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.<br />

PAGINA<br />

4 .<br />

Intenzioni per l'apostolato<br />

della preghiera nel 2002<br />

GENNAIO<br />

Generale: Affinché i cristiani intensifichino i loro sforzi<br />

per annunciare insieme Gesù Cristo, unico<br />

Salvatore del mondo.<br />

Missionaria: Affinché le Chiese particolari sappiano porre<br />

in atto un rinnovato impegno per l'evangelizzazione<br />

in ogni ambiente di lavoro e di<br />

vita.<br />

FEBBRAIO<br />

Generale: Affinché gli ospedali cattolici si distinguano<br />

come avamposti qualificati nella lotta contro<br />

la malattia e come luoghi privilegiati di<br />

annuncio del Vangelo della vita e di rispetto<br />

per la persona umana.<br />

Missionaria: Perché le comunità cristiane di Cambogia e<br />

Laos siano sempre più attive nel promuovere<br />

le vocazioni sacerdotali e religiose.<br />

MARZO<br />

Generale: Per le organizzazioni ed i gruppi ecclesiali<br />

dediti all'azione sociale, perché testimonino<br />

con forza e coerenza il Vangelo della<br />

carità.<br />

Missionaria: Perché i popoli del continente africano, accogliendo<br />

generosamente l'annuncio di verità<br />

e di carità del Vangelo, si impegnino<br />

attivamente per la riconciliazione e la solidarietà.<br />

APRILE<br />

Generale: Perché nelle rapide e molteplici mutazioni<br />

in atto nel mondo contemporaneo sia valorizzato<br />

il ruolo della famiglia nella sua fondamentale<br />

vocazione di culla della vita e di<br />

scuola di fede e di valori.<br />

Missionaria: Perché, sorrette dall'eroica testimonianza<br />

dei martiri del nostro tempo, le Comunità<br />

ecclesiali annuncino con coraggio sempre<br />

nuovo Gesù Cristo, Redentore dell'uomo.<br />

MAGGIO<br />

Generale: Perché i cristiani vivano la fede in maniera<br />

coerente, e siano testimoni credibili della<br />

speranza evangelica.<br />

Missionaria: Perché, con l'aiuto di Maria Santissima,<br />

Vergine e Madre, in ogni Paese e cultura<br />

sia tutelata e promossa la vocazione familiare<br />

e sociale della donna.<br />

GIUGNO<br />

Generale: Affinché i responsabili e i seguaci delle differenti<br />

Religioni cooperino alla ricerca della<br />

pace mondiale, a partire dalla conversione<br />

del cuore e dal dialogo fraterno.<br />

Missionaria: Perché i fedeli laici, in forza del loro Battesimo,<br />

impegnino ogni loro energia per essere<br />

il sale della terra e la luce del mondo<br />

nell'ambito della loro attività.<br />

L'OSSERVATORE ROMANO Mercoledì 10 Gennaio 2001<br />

LUGLIO<br />

Generale: Perché gli artisti pongano ogni cura nell'aiutare<br />

gli uomini del nostro tempo a riscoprire<br />

nel creato i segni dell'amore provvidente<br />

di Dio.<br />

Missionaria: Affinché ai cristiani dell'India non sia impedito<br />

di professare pubblicamente la propria<br />

fede ediannunciareliberamente ilVangelo.<br />

AGOSTO<br />

Generale: Perché cresca nella coscienza dei singoli e<br />

nell'opinione pubblica mondiale il rispetto<br />

dell'ambiente, dono di Dio per l'intera famiglia<br />

umana.<br />

Missionaria: Perché nelle grandi baraccopoli del mondo<br />

l'azione dei missionari lenisca le sofferenze<br />

frutto di ingiustizie e favorisca la promozione<br />

integrale della persona.<br />

SETTEMBRE<br />

Generale: Per i ragazzi ed i giovani delle scuole cattoliche,<br />

perché nel loro itinerario formativo<br />

incontrino educatori forti e saggi che li aiutino<br />

a maturare nelle convinzioni di fede e<br />

