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IN ITALIA<br />

PAGINA<br />

12 .<br />

MALTEMPO Violente bufere in Puglia e in Sardegna<br />

Permane nel Sarnese<br />

lo stato d'allarme<br />

SALERNO, 30.<br />

Mezza Italia è ancora sotto la pioggia<br />

e resta preoccupante la situazione nella<br />

zona di Sarno e di Quindici, nel Salernitano,<br />

ove è ancora vivo il ricordo dell’alluvione<br />

che due anni fa uccise 160 persone,<br />

e dove la messa in sicurezza dei<br />

centri abitati non si è ancora realizzata.<br />

La notte è trascorsa senza spiacevoli<br />

novità, dopo che ieri era stato disposto<br />

lo stato di allarme. I tecnici tengono sotto<br />

costante controllo i pluviometri: la<br />

pioggia ha superato oggi i 150 millimetri.<br />

Il fiume Sarno e i suoi affluenti,<br />

straripati nei giorni scorsi in alcuni tratti,<br />

non hanno causato ulteriori danni.<br />

A Sarno, Quindici e San Felice a Cancello<br />

lo stato d'allarme è stato prorogato<br />

fino a domani. La polizia municipale ha<br />

pattugliato le zone a rischio, invitando<br />

la popolazione a fare attenzione al suono<br />

delle sirene, segnale che avrebbe dato<br />

il via al piano di sgombero generale.<br />

Ieri hanno lasciato le proprie case anziani<br />

e disabili. Sgomberi mirati anche a<br />

Siano, Bracigliano e San Marzano, dove<br />

c’è ancora lo stato di preallarme. Sia a<br />

Sarno che a Quindici diverse persone si<br />

sono fatte ospitare da parenti o amici<br />

che abitano in zone più sicure.<br />

I problemi sono due: da una parte la<br />

tenuta delle montagne da dove nel ’98 si<br />

staccò la colata di fango assassina. Dall’altra,<br />

il livello minaccioso del fiume.<br />

Sempre in Campania, ieri si sono verificati<br />

disagi anche nel Golfo di Napoli:<br />

lo scirocco e il mare forza 4 hanno provocato<br />

l’annullamento di alcune corse<br />

dei traghetti veloci. Chiusa per frana la<br />

Ragioneria dello Stato<br />

e Svimez propongono<br />

modifiche all'attuale<br />

sistema pensionistico<br />

ROMA, 30.<br />

Aumentare la partecipazione di giovani,<br />

donne e anziani al lavoro e impedire<br />

che si vada in pensione troppo presto:<br />

potrebbe essere questa — secondo la<br />

Ragioneria generale dello Stato — la<br />

strada per tenere sotto controllo i conti<br />

della previdenza pubblica.<br />

In uno studio la Ragioneria sostiene<br />

che bisogna agire su elementi strutturali<br />

passando da un tasso di attività attuale<br />

di poco superiore al 50% sul totale della<br />

popolazione a uno dell'80%. Tra il 2000<br />

e il 2050 — rileva il documento — la popolazione<br />

anziana dovrebbe raddoppiare<br />

rispetto ai più giovani. Nello stesso periodo,<br />

in assenza di modifiche nel mercato<br />

del lavoro, la popolazione in età attiva<br />

è destinata a ridursi toccando nel<br />

2050 un calo del 30%. Una soluzione potrebbe<br />

essere l’aumento dei tassi di attività<br />

con la crescita della partecipazione<br />

femminile e dei giovani al lavoro mentre<br />

è improbabile che la sola immigrazione<br />

possa risultare decisiva.<br />

Anche in vista della verifica della spesa<br />

previdenziale, la Ragioneria consiglia<br />

quindi requisiti più rigidi per andare in<br />

pensione (in modo da ritardare l’età oltre<br />

i 57 anni previsti); propone poi di<br />

prevedere un più consistente flusso di<br />

immigrati e un maggior ricorso al parttime.<br />

Infine, suggerisce una uscita più<br />

rapida dei ragazzi dal mondo della scuola<br />

attraverso le lauree brevi per passare<br />

al mondo del lavoro.<br />

Un forte invito ad apportare correttivi<br />

