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A ROMA<br />
PAGINA<br />
CAPODANNO/1 La presenza di volontari nel carcere minorile e tra gli anziani<br />
Gesti di solidarietà e speranza<br />
tra gli emarginati della città<br />
Speranza e gioia, ma anche tanta tristezza<br />
e solitudine, fra gli emarginati<br />
della città per la notte di fine anno. Una<br />
animata parentesi che rompe i rigidi ritmi<br />
della dura realtà del carcere oppure<br />
un momento di gioia e di solidarietà per<br />
combattere la solitudine sofferta da un<br />
anziano, o ancora una calda festa organizzata<br />
in una casa famiglia fra persone<br />
che condividono le stesse speranze di riscatto<br />
sociale.<br />
Questo è l'ultimo dell'anno vissuto<br />
dalle persone più sofferenti e provate<br />
dalla vita. Capodanni di altre dimensioni,<br />
molto diversi da quelli rassicuranti e<br />
gioiosi dei cenoni con i parenti e delle<br />
discoteche. Ma c'è anche chi, potendo<br />
scegliere, ha preferito rinunciare ad una<br />
festa con gli amici di tutti i giorni, ed ha<br />
brindato con questi fratelli meno fortunati,<br />
come per esempio i trenta ragazzi<br />
volontari che sono andati ad intrattenere<br />
i detenuti del carcere minorile di Casal<br />
del Marmo.<br />
Una Santa Messa, presieduta dal cappellano<br />
Gaetano Greco, ha preceduto la<br />
festa, organizzata a conclusione di una<br />
giornata vissuta all'insegna dello sport.<br />
«Quando leggo il Vangelo a questi ragazzi<br />
— ha spiegato Padre Gaetano —,<br />
cerco sempre di trovare nel suo messaggio<br />
dei punti di riferimento che possano<br />
essere loro di insegnamento. Durante le<br />
omelie spesso i ragazzi intervengono<br />
con domande e commenti, per confrontare<br />
e apprendere le nuove verità. La<br />
speranza è sempre quella che questi ragazzi<br />
possano ritornare ad una vita normale<br />
il più presto possibile e diventare<br />
così artefici della propria esistenza. Questa<br />
speranza diviene ancora più urgente<br />
proprio la sera di capodanno, che per<br />
certi aspetti è per loro quella più triste<br />
dell'anno. Loro infatti vivono il carcere<br />
come un'ingiustizia, ma non sono convinti<br />
di poter aspirare a realtà migliori e<br />
nasce così nei loro cuori il pessimismo,<br />
e la tendenza a sottolineare sempre gli<br />
aspetti più negativi della vita».<br />
I trenta volontari, animatori della festa,<br />
hanno incominciato sin dalla mattina<br />
ad addobbare la sala per l'incontro, e<br />
ad organizzare tutti i preparativi. La loro<br />
presenza è indispensabile, poiché altrimenti<br />
i giovani detenuti non sarebbero<br />
in grado di divertirsi, rinchiusi per<br />
ventiquattro ore al giorno non solo fra<br />
le alte pareti del carcere, ma soprattutto<br />
nella prigione della loro triste storia personale.<br />
Quello della mezzanotte, quindi<br />
è stato per loro un brindisi nella speranza<br />
di incominciare con l'anno nuovo anche<br />
una nuova vita.<br />
Un forte messaggio di solidarietà e di<br />
calore umano è stato anche rivolto agli<br />
oltre duecento anziani assistiti dalla parrocchia<br />
di san Frumenzio nel quartiere<br />
di Monte Sacro. Il parroco don Enrico<br />
Feroci con circa sessanta volontari ha<br />
organizzato come ogni anno il consueto<br />
cenone presso i locali della chiesa, al<br />
quale sono stati invitati tutti gli anziani<br />