nella coerenza degli atteggiamenti.<br />

Missionaria: Perché lo Spirito Santo, attraverso l'impegno<br />

della Chiesa e delle Comunità ecclesiali,<br />

aiuti i due Stati della penisola coreana a<br />

ritrovare le ragioni profonde della loro riconciliazione.<br />

OTTOBRE<br />

Generale: Affinché i Catechisti siano sostenuti dalla<br />

preghiera e dalla collaborazione delle comunità<br />

parrocchiali per un proficuo sviluppo<br />

della nuova evangelizzazione.<br />

Missionaria: Perché i missionari, i sacerdoti, i religiosi<br />

ed i laici sappiano annunciare con coraggio<br />

l'amore di Cristo per i poveri.<br />

NOVEMBRE<br />

Generale: Per i vedovi e le vedove che soffrono spesso<br />

la solitudine, affinché trovino conforto e<br />

sostegno nella comunità cristiana.<br />

Missionaria: Affinché l'attiva partecipazione dei cristiani<br />

sostenga la diffusione del Vangelo mediante<br />

i nuovi mezzi di comunicazione sociale.<br />

DICEMBRE<br />

Generale: Perché, grazie all'impegno delle famiglie e<br />

all'attuazione di politiche sociali adeguate, i<br />

bambini vengano dappertutto protetti e difesi<br />

contro ogni forma di violenza.<br />

Missionaria: Perché la celebrazione della nascita di Cristo<br />

Salvatore aiuti gli uomini di ogni cultura<br />

ad aver sempre maggiore rispetto verso i<br />

piccoli e i diseredati.<br />

Dal Vaticano, 31 Dicembre 2000<br />

Pontificia Università Urbaniana: Colloquio internazionale sulla figura del Cardinale Henry Newman<br />

L'Arcivescovo Giovanni Battista Re ha conferito l'ordinazione presbiterale<br />

a due Padri Cistercensi nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme<br />

Il sacerdote deve essere colui<br />

che indica la via del cielo<br />

si configura a Cristo mediante la carità<br />

e la grazia. «Certo — ha affermato l'Arcivescovo<br />

Giovanni Battista Re —, nei<br />

Sacramenti Cristo opera al di là della<br />

fragilità umana del ministro, ma è innegabile<br />

che la testimonianza di santità del<br />

ministro ha un suo influsso che i fedeli<br />

percepiscono».<br />

Il sacerdote è chiamato dalla santità<br />

non solo in quanto battezzato, ma anche<br />

in quanto presbitero. «Per il Battesimo<br />

— ha detto il Presule —, tutti i cristiani<br />

sono chiamati alla santità e il sacerdote<br />

è anzitutto un cristiano che deve<br />

percorrere quel cammino di perfezione<br />

che ogni uomo ed ogni donna che<br />

prendono sul serio l'amicizia con Dio<br />

devono compiere. Ma il sacerdote deve<br />

avere quella fedeltà all'amore di Cristo e<br />

quell'amicizia con Lui che devono essere<br />

proprie delle guide nella santità. Ogni<br />

sacerdote deve essere “forma gregis”».<br />

Ogni sacerdote, e ancor di più, un sacerdote<br />

appartenente ad un Ordine religioso,<br />

deve essere pertanto «un uomo di<br />

preghiera, uno specialista della preghiera».<br />

«La fecondità del ministero sacerdotale<br />

— ha affermato — dipende dalla fedeltà<br />

alla preghiera e allo stile di vita<br />

che privilegia la riflessione e l'interiorità.<br />

Il tempo che si dà a Dio è sempre quello<br />

meglio impiegato. Esso diventa sorgente<br />

di evangelizzazione e di dinamismo<br />

apostolico. Questa è la testimonianza<br />

che la Chiesa si attende».<br />

L'Arcivescovo Giovanni Battista Re ha<br />

ricordato che nella vita del Curato d'Ars<br />

si legge che nel cammino a piedi che<br />

A Trani incontro di studio promosso dalla Congregazione dei Rogazionisti in occasione dei 150 anni della nascita del Fondatore<br />