al sistema pensionistico arriva anche<br />

dalla Svimez (associazione per lo sviluppo<br />

dell'industria nel Mezzogiorno).<br />

carreggiata Nord della A/3 Napoli-Salerno,<br />

vicino a Vietri sul Mare.<br />

Continuano intanto le difficoltà in Liguria.<br />

Da ieri mattina, come abbiamo<br />

già riferito, sono interrotte per frane la<br />

linea ferroviaria secondaria Genova-Ovada-Acqui<br />

Terme (che resterà chiusa per<br />

un mese) e la statale 35 dei Giovi (non<br />

sarà riaperta prima di giovedì). Problemi<br />

anche all’aeroporto di Genova, spazzato<br />

dal vento forte che ha impedito alcuni<br />

atterraggi.<br />

Un forte acquazzone accompagnato<br />

da una tromba d’aria si è abbattuto nel<br />

corso della notte sul Salento. I vigili del<br />

fuoco sono al lavoro soprattutto per rimuovere<br />

alberi abbattuti, per demolire<br />

cornicioni pericolanti e per liberare le<br />

carreggiate da cartelloni divelti. Non sono<br />

stati segnalati danni alle persone. La<br />

bora è tornata da ieri sera a soffiare su<br />

Trieste, con raffiche che stamani hanno<br />

raggiunto i 137 km l’ora.<br />

C’è neve sui valichi appenninici dell’Umbria.<br />

Sui passi di Colfiorito, Bocca<br />

Trabaria e della Somma — sulla Flaminia<br />

— alcuni automezzi sono rimasti<br />

bloccati e c’è voluto l’intervento della<br />

polizia stradale.<br />

Il maltempo sta flagellando l’Iglesiente,<br />

in Sardegna. Il porto industriale di<br />

Portovesme è chiuso da stamattina per<br />

le condizioni proibitive. Una nave panamense<br />

ha rotto cinque cavi d’ormeggio<br />

rischiando di finire sulla banchina, e solo<br />

un tempestivo intervento ha evitato il<br />

peggio. Allagamenti a Gonnesa, Siliqua,<br />

Iglesias e San Benedetto dove è interrotta<br />

la strada che porta fino ad Arenas.<br />

L'OSSERVATORE ROMANO Mercoledì 31 Gennaio 2001<br />

TORINO — Si fa sempre più solido il<br />

ponte tra Santena, Carmagnola e il Camerun:<br />

lo scorso inverno la santenese Franca<br />

Ratto Caranzano dava alle stampe le<br />

sue poesie raccogliendole nel volume<br />

«Col cuore in mano», oggi il ricavato delle<br />

vendite è stato spedito a don Roger<br />

Gwoodog Biyiha, trentatreenne parroco di<br />

Hikoamaen, diocesi di Eséka.<br />

Così quasi 8 milioni di lire sono stati<br />

devoluti alla diocesi camerunense in continuità<br />

con il «Progetto Africa» avviato dal-<br />

TRASPORTI Riapre a settembre il tunnel del Bianco<br />

Accordo per la ferrovia<br />

ad alta velocità Torino-Lione<br />

ROMA, 30.<br />

Italia e Francia hanno raggiunto l’accordo<br />

per la linea ferroviaria ad alta velocità<br />

che collegherà Torino a Lione.<br />

L’apertura della nuova linea è prevista<br />

per il 2015; l’accordo è firmato per parte<br />

italiana dal ministro dei Trasporti<br />

Bersani e da parte francese dal ministro<br />

Gayssot.<br />

Da Torino a Barcellona in quattro ore<br />

contro le 11 necessarie oggi, da Torino a<br />

Londra in cinque ore anziché in nove,<br />

70 milioni di tonnellate di merci tolte<br />

dalla strada e portate sui treni: sono al-<br />

Scuola: per il 2001<br />

aumenti<br />

per 3.760 miliardi<br />

ROMA, 30.<br />

Gli aumenti contrattuali per gli<br />

insegnanti sono pari, complessivamente,<br />

a 3.760 miliardi nel 2001;<br />

a 4.160 miliardi nel 2002; a 4.360<br />

miliardi nel 2003. Lo sottolinea<br />

una nota del dipartimento della<br />

Funzione Pubblica.<br />

«Sulla base di queste risorse —<br />

prosegue la nota del dipartimento<br />

— i contratti in corso di negoziazione<br />

potranno prevedere un aumento<br />

medio, a regime, di circa<br />