iscritti al servizio di assistenza offerto<br />
dai parrocchiani 24 ore su 24 con il sistema<br />
«televita». Ogni ospite è stato prelevato<br />
da casa e condotto nella grande<br />
sala dove erano stati allestiti più di trecento<br />
coperti. «Il nostro compito non è<br />
soltanto quello di servire questi anziani,<br />
ma soprattutto quello di farli sentire in<br />
famiglia», spiega Andrea, uno degli organizzatori.<br />
Infatti, oltre ad entrare nelle<br />
loro case per accompagnarli in parrocchia,<br />
ci sediamo con loro ai tavoli ed<br />
animiamo la serata con conversazioni.<br />
L'atmosfera di festa poi è ancora di più<br />
sottolineata con musiche e tombolate.<br />
Grazie alla rete di solidarietà, ormai collaudata<br />
dal 1988, conosciamo personalmente<br />
la maggior parte degli assistiti<br />
che sono diventati per noi degli amici. Il<br />
nostro desiderio infatti è quello che la<br />
comunità parrocchiale diventi una vera<br />
e propria grande famiglia, con i suoi<br />
giovani e i suoi anziani».<br />
I volontari che da anni si prestano a<br />
trascorrere l'ultima sera dell'anno con<br />
questi anziani, dichiarano che il momento<br />
più emozionante per loro è proprio<br />
quando li vanno a prendere a casa, poiché<br />
si sentono considerati ed accolti. Il<br />
desiderio della comunità parrocchiale è<br />
quello di poter fare al più presto possibile<br />
un centro diurno, dove questi assistiti<br />
possano trascorrere delle giornate in<br />
compagnia, eliminando così per sempre<br />
Prima linea di autobus urbani<br />
gestita interamente da privati<br />
Il trasporto pubblico in città cambia:<br />
la prima linea affidata a privati nell’ambito<br />
della normativa sull’apertura del<br />
servizio pubblico, è stata inaugurata il<br />
primo gennaio 2001.<br />
È la prima di 21 linee che l’Atac, l’azienda<br />
comunale di trasporto, ha ceduto<br />
in gestione a privati nella zona periferica<br />
orientale della Capitale.<br />
Il servizio sarà effettuato da 130 nuovi<br />
autobus e con tariffe e modalità identiche<br />
al trasporto pubblico e a carico del<br />
Comune secondo i parametri previsti dal<br />
bando di gara.<br />
I nuovi gestori, raggruppati in una Associazione<br />
temporanea d'imprese, sono<br />
«Sita» (Gruppo Sogin, che già fa parte<br />
di un consorzio privato con tariffe e modalità<br />
proprie che gestisce un’altra compagnia<br />
capitolina, la «Linea J»), la<br />
abruzzese «Arpa», «Apm» (l’azienda di<br />
trasporto pubblico di Perugia, che con<br />
la Sogin e altre due società figura nella<br />
«J») e la francese «Transdev».<br />
Gli autobus, riconoscibili perché di<br />
colore celeste, 21 sedili normali, 76 posti<br />
in piedi e 5 per obesi, servizi per i disabili,<br />
riscaldamento, aria condizionata, filodiffusione,<br />
sono stati acquistati dal Comune<br />
da due ditte, una modenese e l'altra<br />
tedesca.<br />
14 .<br />
dalla loro vita quelle lunghe e silenziose<br />
giornate di solitudine.<br />
Alle feste negli istituti penitenziari e<br />
nelle parrocchie si aggiungono anche i<br />
modesti brindisi nelle stazioni e in tutti<br />
quei luoghi dove trovano rifugio i senza<br />
tetto, che festeggiano il nuovo anno con<br />
i pasti distribuiti dai volontari della Caritas<br />
e della comunità di sant'Egidio.<br />
Ma anche nelle case famiglie è capodanno.<br />
Un capodanno ricco di speranza<br />
e di gioia, ma soprattutto di aspettative<br />
