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PAGINA<br />

6 .<br />

L'OSSERVATORE ROMANO Domenica 28 Gennaio 2001<br />

Il Cardinale Charles Journet<br />

a 110 anni dalla nascita e a 25 dalla morte<br />

Teologo del mistero della Chiesa del Concilio<br />

CIRIACO SCANZILLO<br />

Vescovo titolare di Bomarzo<br />

Sembra quasi naturale che un convinto<br />

discepolo di sant'Agostino e di san<br />

Tommaso, come si professa il Cardinale<br />

Charles Journet — «noi abbiamo trovato<br />

presso questi grandi dottori una teologia<br />

della Chiesa più vivente, più ampia, più<br />

liberatrice di quella racchiusa abitualmente<br />

nel quadro dei manuali. In essi<br />

noi sentiamo la presenza attiva di una<br />

visione di fede del mistero della Chiesa,<br />

intesa come un'espansione dell'Incarnazione,<br />

visione che ritroviamo presso i<br />

Padri latini come presso i Padri greci,<br />

che è fondata sull'insieme stesso del<br />

Nuovo Testamento» (C. Journet, L'Église<br />

du Verb Incarné, vol. I, pag. XVII,<br />

Desclée du Brouwer, 1955) —, trovi<br />

un'accoglienza fervida a Napoli dove è<br />

stato scritto il primo trattato separato<br />

intorno alla Chiesa, il De Regimine<br />

Christiano (1301-1302), del beato Giacomo<br />

da Viterbo, teologo agostiniano, divenuto<br />

Arcivescovo di Napoli, che, pur<br />

nel fervore della lotta politica, in cui nascono<br />

i primi trattati sulla Chiesa, con<br />

una preoccupazione polemica e giuridica,<br />

indaga con gli antichi teologi nella<br />

ricchissima fonte della sacra Scrittura:<br />

aliqua pauca et ex parte loqui suscepi...<br />

ex veridicis scripture fontibus derivata<br />

e con la luce proveniente dall'insegnamento<br />

dei Padri e dei dottori medioevali,<br />

in particolare di sant'Agostino<br />

e di san Tommaso, illumina l'aspetto<br />

misterico della Chiesa, descritto attraverso<br />

le quattro note que tanguntur in<br />

simbolo ubi dicitur et in unam sanctam,<br />

catholicam, et apostolicam ecclesiam<br />

con la debita attenzione alla historia<br />

salutis, «la seconda condizione che<br />

rende glorioso il regno della Chiesa è<br />

data dall'antichità delle sue origini... La<br />

Chiesa viene definita universale in relazione<br />

al tempo (Giacomo da Viterbo, Il<br />

governo della Chiesa [de Reg. Christ.],<br />

a cura di Aurelio Rizzicase e Giovanni<br />

Battista M. Marcoaldi, Nardini ed., Firenze<br />

1993, pagg. 155-156), poiché iniziò<br />

ad esistere fin dalla nascita del mondo e<br />

ci sarà fino a quando esso avrà termine:<br />

per questo si dice pure che abbia avuto<br />

inizio da Abele. Tuttavia Isidoro dice<br />

che «la Chiesa cominciò ad esistere<br />

quando lo Spirito Santo discese dal cielo,<br />

riempiendo di sé coloro che si erano<br />

radunati tutti insieme» (Isidoro di Siviglia,<br />

Ethimologiae, VIII, 1). In quell'istante<br />

essa cominciò certamente ad esistere<br />

in forma piena e compiuta in riferimento<br />

alle persone e alla grazia, poiché<br />

era ormai venuto il tempo in cui<br />

Dio aveva inviato suo Figlio; allora cominciò<br />

a esistere sia per quanto riguarda<br />

