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IN ITALIA<br />
PAGINA<br />
La<br />
situazione<br />
politica<br />
Sia la Casa delle Libertà che l'Ulivo<br />
ieri, martedì, hanno risolto due problemi<br />
di non poco conto riguardo alle candidature<br />
per le cariche di sindaco rispettivamente<br />
a Milano e a Napoli. Anzi, la<br />
Casa delle libertà di fatto ha risolto anche<br />
una questione di più ampia portata,<br />
relativa ai rapporti con la Lega Nord. In<br />
serata, infatti, Berlusconi e Bossi hanno<br />
raggiunto un accordo non solo su una<br />
candidatura unitaria per Milano, superando<br />
lo scoglio Albertini (che ha ritirato<br />
il suo veto), ma anche sulla suddivisione<br />
dei seggi alle prossime politiche.<br />
Entrambi hanno comunque spiegato che<br />
si tratta principalmente di un accordo<br />
sul programma. «Si dovrà distinguere<br />
tra quei collegi con la vittoria sicura e<br />
quelli in cui si dovrà combattere ma<br />
non ci saranno egoismi. Sui nomi vedremo<br />
in futuro — ha sottolineato Berlusconi<br />
— mentre sui numeri parleremo<br />
più avanti». A conferma di questo, anche<br />
Bossi ha precisato che «gli accordi<br />
non dipenderanno dal numero dei parlamentari,<br />
che non è importante, ma dalla<br />
sottoscrizione di un programma. Chi lo<br />
firma è con noi, chi non lo firma è contro».<br />
L'incontro tra il leader del Carroccio<br />
e quello del Polo sembra aver sciolto anche<br />
il nodo legato all'alleanza con il<br />
Nuovo Psi; nodo creato dallo stesso Bossi<br />
quando, nei giorni scorsi, aveva pubblicamente<br />
escluso la partecipazione della<br />
Lega ad un’alleanza elettorale che<br />
comprendesse anche il Nuovo Psi. Ieri,<br />
invece, Bossi è parso conciliante: «Mi<br />
pare che siano tutti ragazzi giovani. Certo<br />
ha lo stesso nome di quello di prima,<br />
ma sarebbe sciocco non capire che è<br />
cambiato tutto rispetto al passato».<br />
Come detto, anche il centro sinistra<br />
ha superato un ostacolo. La coalizione,<br />
dopo aver accantonato l'ipotesi di candidare<br />
Mastella a sindaco di Napoli, avversata<br />
da più parti e in particolare da<br />
Bassolino, ha trovato un accordo sul nome<br />
di Rosa Russo Jervolino. La candidatura<br />
della parlamentare del Ppi — annunciata<br />
ufficialmente dal leader del<br />
centro sinistra — Rutelli — toglie quindi<br />
le castagne dal fuoco al tavolo locale di<br />
confronto tra la coalizione di governo e<br />
Rifondazione comunista, fino a lunedì<br />
ancora in piena impasse. Nella riunione<br />
tenutasi nella sede dei Ds, infatti, il nome<br />
della Jervolino era stato fatto e auspicato<br />
più volte come l’unico in grado<br />
di riproporre agli elettori napoletani il<br />
modello di coalizione campano, ovvero<br />
quello che va dall’Udeur a Rifondazione<br />
comunista, secondo una collaudata formula<br />
che istituzionalmente governa alla<br />
Regione con Bassolino e al Comune.<br />
Qualche schiarita, poi, si registra più<br />
in generale nei rapporti tra centro sinistra<br />
e Prc. Bertinotti, infatti, ha apprezzato<br />
le parole di Rutelli «che si è dissociato<br />
dall’operazione militare portata<br />
avanti dai pasdaran in una guerriglia a<br />
sinistra della coalizione contro Prc» e gli<br />
ha indicato la strada possibile nei rapporti<br />
con il Prc: la non belligeranza, che<br />
Rifondazione ha già deciso alla Camera<br />
«con un atto generoso, unilaterale, senza<br />
scambi». «Non farci la guerra — ha<br />
aggiunto — noi lo abbiamo già deciso»<br />
per Montecitorio. Il segretario di Prc<br />
tuttavia conferma che il partito si presenterà<br />
al Senato, un punto che considera<br />
«irremovibile».<br />