di una vita migliore, come quello delle<br />
ospiti della Casa Famiglia Labourè, gestita<br />
dalle suore vincenziane Figlie della<br />
Carità. In questa casa vivono circa venticinque<br />
ragazze madri, in attesa di un<br />
reinserimento dignitoso nella società<br />
grazie ai corsi di formazione professionale<br />
per parrucchiere, commesse, cameriere,<br />
bariste e donne di servizio. Nella<br />
notte dell'ultimo dell'anno la casa ha<br />
aperto le porte anche a parenti ed amici,<br />
sottolineando quell'atmosfera di collaborazione<br />
che si è sviluppata nel corso<br />
dell'anno.<br />
Quest'anno per i volontari della san<br />
Vincenzo vi è anche una speranza in<br />
più, quella di poter allargare la famiglia<br />
di altre venticinque ospiti con i loro<br />
bambini. Presto infatti verrà ristrutturato<br />
un appartamento di 500 mq sulla via<br />
Casilina, e con l'aiuto della provvidenza<br />
in questa oasi di salvezza altre giovani<br />
potranno imparare a vivere dignitosamente<br />
senza la paura di essere sfruttate.<br />
RITA DIETRICH<br />
«BOTTI» Petardi anche contro un'ambulanza<br />
Quasi 30 feriti<br />
durante i festeggiamenti<br />
Anche quest'anno l'incivile usanza dei<br />
«botti» di fine anno ha provocato seri<br />
danni alle persone e alle cose. Nella Capitale<br />
28 cittadini sono dovuti ricorrere<br />
alle cure in ospedale. I più gravi sono<br />
stati un ragazzo di 16 anni, con danni<br />
forse irreparabili a un occhio, e un immigrato<br />
— del quale non si conoscono<br />
le generalità — che ha avuto la mano<br />
destra amputata. Come sempre le ferite<br />
— contusioni e abrasioni agli occhi,<br />
trauma da schegge, lesioni alle mani o<br />
ai piedi — sono derivate dall’incauto<br />
maneggio di botti, rauti e petardi.<br />
Superlavoro c’è stato in particolare<br />
per gli operatori del pronto soccorso del<br />
sant’Eugenio — a cui si sono rivolte<br />
persone con ustioni, anche di primo e<br />
secondo grado, e lesioni alle mani, talvolta<br />
con interessamento anche dei tendini<br />
— e dell’ospedale Oftalmico che ha<br />
soccorso otto persone per contusioni<br />
bulbari e perforazioni delle palpebre.<br />
Molto affollati anche il pronto soccorso<br />
del Cto, del Policlinico Umberto I e del<br />
san Giovanni.<br />
Sconcertante, inoltre, il gesto di teppismo<br />
compiuto ai danni di un’autoambulanza<br />
del «118». Mentre il mezzo di soccorso<br />
passava in Piazza di Spagna, alcuni<br />
giovani gli hanno tirato contro alcuni<br />
petardi, che hanno provocato all’interno<br />
un principio d’incendio, subito domato<br />
dal personale del 118. Sull’ambulanza<br />
c’era un ferito che doveva essere trasportato<br />
all’ospedale san Giacomo e solo<br />
il tempestivo intervento di uno degli infermieri<br />
e della dottoressa hanno evitato<br />
che l’ambulanza prendesse fuoco. Il petardo,<br />
infatti, dopo aver danneggiato l’a-<br />
Le linee cedute in gestione avranno<br />
una frequenza di 15 minuti nei giorni feriali,<br />
di 30 in quelli festivi. Oltre ai servizi<br />
previsti dalla gara (controllo dei chilometri<br />
realmente effettuati, manutenzione<br />
dei mezzi, informazione sonora a<br />
bordo) il gestore offrirà alle fermate un<br />
avviso sonoro per il numero e la direzione<br />
del bus in arrivo e un servizio di<br />
chiamata, realizzato con appositi pulmini,<br />
per i disabili della zona. Sulle fiancate<br />