la diffusione del Verbo, sia per quanto<br />

riguarda le verità di fede esplicite e<br />

rivelate. In senso lato, tuttavia, prese a<br />

esistere fin dall'apparire del genere umano,<br />

si dice però che la sua esistenza abbia<br />

avuto inizio con Abele, in virtù dell'innocenza<br />

di quest'ultimo. L'unico corpo<br />

della Chiesa è peraltro costituito da<br />

coloro i quali furono prima di Cristo e<br />

sono dopo Cristo, che è il Capo di tutti,<br />

dal momento che tanto chi lo precedeva,<br />

quanto chi lo seguiva, gridava<br />

«Osanna, benedetto colui che viene nel<br />

nome del Signore!» (Mt 21, 9). Inoltre<br />

sia quanti precedevano e sia quanti seguivano,<br />

avevano l'identica fede, perché<br />

i primi credevano che si sarebbe avverato<br />

quello che noi oggi crediamo che sia<br />

ormai avvenuto» (X. X. Arquilliére, Le<br />

plus ancien traité de l'Église, Jacques<br />

de Viterbe, de Regimine Christiano<br />

[1301-1302]. Étude des sources et edition<br />

critique, Paris 1926, pag. 101), fino<br />

al compimento della stessa storia, quando<br />

finiranno le condizioni d'imperfezione<br />

ed allora nella consumazione «illo<br />

statu, plene gloriosa dicetur et erit, non<br />

habens maculam, neque rugam, neque<br />

aliquid huiusmodi».<br />

Il Card. Journet è nato a Ginevra il 2<br />

gennaio 1891 e morto a Fribourg il 15<br />

aprile 1975. Fu ordinato presbitero il 15<br />

luglio 1917. Dopo intense attività pastorali,<br />

il 2 ottobre 1924 fu nominato professore<br />

di teologia fondamentale e dogmatica<br />

al Seminario maggiore di Friburgo;<br />

qui nel 1926 fondò la rivista teologica<br />

Nova et Vetera, autentica specola attraverso<br />

la quale vengono seguite e valutate<br />

tutte le più notevoli manifestazioni<br />

del pensiero teologico con una presenza<br />

critica cospicua del nostro autore.<br />

CreatoCardinaledaPaoloVI<br />

il 25 gennaio 1965<br />

Nel 1961 ricevette il dottorato honoris<br />

causa dall'Università di Friburgo. Il 25<br />

gennaio 1965 fu creato Cardinale da<br />

Paolo VI, con il titolo di Santa Maria in<br />

Portico «Campitelli».<br />

Il Card. Journet è un teologo di chiara<br />

fama, con una produzione scientifica<br />

imponente. Ricordiamo alcune opere<br />

principali: L'esprit du protestantisme,<br />

Desclée de Brouwer, Paris 1925; L'Union<br />

des Églises, Grasset, Paris 1927;<br />

L'Église du Verb Incarné, I La hierarchie<br />

apostolique, 3ª ed., Desclée de<br />

Brouwer, Paris 1962 (edito per la prima<br />

volta nel 1942, riedito nel 1955); Saint<br />

Nicholas de Flüe, La Baconnière, Neuchâtel<br />

1942; Savonarole — dernière méditation.<br />

Traduction et présentation.<br />

Connaissance et inconnaissance de<br />

Dieu, LUF, Fribourg 1943 (tradotto in<br />

italiano); Les éxigences chretiennes en<br />

politique, LUF, Fribourg 1945; Destinées<br />

d'Israel, LUF, Fribourg 1945; Introduction<br />

à la theologie, Desclée de<br />

Brouwer, Paris 1947 (tradotto in italiano);<br />

L'Église du Verb Incarné, II La<br />

structure interne et son unité catholique,<br />

