportunità<br />

offerta di un percorso scolastico in città,<br />

ci siano stati allievi che hanno scelto di<br />

lasciare momentaneamente il lavoro per<br />

riprendere la scuola. Altro motivo di<br />

soddisfazione è il constatare che oltre il<br />

50% degli allievi dei terzi anni sia impegnato<br />

per prepararsi a sostenere il congiungimento<br />

con il quarto anno dell'IstitutoTecnicoper<br />

Periti in Arti Grafiche».<br />

MAURIZIO MELLARINI<br />

Volontà, suor Francesca e suor Fulgenzia,<br />

5 collaboratori e 4 volontarie.<br />

Il segreto di Casa Betania è l'ambiente<br />

familiare che dà fiducia e ricostruisce<br />

la persona. «Normalmente — spiega<br />

suor Francesca — la prima cosa, quando<br />

una persona arriva è trovarle subito<br />

un lavoro». Il resto rispecchia la vita<br />

normale di ciascun individuo, di ciascuna<br />

famiglia: «È importante che ognuno<br />

acquisisca amore per la casa, così poi in<br />

futuro avrà stimoli per auto-gestirsi. Insegniamo<br />

a tutti a preparare da mangiare,<br />

a fare la lavatrice, a gestire il proprio<br />

tempo».<br />

Le suore operano a stretto contatto<br />

con gli assistenti sociali per definire un<br />

piano di recupero, in comune accordo<br />

con l'interessato. Per quanto riguarda il<br />

denaro, vige l'amministrazione controllata,<br />

almeno nel primo periodo. Molti<br />

hanno problemi di alcol — spiegano i<br />

volontari — e tenderebbero a spendere<br />

tutto.<br />

«In questi anni i risultati in termini di<br />

reinserimento nella società sono stati eccellenti»,<br />

sottolinea Diego Cinello, presidente<br />

della Casa. Lo ribadisce anche<br />

Francesco Piani, assessore ai servizi sociali<br />

del Comune: «I risultati sono eccezionali<br />

sotto il profilo spirituale, ma anche<br />

sociale e medico. Lo posso testimoniare<br />

perché io stesso, come medico, ho<br />

inviato qui numerose persone. Il segreto<br />

sta nel fatto che si tratta di una struttura<br />

piccola».<br />

La retta, di un milione e 200 mila lire<br />

al mese, viene pagata per metà dagli<br />

ospiti e dai comuni. Ma per far quadrare<br />

i conti fino a oggi ci ha pensato la<br />

Caritas. Ora la Casa è divenuta ente giuridico<br />

autonomo e deve autoalimentarsi,<br />

sottolinea Cinello. E per questo serve la<br />

solidarietà di tutti gli udinesi.<br />

Casa Betania è e vuole restare una sede<br />

temporanea: al massimo un anno e<br />

mezzo, spiega Cinello. Ma con questo<br />

non vuol dire rompere un rapporto di<br />

affetti e di fiducia creatosi in questo<br />

periodo. Una volta uscito, chi ha frequentato<br />

Casa Betania, vi resta sempre<br />

attaccato, spiega suor Francesca. E la<br />

Casa resta comunque un punto di riferimento.<br />

CLAUDIO ZERBETTO

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