Sulle orme di Padre Annibale Di Francia nel segno della preghiera e della carità<br />

«Sulle orme di padre Annibale»: i Rogazionisti<br />

si interrogano in occasione dei<br />

150 anni della nascita del loro Fondatore.<br />

Una lettera circolare congiuntamente<br />

firmata dal Generale padre Giorgio Nalin<br />

e dalla Superiora Generale delle Figlie<br />

del Divino Zelo (ramo femminile<br />

fondato dal Di Francia) Madre Diodata<br />

Guerrera ne traccia le «linee da vivere»<br />

e sulle quali interrogarsi.<br />

Il Fondatore, «un riflesso della luce di<br />

Cristo» «perché la sua luce risplenda...<br />

la recente beatificazione del padre». Poi,<br />

il Rogate nel cui dono inizia la vita del<br />

padre, la vocazione, il quartiere Avignone,<br />

i poveri, le due Congregazioni... per<br />

essere poi il Rogate impegno di tutti nella<br />

Chiesa, una nuova via di santità e<br />

quindi di carità di Cristo. Nella terza<br />

parte della «Lettera», viene proposto il<br />

Di Francia modello e maestro di santità;<br />

radicato in Cristo; il Cristo del Rogate;<br />

lo spirito di preghiera con l'Eucaristia al<br />

centro. Riflesso costante e condizionato<br />

del percorso di santità, con la Madre di<br />

Dio, e l'amore alla Chiesa e all'Istituto,<br />

in un atto di continua attenzione per vivere<br />

«con gli occhi di Dio».<br />

L'ultima parte dello scritto dei Superiori<br />

Generali delle due Congregazioni<br />

ripropone «L'attualità di padre Annibale<br />

con vocazione alla santità in un modello<br />

di vita sacerdotale che resta un modello<br />

di vita consacrata». I Rogazionisti e le<br />

Figlie del Divino Zelo eredi evangelizzatori<br />

ed educatori nello Spirito del Di<br />

Francia, sono in cammino in una «nuova<br />

vita di santità»: il Rogate visto non<br />

solo nella preghiera ma anche nell'azione<br />

(folle stanche e sfinite come pecore<br />

senza pastore Mt 9,36): promozione<br />

umana ed evangelizzazione dei piccoli e<br />

dei poveri» (cfr p. 73).<br />

L'anno di Annibale sarà una spinta<br />

particolare perché il Rogate «sia vita di<br />

santità per tutti e sorgente di nuove aggregazioni<br />

ecclesiali»: mentre i Rogazionisti<br />

e le F.D.Z. «eredi e testimoni della<br />

santità del Fondatore «nella coerenza di<br />

vita» vivranno il suo stesso carisma e costruiranno<br />

rapporti di profonda comunione<br />

e forme più efficaci di collaborazione<br />

apostolica nella Chiesa».<br />

Padre Nalin così precisa talune idee:<br />

«i 150 anni della nascita del Fondatore<br />

vorranno dire per noi andare alle origini<br />

delle nostre due Congregazioni del nostro<br />

Carisma, recuperare le dimensioni<br />

originali della nostra consacrazione religiosa».<br />

L'attualità del Di Francia oggi? La risposta<br />

che offre padre Nalin è nelle parole<br />

di Giovanni Paolo II allorché il 7 ottobre<br />

del 1980 elevava il Di Francia a<br />

beato: «Ha centrato tutta la sua vocazione<br />

sul Rogate»; «vivere la propria vita<br />

nella dimensione vocazionale... offrire se<br />

stessi nella dimensione dell'evangelizzazione<br />

e pregare perché nella Chiesa si<br />

moltiplichino gli evangelizzatori».<br />

Alla domanda «Rogate e carità due<br />

Carismi del Di Francia?», il padre Nalin<br />

sottolinea essere un unico Carisma quello<br />

del Di Francia: il Rogate... nella preghiera;<br />