Desclée de Brouwer, Paris 1951<br />

(riedito nel 1962); Verité de Pascal. Essai<br />

sur la valeur apologétique des «Pensées»,<br />

Ouvre St. Augustin, St. Maurice<br />

1951 (tradotto in italiano); Les septes<br />

paroles du Christ en croix, Ed. du<br />

Seuil, Paris 1952; Primauté de Pierre<br />

dans la perspective protestante et dans<br />

la perspective catholique, Paris 1953;<br />

Esquisse du développement du dogme<br />

marial, Alsatia, Paris 1954; Notre-Dame<br />

des Sept-Douleurs, Oeuvre St. Augustin,<br />

St. Maurice, 1955; La Messe, présence<br />

du sacrifice de la Croix, Desclée de<br />

Brouwer, Paris 1957 (edito per la terza<br />

volta nel 1961, tradotto in italiano); Entretiens<br />

sur la grâce, Desclée de Brouwer,<br />

Paris 1957 (tradotto in italiano); Le<br />

Mal, Desclée de Brouwer, Paris 1961<br />

(tradotto in italiano); Le dogme, chemin<br />

de la foi, Fayard, Paris 1963; Théologie<br />

de l'Eglise, Desclée de Brouwer, Paris<br />

1958 (riedito nel 1960, tradotto in italiano);<br />

Le Message révélé, sa transmission,<br />

son développement, ses dépendences,<br />

Desclée de Brouwer, Paris 1964; Le<br />

mystére de l'Église selon le deuxième<br />

Concile Vatican, «Revue Thomiste»,<br />

Toulouse 1965 (ediz. e traduz. dal francese<br />

a cura del prof. Giovanni Volta:<br />

presentazione documentata e ben provveduta<br />

anche nelle notizie bio-bibliografiche<br />

circa il Card. Journet, Queriniana,<br />

Brescia 1966); Église du Verb Incarné.<br />

III Essai de theologie de l'histoire du<br />

salut, Desclée de Brouwer, Paris 1969<br />

(tradotto in italiano).<br />

La Chiesa<br />

del Verbo Incarnato<br />

Possiamo dire che il nostro Card.<br />

Journet è uno specialista negli studi di<br />

ecclesiologia. Egli è un autore, possiamo<br />

dire, nel senso etimologico della parola:<br />

«Su più di un punto — afferma il Card.<br />

Y. Congar (cfr le ampie recensioni ai<br />

primi due volumi dell'opera Église du<br />

Verb Incarné, in Sainte Église, Étude et<br />

approchez ecclésiologiqués, Paris 1964,<br />

pagg. 567-571; 659-669) — fa avanzare la<br />

teologia di queste questioni e apporta<br />

definizioni, distinzioni, luci, che resteranno<br />

acquisite... noi riteniamo [l'opera<br />

dello Journet] una teo-logia della Chiesa...<br />

le percezioni più originali del suo<br />

lavoro provengono dall'acutezza e dal<br />

vigore con le quali egli riallaccia la Chiesa<br />

al mistero libero e temporale di Dio<br />

(Incarnazione-Redenzione) e al suo mistero<br />

necessario ed eterno (Trinità, appropriazione<br />

dello Spirito Santo)».<br />

Pur essendo un esimio ricercatore della<br />

teologia speculativa — e presso di lui<br />

la stessa scolastica esprime la vivacità di<br />

un agile strumento di pensiero — lo<br />

stesso Card. Journet riconosce i limiti<br />

dell'indagine speculativa: «Se noi abbiamo<br />

amato tanto la teologia speculativa<br />

da dedicarle la maggior parte del nostro<br />

I lavori del Congresso Internazionale di Musica sacra<br />

CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 5 tanti sfide da cogliere ora, in vista di<br />