destre di ogni autobus sono riportati<br />
anche il percorso e gli interscambi con<br />
altre linee.<br />
Entrambi i servizi non comporteranno<br />
costi aggiuntivi per il Comune e con<br />
l’avvio delle linee dei privati l’Atac farà<br />
partire il potenziamento del servizio su<br />
sei linee (81, 85, 112, 451, 508 e 542) e<br />
l’attivazione di una linea Express che<br />
collegherà Tor Bella Monaca e Tor Vergata<br />
alla stazione della metropolitana<br />
della linea A di Anagnina. L’obiettivo è<br />
che nelle ore di punta nessuna linea<br />
Atac superi i 15 minuti di frequenza.<br />
Dal Campidoglio fanno sapere che<br />
prossimamente sarà bandita la gara per<br />
un secondo lotto di 20 linee bus private<br />
nell’area Flaminio e 10 in quella Eur-Ardeatino.<br />
L'OSSERVATORE ROMANO Martedì-Mercoledì 2-3 Gennaio 2001<br />
reatore sul tettino dell’ambulanza, è caduto<br />
vicino alle coperte che avvolgevano<br />
il paziente.<br />
Ferimenti si sono verificati anche nei<br />
dintorni di Roma, in particolare a Velletri.<br />
In alcuni casi il lancio di rauti o di<br />
altri artifici pirotecnici ha provocato<br />
danni sui balconi a tende o a serrande<br />
di plastica. I Vigili del fuoco sono dovuti<br />
intervenire per principi d’incendio in varie<br />
zone della città. Grave il bilancio dei<br />
«botti» anche nelle province del Lazio:<br />
due feriti gravi a Latina, due feriti nel<br />
Frusinate e tre nel Reatino.<br />
CAPODANNO/2 Nella parrocchia di S. Maria della Presentazione a Torrevecchia<br />
Dal Te Deum di ringraziamento<br />
al futuro cammino di fede<br />
«Celebriamo questa sera la liturgia del<br />
primo giorno dell'anno, la Solennità di<br />
Maria Santissima, Madre di Dio. Iniziamo<br />
l'anno chiedendo a Maria di intercedere<br />
per noi, di farci veri e autentici discepoli<br />
del Figlio suo, portatori di pace<br />
perché obbedienti, perché disponibili al<br />
suo Vangelo. Il tempo ce lo portiamo<br />
dentro, fa parte di noi stessi, ci limita.<br />
Ma la nostra temporaneità limitata ci<br />
spinge verso l'eterno. Lui, l'eterno, ci ha<br />
voluti, ci ha amati, ci ha redenti e ci<br />
vuole con sé. Per avvicinarsi a noi da<br />
eterno si è fatto creatura, sperimentando<br />
la nostra fragilità ma elevandola fino<br />
a sé. Seguiamolo e dal tempo limitato<br />
scopriremo l'eterno». Queste le parole<br />
pronunciate da don Crispino Borgia,<br />
parroco di Santa Maria della Presentazione<br />
a Torrevecchia, durante la Santa<br />
Messa celebrata il 31 nella sua parrocchia.<br />
Queste le parole che hanno unito<br />
la comunità dei fedeli del giorno nel Te<br />
Deum, il ringraziamento al Signore per<br />
tutte le opere buone che ha saputo<br />
donare.<br />
Un ringraziamento per il cammino<br />
che la comunità tutta ha saputo affrontare<br />
in questi anni di grande prova, un<br />
cammino vissuto con quello che di bello<br />
il Signore ha mandato. «Siamo una porzione<br />
di questo grande gregge che è la<br />
Diocesi e che vive in comunione con il<br />
Padre — ha spiegato don Crispino —.<br />
Non abbiamo fatto niente di eccezionale,<br />
abbiamo soltanto vissuto intensamente<br />
un cammino che costituisce il terreno<br />
fecondo, fatto di ascolto ed intervento,<br />
Fiamme in un condominio di Guidonia:<br />
sgomberate ventidue famiglie<br />
Ventidue famiglie dono state sgomberate nel giorno di Capodanno da uno<br />