il padre ha colto che per evangelizzare<br />

il mondo a ottenere buoni operai<br />

e la stessa preghiera non sono un fatto<br />

«orale» ma la preghiera diventa azione e<br />

carità. Per il padre la carità è un effetto<br />

della sua preghiera e chi prega si rende<br />

conto che la prima cosa da attuare è<br />

«l'evangelizzazione»; il Di Francia intuì<br />

tutto questo con l'incontro con «Zanco-<br />

Dal 19 al 21 febbraio, presso la Pontificia Università<br />

Urbaniana, si svolgerà un Colloquio internazionale<br />

sulla figura del Cardinale John Henry<br />

Newman, in occasione del bicentenario della<br />

nascita. Sono previsti un Atto Accademico e tre<br />

sessioni. Le tre sessioni di lavoro saranno presiedute,<br />

rispettivamente, dall'Arcivescovo José<br />

Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione<br />

delle Cause dei Santi; dall'Arcivescovo Zenon<br />

Grocholewski, Prefetto della Congregazione per<br />

ne» e i poveri del quartiere Avignone.<br />

Oggi nel mondo e nelle zone a culture<br />

diverse, il Rogate viene percepito molto<br />

bene e applicato nel campo della carità<br />

per aver scelto le due Congregazioni<br />

aree di povertà ed averle inserite nel<br />

contesto della carità. Anzi, una novità:<br />

oggi i Rogazionisti aprono una nuova<br />

frontiera in Camerun con la presenza di<br />

due nostri sacerdoti; si inseriranno nella<br />

Chiesa locale, a servizio della pastorale<br />

giovanile.<br />

Un'ultima domanda al Generale, padre<br />

Nalin: i Rogazionisti e la pastorale<br />

giovanile oggi, dentro e fuori le case di<br />

accoglienza, nuove strategie, ideali e impegni?<br />

«I Rogazionisti, ogni giorno —<br />

afferma —, recepiscono una pastorale<br />

giovanile che ci viene dal Fondatore e<br />

d'altra parte ogni giorno ci viene dalla<br />

Chiesa: è centrare la pastorale sul dono<br />

della vocazione; vocazione come dono<br />

di Dio: ognuno di noi è stato amato da<br />

Dio ad inserirsi all'interno della Chiesa e<br />

della società; pertanto aiutare i giovani<br />

a riscoprire la propria vocazione e la disponibilità<br />

alla vocazione in tutti i sensi,<br />

da quella matrimoniale a quella speciale<br />

consacrazione o all'impegno nell'ambito<br />

parrocchiale, resta un elemento di fondo.<br />

Non è pastorale giovanile se non è<br />

pastorale vocazionale. I Rogazionisti restano<br />

impegnati in questo vastissimo<br />

campo». E le Figlie del Divino Zelo? «Ci<br />

ritroviamo insieme — rileva — nel 150°<br />

della nascita del Fondatore per progettare<br />

insieme il cammino nel futuro. Oggi,<br />

dove esse operano, trasmettono in pieno<br />

lo spirito del Fondatore. I primi Rogazionisti<br />

e la madre Maione sono i primi<br />

frutti di santità alle origini delle nostre<br />

Congregazioni».<br />

COSIMO LANZO<br />

GABRIELE NICOLÒ<br />

l'Educazione Cattolica; dal Cardinale Joseph<br />

Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la<br />

Dottrina della Fede. Tra i relatori, interverranno<br />

l'Arcivescovo Marcello Zago, Vice Gran Cancelliere<br />

della Pontificia Università Urbaniana; Mons.<br />

Philip Boyce, Vescovo di Raphoe, in Irlanda; Padre<br />

Hermann Geissler, del Centro Internazionale<br />

degli «Amici di Newman»; il Rev. Ian Ker, dell'Università<br />

di Oxford. Tra i temi che saranno trattati,<br />

«Newman e l'Urbaniana», «L'Apologia pro<br />