Resta da segnalare, infine, il nuovo<br />
fronte aperto dalla guerra dei sondaggi,<br />
alla quale ha deciso di partecipare pienamente<br />
anche il centro sinistra. Una<br />
guerra di cifre che, tra numeri fortemente<br />
discordanti e difficilmente verificabili,<br />
rischia di rendere ancora più incomprensibile<br />
una campagna elettorale<br />
già tesa e confusa. Gli elettori più che di<br />
numeri avrebbero bisogno di programmi.<br />
Pacchetto sicurezza:<br />
maggioranza battuta<br />
ROMA — Maggioranza battuta alla<br />
Camera sul pacchetto sicurezza:<br />
per nove voti è stato approvato un<br />
emendamento delle opposizioni<br />
che cancella il primo articolo sulla<br />
concessione della custodia cautelare.<br />
Anche i Verdi hanno votato<br />
con le opposizioni.<br />
Ue: via libera<br />
a programma stabilità<br />
ROMA — La Commissione europea<br />
ha dato via libera mercoledì al<br />
programma di stabilità dell’Italia<br />
per gli anni 2001-2004. Tuttavia<br />
l'Italia non deve più rinviare la revisione<br />
del sistema pensionistico.<br />
Inoltre esistono «rischi» che gli<br />
obiettivi di deficit fissati per i prossimi<br />
anni «non siano pienamente<br />
rispettati».<br />
Umts: il Tar cancella<br />
la multa a «Blu»<br />
ROMA — Il Tar del Lazio ha depositato<br />
mercoledì la sentenza con la<br />
quale ha accolto il ricorso del consorzio<br />
«Blu», annullando le sanzioni<br />
di 4.000 miliardi di lire per l'asta<br />
per l'Umts. Il ministro delle Comunicazioni,<br />
Cardinale, non ha escluso<br />
un ricorso del Governo al Consiglio<br />
di Stato.<br />
10 .<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Giovedì 25 Gennaio 2001<br />
TRENTO — Anche in Trentino, come nel<br />
resto d'Italia, le famiglie con membri affetti<br />
da malattie degenerative e le organizzazioni<br />
che operano in loro favore hanno<br />
forte bisogno di sostegno.<br />
Da approfondite verifiche sullo scenario<br />
dei servizi alla persona emerge la necessità<br />
di un impegno costante di sensibilizzazione<br />
della comunità e di un conseguente<br />
aiuto concreto, da parte di chi è<br />
disponibile, nell'assistenza agli ammalati.<br />
Prendendo spunto da questa realtà, la<br />
MUCCA PAZZA Molte dichiarazioni contrastanti<br />
La gente disorientata<br />
dalla poca chiarezza<br />
ROMA, 24.<br />
L'opinione pubblica è disorientata dalle<br />
discordanti e contraddittorie dichiarazioni<br />
sull'emergenza mucca «pazza»<br />
espresse in questi giorni dalle autorità<br />
competenti. La gente, che avrebbe diritto<br />
di sapere con precisione cosa può<br />
mangiare e cosa non può mangiare, è<br />
invece tenuta nell'incertezza. Logica la<br />
paura del consumatore, attanagliato da<br />
una sorta di psicosi davanti al banco degli<br />
alimentari, quella stessa psicosi che<br />
ieri il ministro della Sanità, Veronesi, ha<br />
però definito «incomprensibile» perché il<br />
sistema di vigilanza «è l’elemento di garanzia<br />
per la sicurezza degli alimenti,<br />
carni comprese, che arrivano sulle nostre<br />
tavole». Nessun altro Paese, per Veronesi,<br />
«ha un’analoga rete di tecnici ed<br />
esperti di grande esperienza che controllano<br />
la catena alimentare».<br />
Tutt'altro che tranquillizzanti, di contro,<br />
le dichiarazioni del ministro delle<br />
Politiche agricole, Pecoraro Scanio, che<br />
ieri ha accusato la Commissione europea<br />
di aver sottovalutato anni fa l'allarme<br />
per l'encefalopatia spongiforme bovina.<br />
Secondo il ministro, un documento<br />
pubblico di Bruxelles suggerì la disinformazione<br />
come strumento per tranquillizzare<br />
l’opinione pubblica: «Per questo oggi<br />
non può dare lezioni» ha detto Pecoraro<br />
