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L'OSSERVATOREROMANO<br />
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SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - ROMA<br />
CONTO CORRENTE POSTALE N. 649004<br />
GIORNALE QUOTIDIANO<br />
UNICUIQUE SUUM<br />
POLITICO RELIGIOSO<br />
NON PRAEVALEBUNT<br />
ABBONAMENTI 2 Anni Annuo Semestre<br />
VATICANO E ITALIA<br />
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Extra Europa L. 6.000 - US$ 4,00<br />
Anno CXLI - N. 24 (42.662) CITTÀ DEL VATICANO Mercoledì 31 Gennaio 2001<br />
VISITA «AD LIMINA» Giovanni Paolo II ai Vescovi della Conferenza Episcopale Ungherese<br />
Una società laica, in cui si fa sempre più<br />
silenzio su Dio, ha bisogno della vostra voce<br />
«Una società laica, in cui si fa sempre più silenzio su<br />
Dio, ha bisogno della vostra voce». È quanto ha raccomandato<br />
Giovanni Paolo II ai Vescovi della Conferenza Episcopale<br />
Ungherese, ricevuti in udienza nella mattina di martedì<br />
30 gennaio, in occasione della visita «ad limina Apostolorum».<br />
Questi i punti nodali del discorso pronunciato dal<br />
Santo Padre:<br />
» «Il pellegrinaggio alla Tomba del Principe degli Apostoli<br />
è un momento significativo nella vita di ciascun Pastore:<br />
gli offre l'occasione di esprimere la sua comunione col<br />
Successore di Pietro e di condividere con lui le sollecitudini<br />
e le speranze connesse col ministero episcopale»;<br />
» «La vostra visita si colloca nell'ambito di due grandi<br />
ricorrenze: è stata da poco chiusa la Porta Santa del<br />
Grande Giubileo e nella vostra Patria è in corso la celebrazione<br />
dei mille anni da che la vostra Nazione è diventata<br />
cristiana. Tali ricorrenze mi hanno già dato l'opportunità<br />
di salutarVi, sia per il tramite del mio Cardinale<br />
Segretario di Stato che ha fatto le mie veci in occasione<br />
della festa di santo Stefano, sia personalmente, quando<br />
pochi mesi fa siete venuti alla Tomba di San Pietro con il<br />
pellegrinaggio nazionale del vostro Paese»;<br />
» «Chi vuole affrontare efficacemente il futuro, deve ritornare<br />
alle proprie radici. Le celebrazioni giubilari qui a<br />
Roma, come quelle nel vostro Paese, si sono concentrate<br />
sull'evento storico da cui ha avuto origine il cristianesimo.<br />
Il Grande Giubileo ci ha invitati a volgere lo sguardo<br />
verso il momento in cui il Verbo di Dio ha preso la nostra<br />
natura umana ed è nato nel tempo»;<br />
» «Nella mia recente Lettera apostolica “Novo Millennio<br />
ineunte” ho offerto un programma esigente per l'avvenire,<br />
presentando alcune linee di fondo che ritengo importanti<br />
per non perdere di vista il volto del Salvatore e per mettere<br />
in pratica il messaggio evangelico»;<br />
» «Il primo compito dei Pastori della Chiesa è quello di<br />
annunciare le verità della fede, che culminano nell'Incarnazione<br />
e nel Mistero pasquale. Il nostro messaggio trae<br />
la sua forza dalla contemplazione del volto di Cristo Diouomo,<br />
morto e risorto per noi»;<br />
» «Più che mai sentiamo l'esigenza che la vita sia difesa<br />
e coltivata. Bisogna suscitare nel nostro mondo una vera<br />
“cultura della vita”. Mi è nota l'energia con cui Vi impegnate<br />