«Vostro compito e impegno deve essere<br />

di contribuire alla gloria di Dio e, in<br />

pari tempo, ad arricchire gli uomini della<br />

vita divina». È questa la solenne consegna<br />

affidata dall'Arcivescovo Giovanni<br />

Battista Re, Prefetto della Congregazione<br />

per i Vescovi, ai due Padri Cistercensi<br />

del monastero di Santa Croce in Gerusalemme,<br />

don Amedeo Maria Riccardi<br />

e don Mauro Maria Spanalatte, cui ha<br />

conferito l'ordinazione sacerdotale nella<br />

mattina di domenica 7 gennaio, nella<br />

BasilicadiSanta Croce in Gerusalemme.<br />

Con l'Arcivescovo Giovanni Battista<br />

Re hanno concelebrato, tra gli altri, il<br />

Vescovo Gianni Danzi, Segretario della<br />

Pontificia Commissione per lo Stato della<br />

Città del Vaticano e Segretario Generale<br />

del Governatorato; don Simone Maria<br />

Fioraso, Priore del Monastero di<br />

Santa Croce in Gerusalemme, e don Alberto<br />

Stucchi, Priore dell'Abbazia di<br />

Chiaravalle, in Arcidiocesi di Milano.<br />

Erano presenti, tra gli altri, i familiari e<br />

gli amici dei due ordinandi, strettisi a loro<br />

con gioia e commozione.<br />

Il solenne rito è stato aperto dalla<br />

processione che dalla porta centrale ha<br />

raggiunto l'altare. A «guidarla» era la<br />

«Reliquia della Vera Croce», portata dal<br />

diacono, la quale è custodita nella Basilica.<br />

«Cari Padre Amedeo e Mauro, — ha<br />

detto l'Arcivescovo Giovanni Battista Re<br />

all'omelia — offrirete la vostra voce per<br />

chiamare Dio sulla terra sotto i veli del<br />

pane e del vino; presterete le vostre mani<br />

per distribuire l'Eucaristia, la vostra<br />

testa per illustrare la Parola di Dio; con<br />

la vostra lingua pronuncerete il perdono<br />

di Dio nel sacramento della Penitenza».<br />

«Cristo è già, per voi Cistercensi — ha<br />

rilevato il Presule —, l'ideale al quale<br />

nulla anteporre, ma ora, mediante l'ordinazione<br />

sacerdotale Padre Amedeo e<br />

Padre Mauro saranno configurati a Cristo<br />

e resi partecipi del medesimo sacerdozio<br />

di Cristo, unico vero e sommo sacerdote».<br />

«Voi siete dei chiamati — ha proseguito<br />

il Prefetto della Congregazione per<br />

i Vescovi —. Non siete voi che avete<br />

scelto Cristo, ma è Lui che ha scelto<br />

voi. La vocazione al sacerdozio è un dono<br />

e un mistero. È dono perché è qualche<br />

cosa di non meritato, ma un segno<br />

di predilezione da parte di colui che vi<br />

ha chiamato a condividere la sua amicizia.<br />

Ed è mistero perché non è umanamente<br />

spiegabile, perché Cristo abbia<br />

posto il suo sguardo di amore su ciascuno<br />

di voi».<br />

Come sacerdoti essi sono inoltre dei<br />

«consacrati»: chi è sacerdote — ha sottolineato<br />

il Presule — «non appartiene<br />

più al mondo, ma a Dio».<br />

«Voi siete chiamati — ha proseguito<br />

l'Arcivescovo Giovanni Battista Re — ad<br />

essere degli specialisti di Dio. Per valutare<br />

un'opera d'arte noi ci rivolgiamo ad<br />

un intenditore. Ogni sacerdote deve essere<br />

un intenditore di Dio, uno specialista<br />

nei rapporti con Dio ed i suoi misteri.<br />

Il ministero sacerdotale impegna ad<br />

essere segni viventi di Gesù Cristo. Da<br />

ciò nasce la necessità della santità della<br />

vita».<br />

L'efficacia soprannaturale del ministero<br />

sacerdotale è legata al «grado di santità»<br />