Scanio. Dura la replica della Commissione:<br />
la nuova crisi per la mucca<br />
«pazza» non è nata dalla mancanza di<br />
leggi ma dalla loro scarsa applicazione<br />
da parte di quegli Stati membri — Italia<br />
Approvata<br />
dal Senato<br />
la normativa<br />
sull'elettrosmog<br />
ROMA, 24.<br />
L’assemblea di Palazzo Madama ha<br />
approvato la legge-quadro contro l’inquinamento<br />
elettromagnetico. Il provvedimento<br />
passa ora all’esame della Camera.<br />
È la prima volta che il Paese si dà<br />
una normativa per il controllo delle<br />
emissioni radio ed elettromagnetiche.<br />
Nessun altro Paese della UE ha finora<br />
adottato analoghi provvedimenti.<br />
Il consiglio dei ministri ha anche dato<br />
via libera a 267 miliardi per ricerca, risanamento<br />
e innovazione tecnologica in<br />
tema di elettrosmog come prevede<br />
l’art.112 della Finanziaria 2001.<br />
In Italia ci sono almeno 2.000 tra<br />
scuole, palestre, asili e parchi gioco per<br />
bambini accanto a linee dell’alta e dell’altissima<br />
tensione e ad elettrodotti, accusati<br />
di provocare inquinamento elettromagnetico.<br />
Sono dati forniti dal sottosegretario<br />
all’Ambiente Valerio Calzolaio.<br />
Per 464 siti «sensibili» che si trovano<br />
fra i 60 e i 150 metri di distanza da elettrodotti<br />
da 60 a 380 Kw, esistono già le<br />
coordinate ma per molte regioni è necessario<br />
attendere maggiori informazioni.<br />
«Da una prima verifica, ancora da<br />
completare, emergono 464 siti prioritari<br />
per un eventuale risanamento per rientrare<br />
nel valore di 0,2 microtesla, limite<br />
che la Corte Costituzionale ha riconosciuto<br />
valido per la prevenzione dell’inquinamento<br />
elettromagnetico», ha precisato<br />
lo stesso Calzolaio.<br />
In Italia ci sono anche 160 siti — 132<br />
impianti radiotelevisivi e 28 stazioni radiobase<br />
per telefonia cellulare — fuorilegge.<br />
Mutui: si cerca<br />
di contenere<br />
l'onere del decreto<br />
ROMA, 24.<br />
La maggioranza al Senato prova a riscrivere<br />
l’emendamento al decreto sui<br />
mutui usurai: dopo i nuovi richiami<br />
giunti ieri dalla Banca d’Italia e il monito<br />
del ministro del Tesoro Visco a considerarli<br />
con la dovuta attenzione, il centrosinistra<br />
ha deciso di contenere a<br />
4.000 miliardi l’onere del provvedimento<br />
che ricadrà sul sistema bancario. Anche<br />
quella di ieri è stata una giornata molto<br />
convulsa contrassegnata da una guerra<br />
di cifre sull’effettivo costo della ricontrattazione<br />
da concedere ai consumatori.<br />
Da un lato, il Governatore della Banca<br />
d’Italia Antonio Fazio, in una lettera<br />
inviata ai presidenti delle commissioni<br />
Giustizia e Finanze, ha quantificato in<br />
5.100 mld di lire il costo delle modifiche<br />
che la maggioranza vorrebbe apportare<br />
al decreto, specificando che per il sistema<br />
creditizio sarebbe invece sopportabile<br />
un tasso di sostituzione dell’11,60% e<br />
un tasso famiglie prima casa del 9,60%;<br />
dall’altro versante, c’è una valutazione<br />
degli oneri che, secondo i partiti dell’Ulivo,<br />
non dovrebbe superare i 4.000 mld<br />
di lire ma che dovrebbe poggiare su tassi<br />
più convenienti per i clienti delle banche<br />
(9,96% tasso di sostitituzione, 8,46%<br />
prima casa, 11,46% imprese).<br />
compresa — che per anni si sono ritenuti<br />
indenni dal morbo.<br />
È dunque polemica tra Roma e Bruxelles.<br />
«Con Pecoraro Scanio ci siamo<br />
visti tante volte, non capisco perché non<br />
abbia espresso prima queste considerazioni<br />
— ha dichiarato il commissario europeo<br />
ai consumatori David Byrne —; il<br />
documento a cui fa riferimento è di dieci<br />