come difensori della vita. Ma nonostante la vostra<br />
instancabile dedizione, anche nella vostra Patria si notano<br />
i dati preoccupanti che segnalano in molti Paesi del<br />
vecchio continente il diffondersi di una cultura della morte<br />
sempre più preoccupante. Le statistiche dell'aborto<br />
pubblicate negli ultimi decenni nel vostro Paese sono allarmanti.<br />
Esse devono spingere a difendere senza timore e<br />
con chiarezza la vita umana in ogni fase della sua esistenza,<br />
dal concepimento fino alla morte naturale. Fate<br />
tutto il possibile per incoraggiare le donne incinte a portare<br />
a compimento la gravidanza»;<br />
» «Per dare alla società un'anima, può essere conveniente<br />
cercare d'allearsi con i Pastori e i cristiani di altre<br />
Chiese e Comunità ecclesiali. L'ecumenismo della testimonianza<br />
apre di fatto un ampio campo di collaborazione»;<br />
» «Gli attuali condizionamenti della Chiesa in Ungheria<br />
non devono essere identificati semplicemente con un contesto<br />
agnostico di indifferenza religiosa. Anche se estromesso<br />
o taciuto, Dio è presente. Certo: molti vivono come<br />
se Dio non esistesse»;<br />
» «Apriamo le nostre porte a tutti quelli che sinceramente<br />
sono in cerca di Dio! Chi chiede alla Chiesa la verità,<br />
ha diritto di attendersi che da essa gli sia esposta autenticamente<br />
ed integralmente la parola di Dio scritta o trasmessa»;<br />
» «La Chiesa nel vostro Paese è stata sottoposta a vari<br />
generi di persecuzione: vi sono state forme di persecuzione<br />
violenta, e ve ne sono state altre sofisticate e più sottili.<br />
Negli ultimi dieci anni la Chiesa ha vissuto una realtà<br />
diversa: la «svolta» ha portato non soltanto una nuova libertà,<br />
ma anche uno “choc consumistico”»;<br />
» «L'opera dell'evangelizzazione nel vostro Paese è di fatto<br />
così grande che richiede tutte le vostre forze ed energie...<br />
La pupilla privilegiata della vostra pastorale devono<br />
essere i giovani».<br />
INDIA Il terribile bilancio reso noto dal Ministro della difesa, George Fernandes — Migliaia di sopravvissuti cercano di lasciare con ogni mezzo la regione devastata<br />
Potrebbero essere oltre centomila le vittime del terremoto<br />
Continua senza sosta il lavoro delle squadre di soccorso — Una donna appena tratta in salvo dà alla luce un bambino<br />
NUOVA DELHI, 30.<br />
Una madre con il suo piccolo salvati<br />
oggi dopo essere rimasti intrappolati per<br />
100 ore sotto le macerie; una donna che<br />
dà alla luce un bimbo non appena<br />
estratta dalle rovine della sua casa dove<br />
è rimasta sepolta per tre giorni. Sono<br />
solo alcuni dei segni di speranza che in<br />
queste ore premiano il lavoro dei soccorritori<br />
all'opera nel Gujarat, lo Stato<br />
indiano maggiormente colpito dal terribile<br />
terremoto di venerdì scorso. Ma i<br />
loro sforzi devono fare i conti una desolante<br />
devastazione. Il tremendo sisma<br />
potrebbe infatti aver provocato la morte<br />
di oltre centomila persone. Un bilancio<br />
finale da cataclisma reso noto ieri dal<br />
Ministro della difesa, George Fernandes,<br />
nel corso di un’intervista alla rete televisiva<br />
britannica «Bbc». Durante l’intervista,<br />
il Ministro ha dichiarato anche che,<br />