coglie milioni di pellegrini provenienti<br />

da vari continenti, dai maestri di cappella<br />

specializzati nella polifonia classica ai<br />

compositori contemporanei di musica<br />

sacra, lo scambio di esperienze e di idee<br />

ha fatto emergere un'intento comune:<br />

servire il culto liturgico nella diversità<br />

delle situazioni concrete, ma ha anche<br />

messo in risalto le sfide nuove legate alle<br />

mutazioni culturali contemporanee.<br />

Infatti, le difficoltà e gli ostacoli incontrati<br />

dalla musica sacra oggi, vanno collegati<br />

allo smarrimento culturale più<br />

ampio, che caratterizza parte delle società<br />

odierne. Quindi si avverte la necessità<br />

di un'azione concertata ad ampio<br />

raggio culturale per invertire la tendenza<br />

ad un certo appiattimento della stessa<br />

musica sacra.<br />

La liturgia della Sinagoga, delle Chiese<br />

ortodosse, della Chiesa cattolica in<br />

India, come le esperienze d'inculturazione<br />

del canto liturgico intraprese dalla<br />

Chiesa in Africa da ben trentacinque anni,<br />

fanno percepire la necessità di superare<br />

una opposizione artificiale fra il patrimonio<br />

culturale sacro del passato e la<br />

creazione contemporanea, per vedere<br />

nel patrimonio gregoriano e classico non<br />

solo un retaggio prezioso e immutabile,<br />

ma anche una sorgente di ispirazione, in<br />

quanto questo patrimonio ci trasmette<br />

la chiave di ogni vera musica sacra:<br />

esercitare un autentico ministero in seno<br />

alla liturgia della Chiesa, avvalendosi<br />

delle concrete ricchezze culturali odierne<br />

per attuare i grandi principi che hanno<br />

presieduto alla creazione di questo<br />

immenso patrimonio.<br />

Nel corso della discussione sono apparsi<br />

alcuni punti fermi che sono altret-<br />

promuovere un profondo rinnovamento<br />

della musica sacra all'alba del nuovo<br />

millennio.<br />

1. La musica sacra è al servizio della<br />

liturgia. Quindi occorre fare riferimento<br />

a criteri specifici sia per la composizione<br />

sia per l'esecuzione di tale musica. Perché<br />

il canto gregoriano e la polifonia sacra,<br />

classica e contemporanea, svolgano<br />

la loro missione al servizio del culto e<br />

non siano soltanto oggetto di studio universitario,<br />

occorre — anche con aiuti<br />

economici esterni — dare un nuovo<br />

slancio ai cori delle cattedrali e dei santuari,<br />

ma anche appoggiare e sostenere<br />

le comunità più modeste con un repertorio<br />

adatto alle loro possibilità concrete,<br />

perché la musica sacra fa parte dell'annuncio<br />

del Vangelo e della celebrazione,<br />

da parte del popolo cristiano, del<br />

mistero d'amore e di salvezza attuatosi<br />

in Cristo.<br />

2. Attualmente si osserva ancora una<br />

mancanza di coesione negli intenti delle<br />

persone impegnate nella musica sacra.<br />

Occorre riconciliare le forze impegnate<br />

per riaffermare i valori della musica in<br />

cui la Chiesa crede. Si sottolinea l'importanza<br />

dell'istanza universitaria e la<br />

valenza delle cattedre di musica sacra in<br />

queste istituzioni creatrici di cultura.<br />

3. Il Concilio Vaticano II ha dato le<br />

indicazioni necessarie all'inculturazione<br />

della musica sacra nelle varie culture,<br />

perché la musica sacra è indissociabile<br />

dalla proclamazione della Parola di Dio.<br />

Il cristianesimo è aperto a tutte le culture.<br />

Questo universalismo mette la Chiesa<br />

a contatto anche con i limiti e con le<br />

imperfezioni legate alle culture e alla<br />

stessa natura umana.<br />

4. Si prende atto di una forte volontà<br />

di elevare il livello attuale della musica<br />

sacra. Poiché questa non ha il suo fine<br />