stabile di Guidonia Montecelio a seguito di un incendio scoppiato nel garage<br />
condominiale per cause ancora in corso di accertamento. L'allarme è stato<br />
dato intorno alle 8 di mattina. Il rogo ha distrutto undici auto e un motociclo<br />
parcheggiati nell'area condominiale di via Cecconi. Le fiamme, dal garage all’aperto<br />
sotto gli appartamenti, si sono propagate nell’androne e in alcune<br />
abitazioni danneggiando le colonne portanti, l’impianto elettrico e fognario e<br />
le condutture del metano. L’ala del palazzo è stata dichiarata inagibile e 22<br />
famiglie sono state fatte sgomberare.<br />
Forse a scatenare l’incendio, favorito dal forte vento, è stato un residuo dei<br />
«botti» di Capodanno o forse un corto circuito all'interno di una delle auto.<br />
Queste le prime ipotesi su cui stanno lavorando i Carabinieri e i Vigili del fuoco<br />
di Tivoli e Roma intervenuti immediatamente sul posto. Funzionari del comune<br />
stanno intanto cercando una soluzione per le famiglie rimaste senza casa.<br />
Nei giorni scorsi, a Guidonia, si erano già registrati altri casi di auto in<br />
fiamme ma l’origine era sicuramente dolosa. Gli investigatori in questo caso<br />
escludono però che si tratti dell’azione di piromani.<br />
Chiuso il reparto di ostetricia<br />
ad Anzio: partoriente<br />
dirottata a Priverno<br />
Una partoriente è stata dirottata all’ospedale<br />
di Priverno perché il reparto di<br />
ostetricia degli Ospedali Riuniti Anzio-<br />
Nettuno, è chiuso dal 31 dicembre (oggi<br />
è stato ripristinato il servizio) poiché tutte<br />
le sette ostetriche in organico hanno<br />
inviato certificati di malattia. Così il responsabile<br />
di ostetricia, dott. Vincenzo<br />
Monti, ha deciso insieme con il primario<br />
ed il direttore sanitario di bloccare le accettazioni.<br />
Molte donne, che si sono rivolte<br />
al reparto di Ginecologia hanno ottenuto<br />
l’assistenza medica ma sono state<br />
avvisate che, in caso di travaglio e di<br />
parto imminente, avrebbero dovuto scegliere<br />
un altro ospedale. La Uil-Sanità<br />
ha segnalato il caso di una donna, arrivata<br />
in travaglio la notte di s. Silvestro e<br />
dirottata in ambulanza all’ospedale di<br />
Priverno lontano da Anzio circa 50 chilometri.<br />
«Ci è sembrato — spiegano —<br />
molto rischioso mandare via quella donna<br />
da un ospedale attrezzato come quello<br />
di Anzio, in cui c’è pure la rianimazione,<br />
per farle affrontare un viaggio così<br />
lungo in una notte così particolare,<br />
quando per strada si potrebbero determinare<br />
anche difficoltà di circolazione.<br />
Oltretutto a bordo c’era solo un infermiere<br />
generico, perché era stato valutato<br />
che non fosse necessario il medico».<br />
3 GENNAIO 2001<br />
Mercoledì del Tempo di Natale<br />
- Feria (bianco)<br />
Messa propria<br />
Lezionario: 1 Gv 2, 29-3, 6;<br />
Salmo 97; Gv 1, 29-34<br />
Liturgia delle Ore: Merc. I<br />
sett. - Ufficio della Feria<br />
Fede<br />
Noi manteniamo la nostra fede solo dandola<br />
ad altri. Noi la accresciamo, solo condividendola<br />
con gli altri. Si potrebbe dire che<br />
una fede condivisa è una doppia fede.<br />
(August Berz)<br />
a cura di p. Leonardo Sapienza, R.C.I.<br />
di carità e amore. Dobbiamo sforzarci<br />
per dare all'ordinarietà di tutti i giorni il<br />
contenuto fondamentale di spinta missionaria».<br />
Il cammino della parrocchia di Santa<br />