300.000 lire lorde mensili, pari a<br />

circa 210.000 lire medie al netto<br />

dei contributi e Irpef».<br />

Un «ponte» di aiuti fra la provincia di Torino e la diocesi di Eséka<br />

l'operatore pastorale Pierlorenzo Caranzano,<br />

carmagnolese, figlio di Franca, ben<br />

cinque anni fa, quando ricevette dal Vescovo<br />

di Eséka la delega a operare in Italia<br />

a favore di quella diocesi.<br />

Nei piani di don Roger c'è una scuola<br />

professionale, da aprire prossimamente<br />

appoggiandosi ai suoi referenti in Italia<br />

del Progetto Africa: «Sto cercando fondi e<br />

una figura che sappia dirigere e sia capa-<br />

MUCCA PAZZA Altri sequestri di aziende e mangimi<br />

Gli allevatori protestano<br />

in piazza Montecitorio<br />

ROMA, 30.<br />

Tensione ed incidenti questa mattina,<br />

a Roma, in piazza Montecitorio. Centinaia<br />

di appartenenti alle organizzazioni<br />

agricole stanno manifestando contro i<br />

divieti (il divieto di vendita della bistecca<br />

con l’osso oltre i 12 mesi) per la cosiddetta<br />

«mucca pazza» (l’encefalopatia<br />

spongiforme bovina). I manifestanti sono<br />

giunti a pochi metri dal portone<br />

principale della Camera, con alcuni poliziotti<br />

che a fatica hanno impedito il loro<br />

ingresso. Dalla piazza sono partite uova<br />

marce e arance che si sono infrante<br />

contro il portone del palazzo. Sempre<br />

oggi un altro gruppo di allevatori protesta<br />

davanti al Senato e il terzo in via XX<br />

Settembre davanti al ministero per le<br />

Politiche agricole.<br />

Fin dal primo mattino gruppi di allevatori<br />

hanno cominciato ad attraversare<br />

le vie centrali della città suonando fischietti<br />

e tamburi. La polizia stradale è<br />

intervenuta sul Grande Raccordo anulare<br />

dove, in coincidenza con lo svincolo<br />

della Roma-Napoli si era formato un<br />

concentramento di una quarantina di<br />

mezzi. Dopo il blocco, gli allevatori sono<br />

stati accompagnati nell’area di servizio<br />

Casilina, da dove hanno raggiunto<br />

Roma con altri mezzi.<br />

Intanto i lavori del Consiglio dei ministri<br />

dell’agricoltura dell’Ue si sono conclusi<br />

oggi a Bruxelles, al termine di dodici<br />

ore di trattative, con un testo unanime<br />

per la messa al bando della colonna<br />

vertebrale nei bovini.<br />

cuni dei vantaggi della nuova linea che<br />

dovrebbe essere pronta nel 2015.<br />

I treni passeggeri viaggeranno a 220<br />

km/h, quelli merci a 120.<br />

La Torino-Lione fa parte della direttrice<br />

sud-europea Barcellona-Kiev. Nel<br />

progetto è lunga 254 km, di cui 98 nel<br />

tratto alpino (78 in galleria), mentre il<br />

tunnel di base (due gallerie) sarà di 52<br />

km. Esiste, tuttavia, un itinerario alternativo,<br />

presentato dalla Provincia di Torino,<br />

tracciato sul versante destro della<br />

Dora Riparia, passando dalla Valle Sangone<br />

e dell’interporto di Orbassano: in<br />

totale 116 km, da Orbassano a St-Jeande<br />

Maurienne, con 80 km in galleria.<br />

Previste tre «stazioni di intervento»<br />

(Venaus, La-Praz e St-Martin-La Porte),<br />

una stazione di soccorso sotterranea a<br />

Modane, uscite di evacuazione ogni 100<br />

metri e speciali impianti anti-fuoco.<br />

Intanto, il traforo del Monte Bianco,<br />

chiuso dopo il rogo del 24 marzo 1999,<br />

riaprirà in settembre. Ad annunciarlo è<br />

stato il ministro dei Trasporti, Nerio Nesi:<br />

«L’accordo è stato raggiunto. Abbiamo<br />

messo finalmente una data e sarà<br />

quella di settembre».<br />

La Conftrasporto si «schiera, totalmente,<br />

a fianco del ministro dei Lavori<br />