soltanto nel Gujarat, si contano circa<br />
duecentomila feriti.<br />
I bilanci provvisori più recenti del numero<br />
dei morti causati dal sisma indicavano<br />
finora cifre attorno alle 20.000 vittime.<br />
«Se vogliamo parlare in termini di<br />
perdite di vite umane, allo stato la valutazione<br />
più corretta deve essere quella<br />
Atlante geopolitico<br />
Atlante geopolitico<br />
Filippine: Gloria<br />
Macapagal-Arroyo<br />
Presidente<br />
del rinnovamento<br />
di GIUSEPPE FIORENTINO<br />
Pagina 2<br />
L'OSSERVATORE<br />
LIBRI<br />
Oggi la pagina settimanale di<br />
articoli, schede e segnalazioni<br />
dedicata alle novità editoriali<br />
La vita nella Parigi tardomedievale<br />
rivive nelle «Opere» di François Villon<br />
edite da «I Meridiani» Mondadori<br />
Una poesia che passa<br />
dal gioco goliardico<br />
al sincero pentimento<br />
di GIOVANNI MARCHI<br />
Pagina 10<br />
di non meno di 100.000 vittime». È stata<br />
questa la dichiarazione fatta alla «Bbc»<br />
dal Ministro Fernandes. Il rappresentante<br />
del Governo indiano ha precisato poi<br />
che il numero dei feriti «dovrebbe essere<br />
alla fine il doppio, se non più, di quello<br />
attualmente raggiunto». Fernandes ha<br />
ricordato che la città di Bhuj, non lontano<br />
dalla quale è stato localizzato l’epicentro<br />
dello spaventoso terremoto, è<br />
stata completamente devastata. «La città<br />
vecchia — ha spiegato — ormai non esiste<br />
più».<br />
Indotti dal terrore di nuove, forti,<br />
scosse, centinaia di migliaia di sopravvissuti<br />
stanno intanto fuggendo con ogni<br />
mezzo dalle zone più colpite dal disastro,<br />
come Ahmedabad, la più grande e<br />
popolosa città del Gujarat. «Non possiamo<br />
fermare la gente o costringerla a restare»,<br />
ha affermato il responsabile locale<br />
delle forze di polizia, P.C. Panday,<br />
confermando che migliaia di abitanti,<br />
molti dei quali lasciati dal sisma senza<br />
casa, fanno ressa alla stazione ferroviaria<br />
in attesa di poter riuscire a salire sui<br />
treni. A suo dire, vanno in qualsiasi direzione,<br />
pur di allontanarsi da Ahmedabad.<br />
«Verso Bombay, molti — ha aggiunto<br />
— ma tanti anche alla volta di<br />
Nuova Delhi o di Rajasthan». I soccorritori<br />
continuano intanto a scavare, aggrappandosi<br />
alla possibilità — peraltro<br />
realistica — che anche a cinque giorni<br />
dalla tragedia ci siano dei sopravvissuti<br />
tra le decine di migliaia di persone sotto<br />
le macerie. Si fa sempre più grave nel<br />
frattempo l'emergenza sanitaria, dovuta<br />
soprattutto alla totale mancanza di acqua<br />
potabile in alcune zone. Aiuti finanziari<br />
per la ricostruzione e medicine,<br />
tende, generatori, coperte, attrezzature<br />
per purificare l’acqua sono stati già inviati<br />
o promessi da Usa, dalla Gran Bretagna,<br />
dalla Francia, dalla Cina, dalla<br />
Turchia, dal Canada, dal Giappone, dal<br />
Belgio, dalla Svizzera e dall'Olanda. L’Italia,<br />
che ha ieri inviato una missione<br />
nel Gujarat, manderà entro due giorni<br />
— secondo quanto segnala l'agenzia<br />
«Ansa» — un aereo con generi di prima<br />
necessità per la città di Rapar, uno dei<br />
piccoli centri più devastati dal sisma.<br />