anni fa e non riflette il punto di vista<br />
ufficiale di allora. In quel momento i pareri<br />
erano tanti e diversi e successivamente<br />
molte leggi sono state spesso<br />
adottate nonostante la forte opposizione<br />
di alcuni Stati membri». Byrne cita un<br />
caso per tutti: la misura che obbliga a<br />
distruggere il materiale a rischio specifico<br />
è stata proposta dalla Commissione<br />
nel 1996 ma è stata accettata dai Quindici<br />
solo nel giugno 2000, quattro anni<br />
dopo. Tra gli oppositori del provvedimento<br />
c’era anche l’Italia, convinta, come<br />
altri Paesi europei, di essere indenne<br />
dalla Bse.<br />
Nel frattempo proseguono i controlli<br />
e una segnalazione delle autorità sanitarie<br />
della Lombardia ha permesso agli<br />
ispettori della Asl di Oristano di scoprire<br />
due sacchi di mangime fuorilegge, con<br />
farina animale, in un allevamento di Arborea.<br />
Altri 71 sacchi di mangime sospetto<br />
sono stati sequestrati in un altro<br />
deposito dell’Oristanese, a Marrubiu. La<br />
merce — riferisce l'Ansa — sarebbe arrivata<br />
alla «Agrisud» di Marrubiu dalla<br />
«Agribend Europa Italia» di Spessa Po<br />
(Pavia). Sequestro anche nel Maceratese<br />
dove sono stati bloccati 600 chili di<br />
mangime con frammenti ossei.<br />
Procede l'iter<br />
della legge<br />
sui «pentiti»<br />
Trentino: sostegno ai colpiti da malattie degenerative<br />
Fondazione Trentina per il Volontariato ha<br />
deciso di promuovere un'iniziativa specifica<br />
rivolta sia ai familiari di persone colpite<br />
dal morbo di Parkinson, dalla malattia<br />
di Alzheimer e da tumori in fase avanzata,<br />
sia ai volontari disponibili a sostenere<br />
i soggetti colpiti da tali patologie.<br />
Il progetto, intitolato «Il dono di un aiuto»,<br />
consiste nell'organizzazione di un<br />
percorso formativo — articolato in un<br />
AMBIENTE Oltre che in provincia di Napoli<br />
Rifiuti: emergenza<br />
anche nel Salernitano<br />
NAPOLI, 24.<br />
Continua l'emergenza rifiuti in Campania.<br />
Oltre che in provincia di Napoli<br />
(di cui abbiamo riferito ieri) la situazione<br />
appare particolarmente preoccupante<br />
anche in provincia di Salerno, dopo la<br />
chiusura della discarica di Parapoti disposta<br />
dalla magistratura per grave inquinamento<br />
ambientale. Per cercare di<br />
trovare una soluzione si è svolta ieri pomeriggio<br />
a Napoli una riunione tra il<br />
presidente della Regione Campania, Bassolino,<br />
e il prefetto di Salerno, Laudanna,<br />
il quale ha affermato: «La soluzione<br />
Biella: salite a tre<br />
le vittime<br />
dell'esplosione<br />
BIELLA, 24.<br />
Sono salite a tre le vittime della<br />
tragica esplosione verificatasi due<br />
settimane fa in un'azienda tessile<br />
di Vigliano (Biella). Dopo la morte<br />
del dipendente Carlo Coletta,<br />
42 anni, avvenuta a due giorni<br />
dall'esplosione, e quella di un altro,<br />
Graziano Roccato di 49, avvenuta<br />
ieri, nella successiva nottata<br />
è deceduto un altro dei feriti,<br />
Renzo Triban di 45 anni. Degli altri<br />
feriti, versano ancora in coma<br />
farmacologico Marco De Bernardi,<br />
Marco Falla e Pasquale Carà.<br />
ROMA, 24.<br />
La Camera ha approva a larghissima<br />
maggioranza la riforma della legge sui<br />
«pentiti». Il provvedimento ora torna al<br />
Senato per il via libera definitivo, dopo<br />
le modifiche introdotte a Montecitorio. I<br />
sì sono stati 351, 6 gli astenuti, nessun<br />
voto contrario.<br />
Il provvedimento è rimasto immutato<br />
nella sostanza. Novità sono state introdotte<br />
invece a Montecitorio sulla disciplina<br />
relativa ai testimoni: vengono previste<br />
forme di tutela e in grado di favorire<br />