in se stessa, ma è un ministero in seno<br />

alla liturgia, occorre promuovere una<br />

vera cooperazione tra l'artista e la Chiesa<br />

per favorire la creazione di una musica<br />

liturgica di qualità, nucleo della musica<br />

sacra. Per superare l'individualismo,<br />

si avverte la necessità di aprirsi a<br />

realtà in cui il canto sacro viene coltivato<br />

quotidianamente, ad esempio i monasteri.<br />

5. La formazione nei seminari e nei<br />

noviziati deve includere lo studio e la<br />

pratica della musica sacra e l'acquisto<br />

dei criteri necessari al discernimento dei<br />

Pastori, reso più arduo e necessario dalla<br />

secolarizzazione della cultura dominante.<br />

6. La risposta alla crisi attuale della<br />

musica sacra sarà più adatta e più forte<br />

se risulta essere frutto di un impegno<br />

comune delle Chiese cristiane. La cooperazione<br />

in questo campo dalla forte<br />

valenza teologica, spirituale e culturale è<br />

una delle vie dell'impegno ecumenico.<br />

Questo Congresso ha dimostrato che<br />

la musica sacra intesa nel suo significato<br />

più ampio, cioè non solo la musica composta<br />

in vista della liturgia, ma anche la<br />

musica di ispirazione religiosa, è la via<br />

privilegiata, un ponte culturale fra il<br />

Vangelo di Cristo e quanti, pur essendo<br />

sensibili ai valori trasmessi dalla fede<br />

cristiana, non riconoscono in Gesù il<br />

Verbo di Dio incarnato per la nostra salvezza.<br />

È più che mai attuale l'affermazione<br />

di Dostojevski, ripresa da Giovanni<br />

Paolo II nella sua Lettera agli artisti:<br />

«La bellezza salverà il mondo».<br />

BERNARD ARDURA<br />

Segretario<br />

del Pontificio Consiglio della Cultura<br />

tempo, tuttavia ben sappiamo che vi è<br />

una sapienza più grande, quella di cui<br />

parla san Tommaso all'inizio della Summa<br />

Teologica e che consiste nel “patire”<br />

le cose di Dio». Quasi a commento ed<br />

esemplificando, al riguardo, aggiunge lo<br />

stesso autore, «nell'anima fedele invasa<br />

dalla carità teologale e dalle mozioni<br />

dello Spirito Santo, può sorgere una conoscenza<br />

sperimentale e incomunicabile<br />

dell'Amore divino che oltrepassa quanto<br />

possono dire di questo Amore le formule<br />

concettuali della fede e della teologia»<br />

(L'Église du Verb Incarné, vol. I, pag.<br />

XVIII, Paris 1955; cfr vol. III, pag. 175;<br />

A. Rosmini, a. IV, Delle doti del perfetto<br />

teologo, Antropologia soprannaturale,<br />

vol. I, cap. VIII, pag. 256, Casale Monferrato<br />

[TO] 1884).<br />

Due capitoli particolari<br />

In tema di visioni profonde e lungimiranti,<br />

e non abbiamo certo la pretesa di<br />

ricordarle tutte, citiamo due particolari<br />

capitoli: il capitolo III La Vierge est au<br />

coeur de l'Église, dove magistralmente<br />

viene collocata la Vergine nell'historia<br />

salutis, cioè nella condizione storica ed<br />

esistenziale, con i meravigliosi rapporti<br />

che legano la Vergine a Cristo e alla<br />

Chiesa.<br />

Afferma il Card. Journet: «Per parlare<br />

in modo appropriato, bisogna dire che<br />

la mariologia è una parte dell'ecclesiologia,<br />

che essa è quella parte dell'ecclesiologia<br />

che studia la Chiesa nel suo punto<br />

più eccellente e mai eguagliato. Maria è<br />

la realizzazione più pura e più intensa<br />

della Chiesa... nell'ordine delle grandezze<br />

di santità, che sono le grandezze supreme,<br />

Maria è intorno al Cristo, come<br />

la prima onda della Chiesa, generatrice<br />

di tutte le altre, fino alla fine dei tempi»<br />

(L'Église du Verb Incarné, vol. II, pagg.<br />

382-453).<br />

Il capitolo IV: l'Esprit divinisateur de<br />

l'Église si presenta per la ricchezza delle<br />