del sacerdote, cioè al grado in cui<br />

stava facendo per recarsi nella parrocchia<br />

di Ars, affidatagli dal Vescovo, il<br />

giovane sacerdote non conosceva perfettamente<br />

la strada. «Ad un certo punto<br />

— ha detto il Presule — incontrò un ragazzo<br />

che gli indicò il cammino, gli disse<br />

anche che quella era la sua parrocchia.<br />

Allora il Curato d'Ars con un sorriso<br />

gli replicò: “Tu mi ha insegnato la via<br />

per Ars, io ti insegnerò quella per il cielo”.<br />

In questa espressione — ha rilevato<br />

— vi è tutto l'impegno pastorale che deve<br />

animare un sacerdote».<br />

«Il sacerdote — ha sottolineato l'Arcivescovo<br />

Giovanni Battista Re — non è<br />

soltanto un “uomo per gli altri”, o un<br />

“uomo con gli altri”, cioè un compagno<br />

di viaggio e di esperienza umana. Egli<br />

deve essere soprattutto colui che indica<br />

la via del cielo, che ricorda a tutti che<br />

“non di solo pane vive l'uomo”: vi è anche<br />

un'anima da salvare».<br />

«Caro don Amedeo e caro don Mauro<br />

— ha detto in conclusione l'Arcivescovo<br />

—: siate dei contemplativi dell'invisibile<br />

per essere uomini che indicano la via<br />

che conduce a Dio».<br />

Al termine del rito, i due ordinati<br />

hanno ringraziato, commossi, quanti<br />

hanno preso parte alla Celebrazione. Un<br />

ringraziamento particolare è rivolto alla<br />

comunità monastica che, in questi anni,<br />

li ha accompagnati nel cammino di formazione.<br />

Alla comunità don Amedeo e<br />

don Mauro fiduciosi si affidano, affinché<br />

possano trovare sempre la forza e il coraggio<br />

di essere sacri ministri del<br />

Vangelo.<br />

Celebrata la Giornata Mondiale<br />

dell'Infanzia Missionaria<br />

Nella solennità dell'Epifania si è celebrata<br />

la Giornata Mondiale dell'Infanzia<br />

Missionaria, promossa dalle Pontificie<br />

Opere Missionarie, che quest'anno ha<br />

avuto come slogan «Appuntamento alla<br />

sorgente»: una proposta di fede e di solidarietà<br />

rivolta ai fanciulli e ai ragazzi<br />

per incontrare Gesù, fonte di vita, di<br />

gioia e di amore per tutti.<br />

«È un tema — ha spiegato suor Maria<br />

Teresa Crescini — Segretaria Nazionale<br />

della Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria<br />

— che ha favorevolmente coinvolto<br />

tutti i Centri missionari diocesani<br />

e moltissime parrocchie, anche con<br />

la nuova esperienza del Canto della Stella,<br />

che ha entusiasmato i ragazzi missionari».<br />

Le offerte raccolte nel periodo natalizio<br />

sono andate nel grande cesto del<br />

Fondo Mondiale di Solidarietà per progetti<br />

formatici e di primo annuncio in<br />

1.053 Chiese sorelle sparse in ogni parte<br />

del mondo e specialmente nel Sud. «Sono<br />

progetti — proseguono gli organizzatori<br />

— che manifestano la generosità dei<br />

giovani, che sono i primi apostoli dei loro<br />

coetanei e sanno accompagnarsi al<br />

loro cammino, specie in situazioni di<br />

difficoltà, aiutando i più grandi a vivere<br />

davvero nel mondo come in un unico<br />

villaggio o meglio in una famiglia allar-<br />

Il beato Annibale Maria Di Francia (1851-1927)<br />

vita sua», «La perdurante attualità della visione<br />

della speranza in Newman». L'Atto Accademico<br />

avrà luogo nella mattina di mercoledì 21 febbraio,<br />

e sarà moderata da Mons. Ambrogio<br />