il loro reinserimento nella società<br />
lontano dal luogo dove hanno reso la loro<br />
testimonianza. Le nuove norme prevedono<br />
un limite temporale entro il quale<br />
il collaboratore deve dire tutto quello<br />
che sa: sei mesi, durante i quali l’aspirante<br />
pentito resta in carcere o in una<br />
struttura segreta. Non più, quindi, dichiarazioni<br />
«a rate»: nei sei mesi il collaboratore<br />
deve raccontare fatti ed episodi<br />
«non noti» e «utili a prevenire crimini»;<br />
deve riferire tutto ciò che ha fatto e tutti<br />
i guadagni illeciti suoi e dell’organizzazione<br />
o di altri criminali di cui sia a<br />
conoscenza. Terminato il periodo, il giudice<br />
decide se ammetterlo al programma<br />
di protezione speciale.<br />
Caso Soffiantini:<br />
Cassazione conferma<br />
condanna gen. Delfino<br />
«corso di base» ed in tre «corsi specialistici»<br />
— con il quale si intende promuovere<br />
la diffusione di una cultura di solidarietà<br />
attiva.<br />
Il corso base prevede una serie di lezioni<br />
mirate a fornire le conoscenze e le<br />
nozioni essenziali per permettere al familiare<br />
e al volontario di offrire un aiuto psicologico<br />
ed operativo adeguato. Nei tre<br />
corsi specialistici, invece, si potrà appro-<br />
ACQUISTO TMC Esclusa l'ipotesi del decreto<br />
Telecom Italia e Seat Pagine Gialle<br />
accettano le condizioni contenute<br />
nella delibera dell'Antitrust<br />
ROMA, 24.<br />
Telecom Italia e Seat Pagine Gialle<br />
sono disposte ad accettare le condizioni<br />
poste dalla delibera dell’Antitrust<br />
per l’acquisto di Telemontecarlo ed<br />
esprimono, in una nota, la propria<br />
soddisfazione per la decisione adottata<br />
dall’organismo di garanzia «che autorizza<br />
l’acquisizione di Tmc da parte di<br />
Seat, pur condizionandone l’esecuzione».<br />
Le due società, aggiungono, «ritenendo<br />
palesemente illegittima la decisione<br />
assunta lo scorso 17 gennaio dal-<br />
Incidenti sul lavoro:<br />
ancora due lutti<br />
in Liguria e in Umbria<br />
PERUGIA, 24.<br />
Ancora due lutti sul lavoro in<br />
Liguria e in Umbria. Non s'interrompe<br />
la lunga sanguinosa<br />
catena. Un’autovettura ha investito,<br />
stamane, un gruppo di<br />
operai sull’autostrada Torino-Savona:<br />
uno è deceduto e altri due<br />
sono rimasti feriti. È accaduto<br />
all’altezza di Carcare. L'incidente<br />
mortale in Umbria si è verificato<br />
a Spoleto nel piazzale di un<br />
cementificio. Ne è rimasto vittima<br />
un autista napoletano di 55<br />
anni.<br />
dovrà essere immediata. Nella discarica<br />
di Parapoti venivano scaricati i rifiuti di<br />
oltre 70 Comuni del Salernitano per un<br />
totale di 1.100 tonnellate giornaliere. Il<br />
problema più grave è che nessuna collettività<br />
intende ospitare le discariche,<br />
anche se provvisorie».<br />
Da parte sua il magistrato che ha disposto<br />
la chiusura della discarica, il sostituto<br />
procuratore di Salerno Angelo<br />
Frattini, ha dichiarato: «Il mio interesse<br />
è solo il rispetto della legge. La discarica<br />
di Parapoti è stata gestita da oltre 6 anni<br />
in modo molto superficiale. L'area stava<br />
letteralmente crollando e ho dovuto<br />
prendere i provvedimenti del caso».<br />
Intanto, nel Napoletano, e in particolare<br />
nell'area vesuviana, per fronteggiare<br />
l'emergenza molti abitanti dei Comuni<br />
più vicini al capoluogo, tra cui Cercola<br />
(dove il sindaco ha deciso di adibire<br />
provvisoriamente a luogo di raccolta<br />
provvisorio il nuovo stadio completato)<br />
hanno deciso di trasportare i sacchetti<br />
di rifiuti a Napoli.<br />
Ma ieri sera il sindaco di Cercola ha<br />