Maria della Presentazione a Torrevecchia,<br />
al di là di tutto è stato lungo, vissuto<br />
in un garage come luogo di culto e<br />
con un piccolo appartamento adibito ad<br />
abitazione del parroco e sede di catechesi<br />
e incontri comunitari. Tutto questo<br />
per trent'anni, perché a febbraio la comunità<br />
avrà a disposizione una vera e<br />
INCIDENTI Nel ponte di fine anno<br />
Tre morti<br />
sulle strade del Lazio<br />
Tre persone sono morte ed altre sei<br />
sono rimaste ferite in incidenti della<br />
strada avvenuti nella regione durante il<br />
ponte di Capodanno. Le vittime, come<br />
spesso accade in queste occasioni, sono<br />
quasi tutte giovani.<br />
Una donna di 21 anni, Stefania Greco,<br />
è morta infatti alle 2 del primo gennaio<br />
in un incidente stradale avvenuto<br />
in via Fabbroni nei pressi di via Cassia.<br />
Secondo la ricostruzione dei Vigili urbani<br />
del IV gruppo, l’incidente ha coinvolto<br />
una utilitaria e una jeep che si sono<br />
scontrate in coincidenza di un semaforo.<br />
La jeep, che probabilmente procedeva a<br />
forte velocità, è stata urtata lateralmente<br />
dall’autovettura e si è ribaltata precipitando<br />
in un fossato alto circa quattro<br />
metri. I Vigili del fuoco hanno estratto<br />
dalle lamiere i quattro che erano a bordo,<br />
ma la ventunenne vicentina è morta<br />
poco dopo l’arrivo in ospedale; gli altri<br />
sono ricoverati. Il giovane che era alla<br />
guida della jeep, C. T.,30 anni, è risultato<br />
positivo alla prova dell’etilometro. La<br />
Polizia municipale ha accertato che in<br />
precedenza gli era già stata ritirata la<br />
patente per lo stesso motivo. Tra i feriti<br />
il più grave è un giovane di 27 anni, per<br />
il quale i medici si sono riservati la prognosi.<br />
Un quindicenne, Cristian Biosa, è<br />
morto a Viterbo. Il ragazzo è finito con<br />
il ciclomotore fuori strada. Un altro ragazzo,<br />
Cristian Raggi, di 18 anni, che<br />
viaggiava sul sellino posteriore, ha riportato<br />
soltanto ferite guaribili in pochi<br />
giorni. L’incidente è avvenuto poco prima<br />
della mezzanotte del 31 dicembre,<br />
lungo la provinciale che collega Viterbo<br />
alla frazione di Tobia.<br />
Sempre l'ultimo dell'anno una persona<br />
è morta e un'altra è rimasta ferita in<br />
un incidente avvenuto sulla via Appia,<br />
all'altezza di S. Maria delle Mole. Nell'incidente<br />
due auto si sono scontrate<br />
frontalmente. Il ferito è stato portato in<br />
ambulanza all'ospedale di Albano.<br />
Infine, un giovane è rimasto ferito in<br />
un incidente avvenuto lunedì, poco dopo<br />
le 7, nei pressi di Monteporzio Catone.<br />
Il giovane, forse per un colpo di<br />
sonno, ha perso il controllo dell'auto e<br />
si è schiantato contro il muro del casello<br />
autostradale.<br />
Acqua sotto il manto stradale:chiusa via Trionfale<br />
I tecnici dell’Acea sono stati impegnati dalle 6 di martedì sulla via Trionfale,<br />
all’altezza dell’incrocio con via Prisciano, per una improvvisa fuoriuscita di<br />
acqua da sotto il manto stradale. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili<br />
del fuoco e i Vigili urbani che hanno chiuso quel tratto di via Trionfale al<br />
traffico.<br />
Falso allarme bomba al «Leonardo da Vinci»<br />
Allarme, subito rientrato, martedì mattina all’aeroporto Leonardo da Vinci<br />
per una valigetta 24 ore lasciata accanto ad un telefono pubblico nella zona<br />