Spreafico, Rettore Magnifico della Pontificia Università<br />

Urbaniana. L'Atto sarà preceduto dalla<br />

Concelebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale<br />

Jozef Tomko, Prefetto della Congregazione<br />

per l'Evangelizzazione dei Popoli, Gran Cancelliere<br />

della Pontificia Università Urbaniana.<br />

gata, la famiglia di Dio. Anche questo è<br />

un frutto del Giubileo che si è concluso<br />

consegnando ai più piccoli la responsabilità<br />

di un futuro aperto alla speranza<br />

di un mondo più giusto e pacifico».<br />

La Chiesa ha preso coscienza delle<br />

potenzialità missionarie dei bambini nella<br />

prima metà dell'Ottocento, nel periodo<br />

di massima espansione delle missioni<br />

europee in Asia, in America, in Oceania<br />

e in Africa. L'intuizione fu del Vescovo<br />

di Nancy (Francia), Mons. Charles De<br />

Forbin Janson, che riceveva continue richieste<br />

dai missionari in Cina perché lì<br />

le famiglie, troppo numerose, abbandonavano<br />

i bambini appena nati.<br />

Tra i ragazzi «salvati» grazie ai bambini<br />

e alle cure dei missionari ci furono i<br />

futuri martiri Paolo Tchen e il Cardinale<br />

Tien, primo Arcivescovo di Pechino.<br />

Secondo i documenti dell'epoca si formò<br />

dunque un circolo virtuoso: i missionari<br />

partivano sostenuti anche dall'impegno<br />

dei bambini. Attualmente il Fondo<br />

Mondiale di Solidarietà ha una forza<br />

educativa straordinaria perché immette<br />

le nuove generazioni nel flusso umanitario<br />

ricomponendo il legame universale<br />

con le persone di tutto il mondo.<br />

Nel 1999 i bambini di 110 nazioni che<br />

fanno parte dell'Infanzia missionaria<br />

hanno finanziato 2.295 progetti in zone<br />

di missione; sono state fatte anche 400<br />

adozioni a distanza. Le richieste di aiuto<br />

sono legate all'evangelizzazione: formazione<br />

religiosa dei piccoli, sussidi ai catechisti,<br />

sostegno alla vita, accoglienza,<br />

riabilitazione, scolarizzazione, sostegno<br />

della famiglia, interventi urgenti in caso<br />

di calamità e guerre.<br />

Calabria:<br />

celebrazioni<br />

in onore di Padre Pio<br />

Anche in terra di Calabria è viva<br />

la devozione verso il beato Padre<br />

Pio da Pietrelcina. Recentemente<br />

— prima che finisse l'anno<br />

giubilare — anche Gioiosa e Rizziconi,<br />

due cittadine rispettivamente<br />

della costa ionica e di quella<br />

tirrenica in provincia di Reggio<br />

Calabria, hanno voluto onorare il<br />

beato con due monumenti che lo<br />

ritraggono benedicente.<br />

A Gioiosa Jonica il monumento<br />

è stato posto in prossimità della<br />

chiesa del Rosario e P. Michele<br />

Ceravolo unitamente al gruppo di<br />

preghiera guidato da Rosamaria<br />

Circosta Barillaro è molto felice di<br />

aver potuto realizzare quest'iniziativa.<br />

Analoga gioia è stata vissuta<br />

nella città di Rizziconi dove Fratel<br />

Paolo Sergi del Convento francescano<br />

di Palmi ha presieduto la<br />

solenne celebrazione, incentrando<br />

l'omelia su «Padre Pio paradigma<br />

di vita evangelica». Nelle due celebrazioni<br />

P. Pio è stato additato<br />

quale fulgido esempio da seguire:<br />

il fatto che egli indicasse la via<br />

del Signore dimostra l'umiltà del<br />

suo servizio reso alla Chiesa.<br />

FILIPPO MARINO

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