Pubblici a sostegno della riapertura del<br />

tunnel del Monte Bianco, senza forme<br />

di contingentamento alcuno», specificando<br />

in una nota che «i due punti di riferimento<br />

basilari sono la sicurezza e la<br />

mobilità garantita» e concordando «sulla<br />

definizione di precise e severe modalità<br />

di sicurezza», posto che «non può accettare<br />

forme di contingentamento generalizzato<br />

che penalizzano solo l’economia<br />

nazionale».<br />

Cermis: i piloti Usa<br />

violarono sette norme<br />

e il piano nautico ROMA, 30.<br />

I piloti americani che il 3 febbraio<br />

1998 provocarono la tragedia del Cermis,<br />

nella quale persero la vita 20 persone,<br />

lo fecero in modo cosciente, violando<br />

ben sette norme e il piano nautico al<br />

quale avrebbero dovuto attenersi. A<br />

questa conclusione è giunta la relazione<br />

dell'on. Olivieri, illustrata oggi alla commissione<br />

d’inchiesta. «Abbiamo ricostruito<br />

il volo dei marines, dall’inizio fino<br />

al momento della tragedia, e non c’è<br />

dubbio che quello sia stato un volo temerario<br />

e sconsiderato», ha detto Olivieri.<br />

Secondo il relatore, il lavoro dalla<br />

commissione, che ha affrontato anche<br />

una trasferta oltre oceano e svolto una<br />

trentina di audizioni, «costituisce un importante<br />

precedente perché — ha detto<br />

— è la prima tragedia che trova una risposta».<br />

Risposta che, proprio per le indicazioni<br />

che fornirà a Governo e Parlamento,<br />

ha permesso di «creare un precedente<br />

importante: disegnare cioè un<br />

tragitto su cui innescare una modifica<br />

del Codice civile in relazione al risarcimento<br />

delle vittime, in caso di attività<br />

militari, che dovranno essere inquadrate<br />

nella dizione “pericolosa” con obbligo di<br />

risarcimento».<br />

Il testo conferma l’accordo politico<br />

che i Quindici avevano raggiunto nel pomeriggio<br />

di ieri, e precisa che la Commissione<br />

Ue intende presentare «già al<br />

prossimo Comitato Veterinario europeo<br />

un progetto di misure e la loro applicazione<br />

tecnica». La riunione del Comitato<br />

è attesa il prossimo 6 febbraio.<br />

Intanto sull'inaspettato, quanto gradito<br />

verdetto delle controanalisi negative<br />

sul presunto caso di «mucca pazza» registrato<br />

in Italia si susseguono i commenti<br />

positivi, ma «non si deve abbassare<br />

la guardia». Tuttavia proseguono a<br />

tappeto i controlli ed i sequestri.<br />

Anche ieri i servizi veterinari dell’Asl<br />

di Crotone e Carabinieri del Nucleo antisofisticazioni<br />

e sanità hanno sequestrato<br />

circa 70 bovini che sarebbero stati alimentati<br />

con mangimi contenenti farine<br />

animali. Il sequestro è stato fatto in un<br />

allevamento di Cirò Marina, nel crotonese.<br />

Del sequestro sanitario, fatto a scopo<br />

cautelativo, è stata informata l’autorità<br />

giudiziaria. I capi di bestiame sequestrati<br />

(mucche e vitelli) sono stati affidati in<br />

custodia allo stesso allevatore, in attesa<br />

che vengano effettuati i test di laboratorio<br />

sugli animali.<br />

Sempre ieri, ottanta quintali di mangimi<br />

per uso zootecnico misti a pasta alimentare<br />

sono stati sequestrati dai Carabinieri<br />

in due distinte località nelle campagne<br />

di San Marco La Catola (Foggia).<br />

Controlli sono stati disposti per accertare<br />

la composizione dei mangimi e stabilire<br />

se contengano farine animali.<br />

La Cassazione<br />

ripristina la confisca<br />

di Punta Perotti<br />

«ecomostro» di Bari<br />

BARI, 30.<br />

La Corte di Cassazione ha disposto il<br />