I soccorsi alle popolazioni martoriate,<br />
private di tutto e a rischio di epidemie,<br />
restano prioritari. Il sisma ha anche seriamente<br />
colpito il prezioso patrimonio<br />
culturale della regione, danneggiando<br />
gravemente monumenti secolari, del cui<br />
recupero, al momento, nessuno può occuparsi.<br />
Per far fronte alle necessità immediate<br />
delle popolazioni terremotate e<br />
per avviare la prima fase di ricostruzione,<br />
il Governo di Nuova Delhi ha dovuto<br />
infatti chiedere un prestito straordinario<br />
alla Banca mondiale e alla Banca per<br />
lo sviluppo asiatico pari ad un miliardo<br />
e mezzo di dollari statunitensi.<br />
La disperazione di due donne sopravvissute al terremoto ma private della loro casa<br />
Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice<br />
Concistoro Ordinario Pubblico<br />
per la creazione dei nuovi Cardinali<br />
Notificazione<br />
Mercoledì 21 febbraio 2001, alle<br />
ore 10.30 sul sagrato della Patriarcale<br />
Basilica Vaticana, il Santo Padre Giovanni<br />
Paolo II terrà Concistoro Ordinario<br />
Pubblico per la creazione di<br />
quarantaquattro nuovi Cardinali.<br />
Gli Em.mi Membri del Collegio<br />
Cardinalizio ed i nuovi Cardinali sono<br />
pregati di trovarsi per le ore 10<br />
sul sagrato della Basilica, indossando<br />
la veste talare rossa, il rocchetto e la<br />
mozzetta.<br />
I Patriarchi, gli Arcivescovi, i Vescovi,<br />
gli Abati ed i Prelati Superiori<br />
dei Dicasteri della Curia Romana<br />
nonché i Membri della Cappella Pontificia<br />
che intendono partecipare al<br />
Concistoro vorranno trovarsi sul sagrato<br />
della Basilica per la medesima<br />
ora, con l'abito corale loro proprio.<br />
* * *<br />
Le visite di cortesia ai nuovi Cardinali<br />
si svolgeranno mercoledì 21 febbraio,<br />
dalle ore 16.30 alle ore 18.30,<br />
nei luoghi che saranno a suo tempo<br />
indicati.<br />
Giovedì 22 febbraio, festa della<br />
Cattedra di San Pietro, alle ore 10.30<br />
in Piazza San Pietro, avrà luogo la<br />
solenne Cappella Papale, durante la<br />
quale il Santo Padre presiederà la<br />
concelebrazione della Santa Messa<br />
con i nuovi Cardinali ai quali consegnerà<br />
l'Anello cardinalizio.<br />
I Cardinali di nuova creazione, in<br />
abito corale e portando con sé la mitra<br />
bianca damascata, sono pregati di<br />
trovarsi per le ore 10 presso la Cappella<br />
di San Sebastiano nella Basilica<br />
Vaticana, dove indosseranno le vesti<br />
sacre.<br />
Per la stessa ora, i Signori Cardinali<br />
e gli altri Membri della Cappella<br />
Pontificia, ciascuno con l'abito corale<br />
suo proprio, vorranno trovarsi sul sagrato<br />
della Basilica per occupare il<br />
posto che verrà loro indicato.<br />
CittàdelVaticano,29gennaio 2001.<br />
Per mandato del Santo Padre<br />
✠ PIERO MARINI<br />
Vescovo titolare di Martirano<br />
Maestro delle Celebrazioni<br />
Liturgiche Pontificie<br />
Pagine 4 e 5<br />
I secessionisti del Kashmir donano<br />
sangue per le popolazioni del Gujarat<br />
NUOVA DELHI, 30.<br />
La solidarietà verso le popolazioni<br />
del Gujarat colpite dal terremoto<br />
sembra non conoscere divisioni politiche<br />
o etnico-religiose. Tra gli aiuti<br />
inviati in India, spicca infatti quello<br />