sue intuizioni come particolarmente importante<br />

per la ricerca ecumenica.<br />

Infatti, sull'impostazione delle relazioni<br />

tra Spirito, grazia e carità, non più a<br />

livello dell'individuo, ma a quello dello<br />

stesso Corpo di Cristo, che è la Chiesa,<br />

nota Emmanuele Lanne, si può rintracciare<br />

la differenza più profonda tra la visuale<br />

cattolica e quella della riforma circa<br />

la Chiesa ed anche forse, quella tra<br />

Oriente e Occidente, per cui conclude lo<br />

stesso autore: «La sintesi proposta dal<br />

Journet in questa materia, è senza dubbio<br />

quella più spinta, dal punto di vista<br />

dellariflessioneteologica,cheabbia scritto<br />

unteologocattolico»(L'ÉgliseduVerb<br />

Incarné,vol.II,pagg.454-549;cfrLo Spirito<br />

Santo e la Chiesa, a cura di Emmanuele<br />

Lanne,AVE,Roma 1970, pag. 13).<br />

Il Card. Journet, proseguendo nel suo<br />

disegno ecclesiologico, nel terzo volume,<br />

Église du Verb Incarné. III Essai de<br />

theologie de l'histoire du salut, risponde<br />

non solo ad un'esigenza profonda del<br />

trattato De Ecclesia, così espressa dall'illustre<br />

ecclesiologo P. Congar: «Io sono<br />

persuaso e convinto sempre più che soltanto<br />

e precisamente una percezione<br />

netta della situazione della Chiesa tra<br />

l'Antico Testamento e l'escatologia, cioè<br />

nel gran movimento, che va dalle promesse<br />

al loro compimento totale, può<br />

dare all'ecclesiologia il suo equilibrio e<br />

le sue vere dimensioni, questa situazione<br />

tra i due, tra il “già avvenuto” e il “non<br />

ancora” segna profondamente l'essere<br />

stesso della Chiesa e spiega un gran numero<br />

dei suoi caratteri» (Y. Congar,<br />

Sante Église, pagg. 570-608), ma anche<br />

partecipa vivamente ad una particolare<br />

suggestione, maturatasi nel clima ecumenico<br />

del Vaticano II e così espressa<br />

in un voto molto significativo manifestato<br />

dal professor Skydsgaard nell'udienza<br />

pontificia del 17 ottobre 1963: «Mi sia<br />

consentito segnalare un fatto che mi<br />

sembra estremamente importante: penso<br />

ai compiti di una teologia biblica, che<br />

si concentri nello studio della storia della<br />

salvezza nell'Antico come nel Nuovo<br />

Testamento. Più noi avanziamo nella<br />

comprensione della storia segreta e paradossale<br />

del popolo di Dio, più noi cominciamo<br />

anche a comprendere veramente<br />

la Chiesa di Gesù Cristo nel suo<br />

mistero, nella sua esistenza storica, nella<br />

sua unità. Mi permetta ancora Vostra<br />

Santità di esprimere la nostra viva speranza<br />

che le luci di una siffatta teologia<br />

concreta e storica, nutrita cioè di Bibbia<br />

e di insegnamento dei Padri, brillino<br />

sempre più nei lavori del Concilio».<br />

Teologia concreta e storica<br />

Paolo VI, accogliendo l'istanza, volle<br />

così rispondere: «Questi sviluppi che voi<br />

vi augurate, di una teologia “concreta e<br />

storica”, “centrata sulla storia della salvezza”,<br />

Noi li sottoscriveremo volentieri<br />

per quanto ci riguarda, e il suggerimento<br />

ci sembra del tutto degno di essere<br />

studiato ed approfondito. La Chiesa cattolica<br />

possiede delle istituzioni alle quali<br />

niente impedirebbe che si specializzassero<br />

di più in questo genere di ricerche,<br />

senza escludere, se le circostanze lo suggerissero,<br />

la creazione di un nuovo istituto<br />

a tale scopo».<br />

Storia di salvezza<br />

cristocentrica<br />

Questi voti non solo sono stati recepiti<br />

negli stessi documenti conciliari (cfr Optatam<br />

totius 14 e 16; Sacr. Conc. 16; Ad<br />

gentes 16 etc.) e nella Ratio fundamentalis<br />

institutionis sacerdotalis (n. 77),<br />

ma l'Istituto Ecumenico, fondato a Gerusalemme,<br />