ripristino della confisca delle costruzioni<br />

e del suolo dove sorge la lottizzazione di<br />

Punta Perotti, sul litorale sud di Bari. Il<br />

provvedimento è definitivo in quanto<br />

non sono previsti altri gradi di giurisdizione.<br />

I Matarrese, autori delle costruzioni,<br />

hanno preannunciato un ricorso<br />

per risarcimento danni contro il Comune<br />

di Bari che, secondo loro, avrebbe rilasciato<br />

le necessarie autorizzazioni.<br />

In particolare la Cassazione ha annullato<br />

senza rinvio la sentenza emessa il 5<br />

giugno 2000 dalla Corte di appello di Bari<br />

che aveva assolto tutti gli imprenditori<br />

e aveva revocato la confisca del complesso<br />

residenziale di Punta Perotti.<br />

Quindi è stata riattivata la sentenza<br />

emessa dal Gup della pretura di Bari,<br />

Maria Mitola, che il 10 febbraio 1999,<br />

con rito abbreviato, aveva confiscato la<br />

costruzione ritenendola abusiva e aveva<br />

altresì disposto l’assoluzione dei costruttori<br />

con la formula «perché il fatto non<br />

costituisce reato». In appello invece i<br />

Matarrese furono assolti con la formula<br />

più ampia («perché il fatto non sussiste»).<br />

Il ritorno alla formula assolutoria<br />

del gup comporta proprio il ripristino<br />

della confisca.<br />

La struttura di Punta Perotti è di<br />

300.000 metri cubi — dieci volte più<br />

grande del «Fuenti», l’albergo abbattuto<br />

sulla Costiera amalfitana — ed è composta<br />

da tre edifici di 13 piani ciascuno<br />

perpendicolari rispetto al mare. Adesso,<br />

a meno di clamorose sorprese, anche<br />

per l'«ecomostro» di Bari si apre la strada<br />

dell'abbattimento.<br />

Catturato<br />

il «braccio destro»<br />

del boss Provenzano<br />

PALERMO, 30.<br />

Arrestato il boss latitante Benedetto<br />

Spera, considerato il braccio destro<br />

del capomafia Bernardo Provenzano.<br />

Spera è il capomafia di Belmonte<br />

Mezzagno ed era ricercato da quasi<br />

nove anni. È stato condannato per le<br />

stragi di via D’Amelio, per quella di<br />

Capaci ed a suo carico ha pendenti diversi<br />

processi per omicidio. Nel corso<br />

dell’operazione è stato arrestato anche<br />

un primario di Palermo che doveva<br />

curare il latitante.<br />

Gli investigatori della squadra mobile<br />

sono riusciti a localizzare il casolare<br />

nelle campagne di Mezzojuso, a<br />

40 chilometri da Palermo, dopo vari<br />

mesi di intercettazioni con microspie.<br />

In questo modo i poliziotti hanno individuato<br />

il medico che è indiziato di<br />

aver curato Spera, il quale avrebbe disturbi<br />

alla prostata. La cattura del<br />

boss di Belmonte Mezzagno, che era<br />

ricercasto da circa nove anni, è avvenuta<br />

durante un’operazione che in<br />

realtà era mirata all’arresto del corleonese<br />

Provenzano, l’ultimo dei grandi<br />

capi di Cosa Nostra che è latitante<br />

da 37 anni. Dalle registrazioni ambientali<br />

gli investigatori avevano avuto<br />

l’impressione che una delle voci fosse<br />

quella di Provenzano.<br />

ce di amministrare, altri che abbiano un<br />

mestiere e lo mettano a disposizione per<br />

trasmetterlo ai giovani».<br />

Ora il «Progetto Africa» intende darsi<br />

una veste più stabile e nuovi strumenti<br />

per rendere immediati i contatti con il Camerun:<br />

ci si affiderà alle nuove tecnologie<br />

di Internet, «abbiamo intenzione di aprire<br />

anche un nostro sito», annuncia Pierlorenzo<br />

Caranzano.<br />

Il primo atto del «Progetto Africa» fu<br />

l'invio di fondi per la costruzione di uffici<br />

nuovi a servizio delle scuole di Eséka. Nel<br />

1998 venne sistemata una canonica di<br />