rivolto un appello al prefetto dopo che<br />
circa duecento abitanti avevano incendiato<br />
per protesta i sacchetti di rifiuti<br />
davanti all'impianto sportivo. Il sindaco<br />
chiede «un intervento superiore per consentire<br />
la continuazione dei lavori di<br />
stoccaggio dei rifiuti».<br />
In provincia di Napoli sono 72 i comuni<br />
coinvolti nell'emergenza e la situazione<br />
è particolarmente preoccupante in<br />
quelli a più elevata densità abitativa come<br />
Castellammare di Stabia e Torre Annunziata.<br />
ROMA, 24.<br />
La Cassazione ha confermato la condanna<br />
a 3 anni e 4 mesi di reclusione<br />
per il generale dei carabinieri, Francesco<br />
Delfino, per truffa aggravata nell’ambito<br />
del sequestro dell’imprenditore<br />
Giuseppe Soffiantini.<br />
I supremi giudici hanno accolto le richieste<br />
del procuratore generale Antonio<br />
Mura che aveva chiesto la conferma della<br />
condanna emessa dalla Corte di appello<br />
di Brescia.<br />
Giuseppe Soffiantini è stato presente<br />
alla lettura del verdetto. «Sono contento<br />
di questa decisione dei giudici — ha detto<br />
— e del resto ho sempre avuto fiducia<br />
nella magistratura e negli inquirenti».<br />
Nella loro arringa, i difensori del gen.<br />
Delfino avevano cercato di smontare la<br />
configurazione giuridica dell’accusa di<br />
truffa pluriaggravata e truffa aggravata<br />
formulata a carico del loro assistito. Ma<br />
i loro sforzi sono risultati vani. Delfino,<br />
comunque, come ha sottolineato uno<br />
dei legali, non rischia di dover tornare<br />
in carcere in quanto la sua condanna —<br />
avendo già scontato alcuni mesi di carcere<br />
preventivo — è inferiore ai tre anni<br />
e, quindi, può usufruire delle misure alternative<br />
alla detenzione.<br />
l’Autorità di garanzia nelle Comunicazioni,<br />
di aver notificato al Tar del Lazio<br />
il proprio ricorso teso ad ottenere<br />
l’annullamento, previa sospensiva, della<br />
delibera stessa».<br />
Intanto i Ds chiedono una «iniziativa<br />
al Governo per risolvere la questione<br />
Seat-Tmc, dopo il parere positivo alla<br />
fusione dato dall’autorità per la concorrenza.<br />
La richiesta è stata fatta in<br />
un’interrogazione parlamentare del responsabile<br />
per le comunicazioni, Giuseppe<br />
Giulietti, e del capogruppo alla<br />
commissione Trasporti e telecomunicazioni,<br />
Giorgio Panattoni.<br />
Intanto per sbloccare la vicenda<br />
Seat-Tmc il ministro delle Comunicazioni,<br />
Salvatore Cardinale, ha escluso<br />
la strada del decreto, in quanto «non<br />
ci sono le ragioni di urgenza» necessarie,<br />
e perché in ogni caso i tempi parlamentari<br />
non ne consentirebbero la<br />
conversione in legge. «Sono sicuro —<br />
ha detto Cardinale a margine della<br />
presentazione di Smau Mediterraneo<br />
— che la decisione dell’Autorità per le<br />
comunicazioni costituisce un diaframma<br />
che può essere superato con un’ordinanza<br />
e con una sentenza del Tar.<br />
Per sbloccare la vicenda, in ogni caso,<br />
penso si debba arrivare in Parlamento,<br />
che è la sede più autorevole». Riguardo<br />
alla sentenza dell’Antitrust Cardinale<br />
ha spiegato che è stato dato «un sì<br />
molto condizionato, ma questo dovrebbe<br />
casomai determinare una decisione<br />
in Telecom per ricorrere al Tar<br />
oppure no. È un problema della Telecom».<br />
Trieste: troppi<br />
minorenni<br />
immigrati clandestini<br />
fondire la formazione su una singola patologia.<br />
«Il dono di un aiuto» rappresenta il frutto<br />
di una collaborazione sinergica che, oltre<br />
alla Fondazione trentina per il Volontariato,<br />
vede coinvolti l'Azienda sanitaria di<br />
Trento, la Lega per la lotta contro i tumori<br />