traduce in termini operativi<br />

gli orientamenti testé descritti. Si può<br />

veramente concordare con Patrik Jacquemont,<br />

quando considera Oscar Cullmann<br />

«le veritable artisan de ce renouveau<br />

de la refléxion sur l'Histoire du<br />

salut», principalmente nelle due opere:<br />

Libera Università degli Studi S. Pio V<br />

Studi Politici<br />

e Istituzionali<br />

Aperte le iscrizioni presentiamo il programma<br />

del master e le modalità di accesso per chi volesse parteciparvi<br />

La libera Università «S. Pio V» con il patrocinio<br />

del Ministro per le Riforme Istituzionali e del<br />

Ministro per i rapporti con il Parlamento organizza<br />

anche masters complementari ai corsi di laurea.<br />

Sono aperte le iscrizioni a quello in «Studi Politici<br />

ed Istituzionali». Ad integrazione dell'articolo apparso<br />

sullo scorso numero di ottobre, pubblichiamo<br />

il programma del master, e le modalità di<br />

accesso per chi volesse partecipare.<br />

Il Corso, di durata biennale, è rivolto ai funzionari<br />

pubblici ed esperti della materia e intende<br />

fornire approfondimenti ed aggiornamenti con<br />

riferimento allo studio delle discipline trattate.<br />

Gli insegnamenti del corso sono: Diritto amministrativo:<br />

Diritto dell'Unione Europea; Diritto<br />

parlamentare; Diritto pubblico; Elementi di contabilità<br />

dello Stato e degli Enti pubblici; Elementi<br />

di diritto privato; Elementi di politica internazionale;<br />

Politica economica; Scienza delle finanze;<br />

Storia.<br />

Il corso si terrà in via delle Sette Chiese 139,<br />

Roma, presso la sede universitaria, ed avrà inizio<br />

nel mese di gennaio 2001. Consisterà in 100 ore di<br />

lezioni per anno di corso (10 per ciascuna disci-<br />

plina) così distribuite: 4 ore il venerdì pomeriggio<br />

e 4 ore il sabato mattina, per complessive 13<br />

settimane. È prevista inoltre una prova finale con<br />

rilascio del relativo diploma o attestato di partecipazione.<br />

Il Master è aperto, previa valutazione dei titoli e<br />

del curriculum, limitatamente ad un minimo di 20<br />

e ad un massimo di 30 partecipanti, a laureati in<br />

Cristo e il tempo e Il mistero della Redenzione<br />

nella storia. In riferimento a<br />

questa seconda opera del Cullmann, il<br />

Card. Journet afferma: «Ce n'est pas de<br />

l'exégèse catholique, c'est de l'exégèse<br />

protestante, avec ce grand livre de<br />

Oscar Cullmann, que nous vient la réponse<br />

exégetique stricle, serrée, cohérente,<br />

complète, exhaustive à l'exégèse<br />

heideggérienne de R. Bultmann et de<br />

son ècole, qui hélas a déjà fait tant de<br />

victimes ou de demi-victimes parmi les<br />

catholiques... mai nulle part l'affrontement<br />

avec Bultmann et avec l'école<br />

bultmanienne n'est aussi assidu, aussi<br />

soutenu, aussi puissant, et cela sur le<br />

terrain précis de l'exégèse et en utilisant<br />

comme armes les progres mêmes<br />

apportés par la Formgeschichte» (in<br />

«Nova et vetera», 1 [1967] 61-64).<br />

«Oscar Cullmann ha, a nostro parere —<br />

afferma il P. Luigi Bini — soprattutto il<br />

merito di richiamare con la sua ricerca<br />

seria, onesta e credente la nostra attenzione<br />

sul fatto cristiano come storia di<br />

salvezza cristocentrica e sul presente come<br />

tempo di tensione. Cose non nuove<br />

per noi. Ma forse non hanno sempre<br />

avuto nella nostra riflessione teologica<br />

sistematica il peso che la tradizione antica<br />

dava loro» (L. Bini, L'intervento di<br />

Oscar Cullmann nella discussione bultmaniana,<br />

pag. 308).<br />

Proprio la voce di questa tradizione<br />

antica, ascoltiamo in quest'opera del<br />

Card. Journet e non soltanto la voce di<br />