partenze del terminal C, l’aerostazione dedicata ai voli intercontinentali ed<br />
extra Schengen. Alle 9.30 circa un passeggero ha notato la valigetta di colore<br />
nero incustodita ai piedi di una colonnina porta-telefono. È scattato<br />
quindi il dispositivo di sicurezza: la zona è stata fatta sgomberare e transennata<br />
dalle Forze dell’ordine per circa 400 metri quadrati. Poco dopo le<br />
10 gli artificieri dei Carabinieri, usando un cannoncino caricato ad acqua e<br />
telecomandato a distanza, hanno aperto la borsa all’interno della quale non<br />
c’era nulla di preoccupante.<br />
Dopo Capodanno raccolte 100 tonnellate di rifiuti<br />
Sono cento, secondo l’Ama, le tonnellate di rifiuti prodotti in città nella notte<br />
di san Silvestro. L'unità lavorativa composta da 230 operatori, con l’ausilio<br />
di 120 mezzi, è entrata in azione subito dopo la conclusione delle manifestazioni<br />
a piazza Marconi, Quirinale e San Pietro per ripulire le aree nelle<br />
primissime ore del mattino. L’Ama ha sottolineato che nonostante la giornata<br />
festiva, dalle 6 di lunedì tutto il personale disponibile, oltre 4.000 addetti,<br />
nei turni mattutino, pomeridiano e notturno, ha assicurato in tutta la città il<br />
consueto servizio di svuotamento di cassonetti e cestini e pulizia delle strade,<br />
svolto nei giorni feriali.<br />
Chiedonoriscattoaconnazionale:arrestati3cinesi<br />
Tre cinesi che avevano chiesto un riscatto ad un loro connazionale per restituirgli<br />
degli oggetti d’oro di cui era stato derubato sono stati arrestati per<br />
estorsione e ricettazione. I tre, Zhou Janjum, di 25 anni, Chen Cuman e<br />
Wang Pin, entrambi 24enni, sono stati bloccati nella Capitale la notte tra domenica<br />
e lunedì dai Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Viterbo<br />
in collaborazione con i colleghi della stazione di Soriano nel Cimino.<br />
propria chiesa, poco distante da quella<br />
attuale e che finalmente potrà riunire i<br />
molti fedeli sparsi nell'intera zona.<br />
Già, perché le quasi 25.000 anime<br />
sparse per tutto il territorio finora non<br />
riuscivano a sentirsi interamente parte<br />
unica. La zona, che va da via Torrevecchia<br />
a via Casal del Marmo, è molto vasta<br />
e la parrocchia, oltre alla chiesa attuale,<br />
ha otto luoghi di culto, uno per<br />
quartiere. «La nuova chiesa darà la possibilità<br />
di riunire tutti — ha spiegato il<br />
parroco —, di incontrarsi e di fornire ai<br />
fedeli un vero punto di riferimento, uno<br />
spazio dove confrontarsi e proseguire il<br />
discorso iniziato tanti anni fa. Con l'inaugurazione<br />
del nuovo complesso parrocchiale<br />
avremo la disponibilità di spazi<br />
adeguati per la preghiera, per gli incontri,<br />
per il catechismo, per la solidarietà».<br />
Uno dei problemi più grossi che Santa<br />
Maria della Presentazione deve affrontare<br />
è l'aiuto alle famiglie bisognose<br />
della zona. Nonostante molti nuclei di<br />
benessere, infatti, esistono vaste sacche<br />
di povertà al limite della sopravvivenza,<br />
specialmente nell'area delle ex case Bastogi<br />
e il Quartaccio. «Sono circa 260 le<br />
famiglie che, come parrocchia, assistiamo<br />
costantemente — ha aggiunto don<br />
Crispino —. Notevole è in particolare<br />
modo l'opera della Caritas che grazie ad<br />
un centro ascolto, apporta un aiuto materiale<br />
e spirituale. Poi ci sono anche gli<br />