e le Associazioni Parkinson ed Alzheimer.<br />
La progettazione e la gestione formativa<br />
sono invece curate dall'Istituto regionale<br />
di studi e ricerca sociale.<br />
MAURIZIO MELLARINI<br />
Case a coppie «in prova»<br />
Un subdolo<br />
attacco<br />
alla famiglia<br />
CRIMINALITÀ Gravemente ferito figlio del titolare<br />
Sanguinosa rapina in tabaccheria<br />
a Napoli: presi i due banditi<br />
NAPOLI, 24.<br />
Sono ancora molto gravi, anche se<br />
leggermente migliorate, le condizioni di<br />
Massimo La Penna, 27 anni, figlio del titolare<br />
di una tabaccheria ferito ieri sera<br />
alla periferia di Napoli a colpi d'arma da<br />
fuoco nel corso di una rapina alla quale<br />
aveva cercato di reagire. Anche suo fratello<br />
Vincenzo, 30 anni, è rimasto ferito,<br />
in modo non grave. La madre dei due<br />
fratelli, Rita Russo, è rimasta a sua volta<br />
leggermente ferita da frammenti di vetro.<br />
Uno dei rapinatori, Giovanni Naboso<br />
di 21 anni, pregiudicato, è stato af-<br />
Malviventi<br />
arrestati in flagrante<br />
a Monza<br />
MILANO, 24.<br />
Due tossicodipendenti trentenni<br />
sono stati arrestati stamane a<br />
Monza durante un tentativo di rapina<br />
ad una tabaccheria. I due sono<br />
sospettati di essere i responsabili<br />
di un'altra trentina di rapine<br />
compiute a Milano e in Brianza<br />
tra cui quella compiuta nel capoluogo<br />
la vigilia di Natale e nel corso<br />
della quale fu ferito l'avventore<br />
di un bar. Sempre a Monza, nel<br />
corso di un'altra operazione, è<br />
stato arrestato un altro tossicodipendente<br />
ritenuto responsabile di<br />
varie rapine.<br />
TRIESTE, 24.<br />
Emergenza a Trieste per gli immigrati<br />
clandestini minorenni non accompagnati.<br />
L’allarme è stato lanciato dall’assessore<br />
comunale ai Servizi Sociali, Cominotto,<br />
che ha annunciato che il Comune<br />
non è più in grado di accogliere altri minori:<br />
a Trieste ce ne sono, al momento,<br />
175 a carico del Comune, mentre la capacità<br />
massima di accoglienza, in varie<br />
strutture cittadine, è di 120.<br />
«Il Comune di Trieste — ha detto Cominotto<br />
— non è più disponibile ad ammassare<br />
minori al di là delle capacità di<br />
decenza e dei limiti fisici e qualità dell’accoglimento,<br />
già valicati. Non accetteremo<br />
più di essere una “galera per minori<br />
in attesa di espulsione”».<br />
L’episodio che ha determinato la reazione<br />
dell'assessore è avvenuto quando<br />
«le forze di polizia hanno imposto al Comune<br />
di accogliere quattro minori stranieri<br />
non accompagnati», nonostante la<br />
totale indisponibilità di spazi d’accoglienza<br />
nelle strutture utilizzate finora<br />
per ospitare tali ragazzi. La stessa Procura<br />
della Repubblica avrebbe mantenuto<br />
un atteggiamento analogo a quello<br />
delle forze dell’ordine.<br />
FIRENZE, 24.<br />
Sempre più matrimoni falliscono<br />
troppo presto, persino nei primi<br />
mesi. Meglio provare prima e per<br />
questo il sindaco di Lastra a Signa,<br />
Carlo Moscardini (Ds), ha inteso<br />
dare una mano alle giovani coppie,<br />
mettendo loro a disposizione — per<br />
alcuni mesi e con un canone di locazione<br />
regolare — due case ristrutturate<br />
con finanziamenti regionali.<br />
Fin qui la notizia che, ad un'analisi<br />
superficiale, potrebbe far risaltare<br />
persino la bontà dell'idea. E<br />
del resto oggi si avverte una carenza<br />
di creatività da parte di politici e<br />
amministratori. Ma in questo caso<br />
specifico si è di fronte ad una trovata<br />
subdola, smaccatamente demagogica,<br />
dietro la quale si cela un<br />
riconoscimento delle «unioni di fatto».<br />
Ma oltre che propagandistica,<br />