campagna, a Song-Mbong, grazie alla<br />

quale la comunità locale ha potuto nuovamente<br />

ospitare un parroco e rifiorire. Il<br />

«Progetto Africa» sta inoltre permettendo<br />

a sette ragazzi, tra i 12 e i 26 anni, di<br />

mantenersi agli studi con il sistema delle<br />

adozioni a distanza.<br />

MARCO BONATTI<br />

CEI Conclusi i lavori del Consiglio Permanente<br />

Le consegne<br />

del Grande Giubileo<br />

ROMA, 30.<br />

È stato presentato oggi il comunicato<br />

finale dei lavori della sessione<br />

invernale del Consiglio Permanente<br />

svoltosi a Roma dal 22 al 25 gennaio.<br />

Molti sono stati i richiami alla straordinaria<br />

esperienza giubilare che ha<br />

segnato il cammino di tutta la Chiesa.<br />

Il Giubileo — è stato rilevato —<br />

ha lasciato intravedere il desiderio di<br />

un rinnovato rapporto con Dio e di<br />

un coinvolgimento ecclesiale di tante<br />

persone che non sempre vengono<br />

raggiunte dalla pastorale ordinaria;<br />

come anche ha indicato la strada di<br />

un più puntuale e proficuo incontro<br />

con la vita reale della gente nei vari<br />

ambiti in cui questa si svolge.<br />

Per uno sguardo complessivo dell'Anno<br />

giubilare e per le indicazioni<br />

che da questo evento si possono trarre,<br />

è stata rilevante la riflessione sulla<br />

Lettera apostolica Novo Millennio<br />

ineunte che il Papa ha firmato al termine<br />

della celebrazione di chiusura<br />

della Porta Santa. La Lettera apostolica<br />

appare particolarmente appropriata<br />

all'attuale cammino della Chiesa<br />

in Italia, laddove lo stesso Giovanni<br />

Paolo II rinnova il suo appello alla<br />

nuova evangelizzazione e ad una<br />

nuova missionarietà.<br />

Alle linee portanti della Lettera<br />

apostolica si armonizzano pienamente<br />

gli Orientamenti pastorali della<br />

C.E.I. per il prossimo decennio che<br />

sono in elaborazione, presentati in<br />

bozza da Mons. Corti, Vice Presidente<br />

della C.E.I.. Circa la stesura del<br />

testo che dovrà essere presentato alla<br />

prossima Assemblea Generale di<br />

maggio, la forte sintonia tra la bozza<br />

degli Orientamenti e la Lettera apostolica<br />

ha fatto maturare tra i Vescovi<br />

la scelta di un documento breve<br />

che, mettendo più chiaramente al<br />

centro la «missionarietà» quale dimensione<br />

essenziale e quotidiana di<br />

ogni credente e di ogni comunità ecclesiale,<br />

sappia descrivere i problemi<br />

e le necessità dell'oggi tracciando<br />

precise linee di impegno pastorale.<br />

Un momento importante del Consiglio<br />

Permanente è stato l'aggiornamento<br />

sul lavoro di revisione della<br />

«Versione italiana della Bibbia per<br />

l'uso liturgico». Il Card. Tettamanzi,<br />

Coordinatore del Comitato ristretto,<br />

ha detto che sta per essere completata<br />

la revisione di tutti i libri biblici.<br />

La bozza degli Orientamenti pastorali<br />

e la Prolusione del Card. Ruini<br />

hanno offerto l'occasione di manifestare<br />

la preoccupazione per alcune<br />

problematiche presenti nella società<br />

civile italiana e nel panorama europeo.<br />

In primis, l'emergere di una<br />

cultura pubblica distaccata dalla vita<br />

e dagli interessi reali delle persone e<br />

delle comunità. Si è fatto anche cenno<br />

allo scadimento di molti programmi<br />

televisivi, distanti da una logica di<br />

reale servizio alla persona e ai cittadini.<br />

Particolare richiamo si è fatto,<br />

inoltre, al mondo politico affinché,<br />

mentre si avvicina la scadenza elettorale,<br />

sappia dare testimonianza di un<br />

dibattito serio e serrato sui contenuti,<br />