altri gruppi, le 23 congregazioni che<br />
coadiuvano le attività di solidarietà parrocchiale».<br />
Nonostante gli spazi limitati che Santa<br />
Maria della Presentazione offre ai fedeli,<br />
sono numerose le persone che lavorano<br />
al suo interno. Il gruppo dei Giovani<br />
lavoratori universitari, per esempio, si<br />
occupano degli adolescenti che escono<br />
dalla catechesi permanente e attualmente<br />
sono circa cinquecento i bambini e<br />
ragazzi che si stanno preparando per ricevere<br />
la Prima Comunione e la Cresima.<br />
O come i Giuseppini del Murialdo e<br />
gli Scout d'Europa. «Con i nuovi spazi<br />
— ha sottolineato ancora una volta il<br />
parroco — potremo fare ancora di più<br />
per mantenere l'unità comunitaria».<br />
Tra qualche giorno si chiuderà l'Anno<br />
Santo. In occasione del Giubileo la comunità<br />
di Santa Maria della Presentazione<br />
ha saputo vivere al meglio questo importante<br />
momento, la riconciliazione<br />
con Dio Padre, con una preparazione attenta<br />
e fruttuosa. «Abbiamo vissuto bene<br />
i tre anni di preparazione — ha spiegato<br />
don Borgia —, e tutti hanno compreso<br />
appieno il messaggio giubilare. In<br />
special modo in occasione della Giornata<br />
Mondiale della Gioventù. I mille giovani<br />
che sono stati ospitati nella zona<br />
hanno trovato un ambiente sereno e<br />
amico. Molti hanno dormito in parrocchia,<br />
altri sono stati ospitati nelle famiglie.<br />
Sono rimasto molto soddisfatto soprattutto<br />
dall'operosità e dalla disponibilità<br />
dei miei ragazzi che non si sono risparmiati<br />
e che hanno offerto tutto<br />
quello che potavano a quei sinceri portatori<br />
di pace».<br />
Pronta per il 10 febbraio, la nuova<br />
chiesa ha già accolto i fedeli la notte del<br />
Santo Natale, un'occasione per sentire<br />
che tutto è quasi fatto, che manca ancora<br />
poco. La realizzazione del nuovo<br />
tempio rientra nel progetto «50 chiese<br />
per Roma 2000»; i colori sono quelli del<br />
quartiere e le campane arriveranno per<br />
Pasqua. Ma quello che più importa alla<br />
comunità dei fedeli è che tra poco anche<br />
loro avranno un luogo degno dove<br />
celebrare degnamente la gloria di Dio,<br />
un luogo da dove guarderanno il passato<br />
con affetto e il futuro con amorevole<br />
speranza.<br />
MASSIMILIANO PORZIA<br />
RADIO<br />
VATICANA<br />
OM: 1530 kHz - 196 metri<br />
(Per la zona di Roma<br />
anche Onda Media 527 kHz<br />
e FM 93.3 e 105 MHz)<br />
OC: nelle bande 49, 31, 25 e 19 metri<br />
MERCOLEDÌ 3 GENNAIO<br />
00.10: Studio A (stereo): Con voi nella<br />
notte<br />
7.20-15.30-17.30-23-24: Orizzonti cristiani<br />
7.30: Santa Messa in latino<br />
8-12-14-15-16-18-21-23.30: Radiogiornale<br />
in italiano, spagnolo, portoghese,<br />
francese, inglese, tedesco e polacco<br />
10:Udienzagenerale del Santo Padre<br />
16.30: Novità e Curiosità Discografiche<br />
di M. Guadagnini<br />
17: Liturgia delle Ore: celebrazione<br />
dei Vespri in latino<br />
20.20: Programma tedesco: Die Römische<br />
Woche<br />
20.40: Recita del Santo Rosario in<br />
latino<br />
21.30: Programma francese: La premiére<br />
audience générale de l'année<br />
21.50: Programma inglese: The Pope<br />
and the people / Rights or wrong /<br />
An extraordinary year / No excuses<br />
22.10: Programma spagnolo: La voz<br />
del Papa / Informaciones y Reflexiones<br />
Jubilares