in periodo di campagna elettorale,<br />
si tratta di una manovra che tenta<br />
di illudere soprattutto i giovani,<br />
proponendo loro un modello di<br />
unione anomalo, che stravolge il significato<br />
stesso di matrimonio. In<br />
ultima analisi si tratta dell'ennesimo<br />
attacco alla famiglia. Al sindaco<br />
ci permettiamo di chiedere<br />
quante famiglie regolari nel suo comune<br />
non hanno una casa e quante<br />
coppie di fidanzati non possono<br />
sposarsi perché non trovano un'abitazione:<br />
queste non avrebbero<br />
qualche diritto in più?<br />
frontato dai passanti mentre cercava di<br />
fuggire e a stento i Carabinieri lo hanno<br />
sottratto al linciaggio. L'altro era riuscito<br />
a fuggire con un bottino di circa<br />
700.000 lire ma è stato arrestato all'alba<br />
di stamane dai Carabinieri a Casoria, in<br />
casa di alcuni parenti. Si tratta di Ciro<br />
Casanova di 26 anni. Ieri sera era stato<br />
ferito dai rapinatori in modo non grave<br />
anche un artigiano, Vincenzo Albrizio di<br />
31 anni, che aveva cercato di impedirne<br />
la fuga gettando contro di loro una pedana<br />
di legno.<br />
Tra gli abitanti della zona dove è avvenuta<br />
la sanguinosa rapina, San Pietro<br />
a Patierno, sono ancora forti la tensione<br />
e la rabbia. Un commerciante, che ieri<br />
sera è stato tra i primi a soccorrere l'artigiano<br />
Vincenzo Albrizio, ha dichiarato<br />
all'Ansa: «Scrivete pure che siamo stanchi<br />
di subire rapine quasi tutte le sere.<br />
È impossibile andare avanti così. Abbiamo<br />
bisogno di una maggiore presenza<br />
delle forze dell'ordine».<br />
E in effetti la sanguinosa sparatoria di<br />
ieri sera è stata l'epilogo, a Napoli, di<br />
una giornata di violenza nel corso della<br />
quale sono state compiute tre rapine in<br />
dodici ore. Prima della rapina di ieri sera<br />
alla tabaccheria, in mattinata un bandito<br />
solitario aveva rapinato la cassa di<br />
un bar (circa 30.000 lire il modesto bottino)<br />
reagendo a colpi di pistola, andati<br />
fortunatamente a vuoto, al tentativo di<br />
opporsi del titolare. Nel pomeriggio due<br />
banditi avevano rapinato la cassa di un<br />
supermercato al Vomero. Uno dei malviventi,<br />
ferito dalla Polizia durante la fuga,<br />
è stato arrestato.<br />
Negozio per animali<br />
«copriva» traffico<br />
di droga a Palermo<br />
PALERMO, 24.<br />
Un negozio di animali a Palermo serviva<br />
da copertura per un grosso traffico<br />
di droga nella zona di San Lorenzo. La<br />
Polizia lo ha scoperto e all’alba di oggi<br />
ha eseguito 14 ordinanze di custodia<br />
cautelare. Nel corso dell’operazione sono<br />
stati sequestrati anche stupefacenti.<br />
I provvedimenti sono stati firmati dal<br />
gip Viola su richiesta dei sostituti procuratori<br />
Teresi, Gozzo e Paci. L’inchiesta è<br />
stata condotta dagli agenti del commissariato<br />
San Lorenzo e spunti investigativi<br />
sono stati forniti inoltre dal locale<br />
centro operativo del Sisde.<br />
Secondo l’accusa, il punto di riferimento<br />
per gli spacciatori era un negozio<br />
per animali dove venivano portati i cani<br />
e i gatti per essere tosati o lavati. In<br />
realtà, sostiene la Polizia, nell'esercizio<br />
si incontravano i narcotrafficanti per fare<br />
il punto dei loro affari, dividere le<br />
somme di denaro e distribuire ai vari<br />
spacciatori ingenti quantitativi di cocaina,<br />
hascisc ed ecstasy. Gli agenti sono<br />
riusciti a piazzare nel negozio una telecamera<br />
con la quale hanno filmato per<br />
circa un mese tutta l’attività illegale.<br />
Scoperto anche un «libro contabile» sul<br />
quale veniva registrato il movimento di<br />
denaro illecito.