evitando polemiche fini a se stesse<br />

e reciproche delegittimazioni.<br />

Il tema dell'economia e dell'occupazione<br />

ha riproposto il problema del<br />

divario tra Nord e Sud. Dal Consiglio<br />

Permanente giunge un invito a cambiare<br />

il modello di investimento al<br />

Sud: non stile assistenziale ma collaborazione<br />

progettuale capace di mettere<br />

in risalto la tipicità del territorio.<br />

Le singolari esperienze del «progetto<br />

Policoro» e dei gemellaggi tra Diocesi<br />

del Nord e del Sud portano con sé il<br />

riuscito incontro tra esigenze lavorative,<br />

evangelizzazione e formazione e<br />

il raccordo tra culture diverse.<br />

Alcune sottolineature hanno riguardato<br />

i temi della sicurezza dei<br />

cittadini, della ripresa del terrorismo<br />

e della condizione della giustizia che,<br />

proprio in apertura dell'Anno Giudiziario,<br />

è stata indicata come precaria,<br />

specie per i disagi dovuti alle difficoltà<br />

delle procedure processuali.<br />

Si è fatto cenno alle problematiche<br />

attinenti la salute e la malattia: la<br />

Chiesa italiana darà ad esse la propria<br />

attenzione anche attraverso la<br />

Consulta nazionale per la Pastorale<br />

della Sanità, di cui, durante i lavori<br />

del Consiglio Permanente, è stato approvato<br />

il nuovo regolamento.<br />

In questo solco si inseriscono le osservazioni<br />

sull'incidenza del confronto<br />

culturale e politico circa le questioni<br />

della vita, della famiglia e delle<br />

biotecnologie. In rapporto al contesto<br />

europeo, oltre al richiamo di quei valori<br />

che sono particolarmente radicati<br />

nel Paese, è stato menzionato l'apporto<br />

alla costruzione della «casa comune»<br />

dei laici cristiani, capaci di<br />

proporre e testimoniare i valori fondamentali<br />

e imprescindibili, nel rispetto<br />

dell'autonomia e delle competenze<br />

della società civile.<br />

È stata completata, da parte di<br />

Mons. Caprioli, Presidente della<br />

Commissione Episcopale per la liturgia,<br />

la presentazione, già avviata nella<br />

riunione del Consiglio Permanente<br />

di Torino, dell'adattamento del Rito<br />

del matrimonio (Editio typica altera),<br />

tenendo conto anche delle osservazioni<br />

fatte in quella sede. È stata<br />

inoltre approvata la proposta della<br />

Commissione Episcopale per la famiglia<br />

e la vita, avanzata dal Presidente,<br />

Mons. Lanfranconi, di un Incontro<br />

nazionale delle famiglie italiane<br />

con il Santo Padre, in occasione del<br />

XX anniversario della Familiaris<br />

consortio. Nella preparazione dell'Incontro<br />

si prevedono momenti diocesani<br />

e regionali, per poi confluire in<br />

un raduno nazionale a ottobre.<br />

Una particolare attenzione è stata<br />

riservata alla scuola cattolica con l'intervento<br />

di Mons. Nosiglia, Presidente<br />

della Commissione Episcopale per<br />

l'educazione cattolica, la scuola e l'università.<br />

È stata indicata alle scuole<br />

cattoliche la necessità di una riorganizzazione<br />

della loro presenza sul territorio.<br />

L'attuazione di ciò potrebbe<br />

avvenire con l'elaborazione di un<br />

«progetto diocesano di scuola cattolica»<br />

che va costruito in collaborazione<br />

con le Congregazioni e Istituti religiosi<br />

presenti in diocesi, con le Federazioni<br />

delle scuole cattoliche, con<br />

i centri di formazione professionale<br />

di ispirazione cristiana.<br />

Infine il Consiglio Permanente, nel<br />

quadro degli adempimenti demandati<br />

dallo Statuto, ha proceduto alle seguenti<br />

nomine: Mons. Andrea Bruno<br />