del Pakistan, che oggi ha fatto giungere<br />
un aereo carico di medicinali e<br />
generi di soccorso ad Ahmedabad. Si<br />
attendono in giornata altri due aerei<br />
provenienti da Islamabad con materiale<br />
di emergenza. Un gruppo di separatisti<br />
del Kashmir ha inoltre ieri<br />
annunciato di aver cominciato a raccogliere<br />
sangue per le vittime del sisma.<br />
Il principale gruppo secessionista<br />
musulmano attivo nella regione<br />
himalayana, il Fronte di liberazione<br />
dello Jammu e Kashmir, ha reso noto<br />
che 47 litri di sangue sono già<br />
pronti per essere inviati nel Gujarat.<br />
La Conferenza Episcopale Italiana,<br />
NOSTRE<br />
INFORMAZIONI<br />
Il Santo Padre ha ricevuto questa<br />
mattina in udienza le Loro Eminenze<br />
Reverendissime i Signori Cardinali:<br />
— Bernardin Gantin, Decano del<br />
Collegio Cardinalizio;<br />
— Francis Arinze, Presidente del<br />
Pontificio Consiglio per il Dialogo<br />
Inter-Religioso.<br />
. .<br />
Riordinamento<br />
di Province ecclesiastiche<br />
Nella Regione ecclesiastica della<br />
Calabria (Italia) il Santo Padre:<br />
— ha eretto la Provincia ecclesiastica<br />
di Catanzaro-Squillace, elevando<br />
a Chiesa metropolitana l'omonima<br />
Arcidiocesi, finora «immediate<br />
subiecta Sanctae Sedi», assegnandole<br />
come suffraganee l'Arcidiocesi di<br />
Crotone-S. Severina e la Diocesi di<br />
Lamezia Terme, finora suffraganee<br />
di Reggio Calabria-Bova, e nominando<br />
Arcivescovo Metropolita di<br />
invitando la comunità ecclesiale e civile<br />
alla solidarietà concreta con la<br />
popolazione indiana, ha stanziato tre<br />
miliardi di lire dai fondi dell'otto per<br />
mille, che verranno affidati all'Episcopato<br />
locale. La Caritas Italiana ha<br />
già messo 300 milioni di lire a disposizione<br />
della Caritas Indiana e si è dichiarata<br />
pronta a sostenere specifici<br />
progetti di ricostruzione. La Croce<br />
Rossa italiana ha già inviato in India<br />
due ospedali da campo con una capacità<br />
di 350 posti letto, squadre mediche<br />
di sostegno, sacche di sangue<br />
per soccorrere le migliaia di feriti.<br />
L’Unicef ha inviato nel Gujarat 5<br />
squadre di soccorso, 10.000 kit di sopravvivenza,<br />
25.000 coperte e un milione<br />
di tavolette di cloro per potabilizzare<br />
l’acqua. Come primo contributo<br />
il Comitato italiano ha devoluto<br />
600 milioni di lire.<br />
Catanzaro-Squillace Sua Eccellenza<br />
Reverendissima Monsignor Antonio<br />
Cantisani;<br />
— ha eretto la Provincia ecclesiastica<br />
di Cosenza-Bisignano, elevando<br />
a sede metropolitana l'omonima<br />
Arcidiocesi, finora «immediate subiecta<br />
Sanctae Sedi» assegnandole<br />
come suffraganee l'Arcidiocesi di<br />
Rossano-Cariati e la Diocesi di Cassano<br />
all'Jonio, finora suffraganee di<br />
Reggio Calabria-Bova e la Diocesi di<br />
S. Marco Argentano-Scalea, finora<br />
«immediate subiecta Sanctae Sedi»<br />
e nominando Arcivescovo Metropolita<br />
di Cosenza-Bisignano Sua Eccellenza<br />
Reverendissima Monsignor<br />
Giuseppe Agostino.<br />
. .<br />
Provvista di Chiesa<br />
Il Santo Padre ha nominato Vescovo<br />
di Nîmes (Francia) il Reverendo<br />
Monsignor Robert Wattebled, finora<br />
Vicario Generale di Arras.