sant'Agostino e di san Tommaso.<br />

I valori teologici certi<br />

Ai teologi spetta — dice il Card. Journet<br />

— non di accontentarsi «per salvaguardare<br />

la loro ortodossia, di riprodurre<br />

indefinitamente i Padri greci, i padri<br />

latini, i medievali e i loro commentatori,<br />

i dizionari e i manuali, accompagnandoli<br />

qua e là con qualche riserva».<br />

Se i teologi — continua il Cardinale<br />

— non tentano «veramente di distinguere<br />

l'essenziale dall'accessorio, l'eterno<br />

dal passeggero, i valori teologici sicuri<br />

dal loro rivestimento pseudo-scientifico,<br />

accadrà fatalmente che molti credenti<br />

colti finiranno col rifiutare in perfetta<br />

buona fede anche l'essenziale, l'eterno, i<br />

valori teologici certi» (pag. 368, nella<br />

traduzione italiana del terzo volume).<br />

Proprio questo terzo volume, che offre<br />

un'ampia e documentata visione ecclesiologica<br />

con speciale riguardo agli<br />

aspetti storici, manifesta un impegno abbastanza<br />

rilevante dell'autore.<br />

È veramente un immane lavoro, suscettibile<br />

del resto di sviluppi ulteriori<br />

ed eventuali revisioni, e lo afferma lo<br />

stesso Journet, affrontare il problema<br />

della salvezza degli uomini attraverso la<br />

storia, ma è anche una grande fonte di<br />

gioia per noi, per la Chiesa, come avviene<br />

per ogni accostamento umile e fiducioso<br />

al mistero, scoprire una cosa che<br />

già la Chiesa certamente sapeva, ma<br />

senza supporne tutta l'esistenza, cioè<br />

che l'amore del suo Salvatore, che l'investe<br />

direttamente e con predilezione,<br />

l'oltrepassa tuttavia in qualche modo,<br />

scavalcando i mezzi visibili, di cui dispone<br />

per andare a prepararle ovunque nel<br />

mondo, per mezzo delle premurose iniziative<br />

della sua grazia, delle adesioni<br />

segrete che si ignorano e che essa ignora.<br />

Così si forma intorno a lei una zona<br />

indefinita di appartenenza già salutare,<br />

in cui è oscuramenteconsentitoevissuto<br />

ciò che essa apertamenteprofessa,in cui<br />

ella stessa è già presente in modo non<br />

certamente plenario, marealee iniziato.<br />

Le parole del Salvatore sulle pecore<br />

che non sono nell'ovile, ma sono già sue<br />

prendono con l'esperienza dei secoli<br />

risonanze sempre più ampie (cfr L'Église,<br />

l'unique Église, est plus vaste qu'elle<br />

ne sait, in L'Église du Verb Incarné,<br />

vol. III, pagg. 692-694).<br />

Scienze Politiche, Economia, Giurisprudenza,<br />

Lettere, Scienze dell'amministrazione, Sociologia<br />

e titoli equipollenti, nonché eventuali diplomati<br />

con formazione equivalente alla laurea (dipendenti<br />

di organizzazioni istituzionali od altro).<br />

La quota di partecipazione è di L. 5.000.000<br />

annui da versarsi a favore della Libera Università<br />

degli Studi «S. Pio V», Via delle Sette Chiese 139,<br />

00145 Roma, conto corrente bancario 32000/00,<br />

Banca Popolare di Sondrio — Agenzia 11 Roma —<br />

ABI 5696 — CAB 3200.<br />

La domanda di iscrizione, su carta semplice, va<br />

indirizzata al Magnifico Rettore, Rettorato della<br />

Libera Università degli Studi «S. Pio V», via delle<br />

Sette Chiese 139, 00145 ROMA, e deve essere<br />

inoltrata tassativamente entro il 3 febbraio 2001<br />

(fa fede la data del timbro postale).<br />

I Documenti da allegare sono: titolo di studio (in<br />

carta semplice o copia fotostatica non autenticata)<br />

con votazione degli esami di profitto, curriculum<br />

vitae e studiorum; eventuali titoli didattici, scientifici,<br />

culturali.<br />

L'esito della selezione sarà comunicato ai richiedenti<br />

tramite lettera raccomandata con tassa<br />

a carico.

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