Mazzocato, Vescovo di Adria-Rovigo,<br />

eletto membro della Commissione<br />

Episcopale per i problemi sociali e il<br />

lavoro, la giustizia e la pace; Mons.<br />

Roberto Amadei, Vescovo di Bergamo,<br />

eletto membro della Presidenza<br />

della Caritas Italiana; Mons. Francesco<br />

Montenegro, Vescovo ausiliare di<br />

Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela,<br />

eletto membro della Presidenza della<br />

Caritas Italiana; Mons. Eduardo Davino,<br />

Vescovo di Palestrina, eletto<br />

Presidente del Collegio dei revisori<br />

dei conti della C.E.I.; Mons. Carlo<br />

Mazza, della diocesi di Bergamo,<br />

confermato Direttore dell'Ufficio Nazionale<br />

per il tempo libero, turismo e<br />

sport; Don Vittorio Nozza, della diocesi<br />

di Bergamo, nominato Direttore<br />

della Caritas Italiana; Mons. Gianni<br />

Ambrosio, dell'arcidiocesi di Vercelli,<br />

nominato Assistente Ecclesiastico Generale<br />

dell'Università Cattolica del<br />

Sacro Cuore; Mons. Domenico Calcagno,<br />

Economo della C.E.I., confermato<br />

Revisore dei conti della Caritas<br />

Italiana; Sig. Claudio Cecchini, della<br />

diocesi di Roma, confermato Revisore<br />

dei conti della Caritas Italiana;<br />

Rag. Carlo De Strobel, della diocesi<br />

di Roma, confermato Revisore dei<br />

conti della Caritas Italiana; Don Carlo<br />

Nanni, della Società Salesiana di<br />

S. Giovanni Bosco, confermato Consulente<br />

Ecclesiastico dell'Unione Cattolica<br />

Italiana Insegnanti Medi;<br />

Mons. James Schianchi, della diocesi<br />

di Parma, confermato Assistente Ecclesiastico<br />

Nazionale del Movimento<br />

Rinascita Cristiana; Mons. Vittorio<br />

Peri, della diocesi di Assisi-Nocera<br />

Umbra-Gualdo Tadino, confermato<br />

Consulente Ecclesiastico Nazionale<br />

del Centro Sportivo Italiano; Dott.<br />

Francesco Antonetti, della diocesi di<br />

Roma, nominato Presidente della<br />

Confederazione delle Confraternite<br />

d'Italia.<br />

Criminalità: primario ucciso in Calabria<br />

VIBO VALENTIA — Agguato mortale, martedì, all’interno dell’ospedale di Vibo<br />

Valentia. Sotto i colpi di un «killer» ancora sconosciuto, è finito il primario<br />

di urologia dell’ospedale di Vibo Valentia, Costanzo Catuogno, 50 anni,<br />

catanzarese, il quale è stato raggiunto da 4 colpi di pistola: 3 alla testa e<br />

uno all’addome. L’uomo, immediatamente soccorso da infermieri e medici,<br />

è spirato mentre lo trasportavano in elicottero verso l’ospedale di Catanzaro.<br />

Il primario si stava recando, come ogni mattina, al lavoro e si trovava in<br />

un corridoio quando è stato avvicinato dal suo omicida. Prende sempre<br />

maggiore consistenza, intanto, l’ipotesi che il dott. Costanzo Catuogno sia<br />

stato ucciso per una vendetta legata alla sua attività professionale. Le indagini<br />

di Polizia e carabinieri, col passare delle ore, s’indirizzano sempre più<br />

lungo questa pista, escludendo di conseguenza altre ipotesi.<br />

S'indaga a Padova sull'assassinio di un tassista<br />

PADOVA — Potrebbe non essere stata la rapina il movente dell’omicidio del<br />

tassista Pierpaolo Lissandron (38), di Vigodarzere, ucciso, lunedì sera, a<br />

Padova con un colpo di pistola sparato alla nuca a distanza ravvicinata<br />

mentre era nella sua auto. Il denaro presente nell’auto, infatti, non è stato<br />

toccato. I soldi, circa 400 mila lire, erano infatti ancora nel portafogli, nel<br />

portaoggetti della portiera del taxi, quando è arrivata la polizia e non<br />

c’erano segni evidenti nella vettura che l’omicida abbia cercato qualcosa.

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